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Autore: ocuddle    22/04/2013    12 recensioni
-Dimmi perché sei entrato nella mia vita, dimmi perché?.- Chiese, questa volta alzando notevolmente il tono della voce, lui si mise a ridere non capendo nulla di ciò che stava succedendo o del motivo del comportamento della propria ragazza da quando era uscita da quel edificio.
-Che domanda è questa.- Rise
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-Come trovo le parole per spiegargli?.-
-Non è colpa tua, prima lo saprà meglio sarà per entrambi.-
-Ma io lo amo non ho mai amato nessuno in questo modo, cosa devo fare?.-
-Dirglielo, andrà tutto bene.-
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Era in un bar ad ubriacarsi come non mai, per dimenticarsi, anche se per poco dei problemi che aveva attorno, nonostante fosse in compagnia della ragazza, non fu questo di certo ad impedirglielo. Aveva provato a fermarlo ogni volta che ordinava delle strane sostanze, ed ogni volta cercava di dar inizio ad una discussione e nello stato in cui era non sarebbe in grado di fare ciò, e litigare sarebbe stato l'ultima cosa da fare adesso, ma lui sembrava non capirlo. Si era ritirata un attimo nel bagno di quel posto, per calmarsi, non riusciva più a vederlo in quel stato.

Justin rimasto solo, rideva, parlottava da solo. Poco dopo alzò il capo dato che sentì lo scricchiolio della porta, in seguito vide una ragazza più o meno della sua stessa età sedersi nel tavolo accanto. Ehi disse con una risata che riecheggiò nelle quattro mura, la ragazza appena entrata si guardò attorno per assicurasi se si riferisse ad un' altra persona, al contrario, erano solo in due in là dentro. Come ti chiami? Chiese barcollante sulla sedia, con una sostanza da bere fra le mani. Io? Chiese a sua volta, portandosi una mano sulla scollatura si guardò di nuovo attorno, il biondo non fece altro che annuire e ridere come un bambino. Katy rispose con un ammiccamento, si limitò ad una risata cantando con il nome che gli fu detto poco prima, ancora una volta ripercosse. Sei qui da sola, seduta da sola, dov'è il tuo ragazzo? Domandò ovvio, la ragazza scosse la testa sorridendo per poi rispondergli non ho un ragazzo. Annuendo mandò giù tutta la sostanza che conteneva il bicchiere di vetro povera te commentò Vieni, siedi accanto a me La ragazza senza esitare si mise seduta sulla sedia di fronte a lui sembrava di essersi dimenticata della sua ragazza, che non dovrebbe metterci così tanto in bagno, sembrava essersi dimenticato a ciò che fece capire a suo padre, di non voler nessun altro se non la sua ragazza Gwen. Quindi, perché ti trovi qua?” Chiese non accorgendosi della sua ragazza che li raggiungeva a passo lento con le braccia incrociate al petto, una volta davanti a lui corrugò la fronte, la ragazza aveva iniziato a rispondere ma si fermo quando si accorse del modo ostile in cui era guardata da Gwen. Oh sei tornata, voglio presentarti... Si voltò verso la ragazza per ricordarsi del nome Katy rispose Katy!Affermò, alzando di poco il tono della voce Lei è l'amore della mia vita che una volta era felice.A queste parole, la ragazza sospirò mordendosi il labbro inferiore, quelle parole le aveva procurato mille colpi al cuore. Era ubriaco, era facile che le parole uscisse di bocca, ma avrebbe potuto risparmiarla, la cosa riguardava lei e Justin non gli altri, erano solo loro due.

