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Autore: W A R R I O R    24/04/2013    30 recensioni
Se tu potessi avere una sola notte,
per restare con me e renderlo migliore?
Quello che eravamo,quello che siamo, è nascosto nelle cicatrici.
Se tu potessi, lo faresti?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Begin Again pt 2 
                                                       - ricominciare di nuovo -

 

                                                                                                                                                                                   And we walk down the block

                                                                                                                                                                                     to my car. And I almost brought him up
BUT FOR THE FIRST TIME
WHAT'S PAST IS PAST







Destiny mantenne lo sguardo fisso sulla strada davanti a sè, pensando alle parole appena dette dal moro. Le aveva detto che  le voleva bene, che voleva che gli sorridesse nello stesso modo in cui sorrideva ai ragazzi, che avrebbe voluto esserle amico,  ma allora perché l’aveva stuzzicata  in continuazione?, perchè le aveva fatto credere che non gliene importasse nulla di lei? Destiny non conosceva le risposte, ma qualcosa nel profondo di lei le diceva di fidarsi di quel ragazzo dagli occhi profondi e dalla voce suadente, le diceva di provare a conoscerlo e magari, più in là, anche a volergli bene. Destiny non aveva mai ammesso a se stessa che nei confronti del moro provava una sorte di attrazione, come una forza misteriosa che la teneva inconsapevolmente legata a lui, come due calamite che si attraggono tra di loro, come se fossero legati da un filo invisibile. Non aveva mai ammesso a se stessa che era affascinata della sua  bellezza tenebrosa  e del suo carattere riservato, un po’ com’era  lei. Distolse lo sguardo dalla strada che correva davanti a sè e lo rivolse al moro che non aveva proferito parola fino ad allora. La mascella era serrata, gli occhi erano fissi sulla strada, una mano era stretta a pugno sul volante mentre l’altra cambiava le marce. Come sempre la ragazza si ritrovò in difficoltà a leggere i  suoi gesti, avrebbe potuto essere nervoso, poichè lei non gli aveva dato ancora una risposta, oppure ,invece, avrebbe potuto essere arrabbiato, ma per quest’ultima ipotesi non c’era una  vera motivazione per il quale avrebbe potuto esserlo. Decise che gli avrebbe dato una possibilità, decise che sarebbe diventata sua amica, decise che avrebbe imparato a leggere ciò che Zayn provasse solo guardandolo negli occhi, imparare a capire dai gesti o dai movimenti se fosse stato nervoso, arrabbiato o qualcos’altro.
Decise che volesse andare oltre  a come Zayn apparisse esteriormente, avrebbe scavato dentro di lui e avrebbe distrutto quei muri che si era creato attorno, facendolo apparire agli altri ciò che non fosse.
I minuti scorrevano veloci in quell’auto che sfrecciava per strada, sorpassando le auto più lente, dirigendosi verso il corso centrale della città dove sorgevano vari negozi.
- Voglio essere tua amica, Zayn- sussurrò piano la ragazza, così piano che aveva paura che non l’avesse sentita. Improvvisamente la macchina venne fermata in modo brusco, e venne parcheggiata vicino ad una piazza.
- Scendi dalla macchina- le disse freddo aprendo la portiera della’auto e sbattendosela alla sue spalle.
Destiny sospirò affranta, slacciandosi la cintura e uscendo dall’auto eseguendo ciò che le aveva chiesto.
Raggiunse Zayn che  era appoggiato al muretto costeggiante la piazza. Non la degnò di uno sguardo quando lo affiancò , troppo impegnato a cercare qualcosa dalla tasta dei pantaloni.
Non capiva proprio il suo comportamento;  un minuto prima le aveva confessato che le volesse bene,  mentre ora la trattava come una sconosciuta al quale non le avesse appena chiesto di diventare amici.
Ma, ormai il danno era fatto, sarebbe andata più in fondo nella questione ‘Zayn’.
Venne risvegliata dai suoi pensieri, quando sentì odore di tabacco nell’aria. Des girò la testa nella sua direzione, osservandolo attentamente mentre portava la sigaretta alle labbra. Inspirò e poi lasciò che il fumo uscisse dalla sua bocca, spargendosi nell’aria come una nuvoletta. Le sue gambe si mossero da sole e la fecero posizionare davanti a lui. Portò una mano all’altezza delle labbra per poi sfilare la sigaretta tra di esse, sorprendendosi che non avesse opposto resistenza.
-Ti fa male- gli disse buttandola a terra e spegnendola con i piedi.
Non capì,  il motivo per cui l’avesse fatto. Infondo lui la stava trattando in modo freddo, quasi come se non fosse cambiato niente da quando le aveva dette quelle cose in auto, perché avrebbe dovuto fregarsene se lui, un giorno, si fosse ammalato di qualche tumore?
- Non alzare le tue difese con me, Zayn –
Si gelò sul posto quando percepì il tono usato in quelle parole : tristezza.
Ma per lui era indispensabile non alzare le sue difese con le altre persone, quelle persone che scavano a fondo dentro di te, e che tu  stupido e innamorato  ti fidi di loro e gli confidi segreti che non sei tenuto a dire e poi, loro, alla prima occasione vanno in giro rivelando chi  tu  fossi stato  in passato.
Da quel giorno Zayn Malik era diventato ciò che tutti vedessero ora: un ragazzo solitario, con un carattere scontroso, e sembrava che nessuno riuscisse a capire che dietro quel muro da duro si nascondeva un ragazzo con il cuore spezzato.



