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Autore: JiJensen    22/04/2013    1 recensioni
Il primo passo verso l'inizio di tutto...
"Il famoso cantante e ballerino Lee Tae Il, stava percorrendo l'aeroporto in fretta.
Il passo risultava un po' goffo, tutto lo infastidiva:
le urla delle fan, quelle del manager e persino quel dannato borsone che gli impediva di camminare come essere umano deve.
Il giaccone lo tirava, aveva caldo e si sentiva soffocare dalle mille sciarpe.
Gli occhiali scuri impedivano alla gente di vedere lo sguardo perso e stanco.
Si assentò prima di prendere l'ennesimo volo, e pensare che all'inizio li piaceva pure.
Appoggiò non troppo dolcemente il borsone a terra, nel ennesimo bagno sporco che trovava.
Fu' li che accadde tutto:
Un momento vedeva tutto tranquillamente, l'altro no."
Ciao ciao! :D non posso svelarvi nient'altro! Rovinerei tutto! ;)
Bacio,
JI
Genere: Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ahn Jaehyo, Lee Taeil , Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Taeil dormiva ancora, si sveglio e piegò le sue coperte. 

Ormai erano quasi passati quattro giorni da quando aveva incontrato il selvaggio, è... da quando ci viveva insieme nella grotta.

Ormai condividevano molte cose. 

Ormai in piedi uscì dalla grotta alla luce del giorno. 

Il lupo era li a farli da guardia fuori dalla grotta. 

Gli si avvicinò, e il lupo mosse felice la coda. Gli fece delle carezze 

<< E stato lui a lasciarti qui vero.. huh? Che carino che sei a farmi la guardia.. >> 

Si lasciò quei pensieri alle spalle.

Con uno slancio, tornò di nuovo su'. Si diresse verso il fiume per lavarsi le mani e il viso. 

Una volta fatto guardò il suo riflesso nello specchio del acqua. Gli mancavano i suoi amici, Ji Ho più di tutti. 

Si sentiva malinconico quando il selvaggio lo lasciava solo, per le sue solite passeggiate mattutine.

Si tirò su', voltandosi vide uno scimmiotto giocherellare su un ramo. 

Gli sguardi di Taeil e dello scimmiotto si incontrarono. 

 

Il selvaggio stava portando i frutti raccolti durante la giornata nella radura. 

Così ché, pensò, anche Taeil potrà mangiare.

Ormai il selvaggio cominciava a considerare Taeil un po' come il suo "cucciolo", poiché aveva sempre bisogno di cure e di attenzioni. 

Fischio' al lupo che aveva lasciato nella radura, come una sorta di "guardia del corpo", mentre lui era via. 

Appoggiò i frutti, e mentre si rialzava, sentì il suo "cucciolo" che piangeva ancora.

Infatti, Taeil, urlava terrorizzato. 

Il selvaggio corse allarmato nella direzione del fiume. 

Ma si dovette fermare vedendolo spuntare da dietro gli alberi, urlante e sbracciante. 

Taeil gli si fiondò sopra, e il selvaggio lo prese per la vita, tenendolo ben saldo con entrambe le mani forti. 

<< Cosa..? >> alla domanda postali, Taeil cominciò a delirare parole senza senso. 

<< Lui, li, mi stava fissando! Oh.. sapessi! Era così terribile.. mi inseguiva, no no, mi sta inseguendo! >> 

Taeil girò la testa ed indicò gli alberi con il braccio tremolante. 

Dal canto suo, anche il selvaggio guardò, ma non vide nulla di tanto spaventoso. 

Fin ché uno scimmiotto non uscì dal fogliame di un ramo.

Nel vederlo, Taeil cacciò un altro urlo, si coprì il volto con ambe due le mani; 

Si girò verso il selvaggio, è appoggio' la testa contro il suo petto. 

Ancora rannicchiato contro il suo petto, Taeil borbottò

<< E terribile... hai visto? è arrivato addirittura fino a qui... >> 

Non poteva, no, il selvaggio non poteva trattenere oltre una risata. 

Scoppiò a ridere, è Taeil con la faccia viola di rabbia lo guardo' leso e ferito dalle sue risate.

 << Lui terribile?.. >> disse nel affanno delle risate il selvaggio. 

Taeil incrociò le braccia imbronciato, dimenticandosi per un attimo dello scimmiotto. 

Scimmiotto ché, a piccole zampettate gli veniva vicino. 

Taeil se ne rese conto solo quando gli si era avvicinato alla gamba. Fece un salto, correndo a nascondersi dietro alla schiena del selvaggio. 

