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Autore: Violet Tyrell    23/04/2013    5 recensioni
Ted scoccò un'occhiataccia al biondo Cynric, sperando che quegli assurdi capelli lunghi che aveva prendessero vita e lo strangolassero. "Sei troppo disfattista, Cyn. Non mi incoraggi mai, e ti chiami mio amico!" Il ragazzo allargò le braccia in modo teatrale e Cynric scoppiò a ridere così forte che parecchi studenti presenti nei corridoi si voltarono a guardarli. Diede una pacca sulla spalla di Ted. "Non oso immaginare cosa accadrebbe se ti incitassi a stare dietro ad Andromeda Black, probabilmente riusciresti a trovare un modo per infilarti a Serpeverde..." Il mago avrebbe voluto cucirsi le labbra con la bacchetta: una luce strana era apparsa negli occhi di Ted e si sentì allarmare.
Partecipa al "Hufflepuffs in love" indetto da Chiarilu.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Black, Nuovo personaggio, Ted Tonks, Un po' tutti | Coppie: Ted/Andromeda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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When Ice meets fire Angolo di benvenuto_
Ed eccoci giunti alla conclusione... Devo riconoscere che mi dispiace parecchio eh però in fondo era una cosa corta :=) voglio ringraziare innanzitutto la giudiciaH per avere indetto il contest, i recensori, e soprattutto coloro che hanno sempre seguito in silenzio l'evolversi della storia^^ posso vantarmi di aver completato la mia terza long in questo fandom XDDD o forse quarta, non ricordo XDDD








