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Autore: chia_1D    24/04/2013    1 recensioni
*Dal capitolo 4*
-Da quando fumi?- Chiede Harry sedendosi a fianco a me.
Faccio spallucce. Che gli dico? Oh, sai fumo da tre anni e mezzo. Poco dopo che hai inziato a picchiarmi.
-Mi dici cos’hai? È da prima che fai così. Non capisco perchè.. è colpa mia?-
Scuoto la testa. -No.- Dico semplicemente.
-E allora cos’hai? È da quando hai visto.. aspetta.. sei gelosa?- Dice poi con un sorrisino dipinto in volto.
Sgrano gli occhi e tossisco, mi è andato il fumo di traverso(?) E’ possibile? Beh, a me è successo.
-Cosa ti salta in mente?! Perchè dovrei essere gelosa?!- Chiedo nervosa, ma non so se se n’è accorto o no.
-Ma... non lo so, quindi non sei gelosa?- Chiede sempre divertito dalla situazione.
-No!- Affermo decisa, forse troppo.
-Ah no?!- Dice ancora avvicinandosi di più e mettendo il braccio intorno alle mie spalle, avvicinandomi a lui, facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla.
Ogni volta che mi è vicino vado in tilt e non capisco più nulla.
-Tu ti fai film mentali. Poi non capisco perchè dovrei essere gelosa, ormai ogni cosa che provavo verso di te è scomparsa da tempo.- Dico alzandomi e buttando la sigaretta a terra, poi entro in casa.
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Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando nacqui il primo a vedermi fu un bambino dai capelli ricci di 1 anno. Mi guardò con i suoi occhioni verde smeraldo. Poi guardò la madre che gli disse che io sarei diventata sua amica, ma lui non sembrò contento.
Dopo due anni, lui ne aveva tre. E beh.. si eravamo amici, migliori amici. Era il giorno del mio compleanno, e quel bambino dagli occhi verdi mi regalò un braccialetto. Con l’infinito e sopra scritto forever. Lo abbracciai forte e gli diedi un bacio sulla guancia, divetando involontariamente rossa.
Poi arrivò il mio undicesimo compleanno, lui ovviamente ne aveva dodici.
Quel giorno mi regalò una collana con una nota musicale, sapeva che la musica era il mio mondo, il mio tutto che veniva completato da lui.
Lo ringraziai e lui mi baciò sulla bocca, facendomi arrossire ancora una volta.
Poi arrivò il giorno in cui io ebbi 14 anni e lui 15. Lui faceva il primo superiore, io la terza media.
Dovetti mettere l’apparecchio per i denti, ma lui continuava ad essermi a fianco e ad essere il mio migliore amico.
Un anno dopo entrai per la prima volta nella sua scuola, per iniziare un nuovo anno di superiori. Il primo per me e il secondo per lui.
Tutti ridevano di me, ero brutta e l’apparecchio peggiorava le cose. Per la sua reputazione non poteva più starmi a fianco, così inziò a picchiarmi insieme ai suoi amici. Cinque in tutto, compreso lui.
Giurai a me stessa che non lo avrei mai più perdonato. Non gli avrei più parlato come una volta, ne tanto meno guardato con lo stesso sguardo.
Dopo l’undicesimo compleanno iniziò a piacermi e quando ero in terza media mi ero proprio innamorata, ma mi ricredetti sul suo carattere l’anno successivo.
Ma io.. non sono un tipo che mantiene le promesse.

Tutti questi ricordi mi tornano in mente mentre finisco di furmarmi la sigaretta.
Sono in mezzo ad un campo, in mezzo al nulla, mentre il vento mi scompiglia i capelli biondi e mossi.
I miei capelli sono la cosa che amo di più. Lunghi mossi e biondi.
Gli occhi... beh.. quelli sono blu, come l’oceano.
Oggi ho tolto l’apparecchio, finalmente. Sono al quarto superiore. Si.. ho 17 anni.
Domani sarà il primo giorno di scuole e dall’anno scorso sono cambiata.. molto.
Sono alta, forme al posto giusto e non troppo grassa.. peso normale. Capelli ho già detto di averli biondi.. ma oggi li tingerò.. farò le punte rosse. Gli occhi.. blu come ho detto prima. Le labbra sono rosee e carnose.
Ho un po’ di lentigini che sono più sotto degli occhi e passano sul naso, carnagione chiara.
