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Autore: imthebeststar    23/04/2013    41 recensioni
Continuo di 'Si può che due persone che si odiano si innamorano?'.
[...] «Allie guarda.» disse Maya, indicandomi la vetrina di un negozio, mi avvicinai cauta ma ciò che vidi mi fece scoppiare il cuore.
‘Zayn Malik coppia fissa con Perrie Edwards’
‘Zayn Malik dei One Direction fidanzato’
‘Zayn Malik…’
Lo vedevo ovunque. Lui era ovunque, anche se non era presente. Sapere che lui si era rifatto una vita, senza di me, faceva male. Mi sentivo una stupida perché nonostante tutto lo amo ancora, sono ancora innamorata di quello stronzo senza cuore. [...]
[...] Provavo a vedermi con i ragazzi, ma ogni volta che li guardano negli occhi cercavo il suo sguardo; quello di cui ero innamorata. [...]
 
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Over Again'
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Trentatreesimo capitolo.
Harry.

 
 
 
«Come hai rotto i pantaloni?» domandò ancora Maya. Strinsi il volante, evitando di risponderle male.
«Allora? Harry mi stai ascoltando? Come ti sei rotto i pantaloni, dove stiamo andando?».
Contrassi la mascella «Puoi stare zitta due secondi?!» domandai retorico.
Maya si zittì, sbuffando. Non le diedi attenzione.
Stavo correndo in auto come un pazzo, volevo arrivare il prima possibile in ospedale.
 
«Come Zayn è in ospedale?».
Liam sospirò «Stava spostando degli scatolini, che sorreggevano un tavolo appoggiato male. Li è caduto tutto addosso!».
Sgranai gli occhi «Come sono le sue condizioni?».
«Sindrome da schiacciamento…» la sua voce s’incrinò «E’ critico».
 
«Devo parlarti di due cose serie.» iniziai calmandomi.
Maya distolse lo sguardo dal finestrino, scrutandomi attentamente «Era ora che tu parlassi. I panta…».
«I pantaloni li ho rotti, scavalcando la finestra della camera di Perrie!» la anticipai.
«Cosa cazzo ci facevi nella camera di quella?» mi aspettavo quella domanda.
Attivai l’indicatore di direzione, e cambiai corsia dell’autostrada «Stamattina ho trovato delle lettere…».
«Eh allora?».
Alzai gli occhi al cielo, cioè il tettuccio della mia auto «Era delle minacce verso Allison!».
«Cosa?» sbottò.
«Erano degli avvertimenti su Zayn, se Allison non lo lascia, in poche parole, le succede qualcosa di male!».
«Quindi sei andato a parlare con la Edwards!» ho sempre amato la sua intelligenza.
Annui distrattamente «Ho scoperto che sa molte cose su di noi, pure cose che successero al liceo.» spiegai.
«Ma come fa a saperle?».
La guardai di sfuggita «Dopo una decina di minuti che ero li, hanno citofonato… senza farmi vedere ho seguito Perrie e ho trovato Hilary sulla porta!».
Vidi con la coda dell’occhio la mia ragazza boccheggiare «Si è alleata con quella ragazza?» domandò.
«Esattamente.» annui «Ma non è tutto…».
M’incitò a parlare.
«C’era anche un ragazzo, sapeva molte cose…» sospirai «Quando mi sono esposto, l’ho riconosciuto! Era uno dei ragazzi che importunava Allison fuori casa.».
«Quelli della macchina…» mormorò «Quindi Perrie c’entra in tutto questo, cagna!».
Mi morsi il labbro, cercando le parole giuste «Non è tutto!».
«Che altro c’è da sapere?» chiese, bevendo un sorso d’acqua dalla bottiglietta.
«Il ragazzo sapeva che Zayn e Allison erano in montagna con la famiglia.».
Si girò verso di me «Ma solo noi sappiamo queste cose!» esclamò.
Annui «Hanno una seconda talpa, chiamiamola così!» ridacchiai.
«Non mi sembra il momento giusto per ridere, Styles!» mi riprese «Ma chi è questa stronza? Giuro che la strozzo con le mie stesse mani.».
«E’ un lui…».
Maya rise «Ancor meglio… non può ricambiare le mie botte!».
«Con questa persona ho litigato tante volte… siamo arrivati molte volte alle mani.» girai attorno al nome.
«Zayn?!» domandò «Mah, non può essere lui, non è così stupido, almeno credo… Quindi».
Calò il silenzio, non fiatai ancora pensieroso per le condizioni del mio amico, e anche per la mancanza di parole. Non sapevo come dirle che Josh era contro di noi, e che Zayn stava ‘lottando’ in ospedale.
«Amore…» mi girai di poco, e vidi la mia ragazza in lacrime.
Aveva capito.
 