Chi  meglio di Destiny Monroe, potesse abbattere le sue difese?
 
Zayn incastonò gli occhi nocciola in quegli di lei, e notò che erano tendenti al marrone scuro ed erano altrettanto  profondi come i  suoi.
Lei lo lasciò fare quando la prese per i fianchi e l’avvicinò a sé. Lo strinse forte al suo petto, quando poggiò la testa sulla sua spalla, e lo coccolò come un bambino che non ha ricevuto il regalo di natale che aveva chiesto.
E per la prima volta vide il vero Zayn, quello vulnerabile, quello che avrebbe voluto ricevere solo un po’ più d’affetto e che voleva essere capito.
Una capacità di Destiny era quella di capire le persone. Di ascoltare attentamente i problemi degli altri e aiutarli ad uscirne fuori, di riuscire a superarli e di andare avanti a testa alta e con il sorriso sulle labbra.
Cercava di metterci tutta se stessa nel fare tutto questo. Ma quando aveva bisogno di qualcuno che le stesse accanto, come lei faceva con tutti, non c'era nessuno pronto a "salvarla".
La gente non sapeva, eppure continuava a parlare, a criticare. Cosa ne potevano sapere le fan del perché Destiny lasciò Harry? Nessuno poteva saperlo, se non lei. Se non loro. Odiava essere insultata senza un motivo ben preciso, lo odiava tremendamente.
Ma, in fondo, doveva saperlo. Le persone avrebbero continuato a giudicarla, nonostante non conoscessero la storia che si nascondeva dietro.
Alzò la testa dalla sua spalla, e fece incrociare le loro dita
-Mi perdoni?- gli chiese facendo il labbruccio. Destiny scosse la testa incrociando le braccia al petto, e girò la testa dall’altra parte fingendosi offesa.
Zayn, dal canto suo, non riuscì a non sorridere per il comportamento della ragazza. Le si avvicinò al viso e poi posò le labbra sulla guancia – Ti prego- la implorò facendole gli occhi da cucciolo. La ragazza sorrise, mentre insieme iniziarono a camminare sul marciapiede.
-Allora...- iniziò il moro -  Di che marca lo vuoi il vestito? Louis Vuitton?  Chanel? Calvin Klein? Oppure Dolce & Gabbana?- concluse, camminandole accanto.
La ragazza lo guardò, stranita,  alzando un sopracciglio  – Zayn non tutti sono cantanti di fama internazionale che possono permettersi certi lussi, come quello di compare vestiti firmati per esempio-
Zayn sorrise mentre prese la ragazza per le spalle trascinandola dentro alla Dolce & Gabbana – Si, ma oggi sei con Zayn Jawaad Malik , cantante dei One Direction e ...- - Non vantarti troppo- . Zayn sbuffò , alzando gli occhi al cielo – Dicevo, che oggi questi lussi te li puoi permettere, visto che sei con me- concluse infine tirandola per una mano e conducendola verso i ‘’vestiti’’.
Destiny emise un grugnito di disapprovazione, mentre si lasciava trasportare dal moro, convinta di essere finita all inferno.

