-Che succede? Ho sentito urlare.-
-La signorina Jons pensa di essere spiritosa. Fa battutine, vuole andare dalla preside.-
-Io non penso di essere spiritosa.- Borbotto col finto broncio.
Guardo dietro la prof e vedo Perrie, che mi sorride.. sincera e divertita dalla situazione.
Così la saluto con la manina e lei ricambia con un sorrisone. È simpaticissima quella ragazza.
-Cos’ha detto alla prof, Abigail?- Chiede paziente la prof di algebra.
-Beh, la prof mi ha detto che non è nata ieri. Io ho risposto involontariamente che si vede.. c’è, perchè uno non nasce vecchio.- Mi lascio sfuggire ancora una volta. Mi tappo subito la mano con la bocca.
Cacchiarola, sono troppo impulsiva.
-ABIGAIL!- Urla di nuovo la prof di Storia.. la Mckiker.
Tutta la classe rideva ancora e anche la classe della Mkcole. La prof di algebra.
-Dalla preside Jons! Ora!-Sbuffando mi alzo.
-Adesso sbuffi anche!?-
-A prof. Mica posso essere contenta. Non è che salto dalla gioia perchè vado in presidenza.-
-Fai ancora la spiritosa?- Continua la Mckiker.
-Non va bene se sbuffo, non va bene se salto di gioia, non va bene se parlo. E che cazz.. cavolo devo fare?-
-Andare in presidenza!- Dice la Mkcole.
-Ci stavo andando!!!!- Dico sbuffando di proposito e facendomi spazio tra gli altri per uscire.
Ma qualcuno mi ferma per il polso. Mi giro e vedo Harry.
-Oggi sei bellissima.- Sussurra sorridendo. Ma gli altri lo sentono e si girano.
-E tu oggi sei più coglione del solito.- Dico sorridendo strafottente e poi andando dalla preside.
Busso.
-Avanti.- Entro e vedo una vecchietta grassoccia con gli occhiali, la preside.
-Abigail, già qua? Contavo di vederti intorno la seconda ora.-
La solita stronza.
-Che hai fatto oggi?-
-Colpa della prof che fa giochi di parola e poi mi viene a dire che non è nata ieri. Lo so che non è nata ieri. Uno quando nasce è bello e giovane, non brutto e vecchio.- Dico sprofondando nel divanino.
-Oggi  chiudo un occhio, vedi di non farti più vedere qua. Sparisci. Prima che cambio idea.-
Come un razzo esco fuori dalla presidenza e mi scontro con Alicia.
-ALI!- Urlo abbracciandola.
-Che ti ha detto?! Sei in punizione? Sospesa? Rimandata?-
-Calma, calma, calma.. perchè.. oh lasciamo stare. Ha detto che per adesso chiude un occhio, ma non devo farmi più vedere la dentro.-
-Ok, comunque lo sai che la “conversazione” tra te ed Harry la sentita tutta la classe?!-
-Hahaha davvero?! Beh, se lo merita.- Rispondo ridendo insieme a lei.
-Hai tu le mia cose.. vero?-
-Intendi il cellulare?-
-Si, mi sembra ovvio.-
-Tieni, mi raccomando non fare la secchiona.-
Le faccio la linguaccia. Non è che mi piaccia molto la scuola, e se vede. Però sono cambiata molto dall’anno scorso, prima non mi azzardavo a rispondere, studiavo sempre, prendevo sempre 8/9. Ora invece sono come Alicia. Si vede?!
-Vabbè dai, ora abbiamo ora buca. La prof di letteratura non c’è.-
-Per fortuna. Io vado fuori, vieni con me?-
-Perchè continui a fumare, lo sai che fa male. Non vengo, devo parlare con Perrie.-
Faccio spallucce e annuisco, poi vado nel giardino sedendomi sul muretto.
Il vento scompiglia i miei capelli come ieri. Porto una sigaretta alla bocca e l’accendo.
Nel momento in cui il fumo raggiunge i polmoni mi senti veramente bene.
Lo butto fuori mentre vedo le macchine passare. Tutte vanno più veloci del solito, chi va a lavoro, chi torna dal lavoro. Persone che vanno all’aeroporto per prendere familiari o per partire. Persone che vanno a trovare i figli o i genitori.