 
Narratore esterno.
 
Delle urla rimbombarono in tutta casa Malik.
Zayn giaceva sotto un tavolo un po’ malandato, e molto pesante. Il padre corse in suo aiuto, ma invano.
Quel tavolo si era bloccato, ed era impossibile spostarlo.
«Yaser cos’è…» Trisha Malik raggiunse il marito, trovandolo indaffarato con il telefono. Stava chiamando un’ambulanza e i pompieri.
«Salve sono Yaser Malik, avrei bisogno di un’ambulanza nelle vicinanze…».
La madre capì solo in quell’istante ciò che successe «Zayn.» riuscì a malapena a sussurrare.
Guardò a terra e vide del sangue, non era troppo, ma solo pensare che fosse del figlio le gelò le vene.
Zayn, dal canto suo, era incosciente. L’impatto con il mobile gli fece perdere i sensi, da non sentire neanche più il dolore al petto e al viso.
«Trisha no.» urlò il marito «Non toccare niente, non possiamo spostare nulla. Peggioriamo la situazione.» la moglie singhiozzò sulla spalla dell’uomo.
Passarono pochi minuti, e sentirono il rumore di un elicottero.
Probabilmente per l’importanza di Zayn arrivarono prima, pesò Yaser.
 
Allison sentendo il gran trambusto, uscì dalla sua stanza che condivideva col fidanzato, e raggiunse la sorella minore di quest’ultimo.
Waliyha fece entrare i medici, entrambe si guardarono spaventare.
Quando, entrambe, seguirono gli uomini, scoprirono che il fidanzato, e fratello, delle ragazze si era ferito gravemente.
La vita della bionda le passò davanti agli occhi in un secondo, si sentii mancare l’aria.
Afferrò velocemente la maniglia della porta, tenendosi a essa.  
Vide il suo ragazzo sollevato da due persone. Capì chiaramente che il naso era rotto, da fuori usciva del sangue. Il colorito del viso era spento, pensò al peggio.
«Lo porteremo alla clinica privata, è a solo ottanta km di distanza.» il padre non si preoccupò della distanza in se, sapeva che erano in elicottero e ci avrebbero messo pochi minuti ad arrivare; il suo timore era non sapere come stesse suo figlio.
Waliyha cadde a terra, portandosi le mani tra i capelli. Il suo pianto disperato fece spaventare la madre, che corse in suo aiuto.
Allison, invece, fissò un punto fisso sul pavimento. Non posso perderlo, è l’unica cosa che si ripeteva.
 