Oh Dio! Riuscì a dire sbadigliando, si portò una mano alla bocca, aprì di poco gli occhi ma fu costretto a chiuderli di nuovo dato la luce della stanza, almeno per lui, era accecante. Era da molto che dormiva, dopo ieri sera era scrollato in un sonno profondo. Con le dita si massaggiò le tempie, non riusciva a muovere la testa, sentiva che a momenti sarebbe scoppiato. Finalmente, pensavo avresti dormito tutto il giorno. Spostò il volto verso la sua ragazza seduta sempre con lo stesso smagliante sorriso, corrugò la fronte ricordandosi di ieri, la ragazza, la frase ed il suo atteggiamento, si chiese come faceva ad avere ancora il sorriso dopo quello che aveva fatto il giorno precedente. Oh cielo lasciò fuoriuscire un altro lamento E come se venti rocce fossero caduti sulla mia testa Disse ancora con una mano sul volto Mi spiace gli scompigliò i capelli. Bene, dove siamo? A casa mia o tua?” Beh guardati attorno, questi non sono i colori delle mie coperte? Chiese ovvia Siamo a casa miaaggiunse in fine accompagnato da una risata Il biondo sbadigliando aggiunse un menomale. Justin? Chiese con un filo di voce che sembrò un sussurro, si voltò di poco verso di lei Cosa ti è preso ieri? Chiese quieta portandosi una mano dietro al collo. Senti esordì alzandosi a fatica in questo momento sto cercando di affrontare questo mal di testa.” No.” scosse la testa alla risposta del biondo, non stava cercando altro che fuggire alla domanda Sono seria, cosa ti è successo ieri sera? Alzò un sopracciglio in attesa di una risposta che le pareva ovvia, sospirò e si mise seduto dandole le spalle. Cosa pensi non andasse in me ieri sera? Chiese di rimando. Eri ubriacoRibadì schietta e con tono duro E rendevi la figura dello stupido.” Mi sembra di capire che stai cercando di scappare. Fece una pausa dato che lo beccò sbadigliare, cosa che non le piacque, vederlo annoiato nel ascoltarla, tuttavia continuò. Stai cercando di scappare dalla realtà, guarda che non cambia il fatto che siamo entrambi dello stesso genotipo.” 
E non ci sposeremo. Concluse il biondo al posto suo, sospirò all'udire queste parole avanti, dillo, completa la frase. La guardò spiazzandola un altra volta. Sperava che non avrebbero affrontato il discorso di ieri sera ora, non ora che non riusciva pensare. Evidentemente lei non l'aveva capito. Qual'è il tuo problema Justin?. Cosa c'è che non va in te? Sbottò alzandosi in piedi mettendosi le mani ai fianchi, non ottenendo nessuna risposta continuò. Voglio dire cosa ci sta succedendo? Questo è così diverso da noi, Perché stiamo facendo questo, perché ci stiamo urlando a vicenda, perché stiamo litigando? Justin alzò lo sguardo verso di lei, sapeva di essere ripetitiva ma si era fatto tutte queste domande ieri sera e vedere lui non proferire parole mentre lei sbraitava la rendeva ancora più incacchiata. Portò le mani alle tempie massaggiandosele, dopo essersi calmata continuò quello è fin ora fu solo un monologoascolta questa cosa del genotipo sta prendendo la meglio su di noi e lo stiamo lasciando agire.
Soprattutto tu,stai lasciando che prenda la meglio su di te La rimbeccò Oh no, non io, non ero io quella che si ubriacava ieri sera, come non ero io ad aver visto una stronza poco di buono e tirarla su il morale, non ero io ma tu!. Urlò, ricordando la ragazza di ieri sera una smorfia di disgusto le comparve sul volto. Portava un vestito scollato, molto appariscente che si e no le sarebbe arrivata sotto le chiappe. Con un acconciatura molto strana...se era questo che piaceva agli uomini. Non capiva per quale motivo fosse così irritante, ieri aveva tutte le ragioni del mondo per fare una scenata la dentro, non che nonle diede fastidio vedere il suo ragazzo seduto con un'altra, ma si era controllata, anche perché non avrebbe avuto senso, era sicura di cosa c'era tra lei e Justin e non lo avrebbe rovinato di certo perché era ubriaco, aveva mandato giù il rospo ed ora che voleva delle semplici spiegazione, le negava anche questo, lo guardo storto. E tu sei quella che mi sta urlando addosso ora. fissò gli occhi nei suoi, subito la ragazza guardò altrove portando le mani alla bocca, si morse l'interno di essa, non sapendo cosa replicare, avevano ragione entrambi. Sai cosa? Non ho intenzione di accettare tutto questo, andrò a casa, noi ci sentiamo più tardi. Detto questo si alzò, sotto la guardia della ragazza, era sorpresa dal suo comportamento ma non aveva la minima intenzione di fermarlo, si mese le scarpe e abbottonò la camicia fece per uscire ma si fermò sulla soglia della porta tastandosi il polso. Dov'è il mio orologio? Chiese sperando in una risposta che non arrivò, si avvicinò al comodino accanto a lei, trovato ciò di cui aveva bisogno, guardò la sua ragazza sullo stesso punto con le braccia incrociate al petto, le mise le mani sui fianchi per darle un bacio, ma le mise le mani sul petto allontanandolo, non ci fece caso, provò a baciarla un altra volta, stavolta non si limitò a spingerlo via, ma si spostò lei mettendosi seduta sul letto. No Justin. Spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, alzò un sopracciglio, corrugò la fronte, lei scosse la testa per poi guardare altrove, incredula a come faceva finta che niente fosse successo. Alzò le mani in aria quasi per arrendersi, la superò e in seguito varcò la soglia di quella stanza ed infine la casa.