Non vedo l’ora di fare 18 anni, me ne andrò a vivere da sola con Alicia, non resisto più in quella casa.
Mamma ha detto che quando avrò 18 anni loro si trasferiranno, hanno già comprato una casa nuova. Loro andranno in quella e io resterò nella mia con Alicia. Sarà bellissimo.
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Anche la seconda ora è passata, ora sto andando con Alicia a mensa, dovremmo mangiare con i popolari oggi, chessà come sarà.
-Ma come facciamo a sapere chi sono?-
-Si riconoscono, sai pure qual’è il tavolo. Oh ecco Perrie.- Dice indicando una ragazza che ci fa un segno con la mano di avvicinarci.
-Ok, andiamo.- Dico prendendo per il braccio Alicia ed andando da loro.
-Ciao ragazze.- Ci saluta sorridente Perrie.
-Ciao Perrie.- La salutiamo insieme.
Ci sediamo e incominciamo a parlare con lei.
-Allora loro sono Louis, Liam, Zayn, Niall, Harry, Max, Stefany, Brittany ed Evelin.-
-Ragazzi, loro sono Abigail ed Alicia.- Dice dopo.
-Che brutti nomi.- Dice Stefany a Brittany, però tutti la sentiamo, non lo ha sussurrato.
-Che brutte facce.- Sussurro ad Alicia.
Perrie e Louis mi sentono e si mettono a ridere.
-Allora, Brit sta con Max, Stefany con Harry, Evelin con Liam e io con Zayn.- Continua sorridendo.
Wow, fidanzati e cornuti. Vanno con tutte essendo fidanzati.
Noi annuiamo.
-Louis e Niall?- Chiedo io.
-Io sto con una ragazza, ma non viene qua a scuola.- Dice Louis.
-E io sono single.- Dice poi Niall. Annuisco.
-Perchè delle puttanelle sono nel nostro tavolo?- Chiede Brittany.
-Se ci stai tu.- Mi lascio sfuggire. Gli altri ridono mentre io mi tappo la bocca e Brittany mi fulmina con lo sguardo.
-Max! Dille qualcosa! Mi ha offesa!-
-Non era un offesa.- Borbotto guardando il tavolo.
Quando mi giro dalla parte di Perrie mi ritrovo Harry vicinissimo a me. Urlo dallo spavento aggrappandomi ad Alicia, facendo ridere gli altri.
-Ma sei completamente impazzito?! Mi hai fatto venire un infarto!-
-Dalla bellezza.. lo so.- Dice vantandosi.
-No, dalla bruttezza.- Rispondo rimettendomi composta.
-Amore, perchè sei andata da quella papera?!- Dice Stefany.
-Disse la ragazza con la voce da oca.- Dico ancora una volta ritappandomi la bocca poco dopo.
Accidenti alla mia impulsività, a volte penso anche ad alta voce.
Harry senza farsi notare dagli altri mi cinge i fianchi con il braccio e mi trascina lentamente vicino a lui.
-Lasciami.- Sussurro in modo da non farmi sentire. Lui scuote la testa.
Con la sua mano fredda mi alza leggermente la felpa e mi accarezza il fianco destro.
Cerco di toglierli la mano, ma niente da fare. Beh, caro Harry..  a questo gioco si gioca in due.
Appoggio la mia mano sul suo ginocchio, facendolo bloccare per un secondo, poi riprende ad accarezzarmi il fianco.
-Perrie ci hai portato una tutta rifatta.- La guarda male Evelin.
-Detto da te poi.- UFFA! Perchè devo sempre rispondere.
Mentre tutti ridono, anche Harry. Salgo con la mano fino la coscia e lui si blocca all’improvviso.
Voglio divertirmi un po’. Vediamo come gestisce la situazione.
Arrivo fino alla cintura dei pantaloni e lo vedo sgranare gli occhi. Mi avvicino più a lui in modo da non far vedere niente, però a fianco ad Harry c’è Louis. Vabbè.
Gli acacrezzo un po’ gli addominali e poi scendo con la mano mettendola sotto i pantaloni.
Lui accellera il respiro, non facendosi vedere. Cerca di restare calmo, ma non ci riuscirà.
-Abigail, cosa fai oggi?- Mi chiede Liam.
-Non lo so, o resto a casa o faccio un giro. Perchè?-
-Uuh, possiamo vedere la tua casa?- Dice Louis contento.