Pov. Harry
 
«Non ci credo!» urlò Maya, tirando un calcio alla portiera.
Non dissi e non feci nulla, lasciai sfogare la sua rabbia.
«Stai mentendo!» mi accusò «Sei un lurido bugiardo, non è vero che Josh c’entra con questa storia!» sputò come acido.
Deglutì «Non ti sto mentendo…» mi difesi.
Scosse violentemente la testa «Non è vero. Non è vero.» continuò a ripetere.
«Non ti mentirei mai su una cosa del genere, è vero abbiamo divergenze ma…».
M’interruppe «Appunto!» tuonò «Avete problemi, per questo lo vuoi mettere nella merda!».
Sapevo che c’era rischio di un litigio, ma doveva sapere come stavano le cose. Le avevo promesso di non nasconderle niente, e stavo mantenendo la promessa.
Era un duro colpo da subire, lo potevo capire. Chi mai vorrebbe essere tradito dal proprio fratello?
Ma il punto era, perché?
Cosa ci guadagnava Josh in questa storia? La mia al lontananza dalla sorella?
Non credo, del resto io non c’entravo nulla con Perrie o Zayn. Maya neppure.
Potrei scervellarmi il cervello fino al mal di testa, ma non troverei mai le risposte.
«Sai che ti amo e che non ti mentirei mai…» sospirai, sentendola singhiozzare «Quand’ero da Perrie, il ragazzo ha nominato un certo Josh. All’inizio pensai fosse solo una coincidenza. Quant’era la probabilità che fosse tuo fratello?» ridacchiai, tornando subito serio «Poi quando Hilary ha esclamato un Devine, e li capì che le mie supposizioni erano esatte.» raccontai.
Maya si girò verso di me, la vidi di sfuggita, si asciugò le lacrime respirando pesantemente «Harry perché? Perché fa tutto questo?» mormorò.
Lasciai la mano dal volante, prendendo le sue tra le mie «Non lo so, piccola. Ma lo scopriremo, non arriviamo a delle conclusioni così affrettate…».
M’interruppe «Non capisco l’hai accusato tu, adesso perché…».
Sorrisi «Non parlo di quello, noi non sappiamo ancora perché si è alleato con loro; può essere successo di tutto!» spiegai.
«Quindi potrebbe esserci qualcosa di buono in lui?» esultò.
Annui «Si, piccola mia.» mentii.
 
«Stai meglio?» domandai vedendola slacciare la cintura di sicurezza.
La mora alzò le spalle, recuperando la borsa dai posti posteriori «Zayn deve essere avvisato di tutto!» esclamò, recuperando il cellulare.
Deglutì «Lascia stare, devo dirti un’altra cosa.» mormorai, prendendole il telefono dalle mani, e metterlo nello scompartimento tra i sedili.
«Quante altre cose mi nascondi, eh?» sbuffò, riallacciandosi la cintura.
«Volevi sapere dove stessimo andando, no?» sbottai.
Maya annui «E’ da un’ora che aspetto delle risposte!» si lamentò.
«Zayn si è fatto male, stiamo andando in ospedale.» dissi tutto d’un fiato.
Sbiancò «C-osa?» balbettò
«So solo che è molto critico, non so altro…» mentii nuovamente.
La mia ragazza s’incupì di colpo, abbassò lo sguardo sulle sue mani. Singhiozzò.
«Amore…» cercai la sua mano, ma si ritrasse.
Distolsi lo sguardo dalla strada, notai che stava piangendo silenziosamente. Dopo tutto teneva molto a Zayn.
L’ansia tornò a farsi sentire, non avere notizie da Liam era straziante.
Non conoscevo molte cose sulla sindrome da schiacciamento, ma non era una cosa leggera.
Da quel poco che ho capito il tavolo, o una cosa del genere, lo ha schiacciato per in lungo. Quindi tutto il corpo ha subito lo schiacciamento, e in poche parole gli organi ne risentivano, questo come le ossa e la testa.
Scossi la testa, sentendo i brividi. Non dovevo pensare a cose negative di nessun genere.
Dovevo arrivare il prima possibile in ospedale, vedere se i ragazzi erano già arrivati e parlare con Allison.
Dio solo sa cosa sta passando.