Ted aveva impiegato parecchio tempo per prepararsi e secondo lui non ne era valsa neppure la pena dal momento che si era precipitato fuori vestito come al solito: all'inizio aveva pensato di mettersi qualcosa di elegante ma alla fine - come alcuni amici gli avevano fatto notare - non era il caso di esagerare e aveva optato per la solita divisa scolastica. L'unica cosa su cui non aveva voluto sentire ragione erano i capelli: aveva provato vari incantesimi per assicurarsi che non sembrassero selvaggi come sempre ma aveva appena varcato il portone d'ingresso per ritrovarli ingarbugliati grazie a una folata di di aria gelida. Imbronciato si era deciso ad avviarsi ugualmente verso il cancello, pregando tutti i santi di sua conoscenza - Babbani e non - di non comportarsi da stupido... o almeno non più del solito.
Gli piaceva l'idea di poter uscire con Andromeda, soprattutto perchè erano due anni che mirava a quello, ma non sapeva proprio cosa dire o fare; Ted aveva temuto l'intromissione di Bellatrix ma Cynric gli aveva fatto sapere che le era stato proibito recarsi a Hogsmeade, e con lei erano stati puniti quasi tutti i presenti alla sua brutale aggressione. Di fronte alla minaccia dell'espulsione uno di loro aveva ammesso pubblicamente le proprie colpe, coinvolgendo comunque tutti i suoi complici; il ragazzo non era davvero sorpreso nell'apprendere il coinvolgimento della strega, tuttavia aveva deciso di soprassedere e lasciare che fossero gli insegnanti a punirla. Non sentiva il desiderio di vendetta, anche perchè era sicuro che non sarebbe stato possibile far cambiare idea a gente simile e gli sembrava superfluo sprecare le energie in qualcosa di superfluo.
"Scusa il ritardo, Pix mi ha inseguita per tutti i sotterranei ed è riuscito a rovesciarmi in testa una bacinella d'acqua bollente!" Ted osservò la ragazza, giunta in quel momento: Andromeda era effettivamente in ritardo e pareva infuriata, anche se non sembravano esserci tracce del piccolo incidente di cui aveva parlato. "Sono stata costretta a tornare indietro, sembravo uno Kneazle appena uscito dal bagno. Direi che poss...oh no! Perla! Ti avevo detto di restare in dormitorio!" Ted abbassò lo sguardo: una gatta dal pelo bianco si stava strusciando contro le sue caviglie e sorrise: aveva già visto l'animale alcune volte in compagnia della ragazza e non si aspettava di vederlo lì in quel momento. Senza pensarci la prese in braccio: la gatta si divincolò un po' ma alla fine si calmò e miagolò soddisfatta, lasciandogli addosso parecchi peli.
"Non c'è nessun problema, mi piacciono gli animali ma i miei genitori non hanno mai voluto prendermene uno perchè sostengono che basti io come animale di casa, e non ne serve un altro!" Ted sperò che quella frase servisse a rompere il ghiaccio: di colpo gli sembrava essenziale trovare qualcosa di cui parlare così mentre si avviavano verso Hogsmeade cominciò a raccontarle alcuni aneddoti sull'insegnante di Divinazione. A lui quella materia non piaceva molto, tuttavia quasi tutti i suoi amici l'avevano scelta e si era adeguato: il professore era ormai decrepito, tuttavia si vantava spesso delle sue doti di Veggente, sostenendo di essere un genio dello studio delle viscere degli uccelli e della lettura della sfera di cristallo. "E così quando mi ha chiesto quello che vedevo in quella stupida palla di vetro, io ho detto: professore, mi sembra che abbia degli animaletti nella barba, dovrebbe tagliarsela per risolvere il problema! E mi ha cacciato!"
Tra un aneddoto e l'altro i due risero sino all'arrivo al villaggio mentre la gatta non accennava a scendere dalle braccia del ragazzo, soddisfatta com'era della comodità di viaggiare; c'erano meno studenti del solito a Hogsmeade perchè molti suoi compagni avevano preferito rimanere a scuola a studiare, cosa che avrebbe fatto persino lui se non avesse avuto una piacevole alternativa. Il giorno scivolò via molto in fretta: un paio di volte Ted aveva avuto l'impressione che Lucius Malfoy e Narcissa fossero sempre nelle loro vicinanze, tuttavia in un modo o nell'altro erano sempre riusciti a far perdere le loro tracce tra una visita a Mondomago e i vari negozi di libri. "Nessuna delle mie sorelle entrerebbe qui, neppure sotto tortura", aveva assicurato Andromeda mentre si aggiravano tra i vari scaffali di una libreria dall'aspetto molto antico. C'erano molti testi importanti e il proprietario li trattenne più volte con storie di vita vissuta e di clienti strani che giungevano da lontano.
Il sole era rapidamente sparito e la neve aveva ripreso a cadere proprio mentre giungevano nei pressi del cancello di Hogwarts; Ted avrebbe voluto precipitarsi a cena dal momento che non aveva mangiato niente a pranzo a causa della tensione, tuttavia subito dopo aver varcato il portone d'ingresso si imbatterono in alcuni studenti tra cui spiccava Bellatrix. Ted avrebbe preferito evitare un incontro ma non potè sottrarsi allo sguardo infuriato della strega: gli sarebbe piaciuto prenderla in giro - a volte lo aveva fatto, con conseguenze poco piacevoli per entrambi - ma non riteneva fosse il caso di aprire nuovamente le ostilità, soprattutto con Andromeda presente.
