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Autore: TheSlayer    21/04/2013    2 recensioni
Elizabeth Vanderbilt fa parte di una delle famiglie più famose e prestigiose di New York ed è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza a Yale, college che hanno frequentato i Vanderbilt per generazioni. E' fidanzata con Liam, il ragazzo perfetto: studia anche lui Giurisprudenza ed è il Presidente degli Alpha Delta Phi. Ma questa è la vita che Elizabeth vuole davvero? Un incontro con una vecchia amica, Eleanor, che la convince a lasciare perdere i libri almeno per lo Spring Break e ad andare con lei a Miami, le farà capire quello che vuole fare veramente e durante il viaggio alla riscoperta di se stessa verrà alla luce un segreto della sua famiglia che le cambierà completamente la vita.
[College!AU]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 – Sorority Girl

 
“Nuovo anno, nuova vita!” Esclamò Eleanor. Era la fine di agosto e stavamo per iniziare il secondo anno del college.
Dopo l’incredibile esperienza dello Spring Break insieme avevamo ripreso i contatti e avevo cominciato ad avere una vita sociale pseudo normale.
Inoltre la mia amica aveva passato tutta l’estate a convincermi a fare parte della sua stessa confraternita femminile, dicendomi che non avrebbe influito minimamente sul mio studio e anzi, lei era più motivata da quando ne faceva parte. Oltre alle feste, le confraternite avevano delle ore di studio collettive obbligatorie e si occupavano anche di beneficenza. Dopo due mesi mi ero fatta convincere. Alla fine cos’avrei avuto da perdere? Il college era il momento in cui i ragazzi dovevano vivere, sperimentare, provare cosa significava essere liberi. E, nonostante io non fossi proprio libera di fare quello che volevo, mi ero convinta ad avere almeno un briciolo di autonomia.
“Cosa farò se decideranno di non farmi entrare?” Domandai alla mia amica. Era la sera in cui sarei dovuta andare a visitare tutte le confraternite femminili del campus per decidere in quale volevo entrare. Una formalità, più che altro, perché avevo già le idee ben chiare, ma dovevo farlo. Era un modo per farsi conoscere da tutte le presidentesse delle confraternite femminili, in modo che decidessero quali ragazze volevano ammettere e quali no.
“Stai scherzando, spero.” Disse El. “Sei una Vanderbilt! Tutte le presidentesse ti vorranno!”
“Ok, mi fido.” Risposi. Stavamo camminando davanti a tutte le case delle confraternite maschili e femminili del campus e mi guardavo intorno. Non avevo mai pensato che avrei deciso di fare parte di uno di quei gruppi, ma mi piaceva l’idea. Avevo conosciuto le amiche di Eleanor a Miami, qualche mese prima, e mi ero divertita tantissimo.
“Elizabeth!” Sentii la voce di Liam chiamarmi dall’altra parte della strada. Voltai lo sguardo verso di lui e lo vidi che scendeva le scale della casa degli Alpha Delta Phi. Quello sarebbe stato l’ultimo anno del ragazzo al college, poi si sarebbe iscritto all’università vera e propria e avrebbe dovuto lasciare il mondo delle confraternite.
“Liam!” Esclamai. Eleanor mi sorrise e corsi incontro al ragazzo, che mi prese in braccio.
“Mi sei mancata.” Disse, dandomi un bacio sulle labbra.
“Anche tu. Com’è andata a Washington?” Chiesi. Non eravamo riusciti a vederci per quasi tutta l’estate perché era stato preso per fare uno stage per un importante studio nella capitale.
“E’ andato tutto benissimo! Mi hanno detto che potrò fare lo stage anche quest’anno e che, se mi laureerò a pieni voti, ci sarà una bella possibilità di lavoro per me!” Esclamò.
“Lo sapevo, sarai il migliore avvocato di tutta l’America.” Dissi. “A proposito, ti ricordi Eleanor, vero?”
“Sì, ci siamo visti un paio di volte dopo le vacanze primaverili l’anno scorso, vero?” Chiese Liam.
“Esatto.” Rispose El, sorridendo. “Liz ha deciso di entrare a fare parte della mia confraternita.” Aggiunse.
“Davvero? Quindi saremo più vicini!” Esclamò Liam, circondandomi la vita con un braccio. Mi voltai per annuire e lasciai che mi desse un bacio sulle labbra.
La mia vita era cambiata tantissimo rispetto a dove mi trovavo prima di andare a Miami con Eleanor. Continuavo a studiare e continuavo a pensare che Legge non fosse la facoltà giusta per me, ma almeno non ero più sola. Avevo ritrovato un’amica e non vedevo l’ora di cominciare quella nuova avventura insieme alle Kappa Alpha Theta.
“Questa sera ho gli incontri con tutte le case.” Dissi. “Non vedo l’ora!”
“Sai che non devi preoccuparti, vero? Perché con la tua media ti vorranno tutte.” Replicò Liam.
“E con il mio cognome.” Risposi.
“Non dimenticare il fatto che sei una bella ragazza. Lo so che dicono tutti che non è vero, ma se ci fai caso nelle confraternite femminili più importanti le ragazze sono tutte belle.” Aggiunse Liam.
“Grazie.” Dissi.
“Inoltre le Kappa Alpha Theta e gli Alpha Delta Phi sono le due case migliori del campus e facciamo sempre eventi insieme.” Aggiunse Eleanor, sorridendo a Liam.
“Non vedo l’ora!” Esclamai. Ero al settimo cielo.
 