***

 
 
- Non lo metto nemmeno se mi pagassero!- sbraitò la mora, guardando schifata il vestito che teneva il ragazzo. Era un tubino nero, con la scollatura a V, e , secondo le sue intuizioni, non era più lungo di sotto il ginocchio. – Ma perché?! Secondo me, ti starebbe bene- le rispose, facendole l’occhiolino.
Le schioccò le dita davanti, guardandolo torvo – Non provare ad immaginarmi con questo coso addosso, Malik, chissà quali pensieri poco casti ti faresti-
Le sorrise maliziosamente, posando l’ennesimo vestito che la ragazza gli aveva rifiutato con un ‘no’ secco. Alzò le mani in aria, esasperato – Io mi arrendo! Non ti va bene nulla!-
Ma, Destiny non lo stava ascoltando, poiché era intenta ad osservare un punto alle sue spalle.
Zayn seguì lo sguardo della mora, e quando i suoi occhi si posarono sull’oggetto che aveva attirato l’attenzione di Destiny, sorrise.
Era semplice, ma stupendo. Avrebbe potuto indossare qualsiasi tipo di abito per essere provocante, anche il più costoso tra tutti. Ma Destiny era bella sempre, anche se non voleva ammetterlo,  le bastava un vestito semplice come quello per rendersi meravigliosa agli occhi degli altri.
Il ragazzo, senza pensarci, si avvicinò a quella marea di vestiti che aveva davanti ai suoi occhi, osservando attentamente quel vestito particolare, che spiccava principalmente tra tutti gli altri.
Fece un pò di spazio con le mani tra di essi , per poi prendere dalla cruccia, il vestito che aveva attirato l’attenzione della ragazza.
Le arrivò di fronte, con quella meraviglia tra le mani. Destiny, poggiò una mano sulla gonna, meravigliandosi  del tessuto morbido e scivoloso di quell'abito, similissimo a quello della seta.
- é... bellissimo, davvero, ma....- le sue mani vagarono nel bordo del vestito, alla ricerca del cartellino, che indicava il prezzo.
I suoi occhi, si spalancarono sorpresi, leggendo il numero a sei zeri, scritto a penna nell’cartellino bianco, ma, daltronde quella era un negozio di marca, cosa si aspettava?
- Non posso approfittarmi di  te, è ingiusto- concluse  sospirando, guardando il ragazzo negli occhi.
- A te piace Des? – la ragazza annuì, sicura – Bene, allora vai fuori  io ci metto un secondo-
Destiny stava per ribattere, ma uno sguardo di fuoco del moro la fece azzittire , e sbuffando, sotto gli occhi severi della commessa, uscì dal negozio.
Si appoggiò al muretto , incrociando i piedi e prendendo a guardare le persone che passeggiavano, indifferenti di ciò che succedeva intorno a loro, sul marciapiede.
La vibrazione del cellulare, la fece sobbalzare leggermente, e imprecando mentalmente se lo sfilò dalla tasca. Fece illuminare lo schermo del suo I-Phone, scorgendo poi due chiamate perse e un nuovo messaggio. Trascinò il dito sullo schermo, sbloccando il cellulare e aprendo il messaggio, ignorando, invece, le due chiamate perse.
 
 

Sono un coglione, ma non c’è bisogno che te lo dica io, l’hai capito da sola ormai.
 

Mi manchi.
 

