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Autore: Kaileen_FF    09/11/2007    5 recensioni
Grifondoro vs Serpeverde, ormai le sfide tra le due Casate sono all'ordine del giorno. Ma se fosse una Grifona in particolare a lanciare la sfida, raccolta da una bionda Serpe... La nostra bella Hermione si ritroverà a scontare una, alquanto strana, punizione con il Principe di Serpeverde, nientemeno che Draco Malfoy... Momentaneamente sospesa
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco, Malfoy, Hermione, Granger, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap 6

Capitolo VI

Il re dei Grifoni e la principessa delle Serpi

Timidi raggi mattutini si intrufolavano tra le pesanti cortine del grande letto a baldacchino della stanza, infrangendosi sul viso della bella Grifondoro addormentata; la ragazza, aprendo piano gli occhi, si stiracchiò come un gatto, stringendosi le calde coperte di seta al corpo, per prolungare quella splendida sensazione di tepore che le dava ogni risveglio, ma non appena vide il colore di quelle lenzuola scattò a sedere tra i cuscini, guardandosi attorno: quella non era proprio la sua stanza.

Ai suoi occhi si apriva una splendida camera dal pavimento in granito nero, coperto, vicino al giaciglio, da un raffinato tappeto indiano; poco più in là vi erano due poltrone di pelle scura e velluto verde, attorno ad un basso tavolino in cristallo sul quale faceva bella mostra di sé un elegante vaso colmo di rose bianche, l’intimo salottino era riscaldato dall’allegro scoppiettare del fuoco nel camino in pietra. L’intera camera era rischiarata da un’unica grande finestra, coperta da tende in velluto nero, sulla parete dietro al letto, invece, erano appesi dei quadri che ritraevano le dee greche Afrodite e Persefone; lungo il muro alla destra della finestra correva una splendida libreria in scuro legno di mogano, sulla quale erano riposti in perfetto ordine libri e libri, la maggior parte dei quali inerenti alle Arti Oscure, dalla parte opposta, invece, vi era una antica scrivania, in tinta con il resto della mobilia, sulla quale vi erano piume d’aquila e pergamene. Voltando lo sguardo, poco lontano dal letto, un drappo di velluto verde nascondeva una piccola porta; incuriosita, la ragazza si avvicinò, accostandola un poco per vederne il contenuto: una splendida vasca dai colori pastello. Chi avrebbe potuto resistere alla prospettiva di un lungo rilassante bagno?!

Hermione uscì parecchi minuti dopo, avvolta in un morbidissimo asciugamano di cotone, si guardò attorno e notò una sontuosa cassettiera in stile rococò, sopra la quale un grande specchio dalla cornice argentata rifletteva il suo volto incorniciato dai lunghi boccoli castani e, proprio attorno al suo collo, un filo d’oro bianco dal quale pendeva una M  che terminava con una testa di serpente, la sfiorò leggermente con le dita, chiedendosi come l’avesse avuta. Un brivido di freddo le suggerì che era meglio vestirsi, così aprì i primi cassetti alla ricerca degli abiti: nel primo vi era la biancheria intima in pizzo, nero, verde, blu e bianco, in quello sotto delle camicie in seta candida e a fianco i maglioni neri e nello scomparto successivo delle gonne. Prese gli abiti e li indossò, quando stava per mettere il maglioncino rimase scioccata: una piccola serpe, verde argento, la stava guardando dallo stemma disegnato sulla lana.

“Ok, calma Hermione… Decisamente questo non è un incubo, altrimenti ti saresti svegliata… Oddio, sono finita nella camera di Malfoy!” pensò sconvolta la ragazza.

“Herm, ti sembra uno con gusti ambigui?!” la ammonì la sua simpatica vocina.

“No, decisamente… Però si trattano bene le Serpi!”  affermò ironica “… Ricapitolando: mi trovo in una camera a Serpeverde, non ho idea di come sono finita qui e non oso pensare cosa diranno le Serpi quando uscirò di qui… Può andare peggio?”

TOC TOC

Poco dopo nella stanza entrò un raggiante Blaise Zabini che la salutò con un “Bonjour!” e un baciamano, rispondendo alla sua faccia stupita con un sorriso, come se fosse la cosa più normale del mondo che un Purosangue, Serpeverde, ricco e viziato, salutasse Lei, una Mezzosangue,  per di più Grifondoro.