“Party dagli Zeta Psi per festeggiare l’inizio dell’anno!” Esclamò Eleanor qualche giorno dopo. Il mio incontro con Tiffany, la presidentessa delle Kappa Alpha Theta, era andato benissimo e mi aveva immediatamente promesso che mi avrebbe fatta entrare a far parte della confraternita. Così il giorno dopo avevo partecipato alla cerimonia di iniziazione, mi avevano consegnato la spilla con il simbolo delle Kappa Alpha Theta ed ero entrata ufficialmente a far parte della casa. Solitamente le nuove arrivate non andavano subito a vivere nella confraternita, ma Tiffany mi aveva detto che avrebbe fatto un’eccezione per me, perché voleva davvero che scegliessi loro, e mi aveva promesso una camera da condividere con Eleanor.
“Quando facciamo un mixer con gli Alpha Delta Phi?” Chiese Perrie, un’altra ragazza al secondo anno, con aria svogliata.
“E’ in calendario per la settimana prossima.” Rispose prontamente Eleanor, che era stata incaricata del calendario sociale della confraternita.
“Cos’è un mixer?” Domandai, sentendomi abbastanza stupida.
“Dunque, ci sono due tipi di feste.” Spiegò Perrie. “Una è quella di quei decerebrati degli Zeta Psi, in cui invitano sempre le ragazze a caso per portarsele a letto.” Aggiunse.
“E i mixer sono feste organizzate apposta per mischiare due confraternite, una femminile e una maschile. Il che vuol dire che al mixer con gli Alpha Delta Phi ci potranno essere solo loro e noi. Non sarà ammesso nessun altro di nessun’altra casa, a parte in casi eccezionali.” Concluse Eleanor.
“Adesso mi è tutto chiaro, grazie. Ma se gli Zeta Psi sono dei decerebrati, perché andiamo alla loro festa questa sera?” Domandai ancora. Perrie roteò gli occhi al cielo e notai Eleanor arrossire.
“C’è un ragazzo che mi piace.” Spiegò la ragazza.
“Allora d’accordo.” Dissi, sorridendo. Eleanor mi aveva aiutata ad avere una vita sociale al college, salvandomi da serate interminabili in biblioteca. Decisi che l’avrei aiutata ad avere il ragazzo che le piaceva, nonostante non fossi proprio la persona più indicata per quel compito.
 