-ABIGAIL! DOVE SEI?!- Sento urlare da dietro il capannone in cui mi sono nascosta, se mia madre mi vede.. sono morta.
Butto la sigaretta per terra, metto una cicca in bocca e poi vado verso la macchina.
-Ciao mamma.- La saluto entrando.
-Cos’è ‘sta puzza di fumo?- Chiede guardandomi male.
-Ero con Luke, lo sai che lui fuma..- Dico cercando di essere il più convincente possibile.
Lei mi guarda sospettosa e poi annuisce mettendo in moto, per portarmi dalla parrucchiera.
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Uscita dalla parrucchiera con i capelli biondi e rossi, sono bellissimi.
Ormai è sera, così mi tocca per forza tornare a casa.
Posso sembrare senza problemi, dalla bella vita.. ma non lo sono.
Grazie al riccio.. che credo il nome non lo sappiate.. ma lo scoprirete.
Dicevo.. grazie a lui ho inziato a fumare e i miei amici mi hanno aiutato.. fumano anche loro di nascosto.
Amici.. tutti maschi, ma non vengono nella mia stessa scuola, ogni tanto vengono.. quando fanno buco.
Beh.. ah, comunque io mi chiamo Abigail Jons.. ma i miei amici mi chiamano Abby.
Vado in camera mia dopo aver salutato mio babbo e mi ci chiudo dentro. È sempre stato il “covo” la mia camera. C’è tutto quello che mi serve.
Nel muro dove c’è il letto da una piazza e mezza i miei amici ci hanno fatto un bellissimo graffito.
In una parete c’è una scritta “YOLO” con intorno vari poster e foto.
In un’altra parete c’è l’armadio e la scrivania sulla quale ci sono il computer e lo stereo.
Nell’ultima parete c’è la porta finestra per il balcone. Intorno alla porta finestra le luci tipo quelle di natale.
Per terra un tappeto enorme con la bandiera dell’inghilterra. È bello perchè è peloso. Lol.
Dimenticavo che sopra la scrivania c’è un porta cd con tutti i miei cd dei cantanti, praticamente pieno.
E poi c’è un bagno privato, grazie a dio. Quello che c’è.. diciamo in comune, è sporco grazie a mio babbo e mia mamma.
Prendo lo zaino e ci infilo libri a caso, tanto domani è solo il primo giorno.. non farò sicuramente niente.
Vado in bagno e mi faccio la doccia, poi mi metto il pigiama che consiste in una maglia larga e lunga e dei pantaloncini di una tuta.
E’ inverno.. ma io ho caldo. Mia mamma dice che sono strana.
Posso sembrare strana... ma non sono come sembro.
Sono timida ma molto solare, e quando faccio amicizia mi apro, e incomincio a sparare cazzate.
Sono dolce ma stronza con i cretini come Styles.. il riccio.
Devo ringraziare una mia amica.. Alicia. Lei è la mia migliore amica, mi aiuta sempre.. anche se quando mi dice di smettere di fumare non l’ascolto.
Mi metto sotto le coperte e con River Flows In You come sottofondo mi addormento.

Mi alzo di colpo alzandomi mettendomi seduta.
Prendo il telefono.. le sette. Perfetto, lezione inizia alle 8, ho abbastanza tempo.
Vado in bagno e mi lavo, poi mi vesto. Oggi vedranno come sono cambiata.
Mi vesto (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=79146422&.locale=it) e poi con lo zaino vado di sotto per fare colazione. Sono le.. sette e quarantacinque.
Giusto il tempo di mangiare una brioche.
-CIAO MAMMA!- Urlo per farmi sentire.
-CIAO ABIGAIL!-
Prendo il casco e poi esco di casa. Con il motore ci metterò poco ad arrivare, alle sette e cinquanta sono davanti scuola. Scendo dal motore e mi tolgo il casco, sistemandomi i capelli.
Mentre metto il casco nel sellino sento qualcuno cingermi i fianchi con il braccio.
-Come mai non ci conosciamo?- Sussurra al mio orecchio, facendo sbattere il suo fiato sul mio collo, riconoscerei quel profumo ovunque.. Harry. Il riccio che mi ha lasciato da sola nel momento in cui ne avevo più bisogno. Ho dimenticato di drivi che è diventato anche puttaniere.
Gli tolgo bruscamente il braccio dal mio corpo e lo scanso andando verso Alicia.
