Erano ormai due giorni che non rispondevo alle sue chiamate e ai suoi messaggi. Sono una codarda? se codarda vuol dire scappare dall'amore della mia vita,si lo sono. Oggi era il compleanno di Mia,la casa era pronta per la festa a cui avevamo pensato da più di una settimana e mio padre prima di andare via per lavoro si assicurò di aver fatto sparire dalla circolazione tutte le lampade o oggetti fragili per evitarne la rottura. Prese la sua inseparabile valigia,ci fece mille raccomandazioni del tipo "niente alcool e niente coppiette nella mia camera", annuimmo sorridendogli per tranquillizzarlo,poi lo spinsi fuori dalla porta. Nell'attesa degli invitati io e Mia ci sedemmo sul divano. Estrassi dal cassetto posto sotto la vetrata del tavolino il sacchetto dorato con il fiocco rosso e glielo porsi. Lo aprì piano anche se la curiosità del vedere cosa contenesse era tanta. estrasse fuori il ciondolo e i suoi occhi iniziarono ad illuminarsi.
"Ti piace?"le dissi.
"Non c'è regalo migliore!"-disse abbracciandomi.
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Circa un'ora dopo la casa era già piena di ragazzi. Alcuni mi salutavano e io ricambiavo nonostante non ricordavo di averli mai visti. L'unica mia preoccupazione era Harry. Prima di quel giorno Mia lo aveva invitato alla festa e lui le aveva promesso che sarebbe venuto. Scorsi Mia che ballava con alcune amiche e rideva allegramente e questo era tutto ciò che importava. Mi sedetti in cima alle scale accovacciata contro la ringhiera. Sentii dei passi avvicinarsi sempre di più alla mia postazione. Harry continuava a fissarmi in attesa che mi girassi a guardarlo,ma rimasi nella mia posizione precedente.
"Non ti trovavo"-mi disse.
"forse non volevo essere trovata"-risposi a tono.
"Che cosa ti ho fatto? da due giorni cerco di contattarti ma risponde sempre una fottuta segreteria"-disse quasi arrabbiato,non si era mai rivolto in questo modo con me.
"Non avevo voglia di parlare"
Sentii una forte stretta sul mio polso che mi costrinse a girarmi,così ancora una volta entrai a contatto con i suoi occhi.
"Mi hai fatto male,sei uno stronzo,come ti sei permesso?"-iniziai ad imprecare verso di lui arrabbiata per il suo rude gesto,poi mi alzai per andarmene.
"Ti amo"-sentii provenire il suono della parola da infondo alle scale,il sangue mi si gelò,ma non mi voltai.
La festa era iniziata da ben due ore e tutti ancora continuavano a ballare. Decisi di non pensare più al fatto successo prima così mi affiancai alla mia amica che mi strinse un braccio intorno al collo in segno affettuoso. Continuammo a ballare fin quando udimmo un suono dal fondo della sala.
Spazio autrice
Saaalve ragazzi c: scusate il ritardo ho avuto un problema con l'account temevo di averlo perso per sempre. Ho provato ad inserire una gif spero che si veda,per aprirla copiate il link e incollatelo sulla barra di internet :) il capitolo non è terminato infatti questo capitolo sarà diviso in due parti un pò come un film con primo e secondo tempo :D. Vi abbraccio tutti e mi raccomando recensite,alla prossima <3