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Autore: Stecullen94    20/04/2013    2 recensioni
Edward Cullen è un ragazzo introverso, sua madre è morta dandolo alla luce e da quel giorno suo padre lo odia e gli rinfaccia sempre la morte della madre.
Si trasferisce a Forks con suo padre e i suoi fratelli, Emmet e Alice, perchè aveva appreso dai suoi nonni che nella cittadina c'era un bravissimo dottore che forse avrebbe saputo curare la sua grave malattia.
Alla Forks High School incontrerà Isabella Swan, vivace e popolare, fidanzata con il capitano di basket della scuola. Pian piano diventeranno amici, e la loro amicizia si trasformerà in qualcosa di più forte e passionale, ma oltre all'amore c'è qualcos'altro che preoccupa Edward: la paure di morire e di non poter più vivere con la sua amata.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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                                                    Dubbi




(Pov Emmet)

 “Alice sei pronta?” la chiamo impaziente, dovevamo essere da Edward dieci minuti fa ma, ancora, mia sorella non si vede

“Sto arrivando” la sento gridare e sbuffo, ho sempre odiato quando ritarda, figuriamoci poi in questi giorni che Ed è in ospedale

“L’avevi già detto dieci minuti fa” grido un’altra volta e sento Jasper ridere dal salone, Rose invece è in camera con i bambini “Emmet arrenditi, la conosci da 28 anni, ormai la dovresti conoscere” mi dice Jazz e lo guardo male

“Zio, mamma sta arrivando” mi supera Christian e gli sorrido, poverino è arrivato solo da un paio di settimane eppure già ci vede comportarci da pazzi

“Sono pronta andiamo” mi dice Alice e sbuffo un’altra volta

“Finalmente, pensavo di dormire in piedi” le dico acido e mi guarda male

“Finiscila esagerato e andiamo” replica e sto per dirle altro quando il telefono mi vibra in tasca, subito guardo il nome sul display e mi preoccupo quando leggo il nome di Bella

“Pronto Bella?” rispondo subito

“Emmet, Edward si è svegliato” mi dice velocemente ma subito blocco le sue parole nella mente mentre un’espressione di totale sorpresa si dipinge sul mio viso, si è svegliato …. “

Cosa? Quando?” le chiedo subito e vedo Jasper e Alice guardarmi confusi e preoccupati “Pochi minuti fa, mio padre lo sta visitando” mi dice con voce rauca è capisco che sta dicendo la verità …

“Arriviamo” dico solamente mentre un sorriso, felice e vittorioso, si dipinge sul mio volto, almeno ora posso andare subito in ospedale senza aspettare una grandissima rompiscatole..


(Pov Bella)

Si è svegliato, non ci credo, il mio Edward si è svegliato, è di nuovo con me, staremo di nuovo insieme menomale che non ho perso le speranze che sono state ricompensate in questo modo con il suo risveglio, ho potuto rivedere di nuovo i suoi bellissimi occhi e risentire la sua bellissima voce …
Forse questo è un sogno o un’illusione forse ho sentito male, quella non era la sua voce, e forse il movimento della mano è stato solo un riflesso ….. ma io ne sono sicura, quella era senza ombra di dubbio la sua voce, l’ho sentita chiaramente, pure se era flebile: mi ha chiamato, mi ha detto di non lasciarlo, ha detto di amarmi …

“Bella?” mi sento chiamare e mi alzo subito dalla sedia su cui mi ero seduta

“Papà allora?” gli chiedo avvicinandomi alla porta e aspettando, impaziente, di poter rientrare dentro

“Tutto a posto, sembra che il coma non gli abbia causato problemi psicologici, meglio, così almeno ci dovremmo preoccupare solo del fisico e del dolore che gli susciterà ricordare il mese che ha passato al buio” mi spiega mentre mi fa segno che posso entrare

“Ho avvisato Emmet e anche i miei amici, e mamma” lo informo mentre entro con lui alle mie spalle

“D’accordo” mi risponde mentre si avvicina al letto e io faccio lo stesso rimettendomi al mio solito posto