Ho fatto una cazzata, ma non ho smesso di pensarti da quando sei uscita in quel modo dal bagno.
Non merito il tuo perdono,non merito che tu mi risponda alle chiamate.
Ma, mi basterebbe anche un ‘Vaffanculo, Harry’, per sapere che non te ne sei andata, completamente, via da me.
Sembra che io stia parlando da solo,visto che sono sicuro, anzi sò per certo che tu non mi risponderai.
Quando mi hai staccato da te, ho visto, ho letto nel tuo sguardo cosa in quel momento stavi pensando di me.
Non voglio arrivare al punto in cui tu mi odierai, non potrei sopportarlo.
Ho bisogno di te nella mia vita. 
E te lo ripeterò quante volte vorrai, lo giuro.
Ora la smetto di rompere, probabilmente avrai di meglio da fare.
Ciao, piccola.
 
   H.

 

 

Destiny alzò gli occhi al cielo, cercando di cacciare indietro le lacrime che minacciavano di scenderle sul viso. Tirò indietro con naso, abbassando lo sguardo sul cellulare e rispondendo velocemente al messaggio.

 
 
 
Non avevo sentito il cellulare.
 
D.

       
 

 

Aveva usato un tono freddo. Aveva provato ad essere indifferente a quel ‘Mi machi’ e al ‘ Ho bisogno di te nella mia vita’, mentre invece avrebbe voluto dirle che nemmeno lei  aveva smesso di pensarlo, a quanto le mancasse, a quanto le mancassero i suoi occhi, i suoi ricci, il suo sorriso, ma invece aveva giocato la carta dell’indifferenza, che secondo lei, era la cosa migliore da fare.
Il suo cellulare vibrò nuovamente, e lei aprì velocemente il messaggio.
 
 

 

Non ci speravo, sai?
Anche se sei stata fredda, hai risposto.
Abbiamo già fatto un passo avanti :)
É già tanto per me.
 
          H. 

 
 
 
 
Non risolvi niente.
Anche se io ti ho risposto.
 
               D.

 
 

 

La ragazza sospirò, premendo invio, bloccando il cellulare e posandolo nella tasca dei suoi pantaloncini.
- Scusa se ci ho messo tanto, ma mi hanno chiesto un paio di autografi- le disse Zayn arrivandole affianco.
- Non ti preoccupare- le rispose, girandosi verso di lui e sorridendole.
Scosse la testa ripetitivamente.
No, Harry non le avrebbe rovinato anche il pomeriggio, non ora che si stava distraendo. 
- Dai andiamo, che i miei piedi chiedono pietà- gli disse prendendolo per mano e iniziando a correre.
Entrambi risero, attraversando correndo e ridendo la strada che li separava dal parco.
Si sedettero uno affianco all’altra ,a gambe incrociate, sull’erba verde.
Destiny sbuffò, prendendo dalla tasca il telefono che aveva vibrato nuovamente.
 

 

Voglio rimediare,allora.
Lasciamelo fare.
Dove sei?
 
         H.

 
 
 

 

La ragazza guardò per un attimo davanti a se, indecisa su cosa dovesse rispondere.
 
 

 

Sono con Zayn.
 
        D.

 

La risposta non tardò ad arrivare, sembrava che il riccio tenesse il cellulare in mano aspettando, ansioso,  la risposta della ragazza.
 
 
 
 

 

Allora divertiti.
 
             H.

 

Stavano giocando entrambi con il fuoco. In questo momento entrambi camminavano su un filo sottile e se avessero fatto qualche passo falso, questo filo si sarebbe spezzato.
Si stavano distruggendo a vicenda, non riuscendo a capire che il loro posto in questo mondo era quello di stare insieme.
 
 

 

Anche tu.
           D.

 
 
 

 

Destiny sospirò riponendo il cellulare nella tasca. Il suo sguardo cadde sul moro seduto affianco a lei, che non aveva proferito parola fino a quel momento. Senza pensarci, poggiò la testa sulla sua spalla, sospirando nuovamente.
 