"Non sei capace di camminare da sola che ti fai tenere la mano da lui? Ti sei indebolita parecchio a quanto vedo..." Le parole di Bellatrix suscitarono alcune risatine nel gruppo di studenti ma Ted rimase sorpreso quando Andromeda, sfidando a viso aperto la sorella, lo prese addirittura sottobraccio e gli parlò come se non avesse sentito neppure una parola. "Su forza, devi accompagnarmi a cena come mi hai promesso... l'aria della Sala Grande sarà migliore di questa puzzolente che aleggia nell'atrio..."
Il ragazzo simulò una tosse per soffocare la risata anche se gli altri risero apertamente e a lui parve quasi di intravedere una scintilla rabbiosa negli occhi di Bellatrix; la Sala Grande era ormai piena di studenti e lui prese posto al suo tavolo, nonostante gli sarebbe piaciuto sfidare i Serpeverde sedendosi tra loro. Non era del tutto impazzito perciò decise che per quel giorno aveva osato abbastanza: tutto sommato il pomeriggio era stato un successo, non aveva detto troppe stupidaggini e non si era comportato come un idiota. Non vedeva l'ora di raccontare tutto a Cyn anche se non era accaduto nulladi eclatante.
Si trovava già in Sala Comune quando un rumore lo distrasse e si accorse che Perla lo aveva seguito, e ora miagolava per farsi prendere in braccio; era stato così preso da quella giornata che non si era accorto che la gatta non aveva raggiunto la sua padrona. Decise che la mattina seguente gliel'avrebbe restituita, se non altro aveva una scusa inattaccabile per cercarla di nuovo. La notte passò rapidamente - anche se era stato costretto a studiare in vista di alcune lezioni importanti - e la mattina si preparò con estrema cura, nonostante la domenica non ci fosse alcuna lezione da seguire: quando arrivò in Sala Grande vide che erano quasi tutti presenti ma non sembrava esserci traccia di Andromeda. Il musetto di Perla spuntava dalla borsa di libri che aveva portato con sè: avrebbe trascorso un po' di tempo a studiare seriamente nella biblioteca subito dopo colazione, ma prima voleva riconsegnare la bestiola alla sua padrona. Fu solo dopo mezz'ora che vide Andromeda, già seduta al tavolo dei Serpeverde anche se notò subito qualcosa di strano: la giovane strega era stata praticamente isolata, quasi tutte le amiche avevano scelto di sedersi lontano da lei, come se temessero di essere contagiate. Era strano vederla da sola e Ted capì che almeno in parte doveva anche essere colpa sua.
Lasciò perdere il proposito di raggiungerla di fronte a tutti, avrebbe potuto anche farlo in seguito ma fu la stessa ragazza ad alzarsi dopo averlo visto e a correre nella sua direzione. Alcuni studenti avevano alzato lo sguardo ma la maggior parte l'aveva ignorata. "Te l'avrei portata più tardi, dev'essersi nascosta nella borsa ieri sera ma è in buone condizioni, non preoccuparti." Ted anticipò la domanda della ragazza non appena lo raggiunse e le sorrise, anche se sentiva su di sè lo sguardo di quasi tutti i suoi compagni di tavolata. Avrebbe preferito che guardassero altrove, magari nei loro piatti, ma non trovò il coraggio di voltarsi per dirglielo.
"Grazie! Pensavo si fosse infilata in cucina, sei stato gentile a tenerla con te, spero non ti abbia causato fastidi, quando vuole sa essere davvero sgradevole... ah, questa è tua, ieri sera mi sono dimenticata di ridartela..." Andromeda parlava a bassa voce ma in fretta, come se fosse rimasta senza fiato e volesse ugualmente terminare la frase; Ted riconobbe la sua sciarpa che credeva di aver dimenticato in qualche negozio il giorno prima. "É stato un piacere tenere compagnia a Perla: ha delle unghie ben affilate ma è piacevole quasi quanto la sua padroncina..." Ted si chiese se fosse stato veramente lui a parlare ma un attimo dopo aveva già dimenticato la gatta, la sciarpa e qualunque altra cosa che non fosse la ragazza: difatti nulla l'aveva preparato all'impulsivo - ed estremamente gradito - bacio che Andromeda gli aveva appena dato. Aveva l'impressione di sentire le farfalle alla'ltezza dello stomaco e di essere stato trasportato su un altro pianeta, molto più piacevole di quello in cui si trovavano. Avrebbe voluto che quel contatto durasse in eterno e non solo alcuni attimi e avrebbe anche abbracciato la ragazza, che aveva le guance più rosse che avesse mai visto, ma entrambi furono bruscamente riportati al presente da un rumore. Difatti tutti avevano probabilmente visto la scena e applaudivano: Ted avrebbe voluto che la smettessero, tuttavia l'espressione basita delle altre due sorelle Black era assolutamente impagabile.
Il ragazzo inoltre aveva l'impressione che Silente, seduto al tavolo degli insegnanti - di cui quasi tutti si erano uniti all'entusiasmo degli studenti -, gli avesse appena rivolto un sorrisetto birichino.