Credo che dovresti andare avanti con la tua vita. Dissi sua zia, non ci credeva, anche lei voleva che si lasciassero, la guardò assottigliando gli occhi, mentre lei annuiva convinta di ciò che aveva detto. Ma tu da sola Aggiunse credendo che il messaggio non fosse arrivato. Come puoi dire una cosa del genere zia?Sul volto le comparve un espressione schifato Come puoi dire vai avanti come se fossi così facile.” 
Ad esempio io non sono sposata con il mio primo amore ma questo non vuol dire che mi sono dimenticata di lui, questa è la realtà, l'amore e il matrimonio non vanno sempre d'accordo.” Grazie Si alzò dal divano su cui era seduta Non mi vedrai per molto tempo qua Fece per andarsene ma la zia la richiamò Gwen torna qui! Non è il momento per arrabbiarti. Iniziò con tono duro per abbassarlo siediti Ma non le diede ascolto. Sono venuta qui per essere consolata, sono venuta da l'unica persona alla cui posso dire tutto ciò che provo riguardo a Justin, non sono venuta qui per sentirmi dire di lasciarlo e cercare un altro ragazzo. Scuotendo la testa aggiunge No dato che la zia rimase in silenzio lo prese come una risposta e se ne andò. Non aspettava che sua zia sarebbe stata così diretta

Stava frugando nella borsa in cerca delle chiavi e non si era nemmeno accorta della persona che le era accanto, il biondo, Justin. Quest'ultimo le cinse i fianchi, a questo gesto sobbalzò, quando si accorse di chi fosse gli diede un colpo sul petto, non provocò altro che una risata al biondo, entrando in casa, gli diede le spalle per potersi asciugare le lacrime versate lungo il viaggio di ritorno. La strattonò per un braccio, credeva fosse ancora arrabbiata per quello che era successo sta mattina, la ragazza cercava a tutti i costi di allontanarsi da lui. Vieni qua Disse ridendo. Quando riuscì a liberarsi dalla presa del biondo, stette qualche secondo a guardarlo dopo di che fece per andare, ma lo fermò. Cosa succede? La guardò dritta nei occhi Niente rispose allontanandosi da lui, la raggiunse mettendo le mani sui suoi fianchi Perché sei così? Non è solo per sta mattina, c'è qualcos'altro Rifletté a voce alta, subito dopo una lampadina sembrò accendersi. Dove sei stata?” 
Da nessuna parte sono uscita soltanto Cercò di mentire la ragazza gesticolando e guardando tutto eccetto lui Guardami e non mentirmi le ordinòdove sei stata Gwen? Chiese questa volta scandendo per bene ogni parola. S-sono stata da mia zia Balbettò,le diede un occhiata per poter continuaree mi ha detto di andar avanti con la mia vita. Cedette nel cingerla i fianchi e lo lasciò su quel posto spiazzato andandosi a sedere, si mise una mano sotto il mento, era consapevole di questa opzione ma sentirselo dire era tutto un altra cosa in più dalla persona che la conosceva da tutta la vita. Poco dopo sentì qualcuno abbracciarla. Non dobbiamo darle per forza ascolto. Le sussurrò nel orecchio, lei non si mosse, non fece nessun cenno, continuò a fissare il vuoto davanti a sé e poco dopo crollò in un pianto isterico.

Ehila dolcezze.
Ecco a voi il terzo capitolo. Ho aggiornato, contente? Spero di sì, perché ho dovuto cambiarla, modificarle, rimettere i pezzi insieme molte volte, in ogni caso spero che i miei sforzi siano apprezzati. Vi ringrazio per le 15 reensioni del capitolo precedendte, un grazie a chi ha messo la storia fra: preferite, seguite e ricordate, e un grazie anche a chi legge silenziosamente. Grazie mille. Per qualsiasi cosa, domande, commenti o se volete semplicemente seguirmi (ricambio) mi potete trovare su twitter. Se sareste così gentili da farmi trovare tante recensioni sarò altrettanto gentile da aggiornare presto. Alla prossima allora, un bacio.
 

   
 
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