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Autore: jeddy    24/04/2013    0 recensioni
"L'unico rimpianto che ho è quello di non aver amato prima di aver odiato ! "
La storia è ambientata tra le strade di Londra e le passeggiate romantiche con l'unica persona che la protagonista ama piu' della sua vita.
"il sole un giorno risplenderà...quel giorno è arrivato con te !"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: Non-con | Contesto: Contesto generale/vago
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Giunti a Gatwick prendemmo un red-Bus che ci portò fino a destinazione ,lì incontrammo un uomo vecchio e grasso che ci consegnò le chiavi dell’appartamento .Era tutto perfetto la mia vita era ora perfetta. Passarono 8 mesi e ripresi il contatto con le mie migliori amiche con le quali uscivo quasi ogni giorno ,Andrea era cambiato ,era cresciuto e tutti e tre stavamo imparando una lingua nuova .Mi stavo anche frequentando con un ragazzo che abitava sopra di noi un certo John dai capelli biondissimi e dagli occhi nerissimi ,bello, ma voleva da me qualcosa che non mi sentivo pronta a dare e quindi mi evitava,ero giunta ad un punto in cui lo detestavo quasi ,era silenzioso ,scontroso e non mi piaceva più. “Ora sto andando da lui per farla finita!” mi ripetevo convinta nella testa .Mi avvicinai al campanello e suonai .Aspettai poco prima che lui giungesse con una bottiglia di birra in mano ,a sentire l’odore non era la prima e per questo decisi di rimandare tutto alla sera seguente . ”Piccola –mi disse-che fai lì ,vieni dentro.” Entrai anche se ero confusa . Mi tirò a se e poi incominciò a scendere sempre più giù con la mano ,fino ad arrivare ai miei jeans , non trovò difficile aprirli e lo intesi come un cattivo segno ,dopodiché con la mano incominciò a toccarmi . “Basta dai non voglio” dissi .Lui indietreggiò e mi fulminò con lo sguardo. “Questa sera usciamo e non si accettano rifiuti” disse con tono minaccioso . Arrivati al solito locale John ordinò subito da bere mentre io gli parlavo del fatto che non potevamo più frequentarci . Dopo la quarta Vodka mi prese dolorosamente per un braccio e mi portò fuori ,sentii che stava farfugliando qualcosa,ma riuscii a capire solo: “Questo locale fa schifo! “ Mentre uscivamo notai con lo sguardo un ragazzo dai capelli corti e dagli occhi marroni che stava stringendo un lembo della sua maglia. Usciti ,con uno strattone mi liberai dalla forte presa di un uomo che non riconoscevo più ,ero davvero impaurita forse anche perché oltre che cattivo si stava rivelando un alcolizzato. Sentii poi che mi spinse contro il muro di una via buia e disabitata poco distante dalla strada principale cercai invano di liberarmi ma notai che che con la mano stava accingendosi a stringere il mio seno ,arrivato alle mie "rotondità" mi alzò il vestito corto a righe blu e mi fece scivolare gli slip fino a terra ,un grido salì nella mia gola ,non volevo che andasse a finire come mi stavo immaginando .John se ne accorse ed incominciò a baciarmi con la sua lingua al sapore di Vodka ,quel gusto mi schifò talmente tanto che oltre ad un calcio gli morsi pure la lingua ,vidi poi che si distanziò da me e mi tirò uno schiaffo sul volto ,oltre al bruciore che fortunatamente mi distrasse da ciò che stava succedendo ricordo solo i suoi gemiti ,le sue parole tutt'altro che di affetto, ed una frase che echeggiava nella mia mente come il dolore della botta ricevuta :”Solo mia !’’. Appena ripresi i sensi mi accorsi di avere le gambe ricoperte di sangue e il corpo pieno di lividi ,tentai di rialzarmi ma perdevo troppo sangue e probabilmente una gamba era rotta. Controllai se John era scomparso e per fortuna non vi era la sua minima traccia . Urlai più forte che potevo ,vidi il ragazzo che avevo già incrociato nel locale con la camicia a quadri aperta che si stava avvicinando correndo, sentii solamente che stava chiamando l’ambulanza prima di riperdere i sensi . Quando mi svegliai non ero più in quella via ,ma notai una miriade di rose rosse che probabilmente mi aveva portato mia sorella intorno al letto d’ospedale .Alcune di esse erano già appassite ,il che mi fece notare che non ero lì da poco. Lei non era presente, ma in compenso notai una testa dai capelli di media lunghezza appoggiata sul dorso del mio letto,non volevo svegliarlo ma dovevo capire chi era e cosa era successo dopo quella notte . “Hei scusa ?!”dissi toccando delicatamente la testa del ragazzo. Appena si alzò incrociai i suoi occhi color miele alterati dalle luci ,era bellissimo al contrario di me . Si alzò goffamente e sistemò la conca che aveva creato sulle coperte ,dopodiché rimase a fissarmi per qualche minuto prima che una sua parola fuoriuscisse dalle sue candide labbra. “Stai bene ?” mi disse quasi sottovoce , “Si ,ora si grazie ,posso sapere chi sei ?” “Mi chiamo Liam e lavoro al locale vicino a dove ti ho trovata , eri svenuta e quindi ho chiamato l’ambulanza viste le tue condizioni.Tua sorella e tuo fratello vengono tutti i giorni a trovarti e mi hanno permesso di farti visita . Comunque non devi avere paura di me sono una brava persona non come quello che ti ha violentata e mandato in coma il mese scorso :” “Un mese !- gridai- … E tu vieni qui da un mese ?! “ “ Si un mese circa “… “Comunque grazie per la tua compagnia appena uscirò di qui ti risarcirò dei soldi che hai perso a lavoro per seguirmi “ .Non capivo come potesse uno sconosciuto provare tanta attenzione verso di me . “NO , tu non mi risarcirai l’ho fatto col cuore ,la tua situazione mi ha traumatizzato “ “Allora se non vuoi soldi ti voglio offrire una pizza almeno ,ma non quella di Londra,quella Italiana !” “Non voglio distur….” “ NO non disturbi !" Il nostro discorso venne interrotto da un’infermiera che con un tono di voce esageratamente alto esordì dicendo “finalmente signorina! Abbiamo staccato la flebo tre giorni fa e pensavamo che non ti saresti più svegliata “. Estrasse poi dal vassoio delle pastiglie ,notai subito una piccola compressa colorata e per pura curiosità domandai : ”Scusi a cosa serve quell' arcobaleno di pastiglia ?” “Ragazzina ,questa pastiglia fa bene alle donne in generale ,ma in particolare a te !” “A me ? sempre detto che sono speciale “ dissi a Liam il quale si mise a ridere per il mio buon umore ,come se bastasse un po’ di buon umore a cancellare tutto pensai. “Sì a te perché …
  
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