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Autore: Lallywhite_Lady Norris    24/04/2013    9 recensioni
Seiya è innamorato di una ragazza che da tempo gli porta via i suoi pensieri e il sonno. La ama con tutto se stesso, ma non riesce a confessare i suoi sentimenti. E' un ragazzo molto bello e amato da tutte le ragazze che incontra sul suo cammino..da tutte..tranne che da lei! Almeno questo è quello che crede lui! Riuscirà a conquistare il suo cuore e a vivere felice al suo fianco come tanto vorrebbe??
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Seiya, Usagi/Bunny | Coppie: Ami/Taiki, Seiya/Usagi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Molto entusiasta delle recensioni avute, ho deciso di regalarvi anche il secondo capitolo!!! Così posso partire tranquilla!!! Eheheheheheh!! Un bacione e buona lettura!!
 

Era da una settimana che Seiya cercava inutilmente di contattare Yaten per parlare con lui, ma il fratello aveva creato una barriera tra loro e sembrava decisamente intenzionato a tenere duro.
Seiya era decisamente giù di morale e non sapeva più cosa architettare per cercare di parlare con lui. Si sentiva proprio un verme.
Era rimasto a casa di Bunny e la ragazza, visto che la tensione non si accennava a placarsi, aveva deciso di ospitarlo fino a quando non si fossero chiariti e aveva deciso di dare la copia delle chiavi al ragazzo. Inutile dire che nonostante fosse molto delusa da lui, il fatto di poterlo avere così vicino giorno e notte non le faceva altro che piacere, così:
«Tieni Seiya! Sono per te!»
«Cosa sono?»
«Le chiavi di casa! Non posso continuare ad andare avanti e indietro e visto che dovrai rimanere ancora da me qualche giorno è meglio se hai un mazzo tutto tuo! Almeno entrambi siamo liberi di uscire quando vogliamo senza creare disturbi all’altro!»
«Testolina Buffa…grazie..non so cosa dire! Addirittura ti fidi così tanto di me da lasciarmi le tue chiavi?»
«Beh…alla fine è anche meglio lasciarle a qualcuno di cui ci si fida! Potrò aver bisogno di qualcuno che venga a controllare caso mai un giorno decidessi di andare via..e allora le lascio a te!»
«Hai davvero una personalità unica!»
“Ed è proprio per questo che mi sono così follemente innamorato di te!” pensava il giovane.
Nella testa di Bunny le cose non erano certamente diverse e se si era decisa a fargli fare le chiavi era anche perché così le sembrava che Seiya abitasse proprio con lei, quasi come un convivente.
“Che stupida sono! Mi attacco a qualsiasi sciocchezza pur di averlo vicino! Ma cosa posso farci se mi sono perdutamente innamorata di questo pazzoide combina guai? È da un sacco di tempo che ha smesso di essere semplicemente il mio migliore amico!”
I due ragazzi si stavano guardando fissi negli occhi e un silenzio un po’ imbarazzante era calato tra loro, così Seiya si era deciso a romperlo, iniziando a parlare di quella situazione scomoda che portava il nome di Yaten!
«Testolina Buffa..tu che ne pensi di tutta questa faccenda? Credi che Yaten tornerà mai a parlarmi?? Sono giorni che provo a parlarci, ma mi ignora completamente! Non so più cosa inventarmi!»
«Seiya, ascoltami! A tuo fratello prima o poi passerà, ma devi aspettare ancora un pò di tempo. Sai bene che non è facile come persona, ma alla fine rimani pur sempre suo fratello e le cose con Marta ho saputo che si sono sistemate! Vedrai che prima o poi vi chiarirete! Capisco che tu stia male, ma in fondo mi sembra anche il minimo questo suo atteggiamento! Provarci con Marta non è stata proprio una grande idea! Che poi io nemmeno sapevo che nutrissi interesse verso di lei!»
A quelle parole il ragazzo era rimasto di stucco. Cioè, Testolina Buffa, la SUA Testolina Buffa, credeva che lui ci avesse provato con l’amica perché spinto da un’attrazione nei suoi confronti, quando in verità l’unico motivo era proprio colei che ora gli parlava. Forse era meglio cominciare a chiarire proprio con Bunny!
«Ehi, frena! Frena! Non miravo a Marta! È stato solo un incidente di percorso! Io nemmeno mi sono accorto di quello che stavo per fare!! Non è lei che mi interessa! C’è un’altra ragazza a cui non smetto di pensare!»
Bunny = Shock.