Due anni e mezzo dopo.


"Dimmi che sono a posto!" La voce di Andromeda tradiva un'ansia smisurata mentre si guardava allo specchio; madama McClan in persona si era occupata del suo vestito ma la sua consigliera era comunque la piccola Andra, ormai sedicenne, che era divenuta una delle confidenti più strette che aveva. Hogwarts era ormai alle spalle e il diploma era stato riposto in un cassetto, legato con un elegante nastrino verde smeraldo; il tempo era scivolato via veloce e in men che non si dica era diventata maggiorenne e diplomata. Da un paio di settimane aveva iniziato a lavorare nella bottega di madama McClan: le piacevano i vestiti e desiderava tanto un negozio tutto suo, ma doveva fare i conti con la realtà. Per realizzare quel sogno avrebbe dovuto possedere molti più galeoni di quelli che aveva in quel momento, e di sicuro sarebbe trascorso molto tempo prima che potesse accadere.
La spaccatura tra lei e la famiglia era stata totale: subito dopo aver completato i G.U.F.O. i suoi genitori le avevano imposto una scelta, ovvero accettare un contratto matrimoniale con un Purosangue e obbedire alle loro direttive. Andromeda non aveva neppure disfatto i bagagli: se fosse stato per lei avrebbe preferito recarsi direttamente a casa di Andra, che le aveva assicurato che per i genitori non sarebbe stato un problema ospitarla durante l'estate, tuttavia qualcosa le aveva detto che forse la famiglia sarebbe stata ragionevole. In seguito si era chiesto quale ottimismo l'aveva invasa nel pensare una cosa simile; si era affrettata a sparire velocemente nel momento in cui aveva capito che non era possibile dialogare.
Non aveva nessuna intenzione di farsi dire come vivere la propria vita e non aveva nessuna intenzione di rinunciare a Ted; non era stato facile affrontare l'aperta ostilità della sua Casa ma alla partenza di Bellatrix e degli altri studenti dell'ultimo anno l'atmosfera era diventata più tranquilla. Alla fine dell'anno quasi tutta la scuola sapeva che lei e Ted facevano coppia fissa: c'era stato chi la invidiava e chi avrebbe voluto punirla, in un modo o nell'altro era l'argomento più chiacchierato dai pettegoli. Persino il professor Lumacorno aveva dato una festa in loro onore, sostenendo che era certo che alla fine si sarebbero sposati e che avrebbero dato il suo nome al loro primo figlio. Lei e il ragazzo si erano guardati per un momento ma non avevano avuto il cuore di distruggere il sogno folle del professore.
Ora, a pochi mesi dalla fine della scuola, si sarebbe sposata. Alcuni avevano sostenuto che fossero troppo giovani e che entrambi avrebbero dovuto aspettare almeno un paio di anni ma Andromeda non aveva nessun bisogno di attendere: lei era la sola - a parte alcuni amici fidati - a sapere che la proposta di matrimonio era stata fatta poco prima che lei compisse diciassette anni, e che avevano solo deciso di attendere che anche lei terminasse gli studi per concretizzarla.
La biondissima Andra si alzò e la osservò con aria soddisfatta da tutti i lati. "Sei una visione: ti sta molto bene questo vestito e anche il diadema di rose bianche ti dona. Spero tu abbia imparato a camminare sui tacchi, non vorrai inciampare mentre percorri la navata!" Il finto rimprovero dell'amica le fece scoppiare a ridere: la cerimonia sarebbe stata solo per pochi intimi, amici e familiari. Andromeda aveva insistito con Ted per sposarsi in una chiesa, proprio come facevano le Babbane, e lui l'aveva accontentata. Del resto non c'era niente che il ragazzo non fosse pronto a fare per lei. La ragazza sapeva che i genitori di Ted sarebbero stati presenti: entrambi erano rimasti sorpresi quando il figlio gli aveva annunciato l'imminente matrimonio ma avevano accettato di buon grado la sua scelta. C'era stata una cena ufficiale per presentarla a loro e lei si era divertita molto, soprattutto perchè dopo l'iniziale diffidenza, il signor Tonks e sua moglie avevano dimostrato di accettarla.
Non ci sarebbe stato suo padre ad accompagnarla all'altare: mentre camminava sola lungo la navata centrale della chiesa, Andromeda notò le decorazioni presenti - quasi tutti mazzi di rose bianche e rosa - e il gruppetto di persone che la guardavano mentre si avvicinava. C'erano i genitori, un paio di amiche con i fidanzati, e la numerosa famiglia di Andra, intervenuta quasi al completo: riconobbe Cynric - che sarebbe stato il testimone di Ted - e gli altri suoi fratelli e sorelle. C'erano persino alcuni insegnanti, tra cui il professor Lumacorno e la professoressa Sprite: a parte . Andra invece era dietro di lei e le teneva il lungo velo; cominciò a sentire le gambe tremare e sperò che l'emozione non le giocasse un brutto scherzo. Le sembrava che fosse trascorsa una vita intera da quando aveva cominciato a frequentare Ted, ormai era diventato meno dispettoso e molto più tranquillo e posato: subito dopo aver terminato Hogwarts aveva cominciato a fare il giornalista per una rivista che si occupava soprattutto di Quidditch, dimostrandosi molto più brillante di quanto lui stesso non avesse creduto. Adesso sarebbero andati a vivere in una modesta casetta fuori Londra, molto lontano da tutti quelli che avevano fatto di tutto per ostacolarli; pensando a tutto questo mentre raggiungeva finalmente il suo sposo, la ragazza sorrise e comprese che tutto sarebbe andato per il meglio.