***

 
Pov. Allison
 
Strinsi il bicchiere tra le mani, era il quinto caffè che bevevo.
Seduta sulla sedia d’attesa, aspettavo, come gli altri, qualche notizia futile.
Niall si addormentò sulla mia spalla, mentre mi cingeva il fianco. Era da diverse ore che non parlassi.
Non ci riuscivo, ogni volta che ci provavo mi si bloccavano le parole in gola.
La paura mi stava uccidendo da dentro.
Che cosa avrei fatto senza Zayn nella mia vita? Assolutamente niente.
Lui era il mio mondo, la mia forza.
Il mio ossigeno.
Senza di lui ero perduta, solo pensare che fosse in una sala operatoria mi uccideva.
Non doveva succedere a Zayn, non a lui.
Sono pensieri egoisti, ma avrei preferito un altro al suo posto, me.
Ha dato troppo nella sua vita, mi ha aiutata in tutto, e io in cambio? Nulla.
Oltre al mio amore non avevo niente da dargli, e la paura di non potergli dimostrare quanto fosse importante per me era impossibile.
Era una straziante agonia non sapere nulla e dover aspettare.
Mi bastava un ‘sta bene’ o un ‘mi dispiace’ avrei messo la mente e il cuore in pace, definitivamente.
 
«Mangia.» Louis appoggiò il panino sulle mie gambe, incitandomi a prenderlo.
Scossi la testa «Non puoi non mangiare.» continuò. Sospirò rassegnato, riprendendosi il panino.
A malapena parlavo, non riuscivo a mangiare.
Harry si avvicinò a me, con in mano il panino che in precedenza aveva Louis.
Spostò Niall dalla mia spalla, appoggiandolo al muro.
«Non sono come Louis, se non mangi m’incazzo.» mormorò, prendendo un pezzo del sandwich.
Alzai il viso, guardandolo negli occhi. Notai che i suoi occhioni verdi erano contornati dal rosso, e molto gonfi. Come me aveva pianto.
Il riccio si sedette sul posto libero alla mia destra, togliendomi dalle mani il bicchiere con quel poco di caffè rimasto. Mi strinse le spalle, avvicinandomi il pezzo alla bocca.
Rassegnata, aprì le labbra ricevendo il cibo.
«Brava la mia farfallina.» le sue coccole mi rilassavano, oltre Zayn, lui era l’unico a farmi calmare.
Portai un braccio dietro la sua schiena, stringendolo appena.
Mi passò il panino e iniziai a mangiarlo, con fatica.
«Cos’hai chiesto a Babbo Natale?» domandò, cercando di farmi parlare «Io ho scritto la letterina giusto ieri sera.» alzò lo sguardo «Ho chiesto solo un po’ di serenità, un bell’anno nuovo e che rimanessimo tutti uniti.» lo fissai, inghiottendo il pezzo di pane «Probabilmente non l’ha ancora letta, se no non saremmo in questo posto!» storse il naso.
Risi appena «Almeno ti ho fatto ridere, se non vuoi parlare almeno sorridi un po’. Solo questo.» m’implorò.
Ridacchiai affondando la testa sulla sua spalla, ispirai il suo profumo.
Guardai fuori dalla finestra, la neve scendeva a grandi fiocchi dal cielo.
 
Ancora con gli occhi chiusi appoggiai la fronte contro la sua, quando qualcosa di freddo tocco le nostre guance.
«Nevica» disse lui riportandomi alla realtà.
Guardai la neve venire giù, e depositarsi poco alla volta sul terreno.
«Ti amo.» mormorai fissandolo.
«Cosa?» esclamò per la sorpresa.
«Ti amo.» ripetei prima che le sue labbra toccassero ancora le mie.

 
Mi si fermò un groppo in gola.
Tutti i nostri momenti mi passavano in mente, belli, brutti che siano.
 
«Zayn…».
«Allie!» mi sorrise, quel sorriso che tanto amavo.
«Perché l’hai fatto?» chiesi piano, tutto l’imbarazzo che avevo sparì nell’instante in cui Zayn mi baciò.

«Perché io t… non lo so.» abbassò lo sguardo, e anche il tono della voce. Lasciò la presa sui miei fianchi.
«Amami.» sussurrò alzando lo sguardo. Cercai di parlare, ma non riuscivo, le parole rimanevano nella gola.
«Amami Allison.» esclamò prima di affondare, di nuovo, le sue labbra sulle mie.

