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Autore: Kira Kinohari    23/04/2013    1 recensioni
Kai appena uscito dall'ultimo incontro con Takao ha finalmente capito di doversi affidare a qualcuno, di non poter combattere solo per sé e quando gli si presenta l'occasione di mettere in atto ciò che ha appena imparato, se la fa sfuggire.
Cercherà di rimediare a modo suo, aspettando che il tempo faccia il suo corso e rimargini le ferite.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Aya abbracciò ancora una volta il ragazzo che le stava di fronte, sul suo divano, nel suo appartamento.
“Per fortuna ho convinto il nonno a prendere un appartamento con due stanze, sapevo che saresti tornato!”
“Torno sempre, lo sai.” rispose lui, sorridendole.
“Hai fame?”
“Certo. Che mi prepari?”
“Qualsiasi specialità tu voglia.”
“Proviamo con della paella, allora.”
“E Spagna sia!” rispose Aya accendendo lo stereo e mettendo un disco di Enrique Iglesias.
Cenarono con le specialità spagnole che aveva preparato lei, ma mangiando con le bacchette e per terra. Il tavolino basso era bastato appena per mettere tutto sul tavolo, quindi dovettero mangiare un po' stretti mentre seguivano il notiziario alla tv.
“Come ti trovi in quella scuola?”
“Non male.” rispose lei “Tu, piuttosto, ora che farai?”
“Cercherò un lavoro.”
“Vorrei che il nonno potesse aiutarti”
“Saremo noi ad aiutare lui.”

La mattina dopo arrivò nuovamente davanti scuola con quel ragazzo, le sue amiche la stavano già aspettando, emozionate. Aya presentò loro Jake e quasi si sciolsero, reazione ancora peggiore alla vista di Kai. La ragazza sorrise, baciò la guancia del moretto che poi andò via sulla sua moto.
Le due amiche la presero subito sotto braccio trascinandola verso l'interno urlando a gran voce.
“Non posso credere che tu viva davvero con lui! Come fai a non essere emozionata?”
“Smettetela!” le rimproverò lei mentre passavano proprio accanto ai due ragazzi.
“Buongiorno Yuya” salutò con un sorriso
Lui ricambiò, poi indicando Kai disse “Volevo presentarti il mio migliore amico, lui è Kai.”
La rossa e il blader si guardarono per un lungo istante, poi lei girò i tacchi e sparì.
“Aya!”urlò lui.
Lei non rispose, non si voltò, continuò a camminare come se fosse in ritardo, come se fosse sorda, meglio dire.
“Tu già la conosci? Mi avevi detto che non vi eravate mai parlati!” sbraitò Yuya.
“E' una lunga storia.”
“Bene, inizia a raccontare, le lezioni inizieranno tra un po'.”
Così Kai gli raccontò che lei aveva partecipato al campionato, si era mostrata molto gentile quando si era ferito o era uscito particolarmente stanco da una battaglia, ma lui le si era girato contro e quindi ora non voleva più parlargli.
“Lei era innamorata di te?”
“No” mentì lui “E' solo una ragazza infinitamente gentile e io sono il solito asociale”. Sbuffò.

La giornata era stata un inferno, per tutto il tempo aveva sentito lo sguardo di Kai addosso, come se fosse uscito dal suo buio letargo nel momento esatto in cui non poteva fare finta che non esistesse. Inoltre, aveva dovuto subire lo sguardo triste e ferito di Yuya. Non vedeva l'ora di uscire e distrarsi. Iko e Kyo la aspettavano dal dormitorio, Jake e lei sarebbero passati a prenderle per andare in un locale in centro. Al solo pensiero di ballare si sentì improvvisamente meglio.
Quando uscirono di casa il cielo si stava oscurando, Aya chiuse la giacca di pelle e strinse meglio la sua sciarpa verde al collo.
“Sei bellissima.”
“Grazie, Jake. Però ora dobbiamo muoverci oppure ci grideranno contro.”
“No, non credo. Hai visto come mi guardano?”
I due ragazzi si guardarono negli occhi e poi iniziarono a ridere.

Il locale aveva luci soffuse, sembrava più un posto per incontri che per il karaoke, Yuya e Kai entrarono e si sedettero ad un tavolino in un angolo. Ordinarono da bere e qualcosa da mangiare, poi attesero.
“Grazie, Kai. So quanto odi questi posti.”
“Non preoccuparti, hai bisogno di uscire, in realtà anche io avevo bisogno di cambiare aria.”
L'atmosfera si accese proprio quando i campanelli della porta risuonavano, d'impulso entrambi si concentrarono sulla porta, tanto per curiosità e rimasero muti.
Aya attraversò la stanza richiamando l'attenzione del barista che la salutò con un meraviglioso sorriso.
“E' arrivata la nostra star!” urlò il barista al tavolino più vicino al piccolo palco.
Tutti applaudirono, mentre Aya e gli altri prendevano posto in un tavolino riservato.
“Il solito, per quattro” urlò lei di rimando, con un meraviglioso sorriso.

“Non è possibile,” pensò Kai “non anche qui.”