“Cosa ci faccio qui?” chiese spazientita Hermione, pensando che si trattasse di uno stupido scherzo ideato ai suoi danni.

“Come sarebbe: cosa ci faccio qui?! Tesoro, ci vivi da ben sette anni… Herm, tutto bene?” chiese preoccupato il ragazzo, poggiandole una mano sulla fronte per vedere se avesse la febbre.

“N-non è uno scherzo?” chiese, ancor più sorpresa.

“Perché dovremmo fare uno scherzo alla nostra bella principessa? Vieni, sei pallida, andiamo a fare colazione… Poi ci aspettano due ore di Pozioni con i Grifoni… Forza mia bella principessa… Dopo di lei!” terminò spiritoso Blaise, indicandole la porta.

Hermione prese la borsa nera sulla scrivania, probabilmente conteneva i libri, e seguì il moro attraverso la sala comune, dove ragazzi e ragazze la salutavano con rispetto.

“Sono impazzita! È l’unica spiegazione!” pensò sconsolata la ragazza.

Nello stesso momento, tra le alte torri dei Grifoni, un biondino stava imprecando mentalmente contro tutte le divinità conosciute e non, chiedendosi come e soprattutto perché si trovava in una stanza da Grifondoro. Inutile dire che il risveglio non era di certo stato dei migliori, visto che si era trovato avvolto da pesanti lenzuola rosse ed era stato brutalmente investito sia dalla luce accecante che proveniva dai grandi finestroni, sia dalla “soave” voce di Potter e Weasley che gli davano la sveglia.

Qualche minuto dopo, superato il disgusto per il dover indossare una divisa rossa e oro, si diresse sconsolato verso la Sala Grande e, sull’entrata, incontrò niente meno che il suo migliore amico con la Mezzosangue.

“Ehi, Blaise, cosa ci fai con la Mezzosangue?!” chiese ghignando come al solito al moro.

“Prego, Granger? Non ho sentito bene. Tu dai a lei della Mezzosangue? Questa è buona!” rise Zabini sentendo l’insulto di Draco.

 “Zabini, fossi in te terrei a freno la lingua… Malfoy, hanno già rinchiuso il tuo caro paparino?” domandò  Harry, iniziando lo scambio mattutino di commenti acidi.

“Potter, taci!” lo gelò Blaise.

“O, che paura… Come mai la tua amichetta non ci ha ancora insultato? Le avete mangiato la lingua?!” ridacchiò Ron, guardando Hermione.

La ragazza e Draco si guardavano allibiti, entrambi pensavano o di essere impazziti o di star vivendo un brutto, bruttissimo sogno e, per una volta, erano d’accordo sul fatto che l’autore di quella pagliacciata fosse nientemeno che l’anziano preside della scuola che, guarda caso, non era ancora al tavolo degli insegnanti, perciò decisero di fargli una bella visita per chiedere spiegazioni.

Giunti all’ufficio del rettore, trovarono Silente ad aspettarli con una espressione decisamente divertita in volto.

“Alla buon ora! Sinceramente vi aspettavo prima…” li accolse gioviale.

“Cosa. È. Successo?!” scandirono i due all’unisono, con il fiatone per via della corsa.

“O, è molto più semplice di quello che immaginate: nessuno dei due è impazzito, vi siete solo invertiti i ruoli. Siete in una sorta di mondo alternativo, qui la signorina Granger è l’erede di Narcissa e Lucius Malfoy, mentre tu, Draco, sei il figlio di Jaen e Paul Granger.” Spiegò il professore ai due giovani.

“Ma, noi come…” balbettò Hermione.

“Ricordate lo specchio attraverso il quale siete passati ieri sera? È una sorta di passaporta… La scritta che vi era sopra potreste benissimo spiegarmela voi… entrambi pensate che la vita dell’altro sia facile… In questo modo potrete confermare la vostra tesi”

“Quanto resteremo qui?” chiese Draco.

“Cinque giorni, fino al 25 dicembre… Ora, ragazzi, vi consiglio di andare, il professor Piton non perdona i ritardi… Buona giornata!” li salutò cordialmente Silente, indicando loro la porta.

