Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Dark_soul    12/11/2007    1 recensioni
In una cella una donna attendeva. Nulla decorava le pareti spoglie di quella prigione se non una piccola immagine in bianco e nero su cui tante volte la maga posava lo sguardo. Quell’immagine era il suo obiettivo... Alya è la figlia di Bellatrix e Rodulphus Lestrange, ha una missione da portare a termine..
Genere: Triste, Dark, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'incubo Ansimava. Pesantemente.

In ginocchio, non riusciva nemmeno a trovare la forza per alzarsi in piedi, o sollevare almeno la testa, tanto il fisico era provato. Era già da un po’ che le braccia le tremavano e continui spasmi si percuotevano lungo il corpo. Alcune ciocche di capelli castano chiaro scappati dall’elastico le s’incollavano sul viso, bagnato di sudore e lacrime.

Si trovava in una stanza orrendamente familiare. Pareti spoglie e sudice la opprimevano da ogni parte e solo la porta alle sue spalle rappresentava la via di salvezza. Il soffitto sembrava volersi chiudere su di lei e schiacciarla contro il pavimento freddo e coperto di macchie di sangue.

Ma non aveva paura. Non più ormai. Tante e troppe volte si era esercitata in quella stanza ed altrettante volte si era ritrovata per terra, esanime.

Non riusciva a respirare, lo sforzo di resistergli ancora una volta l’aveva prosciugata d’ogni forza fisica e mentale.

“Alzati, buona a nulla. Non te lo ripeterò una seconda volta.” disse una voce gelida e tagliente.

Sapeva che doveva ubbidire, lo sapeva per esperienza, e chiese al suo corpo un’ultima briciola di energia per eseguire l’ordine. Si sollevò sulle gambe e, penosamente, disperatamente cercò l’equilibrio, aggrappandosi furiosamente ad esso per non cadere, inutilmente.

L’uomo, il suo maestro, parlò ancora: “Devi metterci più impegno. Sembri una mezzosangue qualsiasi. Non esiste che tu sia così debole. Forse non ti è bastata la lezione dell’altra volta, rimedierò subito.” La ragazzina spalancò gli occhi.

“Crucio!”



Alya si svegliò di soprassalto. Si guardò intorno e vide solo un buio angosciante, e lottò furiosamente per liberarsi dalle coperte e dalle tende del letto a baldacchino. Finalmente riuscì a districarsi e si ritrovò carponi sul pavimento della stanza del dormitorio femminile della casa di Serpeverde.

Fece un respiro profondo.

Un altro incubo.

Le ragazze che condividevano con lei la camera stavano dormendo beatamente nei loro letti.

Bene. Non le aveva svegliate.

Sospirando si alzò, tornò al suo letto e vi si sedette, appoggiando i gomiti sulle gambe e portando il viso sulle mani. C’era abituata ormai. Non avrebbe ripreso sonno facilmente.

Ripensò al sogno, alla sua infanzia, lontana dalla madre, affidata ad uno sconosciuto, l’addestramento per diventare Mangiamorte, i primi 2 anni a Hogwars. E…

Scrollò la testa. Non aveva voglia di stare a rimuginare troppo sul compito che le avevano imposto. Non era affar suo.

A dire la verità non credeva sul serio alla supremazia dei purosangue sui mezzosangue, perché non vedeva la differenza. L’importante era tenersi lontano dai guai, non le importava granché di quell’Harry Potter, né se ciò che doveva fare era giusto o sbagliato. Lei eseguiva gli ordini, perché le conveniva di più e le costava meno.

Semplice economia.

Aveva imparato nel modo più duro a non mettere in discussione i comandi imposti.

In tutta sincerità il suo compito non era troppo complesso, anzi, bastava semplicemente tenere d’occhio il ragazzino, “Colui - che - è - sopravvissuto”, e scoprire tutto di lui, le sue paure, i suoi segreti, e… alla fine… eliminarlo, al momento più opportuno.

Lentamente Alya alzò la testa e si passò un dito sull’avambraccio sinistro. Il Marchio era sparito con la caduta di Lord Voldemort lasciando solo pelle bianca e morbida.

Spontaneamente gli occhi cominciarono ad inumidirsi; aveva una gran voglia di piangere, senza alcun motivo, solo per sfogarsi, per lasciare andare tutta la rabbia che covava dentro, per liberarsi dalla terribile oppressione che le attanagliava l’anima, e finalmente sentirsi libera, almeno per poco.

Non poteva. Non doveva mostrarsi debole.

Così con uno sforzo ricacciò le lacrime indietro, verso il suo cuore.

Con rabbia si buttò nel letto e cacciò una mano sotto di esso, estraendo un libro voluminoso che stava leggendo.

Così, immergendosi nella lettura, il suo volto si rilassò, rasserenandosi, e le acque che si agitavano dentro di lei si acquietarono, evolvendosi in una distesa calma e piatta, mentre la sua mente si rifugiava già in un mondo nuovo senza catene né Marchi.










Ciao! Ecco un nuovo capitolo! Finalmente vi presento Alya, almeno psicologicalmente! Un avvertimento: la mia protagonista, come avrete notato, ha avuto una infanzia non proprio piacevole, ma non dovete essere tratti in inganno. Non è decisamente uno di quegli orsacchiotti coccolosi tanto teneri e carini. Lo scoprirete presto.

Ladymarie : scusami. La protagonista non è Bellatrix Lestrange, è che, essendo la mia prima ff ho sbagliato a selezionare. -.-" Spero che ti piaccia lo stesso!

Grazie per quei 5 minuti che avete dedicato per leggere il mio racconto, spero che non ve ne siate pentiti!
A domenica prossima!

Dark Soul

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Dark_soul