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Autore: Dreamer_chan    21/04/2013    4 recensioni
Alle superiori si fanno nuove amicizie, si diventa più grandi e si inizia a pensare con una mente più matura ... Non tutto fila sempre liscio ...
I soliti problemi adolescenziali, i momenti di tristezza ... i primi amori!
Ma se ci fosse un qualcosa di più del semplice andare a scuola? Se si nascondessero segreti di cui nessuno è a conoscenza?
Intrecci, misteri, momenti romantici, mille ostacoli da superare, complicazioni ... se amate questo genere di cose, allora questa storia fa per voi!
Buona lettura da Dreamer :D
Genere: Mistero, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Len/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il solito Kaito …

Finalmente dopo un lungo primo giorno di scuola nel mondo delle superiori, il ragazzo arrivò a casa, non riuscendo a togliersi dalla testa quello che era successo …

Dopo essere entrato ed essersi tolto le scarpe, fece per dirigersi verso la sua  camera al piano di sopra, ma qualcosa lo bloccò a metà strada, qualcosa che iniziò prima a sfiorargli i piedi per poi strusciarsi contro le sue caviglie. Il ragazzo abbassò lo sguardo per vedere cosa intralciava il suo passaggio, ma invece di arrabbiarsi fece un grande sorriso e si abbassò per accarezzare la piccola creatura, ovvero una morbidissima gattina nera.

-Eih! Mi hai spaventato. La prossima volta fatti vedere, invece di arrivare così all’improvviso- disse il ragazzo ridendo, per poi posare la sua cartella vicino alle scale e prendere in braccio la micetta.

Dopo essere entrato in camera sua, si sdraiò stanco sul letto posando dolcemente la gattina sopra il suo petto, coccolandola con dolci carezze dietro le orecchie e sotto il collo.

-Allora? Hai fatto la brava oggi?- domandò il ragazzo.

La gattina si limitò a rispondere con un semplice “miao”, ma anche se quello era solo un verso felino, lui sorrise come se avesse capito la sua risposta.

Aveva solo 9 anni quando, mentre camminava per strada, trovò quella dolce micetta dentro una scatola, abbandonata. Fu allora, che Len decise di prendersi cura di quella creaturina così piccola e innocente. Gli erano sempre piaciuti i gattini e anche sua madre non era da meno, così accettò subito la proposta di tenerla.

La gattina continuava a fare le fusa, stropicciando il suo musetto contro la sua zampina. Si era legata moltissimo a Len, tanto che lo cercava ovunque. La cosa che non riusciva a spiegarsi il biondo, era che ogni volta che si dirigeva a fare la doccia, la gattina miagolava ripetutamente e lo seguiva fino al bagno, graffiando sulla porta come se volesse entrare. Certe volte gli veniva da pensare addirittura che la sua gatta era una pervertita innamorata di lui … Ma si sa, i gatti non possono innamorarsi degli esseri umani.

In seguito, il biondo posò la gattina sul pavimento, e inizio a cambiarsi, mentre la creaturina continuava ad osservarlo incuriosita.

Dopo essersi cambiato, Len si sdraiò nuovamente sul letto cercando di riposare un po’, anche se lo trovava difficile dato che la frase che aveva pronunciato la ragazzina prima di andarsene, continuava a ronzargli in testa senza lasciargli tregua e spiegazioni.

*Flashback*
-Aspetta!! Il mio nome è Rin Kagamine! Tu come ti chiami?-

Cercava di non pensarci … finche il sonno prese il sopravvento su di lui, e si addormentò …

Intanto la gattina girovagava per casa cercando qualcosa da fare. La madre di Len non era ancora tornata dal lavoro, e si stava annoiando a morte. Non era una gatta molto normale … anzi non lo era affatto! Era molto strana, ma nessuno si era mai chiesto il perché.

Si fece sera, e alle ore 18:30 la porta di casa si aprì: finalmente era arrivata la “padrona di casa”.

-Leeeeen!!!!!!!- urlò appena fu vicina alle scale.

Len, che fino a due secondi prima stava dormendo dolcemente nel suo letto, cadde giù da esso per lo spavento, provocando un tale botto da svegliare anche Yume, che stava dormendo sotto il letto nel buio più totale.

Il biondo si alzò da terra stropicciandosi gli occhi e portando indietro i capelli che gli cadevano sugli occhi, dirigendosi verso le scale.

-Mamma che c’è? Stavo dormendo … -

-Oh! Scusa tesoro … ma hai dimenticato qui la tua cartella, e sai che mi da fastidio quando lasci la tua roba in giro- disse la madre indicando la cartella rimasta vicino alle scale.

-Va bene ma c’era bisogno di urlare così? Potevi inventarti un risveglio più dolce … - replicò lui.

-So che vorresti essere svegliato dal bacio di una dolcissima ragazza che dorme accanto a te e ti sussurra nell’orecchio “E’ ora di alzarsi piccolo” … -

-Aaaaah!! Mamma ma come ti vengono in mente certe cose?!?- sobbalzò Len tutto rosso in viso immaginandosi la scena che aveva descritto sua madre.

-Dopo tutto sei un ragazzo è normale … - continuò sua madre sorridendo.

-Ma non ho mai detto nulla del genere!!!- cercava di giustificarsi il biondo.

-Si va bene tesoro … comunque devo preparare la cena. Ci vediamo dopo- disse dando un leggero bacio sulla fronte del figlio, dirigendosi verso la camera da letto per cambiarsi.