Camminando per i corridoi verso l’aula di Pozioni non si scambiarono neanche una parola, forse troppo sconvolti dalla rivelazione del preside per riuscire a parlare. Quando arrivarono davanti all’entrata, la oltrepassarono dopo un bel respiro, ad accoglierli l’untuosa voce di Piton.

“Bene, guardate chi si è degnato di venire a lezione… Signor Granger, dieci punti in meno a Grifondoro. Signorina Malfoy si sieda, in fretta grazie.”

Hermione si sedette, tranquilla, vicino a Blaise rivolgendo a Draco uno splendido ghigno made in Malfoy, vista la sua espressione non solo dopo essere stato chiamato come la Mezzosangue, cosa che era lui al momento, ma anche essersi visto togliere dei punti dal caro e vecchio Severus.

La lezione passò normalmente, tra vapori puzzolenti provenienti dai calderoni degli alunni, insulti, punti tolti a Draco ed elogi ad Hermione per le sue brillanti risposte, mentre Piton si chiedeva, soddisfatto, da quando la sua pupilla si fosse messa a studiare.

Al suono della campanella la ragazza uscì dalla classe da sola, ma poco dopo venne raggiunta da Theo che, su richiesta di Blaise, doveva accertarsi che la ragazza stesse bene visto il suo strano comportamento della mattina. Sfortunatamente in corridoio incontrarono Harry in compagnia di altri Grifoni.

“Ehi, Malfoy, cambiato accompagnatore?! Cos’è, Blaise non fa più il suo dovere?” le chiese con un tono carico di sottointesi, con un’espressione che di solito aveva visto riservare solo a Draco.

“Potter, vedi di tenere quella tua boccaccia chiusa” lo ammonì il Serpeverde.

“Perché, cosa ho detto?” chiese innocente Harry.

Fu un attimo, la mano di Hermioneboccaccia chiusa.o a Darco..ano comportamento della mattina.quella dietro al letto, ivece, era si mosse fulminea sul viso del moro lasciando un vistoso segno rosso, mai e poi mai avrebbe immaginato che un insulto potesse fare più male.

“La verità fa male, Malfoy?!” disse massaggiandosi la guancia dolorante.

La ragazza corse, corse urtando molti studenti fino a che raggiunse in lacrime la Sala Comune di Serpeverde, salì in fretta le scale lasciando cadere la borsa per terra e, senza curarsi di chiudere la porta, si buttò sul letto stringendo il cuscino per soffocare i singhiozzi.

Draco, intanto, stava tentando di seguire la spiegazione della vecchia racchia della McGranitt, il che risultava piuttosto difficile visto il continuo chiacchiericcio che permeava nell’aula.

“Secondo me ha fatto bene…” borbottava una ragazza bionda.

“Però poteva evitare di essere così duro… Hai visto che faccia?...” le rispondeva l’amica.

Ora che ci faceva caso, Hermione non era neanche a lezione.

“Cosa potrà mai averle fatto lo Sfregiato?” pensò Draco, scarabocchiando distratto sulla pergamena.

La ragazza non si fece vedere né a pranzo né alle lezioni del pomeriggio.

Draco decise quindi di andarla a cercare, chiedendosi da quando si preoccupava per la Granger; verso le otto si ritrovò a gironzolare per i sotterranei e, dopo aver appurato che tutti gli studenti erano in Sala Grande per la cena, entrò nel regno delle Serpi, la sua vecchia Casa. Salì le scale verso i dormitori, sulle quali trovò una borsa abbandonata, la raccolse e arrivò in fondo al corridoio dove da una camera arrivava uno spiraglio di luce dalla porta socchiusa; entrò silenziosamente, avvicinandosi al letto per vedere chi fosse la figura che intravedeva dalle cortine verdi: Hermione era dolcemente addormentata tra i cuscini, i boccoli castani le ricadevano sul viso risaltando sulla carnagione chiara.

Senza pensarci Draco ne scostò uno, passando la mano sulla guancia di lei che pian piano si svegliò sentendo quel tocco caldo sulla pelle.

“Buongiorno, Granger, era ora!” sussurrò divertito il ragazzo seduto sul letto di fianco a lei.

“Cosa… Cosa ci fai tu qui?” domandò stupita Hermione, reprimendo un grande sbadiglio.