Tranquillamente, il selvaggio, si piegò sullo scimmiotto che gli sali sul braccio. Si girò per far vedere a Taeil che era innocuo. 

<< Lui è amico. >> a quella affermazione Taeil guardò il cielo. 

<< Ma ceeerto. >> disse Taeil con voce rassegnata, okay i lupi, forse forse anche l'orsa se gli stava lontana mille leghe, ma la scimmia! Non poteva accettarlo. 

Vide lo sguardo illuminato del selvaggio che con un dito coccolava il musetto dello scimmiotto. 

<< Tu Tarzan, lui Chita... >> disse con un soffio di voce Taeil. 

Il selvaggio lo guardò incuriosito, tipo per dire "Hey bello, parli con me?", Taeil scosse la testa per sbarazzarsi di lui. Si giro' è vide i frutti posati nella grotta. Gli indicò, e pur sapendolo quasi per certo, chiese

<< Sono per me? >> il selvaggio annui. 

A Taeil quei frutti non piacevano. Gli mancavano gli hamburger, il Mc, ed anche il suo ristorante Coreano preferito dove il manager lo portava dopo.. 

dopo quelle che lui chiamava "prove", davanti agli altri. 

Un brivido freddo lo percorse tutto,

 tremava ogni volta che gli rivenivano in mente quelle immagini,

 ogni volta gli veniva da vomitare pensando a quando lo toccava.. 

si coprì la bocca con una mano. 

Prese alcuni dei frutti e gli guardò, per niente interessato.

<< Selvaggio. >> Si voltò per vedere se l'altro lo avesse sentito. Trasalì ritrovandoselo dietro, con gli occhi puntati su di lui. 

<< Si? >> gli rispose egli. Ormai Taeil aveva preso l'abitudine di chiamarlo "selvaggio", non gli era nemmeno lontanamente passato in testa il pensiero che potesse avere un nome suo, e nemmeno di chiederglielo. 

Si imbarazzava talmente tanto in sua presenza, che se non fosse stato abituato a controllare la voce, avrebbe balbettato. 

<< Dove, dove trovi questi frutti? >> chiese Taeil con una punta d'incertezza.

Con un cenno della mano il selvaggio indicò il territorio circostante, lo scimmiotto era ancora sulla sua spalla.

Taeil non poteva allontanarsi per andare in cerca di frutti, si sarebbe di sicuro perso!

Guardando i frutti che aveva in mano, Taeil si incamminò verso il fiume. 

Lavò i frutti è gli consumò, sedendosi vicino alla riva. 

Una volta finito, si addentro' di nuovo attraverso il passaggio tra gli alberi. 

Incontrò lo sguardo dello selvaggio che lo stava aspettando. 

Taeil guardò subito in un altra direzione. Ogni volta che succedeva si agitava e diventava tutto rosso in faccia. 

Taeil si sedette su una mattonella intorno allo spazio dedicato al focolare. 

Una mano scivolò sulla spalla, il selvaggio piegato su di lui, gli chiese

<< Tu stai male? Sei tutto rosso... >> quelle parole poco coordinate tra loro, fecero comunque strozzare Taeil con la sua stessa saliva. 

Oltre che un brutto selvaggio, rozzo, era anche indelicato. 

Taeil cercò di liberarsene con una mano. 

<< Sto.. Sto bene! >> abbassò la testa, per non farsi guardare. 

<< Sicuro.. >> cercò di insistere in selvaggio, ma Taeil non poteva sopportare quella situazione. 

Si alzò di scatto, facendo spaventare l'uomo alle sue spalle. 

Provò ad andarsene non curante, ma il selvaggio lo fece girare verso di lui, tenendolo con le mani salde sulle spalle. 

Il selvaggio gli si avvicinò a gradi, Taeil non riusciva a respingerlo; 

Aveva le gambe come burro. 

Impensabile come il selvaggio stesse tentando ancora di baciarlo, ci aveva provato anche per tutta la scorsa giornata.

<< Ehm.. ascolta.. non so' come ti sei abituato qui nella giungla.. mi rendo conto che è difficile stare da soli, ma.. >> cerco' di dire al selvaggio, che sembrava non capire.

Il selvaggio cerco' di portare a termine l'attacco, provando a finire un poco impacciato, ciò che aveva iniziato. 

Taeil cerco' di divincolarsi dal suo abbraccio; Proprio un secondo prima che le loro labbra si sfiorassero, sposto' la testa facendo in modo che il bacio non andasse a termine. 

Sguscio' fuori dal abbraccio del selvaggio, strofinando in un modo quasi morboso il braccio.