Len rimase ancora un attimo imbambolato davanti alle scale, per poi afferrare la sua cartella e tornare in camera.

****************************************************************************************

Il giorno dopo, Len arrivo nel piazzale della scuola incontrando la strana ragazzina bionda che lo aveva tormentato per tutta la notte.

-Ciao Len!- sorrise salutandolo.

-Ciao! Emm.. Rin, giusto?- rispose lui.

-Si esatto! Come va?-

-Bene grazie e te?-

-Benissimo! Come sempre!-

Il ragazzo sorrise, pensando che Rin fosse una ragazzina molto graziosa. Non era molto alta, anzi era qualche centimetro in meno di lui. Aveva un espressione allegra e un fiocchetto bianco sopra la sua testa, le dava un tocco infantile ma allo stesso tempo carino. Ma aveva sempre un non so che di misterioso che si racchiudeva nei suoi occhi azzurri.

Dalla folla arrivò la ragazza dai lunghi codini azzurri, e salutò subito i suoi due amici.

-Miku! Ti stavo aspettando!- disse Rin entusiasta.

I tre conversarono a lungo, ma dopo aver sentito la campanella che segnava l’inizio delle lezioni, andarono tutti in classe per evitare di beccarsi una sgridata da qualche professore.

Il migliore amico di Len che rispondeva al nome di Kaito, arrivò in classe correndo come una furia, con un fiatone come se avesse corso una maratona di due giorni.

I due non ebbero tempo di salutarsi per bene poiché il professore aveva già iniziato la lezione. In compenso, Kaito fu subito “salutato cordialmente” dal professore che gli fece una bella (si fa per dire) lavata di capo.

La mattinata era passata velocemente e di due ragazzi si stavano dirigendo in cortile:

-Ma dico … Per qualche secondo di ritardo, il prof deve farmi un riassunto del regolamento di ieri … Va beh che non mi era suonata la sveglia, ma così è esagerato …- Si lamentava il ragazzo dai capelli blu.

-Kaito. Eri in ritardo di circa dieci minuti … E’ comprensibile … E poi se ti lamenti non risolvi nulla.- Rispose l’amico.

-Dettagli irrilevanti …- Si giustificò lui.

Arrivati in cortile, Kaito si allontanò dirigendosi verso una folla di ragazze, come al suo solito … Len invece, preferì starsene per i fatti suoi sotto il solito albero del giorno prima, con la differenza che era solo.

Dopo aver mangiato il pranzo, il biondo si appoggiò allo schienale della panchina, alzando lo sguardo al cielo … Osservava le nuvole candide e bianche che davano una sensazione di morbidezza nonostante non fossero altro che vapore acqueo. Il cielo era limpido e azzurro, mentre il sole splendeva sulla testa del ragazzo e il venticello fresco scompigliava leggermente i suoi ciuffi dorati. Chiuse gli occhi rilassandosi in solitudine sotto quel fresco albero, finche …

-Leeeeeeeen!!!!- Un urlò acuto lo fece sobbalzare dalla panchina, svegliandolo dalle sue riflessioni.

-Len!! Devi venire assolutamente!!- Lo tirava per la manica Miku.

Il ragazzo si alzò svogliatamente –Cosa succede? Perché urli in questo modo?-

-Si tratta di Kaito!! Forza! Non c’è tempo da perdere!!- Disse impaziente prendendolo per un braccio e trascinandolo per chissà dove.

Miku si fece strada per una grande folla trascinando Len. Arrivati davanti alla prima fila, c’era Kaito con un espressione beffarda in viso mentre fissava una strana ragazza.

-Tsk! Ripeti quello che hai detto se hai il coraggio … - Le disse con tono divertito.

-Hai capito bene sbruffone!! Smettila di fare il playboy provandoci con ogni ragazza dell’istituto … E’ dall’anno scorso che devo dirtelo e adesso mi hai davvero stufata!!- Ringhiava la ragazza. Era abbastanza alta, quasi quanto Kaito, con capelli castani corti a caschetto.

-Io uno sbruffone?? Guarda che sono le ragazze che vengono da me! Sei solo gelosa di non essere bella e affascinante come il sottoscritto … - Le rispose ridendo.

A quel punto la ragazza tirò un pugno secco sul volto del povero Kaito. Tra la folla che li circondava si alzò un tono di stupore.

Len era rimasto con gli occhi spalancati. Chi è questa misteriosa ragazza? E perché ce l’ha tanto con Kaito?

Angolo Autrice: Ed eccomi tornata!! Pensavate che ero morta eh ... Ma invece eccomi qui!! *lettori armati con qualsiasi genere di armi*  Emm ... Anche se temo di esserlo presto a causa di questa mia improvvisa sparizione ... ^^''
Vogliate scusarmi enormemente!! Ho avuto tantissimo da fare e ogni volta che tentavo di scrivere il capitolo nuovo, l'ispirazione se ne andava ... Ma io l'ho riacchiappata al volo! Ed è uscito questo schifo di capitolo. Purtroppo siamo ancora agli inizi ... Manca l'azione!! Uffa!! Spero almeno che a qualcuno di buon cuore piaccia questo capitolo ... Recensite eh!!
Il prossimo capitolo cercherò di postarlo più presto possibile! Alla prossima!!
Kiss by Dreamer <3
   
 
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