Il colore delle foglie ad ottobre era molto
evidente, anche se gli
alberi ne erano spogli, sul cemento si erano formati tappeti gialli,
rossi e
arancioni, pronti a far assaporare a tutti il gusto dell’autunno.
Anche Jude sentiva l’autunno.
Sì,
insomma, più che altro la sua schiena lo sentiva.
Capitava sempre. Ogni cambio di stagione, per Jude era una piccola
tragedia.
- Jude! Ti muovi? facciamo tardi! -
- fosse per me, me ne starei tutto il giorno a letto, tanto in
frigorifero c’è il
gelato! - il tono di Jude
era disinteressato, stressato e stanco allo stesso tempo.
- vuoi restare ignorante? Fallo per me! - Cay accennò un
sorriso di
compiacimento
- arrivo, mi metto le scarpe -
- ti aspetto in macchina -
…
Anche quella mattina, all’università
era
andato tutto bene, nessuno sapeva della gravidanza di Jude, e nessuno
lo
sospettava. Non era una ragazza anoressica, era giusta, nessuno si
sarebbe
accorto di niente fino al mese successivo, quando la pancia sarebbe
stata ben
in vista.
Jude pensava sempre al padre del suo bambino, a Louis.
Decideva di chiamarlo, e quando aveva il telefono lì, a
portata di mano,
non ci riusciva.
Sapeva benissimo le conseguenze, sapeva benissimo il livello di
popolarità di Louis.
Perfino sua madre lo sapeva, perfino sua madre era felice per lei.
Mancavano lui e il resto del mondo.
- Jude, sai come la penso -
- anch’io la penso
come te -
- e allora chiamalo, per l’amor del cielo -
- non è così facile Cay, lo chiamo e gli dico “Ciao Tomlinson,
ti ricordi di me? Sono quella che ti
sei fatto tre mesi fa al club, sai ora sono incinta e il bambino
è tuo. Io non
conosco te e tu non conosci me, ma non ti preoccupare, vedrai,
impareremo ad
amarci” sì
Carly, sarebbe perfetto! -
e affogò un’altra volta il
cucchiaio in
quello che dove essere gelato alla nocciola.
- magari non proprio così, non sei obbligata a dargli la
notizia per
telefono, puoi organizzare un incontro e dirglielo con calma -
- tu credi che… che mi
rifiuterà?
-
- scusa, Jude. Non ti posso rispondere. Non conosco Louis Tomlinson. -
- lo puoi fare tu? -
- no, questa volta non posso intervenire, non si tratta del compito di
matematica, ma del tuo futuro. E credimi che il tuo futuro
sarà migliore con
accanto Louis -
- passami il telefono - Carly si buttò su Jude per
abbracciarla, come se
le avesse tolto un gran peso dalle spalle - sapevo lo avresti fatto -
- sto solo pensando al futuro del mio bambino -
Sfogliando nella rubrica, trovò quel nome “Lou”. Lo aveva
chiamato così per
tutta la notte quando avevano fatto sesso.
Tre squilli divisero l’impazienza
della
ragazza dalla voce acuta di Louis
- pronto? -
- ciao Louis -
- chi parla?
- sono… sono Jude -
- emmhh quale Jude? La stilista o la truccatrice? -
- no, cerca di ricordarti, tre mesi fa, al London Club, voi avevate
finito i tour e noi… -
- noi abbiamo fatto sesso - dal suo tono di voce sembrava gli si fosse
accesa la lampadina in testa
- si ecco, ti ricordi? -
- ovvio che mi ricordo! Ormai ci avevo perso le speranze, pensavo non
mi
chiamassi più -
- sono successe molte cose… vorrei
rivederti -
Jude sembrava quasi depressa
- ma certo, quando vuoi -
- domain, alle tre ad Hyde park, va bene? - nel frattempo la ragazza
cercava disperatamente di calmare il gesticolare di Cay, che continuava
ad
aumentare
- perfetto, allora… ci vediamo
domain
-
- a domani -
Incontrare Louis Tomlinson era il sogno di migliaia di ragazzine, ma a
lei più che altro, sembrava un incubo, il suo peggior incubo.
Cosa gli avrebbe detto? Sarebbe arrossita nel rivederlo? Cosa avrebbe
pensato lui?
Anche un solo rifiuto l’avrebbe
distrutta,
dopo un suo rifiuto neanche Carly sarebbe più riuscita a
consolarla.
Ma dove tentare, almeno dove provare.
…
Le due meno cinque. Eccolo lì.
Seduto
su una panchina. Jude riusciva a vedere solo la sua bocca, il
resto era coperto dal cappello e dai suoi inseparabili Rayban. Lo
sguardo perso
e gli avambracci sulle cosce lo rendevano ancora più
attraente di quanto non lo
fosse già. La ragazza era nascosta dietro ad un albero,
pronta ad entrare in
scena alle tre precise, dove solo rimanere calma, proprio come le aveva
detto
Cay.
- Lou - ancora quel tono spento
- Jude! - fu lui ad accendere la conversazione, si alzò e
abbracciò Jude
che rimase completamente spaesata.
- sei più bella di come ti ricordavo –
- ti ringrazio Louis – ancora nessun
sorriso
- che ne dici se andiamo a berci qualcosa al bar qui di fronte? -
- ottima idea - Jude ammiccò
…
- due caffè macchiati, grazie -
- glieli porto subito, signore - il cameriere ritornò dietro
al bancone
cominciando a preparare i caffè.
- allora come hai passato questi mesi? – si vedeva la
curiosità negli occhi del ragazzo
- ci sono stati un po’ di alti e
bassi,
ma tutto sommato bene, tutto bene -
- ieri mi hai detto che sono successe molte cose in questi tre mesi. Ma
perché ti sei ricordata di me solo adesso? Insomma, cos’è
che ti ha spinto a chiamarmi -
- io… io ci volevo
arrivare con più
calma -
- scusami, fai finta che non ti abbia chiesto niente… -
- No, no! Mi ha semplicemente facilitato la cosa -
- così mi preoccupi Jude! -
Jude si chinò sulla sua borsa, appoggiata allo schienale
della sedia ed
estrasse quello che da dietro sembrava una semplice foglio. Dopo un
attimo di
esitazione, la bionda sospirò e lo porse a Louis che la
guardò come per
chiedere spiegazioni, o per accertarsi che non fosse niente di grave
- questo è tuo… è tuo
figlio, Lou. Io sono incinta, di tre mesi -
Le lacrime sul volto di Jude ora avevano la meglio.
La faccia di Louis mentre guardava l’ecografia in
bianco
e nero era indescrivibile.
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Bella
gente!!!!
Questo era il secondo capitolo! So che non è una meraviglia,
ma l’ispirazione in questo periodo è pari alla
voglia di
studiare, cooomunque: evvivaaaaa!!!!! Louis e Jude si sono finalmente
incontrati!!! So che sta succedendo tutto molto di fretta, ma ho
bisogno di far
iniziare definitivamente la storia. Sperò che abbiate capito
il carattere dei
protagonisti e spero anche che questo capitolo sia di vostro gradimento.
Non perdo l’occasione per
pubblicizzare Blondine, la migliore autrice del secolo!
Per adesso sono solo su Ask e Tumblr (anche se non lo uso mai) presto
-non so quando- farò anche twitter, nel frattempo
sbizzarritevi con Ask XD
Ciao ciao
XOXO Giada