Regno Unito, aprile 1998


"Dean, stai nascosto..." Ted impugnò la bacchetta e la punto in direzione del rumore appena percepito; il mago aveva un labbro che sanguinava ma era all'erta come non mai. Era in fuga già da un paio di mesi e rapidamente si era trasformato in un fuggiasco: erano lontani i tempi in cui la sua vita era apparentemente banale e occupata da problemi familiari. Gli sarebbe piaciuto far girare a ritroso le lancette del tempo per tornare ai momenti di pace e felicità che regnavano nella sua vita, quando la sua sola preoccupazione era rendere felici sua moglie e la sua adorata figlia. Gli sembrava che fosse soltanto ieri che teneva in braccio la sua Ninfadora per la prima volta, già con i capelli che cambiavano tonalità in pochi minuti.
Erano momenti che non sarebbero più tornati e Ted sentiva di aver dato un addio alla famiglia, non un semplice arrivederci; il dominio oscuro continuava e nelle ultime settimane aveva rischiato di essere preso un paio di volte. Non che fosse incapace di usare gli incantesimi difensivi, tuttavia sembrava sempre più difficile sfuggire ai Ghermidori: all'inizio si era detto che avrebbe lottato a testa alta per non vergognarsi delle sue origini ma poi la situazione era precipitata. I genitori erano stati brutalmente assassinati e lui aveva capito che doveva assicurarsi che la sua famiglia non corresse alcun rischio; con un forte dolore all'altezza del cuore aveva lasciato la sua Andromeda e anche la figlia in attesa del suo primo figlio. Un brivido di disgusto lo aveva colto quando aveva saputo della natura di Remus ma non l'aveva mai rinfacciato; non gli piaceva sapere la sua Dora in costante pericolo, eppure non era colpa di quell'uomo se era stato contagiato.
Lui, che ben conosceva quanto fossero crudeli i pregiudizi, poteva capirlo e non l'aveva condannato, anche se era sempre inquieto: che cosa sarebbe accaduto se non fosse riuscito a controllarsi? Soprattutto ora che la figlia era in attesa del suo primo erede? Il mago chiuse gli occhi e sospirò: la corsa lo sfiancava sempre ma sentiva di avere delle responsabilità nei confronti di quel giovane. Si erano incontrati per caso e avevano deciso di unire le forze: tutto sommato un po' di compagnia era piacevole, in quei lunghi mesi di solitudine aveva rischiato di impazzire.
"Via!" Una potente esplosione lo bloccò a terra: sentiva che lo avevano colpito alle gambe e la bacchetta scivolò via dalle mani. Dean, il giovane che era pochi metri di fronte a lui, sembrò esitare e mosse alcuni passi verso di lui per aiutarlo; Ted scrollò la testa, sapeva di essere giunto al capolinea e non voleva che il ragazzo venisse coinvolto se poteva salvarsi. "Fuggi!" Sentiva già i passi dei Ghermidori dietro sè: questo parve riscuotere il ragazzo che obbedì all'ordine: Ted sentì solo un rumore confuso prima che tutto diventasse nero e il dolore cessasse definitivamente.
Tutto era tornato chiaro.


Note:

Ed eccoci alla fine u.u ho preferito concentrarmi un po' di più su loro a Hogwarts che non sul futuro; ho cercato le informazioni ma non ho trovato niente di preciso sul lavoro che fanno, perciò ad Andromeda ho dato un lavoro da madama McClan - che in seguito si tradurrà forse in un negozio suo, quando avrà i soldi necessari - e Ted è un giornalista sportivo. Non so perchè ma mi è piaciuta subito l'idea, in fondo al Ministero non ce lo vedo proprio, mi ha sempre dato l'idea di una persona molto sveglia oltre che leale e posata.
Il mio progetto iniziale era che i due si sposassero più tardi, circa a 22 anni lei e 24 lui, ma ho saputo che Tonks nasce quando Andromeda ha 20 anni perciò ho dovuto affrettare le cose >___<
Lo spezzone finale... non aggiunge forse niente ma la sua morte mi ha sempre colpita e ho voluto metterla, anche se breve.
Mi auguro che sia Ted che Andromeda non vengano giudicati OOC perchè secondo il mio parere da giovani erano un po' più briosi che da adulti; inoltre Andromeda nel poco tempo che si vede da' l'idea di donne forte ed energica. Con Ted è più complessa la cosa ma mi sembra un buon Tassorosso u.u
i professori al matrimonio mi sono piaciuti e ho voluto inserirli, sottolineando soprattutto come non ci siano familiari di Andromeda per via della rottura.
Ho faticato a usare Bellatrix e Narcissa: la prima ho dovuto contenerla essendo a scuola, la seconda è la mia preferita e le ho dato poco spazio facendola sembrare un po' vanitosa XDDDDDDDD in ogni caso grazie per l'attenzione :=) ciao!

   
 
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