“Li ha riaperti gli occhi dopo che mi avete fatto uscire?” gli chiedo subito e lui mi sorride

“Si, e ha continuato a chiamarti” mi dice perso nei ricordi di poco fa mentre sorrido e riprendo la mano del mio ragazzo

“Bel..la” mi sento chiamare e subito lo guardo mentre lo vedo dischiudere piano gli occhi

“Ciao” lo saluto felice, mentre mi abbasso alla sua altezza dopo avergli dato un bacio sulla fronte

“Vi lascio soli, se succede qualcosa chiamami” mi avvisa papà e io annuisco mentre guardo i miei occhi preferiti

“Em..met e Aly?” mi chiese rocamente

“Stanno arrivando” gli risposi e mi sedetti vicino a lui che spostò un po’ la testa per seguirmi bene

“Pa..pà?” mi chiese e, pure se forse mi sarei sbagliata, mi sembrava di aver visto una leggera luce di speranza nei suoi occhi…. Solo che mi chiedo perché mi abbia chiesto di lui

“Fratellino” improvvisamente sentimmo la voce di Alice, ancor prima che gli potessi rispondere, mentre la porta si apriva rivelando i due fratelli

“Aly” la salutò Ed e quest’ultima si fiondò quasi completamente su di lui

“Finalmente, sei di nuovo qui, non preoccuparti non ti accadrà più niente da oggi ci saremo noi” singhiozzò mentre continuava a baciargli la fronte, mi faceva troppa tenerezza vedere Alice con le lacrime agli occhi e vedere lo stesso negli occhi di Emmet, solo che subito se le asciugò e fece un sorriso grandissimo

“Alice si è appena svegliato, lascialo respirare” la rimproverò facendola spostare, pure se anche lui lo strinse leggermente nel suo abbraccio

“Sono….felice …. di …. rivedervi” li saluta debolmente sorridendogli, pure se non si nota bene con la mascherina

"Non farlo più hai capito? La prossima volta non uscirai da casa se non ci rassicuri che tornerai subito chiaro?” lo rimprovera Aly che sta ricominciando a piangere

“Scusa…. Non piangere” la supplica mentre vedo Emmet prendere una sedia e sedersi dall’altro lato del letto per poi attirare Alice tra le sue braccia

“Se proprio devi piangere almeno non farti vedere dagli altri cara mammina?” la scherza e, sia io che lei, sorridiamo

“Mam..mina?” sento chiedere da Ed, confuso e sorpreso, e lo guardo stralunata, vero lui non può sapere dell’adozione

“Oh… vero Eddy non lo puoi sapere. Allora ti diamo una bella notizia, la qui presente Alice il giorno della tua scomparsa voleva darci la notizia che aveva adottato un bambino e che sarebbe arrivato quella stessa settimana …. Quindi ora hai un altro bel nipotino da coccolare” gli racconta subito Emmet velocemente e ho paura che il mio ragazzo non abbia capito, sicuramente confuso anche dalla morfina e tutto il resto, ma, quando mi giro, lo rivedo sorridere

“voglio..conoscerlo” gli dice

“Certo lo conoscerai presto gli abbiamo anche parlato di te” lo tranquillizza Alice e poi, lui, ritorna serio e vedo che fissa Emmet

“Em … papà? È … morto … vero?” gli chiede debolmente e i fratelli abbassano gli occhi, lo stesso faccio io solo che non può vedermi se non gira gli occhi

“Si” risponde solamente Emmet, diretto come sempre in ogni notizia del genere

“Non … è colpa … sua. Lui… mi ha … salvato, ci ha … sempre amato” dice tutto d’un fiato e lo guardo sorpresa e confusa, così come gli altri due, di certo non mi aspettavo che dicesse una cosa del genere

“Che stai dicendo, lui ti, ci, ha sempre odiato” sbotta Emmet un po’ nervoso e fa spostare la sorella dal suo abbraccio

“Era in quella casa …. È stato con me…. fino alla fine … non mi ha mai abbandonato …e … mi ha raccontato … tutto” spiega ma sento la sua voce affievolirsi, segno che si sta stancando troppo