Il selvaggio appoggio' le mani sui fianchi, con il solito sguardo privo di emozioni captabili. 

<< Perché tu non mi vuoi baciare! Noi amici... >>

"Prova a spiegare ad un cieco il colore del cielo! Per quanto tu ti sforzi, nessuno la vedrà mai come te.." penso' in un momento di crisi, un Taeil che, non aveva mai baciato nessuno, se non quando il manager non lo costringeva per i suoi giochi perversi.. 

Semplicemente lui non poteva, non poteva nemmeno cercare di accontentarlo e basta. 

Era tutto contro di lui:

Il selvaggio gli piaceva; Ma si sentiva stupido a provare questo sentimento un po' troppo prematuro. 

Non gli andava di abbandonarglisi completamente, ma ormai si stava facendo strada dentro di lui, era inevitabile.

Cercare di ignorarlo era del tutto inutile, erano solo loro due. 

Infondo con lui era sempre gentile, cercava di proteggerlo, lo sopportava.. 

Se proprio voleva un bacio, che costava a Taeil darglielo? 

<< Gli amici non fanno queste cose! >> rispose Taeil alle sue "avance", se così si potevano definire, ma probabilmente quella frase gli uscì più acida del desiderato.

 

Il selvaggio non gli parlo' da lì a tutto il resto della giornata, finché Taeil non provo' ad addolcirlo un po'. 

<< Senti.. mi dispiace.. ma non è forse vero che per avere la fiducia di un amico ci vuole un po' 

di tempo? >> Taeil fece una pausa e sorrise amaramente 

<< Probabilmente non hai capito un cavolo di quello che ti ho detto, huh? >> non ricevette risposta, quindi si voltò per raggiungere la grotta.

<< Aspetta.. >> il selvaggio gli strinse il polso.

Taeil lo guardo' con gli occhioni riconoscenti

<< Quindi.. mi parli ancora? >> per la prima volta da quando erano soli nella foresta, il selvaggio gli sorrise. 

Per tutto quel tempo non aveva fatto altro che proteggere Taeil, gli si era affezionato.

 

Taeil si svegliò presto quel giorno. Non riusciva a dormire. Per prima cosa andò a lavarsi, tutto quello sporco lo faceva impazzire. 

Ormai aveva perso il conto di quanto tempo avesse passato dentro la giungla, da solo, con lui. 

Dopo quella volta che lo aveva sgridato, non gli si era più avvicinato. 

Questo lo feriva in un modo insopportabile. 

Aveva forse iniziato a provare qualcosa di veramente serio per lui?

Si lavò più energicamente la faccia, non voleva nemmeno pensarci.

Passare il tempo nella foresta lo annoiava, soprattutto quando il selvaggio lo lasciava da solo.

Si sedette su di una pietra fuori dalla grotta; 

Guardandosi circospetto intorno. Bene, non c'era nulla in vista. 

Così cominciò a cantare, l'unica cosa che lo risollevava dandoli un pizzico di speranza in più.

Il canto era la sua grande passione, gli piaceva così tanto che ne aveva fatto il suo lavoro. 

Pensò prima alle cose brutte che gli erano successe, come il rapimento, o come il suo manager. Poi, alle cose belle... gli amici che aveva incontrato, l'orgoglio dei suoi parenti quando era riuscito nel suo obbiettivo. 

Sentì un rumore che proveniva da dietro le foglie. Smise subito di cantare, e si mise sull'attenti. 

Ma nessuno comparve da dietro le foglie. 

<< C'è qualcuno? >> chiese Taeil con il cuore che batteva a mille.

Guardò ancora sporgendosi in avanti. 




Holaaa :D 
Nuovo capitolo u.u 

Devo dirvi una cosa importantissimissima!!! Allora, se state seguendo la fic, presto o tardi diventerà di rating ROSSO fuoco e non sarà più ARANCIONE clementino ( : 

volevo solo avvertire nel caso uno si fosse interessato alla storia, e che gli dasse noia e/o non riuscisse o non volesse leggere le f. di rating rosso x°°°D (lo dico così nessuno se la prenda a mele, eh!)

Non introdurrò chissà che cosa... Ma vorrei più libertà nelle future scene "Hot" ^_^ Tutto qua. :*D

Per quanto riguarda il capitolo.... :O fatemi sapere che ne pensate nei commenti, sono curiosa! *-*

Approposito! Grazie a tutti/e per like, dislike, comment ecc.. un kiss a tutti/e :-*****

JI 

ROTOLACAMPO!
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