“Cos’è?” Mi chiese Eleanor quella sera, quando vide cos’avevo indossato.
“Un vestito.” Dissi.
“Sì, quello lo vedo, ma… no.” Rispose la ragazza, scuotendo la testa. “Sono piuttosto sicura che Armani non vorrebbe che un abito così elegante venga sprecato ad una festa degli Zeta Psi.” Aggiunse.
“Sono troppo elegante?” Dissi, guardandomi. In effetti forse avevo esagerato, ma non ero mai stata ad una festa di una confraternita, a parte a Miami. E quello non contava, perché ero in bikini.
“Sì.” Rispose El, convinta. “Cioè, più che elegante… non offenderti, Liz, ti prego, ma sembri mia nonna. Il tubino sotto il ginocchio blu scuro non urla ‘ho quasi vent’anni e voglio divertirmi!’ ma ‘ho quarantacinque anni, due figli, una casa perfetta e sto andando a vincere una causa’. Credimi.”
“Oh.” Dissi. In effetti avevo sempre odiato quegli abiti troppo lunghi, ma erano le uniche cose da ‘festa’ che avevo nell’armadio. Erano tutti abiti che ero costretta ad usare alle soirée di mia madre, dove erano presenti anche i giornalisti e dovevo essere più che perfetta ed elegante per le foto.
“Vieni, il mio armadio è anche il tuo.” Disse la ragazza dopo qualche minuto, mettendomi davanti ad una scelta quasi infinita di ogni tipo di vestitino appropriato per una quasi ventenne. “Seriamente, scegli quello che vuoi. Quello che metteresti tu ad una festa del college, dove non ci sono Vanderbilt e non ci sono giornalisti.” Aggiunse con un sorriso incoraggiante. L’idea di essere finalmente me stessa non mi dispiaceva per niente.
“Grazie.” Dissi semplicemente, cominciando a guardare tutti gli abiti della mia amica.
“Figurati. A proposito, viene Liam con te questa sera?”
“No, c’è la cerimonia di iniziazione dagli Alpha Delta Phi e non può muoversi, è il presidente.” Risposi, alzando le spalle.
“Ok. Non preoccuparti, ci divertiremo tantissimo! Gli Zeta Psi saranno anche la confraternita meno seria di Yale, ma una cosa la sanno fare bene ed è organizzare delle feste epiche!”  
Mi feci coraggio e presi il vestito che mi piaceva dall’armadio di Eleanor e lo indossai. La mia amica mi aiutò a truccarmi e a pettinarmi in modo più naturale rispetto alle soirée di mia madre. Mi guardai allo specchio e quasi faticai a riconoscermi. Certo, ero la solita ragazza alta, slanciata, con i capelli castani, lunghi e mossi, e gli occhi azzurri, ma sembravo più giovane, più felice.
 
Eleanor aveva ragione: le feste degli Zeta Psi erano epiche. Eravamo appena arrivate e la casa e il giardino erano già pieni di ragazzi che bevevano, ballavano e si divertivano. Perrie era venuta con noi perché aveva voglia di divertirsi, anche se non era sicura che quello fosse il posto giusto per noi. Continuava a dire che le ragazze KAT dovevano partecipare a feste con un minimo di classe. Passammo di fianco ad una coppia impegnata a baciarsi sul divano e l’espressione di Perrie espresse tutto il suo disgusto.
“Chissà cos’hanno visto questi divani.” Commentò.
“Dai, P, come se tu non avessi mai fatto certe cose.” Disse Eleanor mentre si guardava intorno alla ricerca del ragazzo che le piaceva e la nostra amica si zittì e arrossì un po’.
“In ogni caso, se Eleanor troverà il ragazzo che cerca ti farò compagnia io. Non ho intenzione di farmi toccare da nessuno di questi animali.” Mi disse Perrie dopo qualche minuto.
“Ok, grazie.” Risposi con un sorriso. Eravamo alla festa da pochi minuti e pensavo già che quella fosse una serata bellissima. Tutto era più bello delle serate di mia madre.
 