Arrivo sotto i boxer di Harry e glielo prendo in mano stringendo. Si morde il labbro inferiore abbassando la testa. Cercando di restare tranquillo. Inizio a fare movimenti verticali.
-Allora?- Dice poco dopo sempre Louis.
-SIII.- Dice all’improvviso Harry.
Gli altri si girano verso di lui senza capire. Mentre io trattengo le risate.
Louis guarda in basso per capire cosa succede e capendo tutto scoppia a ridere.
Faccio sempre più veloce. Vedo Harry trattenere il respiro, appoggia le braccia sul tavolo nascondendoci la testa.
-Harry stai bene?- Chiede Louis trattenendo le risate, cercando di stare serio.
Lui annuisce con fatica. Mentre accellerà sempre di più il respiro.
-Sicuro? Sei strano..- Continua Zayn.
-S...Sicu..ro.- Dice ansimando. Io e Louis scoppiamo a ridere di nuovo. Mi accorgo che sta per arrivare. Così tolgo in fretta la mano .
Lui alza di colpo la testa e mi guarda male.
-Io.. vadoinbagno.- Dice in fretta alzandosi e correndo via. Mentre io e Louis continuiamo a ridere.
-Ma che ha fatto?- Ci guarda stranita Perrie.
-Hahahaha niente hahaha.- Dice Louis.
-Ok, allora oggi a casa di Abigail?- Cheide poi Niall.
-Ok, Louis, Liam, Zayn, Niall, Perrie e Harry a casa mia oggi.- Dico io annuendo.
-E io?- Chiede Alicia.
-Era ovvio che ci fossi anche tu.- Dico sorridendole.
-E noi?- Dicono le tre galline.
-Scusate, non ho un pollaio per galline.- Dico facendo spallucce. Loro incazzate si alzano e sculettando se ne vanno con Max.
-Non ti stanno simpatiche, vero?- Liam mi guarda divertito.
-Vero, ma Harry?- Ancora non era tornato.
Guardo Louis che per poco non ride e in quel momento torna Harry, che si siede tra me e Louis.
-Hei brò, che è successo?- Dice Niall.
-Niente. Avevo solo bisogno del bagno.- Dice guardandomi.
-Si, ci ha messo tanto perchè non sa farsi le seghe da solo.- Dice Louis scoppiando a ridere insieme a me.
Harry gli da un coppino e Louis lo guarda male.
-Ma che ho fatto.- Borbotta Tomlinson.
-Comunque oggi tutti da Abigail, tutti tranne Stefany, Brit ed Evelin.- Lo informa Perrie.
Lui annuisce e mi sorride maliziosamente. Oh oh.
La campanella suona e noi dobbiamo andare in classe. Vado con Alicia in classe dove abbiamo chimica. Che palle, e poi c’è teoria. Uffa.
Ci mettiamo nei nostri soliti posti, in fondo all’aula.
-Che hai fatto ad Harry?- Chiede Alicia sussurrando, la prof è appena entrata.
-Niente, perchè?- Sussurro facendo finta di seguire sul libro.
-Ma dai, l’hai visto?! Non mi dire che..- Si interrompe guardandomi.
-Non ci credo, sei una stronza.- Dice facendo finta di essere arrabbiata, ma sul suo volto si dipinge un sorriso divertito, per trattenere le risate.








SPAZIO AUTRICE.
Yooooo sono quiiiii xD
Se avete letto il capitolo e lo spazio autrice scrivete "DUGONGO"
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :3 Continuo a due recensioni.
AAAAAAAAAllora. volete una anticipazione del prossimo capitolo? vabbè, ve la metto anche se non volete (?)
hahahahahaa. la smetto di rompervi e me ne vado. scusate se è corto, mi impegnerò per farli più lunghi.
Ciaoooo bananeeee <3

"Anticipazione capitolo 3"
-Chi è stato?- La guardo attentamente.
-Mamma! Parla! Dov’è papà?!-  Una lacrime le riga il viso.
-Se n’è andato.- Sussurra cadendo in ginocchio a terra. Mi avvicino a lei e l’abbraccio.
-Ora dov’è?-
-Non fare niente, era destino.-
-Mamma, dimmi dove cazzo è!-