“Può pure averti imbrogliato” dice Emmet più a se stesso ma lo sentiamo tutti e sia io, che Alice, lo guardiamo male

“Non è vero…. “ ribatte Ed e gli stringo la mano che avevo ancora tra le mie

“Ed … non…. Esco un secondo, torno subito” si alza improvvisamente Emmet e velocemente esce, so che per lui sarà impossibile crederci, né hanno passate così tante per colpa del padre che credo abbia molti dubbi: ma io, pure se non so che pensare, mi fido di Edward e so che non direbbe mai una cosa del genere se non fosse vera

“Che testone, e poi dite che sono io. Lo raggiungo, tesoro vedi di riposare un po’ e non preoccuparti se non rientriamo subito” lo bacia Alice sulla fronte e poi esce pure lei alla ricerca del fratello

“Bella?” mi chiama e rigiro subito lo sguardo su di lui

“Dimmi” gli sorrido

“Tu … mi credi?” mi chiede e gli sorrido incoraggiante

“Certo che si, come sempre. Non preoccuparti per lui deve solo ragionarci un po’ su, non avete avuto una vita facile, ed è normale che abbia dubbi” lo rassicuro e lo accarezzo sulla testa, sempre delicatamente per non rischiare di fargli del male

“Quando… starò un po’ … meglio, vi racconterò… tutto” mi promette e annuisco, so già che, in un modo o nell’altro, ci dirà tutto

“Lo so, ma ora riposa, sei stanco e stai male quindi riposati” lo rassicuro un’altra volta

“Non preoccuparti… e tu … vedi di non stare sempre qui dentro …. Non voglio che ricoverino .. anche te” mi dice e sento un po’ d’ironia nella sua voce così decido di scherza un pochino

“Fatti gli affari tuoi, decido io cosa fare e, per tua informazione, ho deciso di restare in ospedale con il mio ragazzo” gli dico e gli faccio la linguaccia facendolo sghignazzare, solo che, al posto della mezza risata gli esce un piccolo grido di dolore che mi fa preoccupare

“Non farmi … ridere… mi fa male… tutto” borbotta e faccio un mezzo sorriso, non ci avevo pensato che scema

“Scusami. Però ora dormi” gli ridico

“Sarai davvero qui… quando mi risveglierò?” mi chiede e annuisco

“Certo, e poi quando starai meglio ti aspetta una bella notizia che ti darò io al posto di mio padre” gli anticipo, i giorni scorsi avevamo deciso che gli avremmo parlato del fatto che non era più malato appena si sarebbe ripreso completamente dall’anestesia e il dolore sarebbe un po’ diminuito in modo che potesse capire perfettamente

“Ok, allora cerco di dormire…. A dopo angelo mio” mi saluta sorridendomi e lo bacio leggermente sulla fronte

“A dopo amore mio, e non preoccuparti se hai bisogno sono qua vicino a te” lo saluto e poi lo vedo chiudere gli occhi.

Di certo non pensavo che quella  sarebbe stata l’unica volta che poteva dormire senza un pieno dolore e senza incubi.





Holààà

“Ed’eccoci qui pure se in grandissimo ritardo”
“Autrice è un piacere ritornare”
“Si lo è, però devo avvisare che questo lunghissimo ritardo è solo l’inizio degli altri lunghissimi ritardi… Ormai la scuola sta finendo, e con interrogazioni e preparazione agli esami non c’è più molto tempo disponibile, quindi scusateci già in anticipo”
“Ma noi non demordiamo. E ogni volta che avremmo un minimo spazio di tempo continueremo a scrivere e a postare”
“Non abbiamo altro da aggiungere, se non che ci dispiace non poter rispondere alle vostre recensioni e che quando potremmo lo faremo…. E anche che ci dispiace che il capitolo sia venuto piccolo in confronto agli altri”
“Bene allora spero di leggere comunque le vostre recensioni sempre se vi va di commentare”
“Alla prossima”
“Kiss”
  
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