 
Tutti i momenti vissuti con lui era importanti per me.
Le litigate, i baci, abbracci, le foto rubate, l’amore tra noi, l’odio.
Tutta la mia vita girava attorno a lui, l’ho reso il mio punto fondamentale. Lui lo sapeva.
Zayn sapeva che non poteva abbandonarmi. Doveva lottare, qualsiasi cosa stia succedendo in quella sala operatoria, lui doveva lottare per me, per noi.
Non poteva lasciarmi andare, come io non potevo lasciarlo.
Provai più di una volta a lasciarlo in questi mesi, tutto perché credevo che lui stesse davvero con Perrie.
Davvero volevo lasciarlo andare?
Volevo che stesse con un’altra ragazza?
Un conto era perdere il ragazzo, guardarlo con un’altra, imbarazzarsi nel vederlo sul pianerottolo di casa o in tv.
Un altro era non vederlo per il resto della vita, vederlo solo in foto o in video. Sentire la sua voce grazie a dei cd, sapere che il suo corpo stava sottoterra.
Strinsi la presa su Harry, soffocando un singhiozzo sul suo collo.
Pensa positivo, pensa positivo.
 

***

 
 
«Quest’attesa mi sta uccidendo.» esclamò Eleanor, alzandosi dalla poltrona.
Guardai Trisha stringere Safaa, ormai addormentata, tra le sue braccia.
Il dolore che avevo dentro, non poteva essere paragonata a quella dei genitori di Zayn.
Il loro figlio stava rischiando la vita.
«Signor Malik?» un uomo sulla cinquantina, entrò nella sala d’aspetto.
Yaser scattò in avanti, andandogli incontro. Seguii i suoi movimenti, affiancandolo con il resto del gruppo.
«Come sta mio figlio?» cercò di rimanere calmo.
Il medico diede la cartella clinica all’infermiera, che si volatilizzò.
«Suo figlio è molto grave, è ancora in pericolo.» parlò «L’intervento è riuscito, tutto lo sterno è fratturato, e i polmoni ne hanno risentito molto, questo come la milza. Il setto nasale anch’esso è rotto, e ha un trauma cranico.» spiegò.
Strinsi le spalle, aspettando di sapere il resto.
«In questo momento è sedato, non potete visitarlo. Le prossime quarantottore sono critiche per lui.».
Due giorni, solo due giorni per sapere se Zayn sarebbe vissuto o no.
Solo quarantottore.
 
Continua…
 


Occhi a me, bellocci.
Piaciuto il capitolo? Siete con i fazzoletti, vero?
Dio sono fiera di ciò che ho scritto, anche se in se non è bello scrivere determinate cose.
Non vi darò nessun tipo di anticipazione, usate l’immaginazione.
Nel prossimo capitolo si saprà qualcosa di più, ma solo nel trentacinquesimo capitolo saprete se Zayn vive o no.
Ho dato una grande svolta alla storia, mi dispiace per chi credeva fosse una stupidaggine.
Le vostre recensioni mi hanno fatta ridere: ‘finire in ospedale per degli scatoloni, questo è Zayn’.
La vicenda di Maya ci sarà, ma con un grosso ritardo.
In più si scoprirà perché Josh è contro i ragazzi, capirete tutto.
Spero che vi sia piaciuto il pezzo in terza persona.

 
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Si può che due persone che si odiano si innamorano?:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1056488&i=1
And who am i that’s a secret i’ll never tell you:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1176481&i=1
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Os su Zayn: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1221290&i=1
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Questo è il mio twitter, se volete seguirmi fatelo pure, per essere ricambiati menzionatemi: https://twitter.com/myloverismalik


Se avete ISTANGRAM questo è il mio nick ‘smilermalik’.
Per istangram: nelle recensioni lasciatemi il nick, per chi dovesse seguirmi.

Grazie per le bellissime recensioni, a preve risponderò a tutti :)
Alla prossima, Vale.
  
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