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Autore: RoloChan105    21/04/2013    5 recensioni
Si alzò in piedi e fissò la luna. Attenta, l'osservai mutare…le sue spalle che diventavano più grandi, il suo bel viso allungarsi, i denti divenire affilati e il corpo ricoprirsi di una fitta peluria. Sentivo i suoi gorgoglii nel trasformarsi…chissà, forse era doloroso? Si chinò a terra in ginocchio quando finalmente finì.
Alzò lo sguardo verso di me e l'osservai sbalordita. Un essere metà lupo e metà uomo…Ergendosi in piedi in tutta la sua statura, si avvicinò infine a me. Mi alzai anche io e mi paragonai a lui. Era strano…molte persone si sarebbero sicuramente spaventate nel vederlo. Titubante, mossi una mano e la portai sul suo petto, accarezzando la sua pelliccia e constatando la sua morbidezza. Il suo manto all’ombra sembrava nero come la pece e invece era di un grigio scuro…
Sicuramente Zoro, era una delle cose più belle che avessi mai visto.
( Dato che me lo chiedono in molti, ripeto e ribadisco, che la storia è ZONAMI. C'è del LAWNAMI? Si. Perchè all'autrice piace. Se volete una trama avvincente -per quanto posso- abbiate fede e soprattutto PAZIENZA.)
Genere: Parodia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nami, Roronoa Zoro, Sanji, Trafalgar Law | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Triangolo
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-Fragments-



Molti anni addietro, quella casa sicuramente sarebbe stata fantastica. L'orgoglio dell'architetto, la più bella del paese, invidiata da tutti...Adesso trasmetteva solo tristezza e tanto silenzio.

-Vieni-Zoro mi prese il carrellino e mi condusse attraverso il giardino. Le piante che crescevano rigogliose e selvagge, stavano sbiadendo di fronte al mucchio di neve che continuava a cadere.-Attenta a quel ramo-Mi avvertì.

-Quale ramo!?-Domandai e il tempo di finire la frase, mi trovai per terra. Lo sentii ridere e le sue risate aumentarono quando vide il mio volto coperto di neve.

-Ti avevo avvertita-

-Prima!-Afferrai la sua mano che gentilmente, mi aveva teso-La tua tempistica fa schifo-

-Ne sono cosciente-Mi rispose tornando a fissare la casa.-Prendiamo solo le cose che reputi ...interessanti-

-Va bene-Mi condusse sotto al portico e mi scrollai la neve di dosso.-Esattamente, la casa sembra grande quanto lo è l'esterno?-

-C'è anche il seminterrato...ma non penso che ti interessi...-No. Non mi interessava per niente. Solitamente in tutti i gialli, gli omicidi si concentravano proprio lì.

Prese dalla tasca un altra chiave, dall'aria più antica e usurata e aprì la porta.

Il forte rumore dei cardini che cigolavano, riempì la casa. L'ecò durò qualche secondo più a lungo e io sentii i brividi lungo tutta la pelle.

Mi nascosi dietro Zoro e attesi che per la prima volta, come le altre del resto, lasciasse perdere la galanteria.

-Prima tu-Gli suggerì invogliandolo ad entrare con una lieve spinta.

-Non hai paura vero?-

-CHI?!- Alzai lo sguardo-Io!?- Sospirai-No...macchè!-

-La luce non funziona-Mi avvertì con un ghigno-Mi sono scordato di portare una torcia...dovremo arrangiarci-Si avventurò all'interno e attese immobile che io lo seguissi. Che potevo dirgli? “Aspetto volentieri fuori”?

Con un moto di coraggio, lo affiancai trascinandomi dietro quel cavolo di carrello. Ora lo odiavo. Cigolava!

-Sotto non è rimasto molto...andiamo di sopra-Mi suggerì sparendo dalla luce.

-Dove sei!?-Mi guardai attorno vedendo il buio più totale. Appena percepii una stretta alla mano cacciai un urlo. Trascorsero pochi secondi e lentamente, il mio urlò scemo. Mi sentii un idiota.

-Non hai paura...eh?-

-CHIUDI IL BECCO ACCIDENTI!-Gli mollai una sberla sulla spalla.

-Ahahahah!-mi circondò la vita con un braccio-Lascia quello adesso e seguimi- Come appena ordinato, lo seguii reggendomi a lui per le scale. A lui non occorreva la luce. Era un lupo e aveva un istinto da far drizzare i capelli. Inoltre eravamo nel suo territorio...l'avrebbe riconosciuto ad occhi chiusi.

Sentii il suono di una porta aprirsi e lenta, mi condusse all'interno. Non si vedeva praticamente niente.

-Dammi qualche secondo-Mi mollò allontanandosi e andando verso la parte più buia della stanza. Riconobbi il suono del legno che scricchiolava, segno che stava facendo qualcosa. Un attimo dopo, uno spiraglio di luce penetrò all'interno della stanza permettendomi così di vedere nuovamente.

-Meglio?-Domandò continuando a forzare i chiodi e a togliere le tavole di legno dalla finestra.

-Decisamente-Annuii felice di poter finalmente vedere qualcosa.

-Bene-Tolse altre due tavole facendo entrare finalmente una luce gradevole. La polvere iniziò a spargersi veloce per la stanza e abbassando gli occhi, notai le nostre impronte sotto strati e strati di polvere.

-Che te ne pare?-Mi indirizzò con la testa a guardare la parete. Mi mancò il fiato.