Un'ora dopo tutti avevano cenato e le luci si stavano modificando. Il palco venne illuminato, un ragazzo si avvicinò al computer e posizionò un microfono al centro del rialzo di legno.
“Dai, ugola d'oro, sali su.” la incitò il ragazzo le stava accanto. Lei non se lo fece ripetere, si alzò in tutto il suo splendore con quel mini abito bianco che le stava d'incanto e gli occhi che brillavano.
Si avvicinò un attimo al ragazzo che stava al computer, gli riferì qualcosa all'orecchio e poi si posizionò sul palco. Dopo un attimo partì il ritmo di una canzone americana. “Beautiful” di Christina Aguilera.
Rimasero tutti in silenzio finchè non finì di cantare, e anche oltre. Aveva una voce bellissima. Una volta finita la sua performance si diresse verso il divanetto e si sedette, osservando il barista negli occhi. Lui le sorrise e le portò un bicchiere pieno di liquido beige.
Kai era talmente preso ad ascoltarla che non si era accorto di altro e ora si ritrovava i suoi vecchi compagni di squadra davanti agli occhi e non capiva quando o come fossero arrivati.
“Kai? In un locale di karaoke?” chiese Takao, ridendo.
“Cosa ci fate qui?”
Era tipico di lui rispondere ad una domanda con una domanda, non poteva farne a meno.
“Ci siamo venuti a divertire un po', eravamo stressati. Poi, Ray è venuto a trovarci apposta e non mi sembrava giusto sprecare questa serata.” spiegò il suo amico-nemico.
Ray, Max, Takao e Hilary presero posto al loro tavolino e iniziarono a fare conversazione. Kai ne fu felice, almeno riusciva a respirare un po'.

Erano passate parecchie canzoni, alcuni erano terribilmente stonati, altri cantavano bene, ma in generale era stata una bellissima serata. Effettivamente le girava un po' la testa, non beveva spesso, ma quando iniziava perdeva il controllo, soprattutto se era con Jake.
“Vado un secondo in bagno.” gli disse. Aya si alzò, un po' barcollante e si diresse verso il bagno. Lì, in un tavolo nell'angolo vide un volto conosciuto, così vi corse in contro.
“Ray!” urlò prima di abbracciarlo.
“Ehi, Aya. Come stai?”
“Molto bene, tu piuttosto?”
“La schiena è tornata a posto con i tuoi consigli. Grazie ancora.”
“Non c'è di che.”rispose lei. Gli augurò buona serata e poi andò oltre verso i bagni.
Aveva visto che al tavolino c'era anche Takao e aveva notato i capelli biondi di Max, ma c'era qualcun altro che non aveva riconosciuto. Magari dopo sarebbe passata a salutare per bene, ma ora la pipì era troppo importante. Sì, quando era ubriaca pensava a cose davvero stupide.
Al ritorno sembrava essere un po' più rilassata e meno brilla. Osservava tra i tavoli e individuò subito quello di Ray. Allo stesso tavolo c'erano Kai e Yuya.
“Sushi fritto” pensò.
Prese un bel respiro e si avviò verso il tavolino, lei era una persona buona e gentile e si era comportata male a non aver salutato tutti.
“Rieccomi, scusate la maleducazione, ma quando una donna deve fare pipì non vede nulla e nessuno” si scusò con un sorriso. Rimase a parlare con loro per un breve periodo di tempo in cui sentì su di sé almeno due sguardi.
“Come vi conoscete?” chiese Takao, diretto a Ray e Aya.
“Ci siamo conosciuti ai campionati. Dopo l'incontro con Kai. Quella battaglia è stata talmente sfiancante che la mia schiena ne ha risentito. Aya mi ha consigliato un metodo per farmi sentire meglio e beh ha funzionato.”
Aya sorrise.
“Ci hai seguito per tutto il campionato?” chiese sorpreso Max.
“Assolutamente sì, non me lo sarei perso per nulla al mondo.”
“Che grande tifosa. E come hai fatto per prenotare gli alberghi, sapere le zone e cose varie?”
“Beh, effettivamente avevo qualcuno che mi aiutava.”
“Chi?”
“Daitenji” disse Kai “E' la nipote”.
Aya inclinò la testa, curiosa di come avesse potuto saper il suo cognome. Poi le venne in mente che andavano insieme a scuola.
“E tu come lo sai?”
“Siamo nella stessa classe.” chiuse lei “Ora devo andare, buona serata a tutti.”

Quell'antipatico si era intromesso nella sua discussione. Ma non amava stare zitto?
Aya era furiosa, ma quando tornò al tavolino non poté fare altro che urlare di felicità. Seduta sulle gambe di Jake c'era la sua fidanzata. Aya corse ad abbracciarla.
“Sei qui!” urlò.
“Sono qui!” rispose lei.
Non poterono fare altro che cantare un duetto, come succedeva sempre quando erano insieme. Insieme brillavano, sul palco facevano scintille e anche quella volta, cantando “together” di Elisa, non poterono fare altro che lasciare tutti senza fiato.

Kai non sapeva spiegare come fosse possibile che quel ragazzo avesse due donne e che entrambe si rispettassero in quel modo. Ci doveva essere un'altra spiegazione. Così mise in moto il cervello e lo fece lavorare il più possibile, ma poi Aya iniziò a cantare e Kai si perse nella sua voce.
“Sono stato veramente un cretino” pensò.

Aya finì di cantare e aspettò che l'applauso finisse.
“Ecco la vostra nuova stella, mia cognata Mimì!” urlò abbracciandola.

Ma certo, era suo fratello.
  
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