“Sono venuto a cercarti… Strano ma vero: ero preoccupato, cosa mai ti ha detto San Potty per sconvolgerti così tanto?”

“N-niente… Non fa niente… Piuttosto, è tardi per la cena: ho fame!”

“I tuoi occhi dicono che non era un “niente”… Hai pianto…” osservò il biondo, riferendosi al rosso attorno alle palpebre di Hermione.

“Ok, hai ragione… Mi accompagni a mangiare?”

“Va bene… Però devi dirmi cosa ti ha detto…” riprovò.

“Ma neanche morta!” fece lei alzandosi dal letto, lisciandosi la gonna e la camicia irrimediabilmente stropicciate, rigirandosi verso Draco gli chiese un ultima volta se voleva accompagnarla in cucina e si incamminò, seguita dal ragazzo, fuori dalla Sala Comune.

Arrivarono nelle cucine, dove gli elfi si profusero in mille e mille inchini, chiedendo ai due cosa desiderassero per cena. Mentre mangiavano un gustoso piatto di spaghetti al ragù, si divertivano a punzecchiarsi a vicenda, prendendosi in giro a vicenda con un tono scherzoso.

“Allora, Mezzosangue…” cominciò Malfoy finendo la sua porzione.

“No, no, no mio caro! Per te sono Purosangue, adesso!” lo interruppe Hermione, ridendo dopo aver visto che aveva la bocca sporca di sugo.

“Che hai da ridere, Purosangue?!” chiese lui, sottolineando divertito l’ultima parola.

“Sei tutto sporco! Aspetta…” disse allungandosi dall’altra parte del tavolo pulendogli la faccia con un tovagliolo come con un bambino.

“Ehi! Non ho tre anni!” si lamentò, guardandola addentare un delizioso boccone di torta al cioccolato “E anche tu non sei da meno!” terminò intingendo le dita nella crema, passandole poi sul viso di Hermione.

Andarono avanti a ridere per un’oretta buona, fino a che entrambi cominciarono a sbadigliare.

“Sai, Granger… Ti facevo meno divertente… Devo ricredermi…” disse Draco accompagnandola al ritratto.

“Pensa un po’… Anche io credevo che sulla tua faccia ci potesse essere solo quell’orribile ghigno…o Purosangue, adesso!ta.

gù, si divertivano a punzecchiarsi a vicenda, prendendosi in giro a vicenda con  Però ci sta bene anche il sugo…” concluse ridendo prima di entrare nella Sala Comune.

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Rieccomi qui... 

Che dire: mi sono divertita a scirvere questo capitolo, soprattutto l'ultima parte: lo so, Draco ha fatto proprio quello che non volevo facesse, 
è diventato tutto allegro e simpatico da un giorno all'altro... Però, concedetemelo, per favore!

Ora passiamo ai ringraziamenti:

Hermione 17, sta volta non hai indovinato, però il fatto del d'amore e d'accordo sì... anche se forse è troppo presto... Comuqnue, Grazie!!
LaTerrestreCrazyForVegeta, grazie mille! SPero continuerai a leggere e commenmatare!
piperina, grazie mille, i tuoi complimenti mi fanno tantissimo piacere, sei bravissima a scrivere! Comunque... Grazie ancora!
anter, non hai idea di quante persone volevano vedermi morta per la suspance... Spero ti piaccia...
8marta8, non sono così sadica... sono stata puttosto buona qui: chi non vorrebbe una camera come quella di Herm?! e anche un bel biondino a svegliarci non sarebbe male!!!

Grazie a tutti quelli che leggono 1067 e più... vi adoro, ma mi lasciate un commentino? Anche poche righe?!

E grazie a chi a messo questa storia nei preferiti, ben 30 persone:
aiag, Alezka, APPLETREE, chariot, coffe14, DamaArwen88, GinI, Hermione17, Isyby, KiaraRowling, LaTerrestreCrazyForVegeta, lela984,
Leleo 91, lelina, Lexie89, Louanne, lupargentea, milu, nevr8ika, piperina, Sabry1987, Sardignola, Selene87 Piperina, Shavanna, sora86,
vivian_black, whitewolf88, willina, Wolly, XXXBEAXXX

Grazie a tutti e recensite in tanti!
 
   
 
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