Un enorme libreria piena di libri mi dava il benvenuto.

-Ma...magnifica-Mi avvicinai a leggere alcuni titoli.-Ah! -Ne riconobbi qualcuno-Questo è il mio preferito...-Lo sfiorai con le dita.-Oddio! Questo è introvabile...o...ossantocielo!-Esclamai alla vista di un volume dall'aria antica-Pensavo fosse una leggenda...-

-Prendi pure tutti quelli che vuoi- mi rassicurò con un sorriso stampato sulla faccia.

-Come facevano i tuoi ad avere tutti questi libri?-Domandai voltandomi verso di lui.

-Mio padre era uno scrittore...o almeno ci provava. I miei avevano una passione per la lettura...-Spiegò avvicinandosi-Buffo che io non sappia ne leggere ne scrivere eh?-

-No-Non lo era affatto...era stato rapito da bambino e ancora, non aveva ricevuto un istruzione.

-Dai pure a me quelli che vuoi-Si propose-Se il carrellino non basterà, penso che ce ne sia uno un po' più piccolo...-

-Va bene-Sfilai dei volumi e la polvere arrivò al mio naso facendomi starnutire. Gli posai con delicatezza i volumi tra le braccia e continuai a guardarli. Molti libri li adoravo, altri li avevo solo sentiti nominare e qualcuno, lo presi per le bellissime rilegature. Ne sfilai un paio e rimasi interdetta. Lo aprii e trovai le pagine vuote. Lo guardai in cerca di spiegazione.

-Mio padre faceva rilegale i libri...-si avviò alla porta-Ci scriveva poi, quindi erano per lui come un quaderno nuovo per noi-Il senso tornava. L'osservai scendere le scale per depositare i libri presi. Ne afferrai altri e sfogliandoli, trovai delle parole scritte a penna. Sicuramente erano racconti del papà di Zoro. Curiosa, sfogliai alcune pagine e lessi qualche parola. Magia, amore, lupi, posti lontani...Doveva avere molta fantasia...

Ne cercai altri e in tutto, ne trovai solo cinque abbastanza integri. Perlustrai ancora e decisi che poteva bastare.

-Tieni-Consegnai i libri di suo padre.-Questi sono anche per te-

-Ma non so leggere-Storse un angolo della bocca, a volerlo ricordare ancora.

-Ti insegnerò io-Promisi con un sorriso.

-Fatica sprecata...-

-No che non lo è!-Mi avvicinai e lo fissai negli occhi-Tu lo desideri...sei intelligente! Hai imparato l'orologio!-Gli ricordai-Ce la puoi fare benissimo! Basta volerlo-Lessi un luccichio nei suoi occhi. Lo voleva.

-Dici sul serio?-

-Ma certo-Gli sorrisi con calore-Fidati di me!-Annuì contento prendendo i libri e portandomi in un altra stanza.

-Era la mia camera...-Spiegò guardandomi intorno. Era piena di giocattoli, tutti di legno e cuscini in ogni dove. Era in disordine però...specialmente il letto. Pensai che forse, Zoro ci avesse dormito; il letto era sporco, le lenzuola sgualcite e la polvere sembrava meno presente per terra in alcuni punti. Rametti e pietre inoltre erano sparse qua e là.

Prese un oggetto e me lo fece vedere.

-Il mio orrido regalo- Mi portò agli occhi una macchinina. Sorrisi ricordando il suo racconto. La presi con le mani e tolsi con un soffio la polvere che la ricopriva.

-Prendiamola-Annunciai alzando il volto, ma era nuovamente sparito. Un tonfo mi costrinse a girarmi e osservai Zoro depositare un enorme baule ai miei piedi.

-Abiti-Spiegò aprendolo e mostrandomene alcuni bellissimi-Erano di mia madre...-Sorrise-In paese ho visto un negozio d'antiquariato-Prese dal fondo degli orecchini-Possono valere qualcosa?-

-Cavolo, si-Mi avvicinai mettendomi in tasca la macchina-Però, se li venderai i soldi saranno tua!-Lo avvisai.

-Cosa?- scosse il capo-No-

-è roba tua Zoro-Lo guardai seria-Sei il proprietario e decidi tu, che cosa farne.-Inarcò un sopracciglio e si sollevò sui talloni.

-Allora li regalo a te, così puoi vederli tu-

-Allora me li tengo- Sbuffò sonoramente-O così o pomì!-

-Cosa?- Ridacchiai.

-Niente...senti,quelli sono tuoi va bene? Se avrai dei soldi potrai comprarti ciò che vorrai...potrai fare tante cose!- Gli sorrisi-Pensaci...-

-Io...-Fissò il baule annuendo poco dopo-Va bene...-Sospirò chiudendo gli occhi-Sei la solita però-Mi sorrise-Manipolatrice...-

-Si dice “colei che usa il cervello”-Gli sorrisi guardando per l'ultima volta la stanza.

-Ora non lusingarti troppo!- Tornò nel corridoio con il baule tra le mani. Con quel poco di luce che adesso entrava, potevo vedere le scale che eleganti, si snodavano da entrambi i lati. Un particolare però mi fece mancare il respiro.

Una chiazza all'apparenza nera, macchiava in modo indelebile il marmo...Una convinzione di cosa potesse essere mi balenò nel cervello.

-Nami arrivi?- La voce di Zoro mi riscosse e mordendomi le labbra, scesi a gran velocità le scale per raggiungerlo e tornare finalmente a casa.

   
 
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