- Ti manca?- gli chiese il ragazzo guardando di sottecchi la ragazza poggiata sulla sua spalla.
- No – disse fredda e decisa. Zayn scosse la testa riconoscendo nell’ tono di voce della mora la bugia.
- Allora perché l’hai lasciato andare? – non si aspettava che la ragazza si aprisse subito con lui, ma invece restò meravigliato quando dalla sua bocca uscirono quelle parole che per troppo tempo erano state seppellite dentro di se.
Ero un peso, Zayn. Lui stava diventando famoso, andava in giro per il mondo, mentre io restavo chiusa in casa, per mesi e mesi, aspettando il suo ritorno, da quei lunghi tour. Non c’è l’ho fatta. Ogni santo giorno che vedevo le vostre interviste e vedevo il suo sorriso, crollavo. Mi mancava, tutti quei mesi che stava via, lontano da me, mi mancava. 
Ma, ho messo da parte i miei desideri e ho messo il bene di lui al primo posto. Decisi che la cosa migliore da fare era lasciarlo libero, di non essere più legato a me. Quello di cantare è il suo sogno e tutt’ora lo sta vivendo, io ero solo l’ostacolo che non gli permetteva di entrare completamente nel suo nuovo mondo. In  qualche modo  io lo tenevo  legato al ‘’mondo reale’’. – 
Zayn restò in silenzio, riflettendo su quelle parole.
Di certo, non si aspettava che lei si aprisse così in quel modo, rivelandogli, probabilmente, cose che non sapevano nemmeno i suoi amici più intimi. Invece, le aveva dette a lui.
- Pensavo che tu lottassi per le persone che amavi-
- Ero stanca di lottare per qualcosa d’irraggiungibile. – concluse la ragazza abbassando lo sguardo.
Zayn la strinse forte al suo petto sussurrando queste parole nell’orecchio – Si aggiusterà tutto, vedrai-
La ragazza annuì riconoscente, staccandosi leggermente dal moro poichè il suo cellulare aveva ri-preso a vibrare.
Sperò che non fosse ancora Harry, non avrebbe retto di nuovo.
Aprì il messaggio titubante, constatando che il numero era diverso da quello precedente.
 
 
 

 

C’è qualcosa che dovresti sapere, su
Harry.
Incontriamoci al Bar Della Piazza, domani alle 17. 30.







 

 Stiamo camminando verso la mia macchina.
E stavo per ripesare a lui.
Ma,per la prima volta ciò che è PASSATO
é  PASSATO.  

(Begin Again- Taylor Swift) 




 

Scuate, lo so avrei dovuto aggiornare ieri, ma c'è stato un emh imprevisto...  
Mi hanno detto di distrarmi, perciò siccome non posso ascoltare musica mi sfogo scrivendo questo capitolo.
Io sono molto affezionata a questa storia, e anche a tutte voi lettrici, perciò ...
ieri è morto mio nonno... 
lo so cosa direte... la supererai come hai fatto sempre con tutto.
ma, diciamo che è un pò diverso..
perchè l'ho visto morire davanti ai miei occhi.
ora scusate, se non cambio argomento mi rimetto a piangere,e beh non devo, perchè adesso tocca a me essere forte per mia mamma. perciò come vi sembra il capitolo??
finalmente si conosce il motivo per cui Des ha lasciato Harreh.
Vi piace il nuovo banner??
a me molto, ( forse perchè sotto c'è anche la canzone con cui sono fissata, ma dettagli LOL)
ovviamente vorrei ringraziare OneDream_1D poichè mi ha aiutato molto nella stesura (?) di questo capitolo, e anche perchè è stata lei a farmi quel bellissimo banner, che io adoro.
comunque secondo voi chi sarà quella\ quello che rivelerà a Des il segreto di Harreh?

pss: sto iniziando una nuova storia, sono a metà prologo, voi volete che la metta subito oppure preferite che finisca prima questa?
a voi la choice unbbacio vi voglio bene:)   
  























  
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