“Oddio, eccolo!” Esclamò Eleanor improvvisamente. Si era alzata sulle punte dei piedi e, non appena l’aveva visto, era tornata pesantemente al nostro livello e si stava nascondendo in mezzo a noi.
“El?” Chiesi. “Hai passato mezza serata a cercarlo e adesso ti nascondi?”
“Beh, cosa faccio? Vado là e mi presento?”
“Perché no?” Chiesi.
“Devo concordare con Liz, nonostante sai che io non approvi il fatto che tu voglia uscire con uno di loro.” Rispose Perrie.
Eleanor si morse il labbro e si guardò intorno, disperata. Spostai lo sguardo su Perrie e ci scambiammo un’espressione di intesa.
“Vieni qui.” Disse Perrie, trascinando me ed Eleanor al tavolo degli alcolici in giardino. Versò del liquido leggermente ambrato in tre bicchierini e ce ne porse uno per uno. “Beviamo a questa serata indimenticabile. Beviamo perché tu possa fare porcate con uno Zeta Psi!” Esclamò Perrie. Mi guardai intorno, sicura che qualcuno ci avrebbe sentite e giudicate male, ma nessuno ci stava guardando. Eleanor rise e bevve il contenuto del bicchierino in un sorso prima ancora di finire il brindisi.
Decisi di seguire il suo esempio, tanto non avevo ancora bevuto nulla. Anche Perrie svuotò il contenuto del suo bicchierino e fece una smorfia.
“Odio la tequila. Guarda cosa si fa per le amiche.” Commentò e scoppiammo tutte a ridere. “E adesso vai oppure cambio idea e ti trascino a casa.” Disse ad El. La ragazza inspirò profondamente e poi sparì tra la folla.
“Perché dici che gli Zeta Psi sono così male?” Domandai a Perrie improvvisamente.
“Ugh.” Rispose semplicemente la ragazza. “Hai visto la loro casa? Hai visto quella degli Alpha Delta Phi? Ecco, ho detto tutto.” Aggiunse.
Ci spostammo dal tavolo degli alcolici e decidemmo di andare a ballare un po’, così andammo in mezzo al giardino, dove la musica sembrava più alta. A parte durante lo Spring Break di qualche mese prima non avevo mai passato la serata a ballare e mi piaceva tantissimo. Mi faceva sentire libera e felice e mi distraeva dal costante peso di dover prendere voti altissimi e la pressione di dover diventare un importante avvocato.
“Vado a prendere qualcosa da bere.” Disse Perrie dopo un po’. Non sapevo nemmeno quanto tempo avevamo passato a ballare, ma appena mi fermai sentii i piedi fare male. “Vuoi qualcosa?” Mi domandò.
“No, grazie.” Risposi. La ragazza annuì e si riavvicinò al tavolo degli alcolici, mentre io cominciai a guardarmi intorno. Ecco, quella era esattamente l’esperienza del college che avevo sempre sognato. Beh, non proprio esattamente, c’era sempre Legge che non mi permetteva di essere completamente felice. Perché se fosse stato per me, io avrei scelto sicuramente…
“Ouch!” Esclamai quando una ragazza mi pestò il piede con un tacco a spillo.
“Scusa! Mio dio, scusa!” Disse lei, con la voce impastata. Una sua amica la stava tenendo in piedi e la trascinava in giro.
“E’ ubriaca, non farci caso!” Urlò. Non sapevo chi delle due fosse più devastata. Sorrisi e scossi la testa, come per dire che non era assolutamente un problema. Spostai lo sguardo sul tavolo degli alcolici per vedere che fine avesse fatto Perrie e notai che stava parlando con un ragazzo. Gesticolava e sorrideva più del solito, segno che quel ragazzo con la maglietta bianca che mi girava le spalle le piaceva. Sorrisi e ricominciai a guardarmi intorno. Forse sarei tornata a ballare da sola. Sì, perché no? In fondo era divertente. C’era talmente tanta gente che stava ballando che avrei potuto tranquillamente passare una bella serata e magari conoscere qualcuno di nuovo.
“Delilah?” Sentii chiamare una voce alle mie spalle. La ignorai e cominciai a camminare in mezzo verso al gruppo che stava ballando. “Delilah, sei proprio tu?” La voce disse ancora. Questa volta sentii anche una mano posarsi sulla mia spalla e mi girai di scatto, trovandomi davanti il ragazzo riccio con gli occhi verdi che avevo quasi baciato a Miami.

 



Buona domenica!
Scusate se non ho postato sabato, ma mi sono completamente dimenticata :)
Ecco il nuovo capitolo della mia nuova storia e spero che vi piaccia! Abbiamo fatto un salto in avanti di qualche mese ed Elizabeth sta cominciando il secondo anno al college.
E sembra andare tutto bene, almeno fino alla scoperta che anche Harry frequenta Yale!

Cosa ne pensate? Cosa pensate che succederà nei prossimi capitoli?
Sono curiosa di sentire le vostre opinioni su quale sarà la reazione di Liz :D

Grazie a tutte le persone che hanno letto il capitolo precedente e grazie per le tre recensioni! Mi hanno fatto davvero piacere!!
Sapete già che vi adoro, ma lo ribadisco ancora una volta!
Il prossimo capitolo, in teoria, dovrebbe essere mercoledì, ma sarò a New York, quindi non ho idea se riuscirò a postarlo o no.
Io porterò con me la storia e cercherò assolutamente di postarla, ma con il fuso orario e tutto non vi assicuro niente!
In ogni caso potete seguirmi su Twitter e su Facebook per avere aggiornamenti :D

Un bacione e alla prossima!! ❤
   
 
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