-Hei, hei hei. Dove pensi di andare?- Mi blocca il polso.
-ABBY!- Urla Ali correndo verso di me. Mi stacco dalla presa di Styles e abbraccio fortissimo la mia migliore amica, mi è mancata tantissimo durante quest’estate.
-Aspetta, Abigail? Sei tu?- Dice sbalordito Harry guardandomi da testa a piedi.
Nel frattempo il suo gruppetto ci aveva raggiunto e mi guardavo anch’essi nello stesso modo di Harry.
-I capelli rossi? Non dovevi farli TUTTI rossi?-
-Oh Alice, Alice, Alice...-
-Non chiamarmi Alice.- Dice guardandomi male facendomi ridere.
-Cosa dicevi?-
-Io? Ah si. Dicevo... che non mi andava di farli tutti rossi, sono troppo chiari.- Dico facendo spallucce.
Tolgo le chiavi dal motore e le metto in tasca poi seguo Alicia, sedendoci sul muretto.
Come sempre la sfortuna è dalla mia parte, la campanella suona nel momento esatto in cui mi siedo insieme ad Alicia.
Sbuffando ci dirigiamo in classe e ci sediamo in fondo all’aula.
-Secondo me piaci a Styles.. scusa se lo dico, ma è una mia impressione.-
-Ali smettila. Lo sai quanto lo odio. Mi fa venire voglia di vomitare il suo nome.- Dico disgustata.
-Comunque.. hai presente Perrie Edward?-
-Si, fa parte del gruppo dei popolari.-
-Bene, vuole che oggi pranziamo con loro..-
-COSA?! Ma anche no, la c’è anche Styles, non ci tengo.-
-Dai Abby, Perrie è simpaticissima, tu non contare Harry.-
-Lo so che è simpatica però.. uff ok.-
Lei annuisce soddisfatta e si alza quando entra la prof.
Alicia è praticamente come me. Solo che ha i capelli mossi e rossi scuri, gli occhi verdi e la carnagione un po’ più scura della mia, non molto però.
Ci sediamo dopo il permesso della prof.
-Hai visto Stefany? Si è rifatta ancora.-
-Non ci credo. È più brutta dell’anno scorso.-
-Ma io dico, non si vergogna?-
-Non credo. Poi hai visto come cammina? Come se avesse un palo infilato nel culo.-
-Non dirmi queste cose, poi mi viene da ridere.- Dice ridacchiando.
-JONS! SMITH! FINITO DI PARLARE?!-
Annuiamo e abbassiamo la testa facendo finta di leggere.
La prof riprende a spiegare, che poi non ho ancora capito che lezione sia. Mah.
-Oh, lo sai che Brittany e Max si sono messi insieme?!-
-COSA?!- Urlo. Mezza classe si gira dalla mia parte divertita e la prof mi guarda infuriata.
Ops.
-Cosa, Cosa.. Jons?!- Dice rossa in viso.
-Cosa, cosa, cosa?!-
-Ma che sta dicendo?!-
-Non lo so.. lei ha detto cosa, cosa.. e io ho continuato.. non è colpa mia.-
-Visto che è così intelligente da non seguire le lezioni vada nella classe 4E, subito!-
4 E?! La classe di Harry. Non ci voglio andare.
-No.-Dico, per sbaglio.
-COSA NO?!-
-Ehm.. no.. nel senso.. No! Mi è caduta.. la lente a contatto.-
-NON DICA CAVOLATE! LEI NON PORTA OCCHIALI!-
-Infatti non li porto perchè ho le lenti a contatto.-
-Io non sono nata ieri Abigail!-
-Si vede.- Mi lascio sfuggire facendo ridere tutti, compresa Alicia, che non riusciva più a trattenere le risate.
-COME SI PERMETTE! VUOLE ANDARE DALLA PRESIDE IL PRIMO GIORNO?-
-Perchè fare oggi quello che può essere rimandato a domani?- Chiedon ironica.
All’improvviso la porta si apre ed entra la prof di algebra, che ora dovrebbe essere in 4E, con mezza classe dietro.


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SPAZIO AUTRICE.
Heeii babees. <3
Sono qui con una nuova storia <3
Ma non vuol dire che non continuerò le altre.. ma non so se una la eliminerò :(
Ditemi cosa ne pensate, ci conto <3
A preeeestooooo pelle pimpee :3 :3
  
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