“Ecco. Ce n’è già un’altra a cui punta. Che stupida. Beh ma d’altronde era normale che avesse qualcuna in testa. Una piccolissima parte di me sperava che fossi io, ma non è così! Altrimenti me lo avrebbe fatto capire chiaramente già da tempo! Non è uno che si fa tanti scrupoli se gli interessa qualcuno. Sono solo una stupida!” pensava molto tristemente la ragazza.
“Dannazione! Perché non trovo il coraggio di dirle che è lei quella che amo! Oh mia dolce Testolina Buffa, tu non sai cosa causi in me quando quei bellissimi occhi mi guardano intensamente! Non sai che farei qualsiasi cosa per te e non sai nemmeno quanto il mio cuore cominci a battere forte per l’emozione appena tu mi sfiori con il tuo corpo, quel corpo che desidero amare più di qualsiasi altra cosa al mondo. Quel corpo che mi fa mancare il respiro appena ce l’ho davanti agli occhi e che mi causa emozioni interne troppo vive da poterle controllare!”. Con questi pensieri Seiya stava fissando Bunny negli occhi, senza accorgersi che la ragazza gli aveva fatto una domanda.
«Seiyaaaaaaaaaaaa!! Ci seiii??»
«Eeeh? Scusa dicevi??»
«Ho detto che di questa ragazza non me ne hai mai parlato! Dev’essere davvero speciale se occupa sempre i tuoi pensieri! Beh spero vivamente che prima o poi entrambi troveremo la nostra piccola oasi di pace!»
Seiya stava per ribattere, ma il cellulare della ragazza aveva cominciato a squillare. Un numero sconosciuto.
«Pronto?»
«Bunny? Ciao! Non dire il mio nome ad alta voce se Seiya è li con te! Non fargli sapere che al telefono sono io!»
«Ah si, come va?»
«Brava! Ho capito che è li con te! Ascolta io volevo chiederti se potevi venire al parco domani pomeriggio! Vedi…..»
Il ragazzo misterioso aveva cominciato a spiegarle il motivo per cui voleva vederla.
«Certo! Quando?»
«Verso le 15.00 sulla panchina dietro la quercia! D’accordo??»
«Ok! Tranquillo! A domani allora!»
«A domani! Ciao!»
Incuriosito dalla telefonata, Seiya aveva chiesto chi fosse e Bunny in preda al panico aveva deciso di rispondere, una risposta che non piacque per niente al giovane:
«Ehm..era quel ragazzo della discoteca! Quello di settimana scorsa te lo ricordi?»
A quel ricordo doloroso la rabbia del ragazzo aveva cominciato a farsi sentire e cercando di mantenere un tono freddo e distaccato disse:
«Si. Beh? Cosa vuole?»
«Mi ha chiesto di vederci al parco! Non è che mi accompagneresti domani alle 15.00?»
Seiya non credeva alle proprie orecchie! Cioè oltre al danno anche la beffa!
“Non solo questo ha il suo numero di telefono e vuole rivederla, ma io devo pure accompagnarla e soffrire come un cane in silenzio! No! Non se ne parla nemmeno!”
«Mi dispiace Testolina Buffa, ma domani ho da fare.»
Bunny era rimasta sgomenta dal tono di voce tagliente che aveva usato il ragazzo.
“Stai a vedere che ha da fare con qualcun’altra per un mordi e fuggi! Beh questa volta proverò con tutte le mie forze a convincerlo! L’avventura di domani può benissimo saltarla! Così anche io non mi mangerò il fegato dalla gelosia!”
«Dai ti prego! Che ti costa? Non puoi rimandare? Non te lo chiederei se per me non fosse importante! In fondo io ti sto dando una mano o sbaglio?»
Ecco. Ora il senso di colpa ci sta proprio tutto.
«Uffa! Sei proprio una Testolina Buffa! Ma ti pare che devo stare li a guardarti, mentre fai tutta la carina con uno sconosciuto? Io di reggere il moccolo proprio non ne ho voglia! Però, visto che sono in debito, farò questo sforzo! Pppfff!!»
“Se non fosse che è mio amico e so che ha detto quelle cose solo perché si preoccupa per me, potrei pensare che è geloso. Ma chi voglio illudere! Seiya non mi pensa minimamente da quel lato! Si preoccupa per me solo perché mi vede come una sorella da proteggere! Però mi ha fatto ugualmente piacere! Sono proprio patetica!”.
«Grazie Seiyuccio!»
Il ragazzo non aveva aggiunto altro e con un cenno del capo aveva sorriso malvolentieri a quella ragazza che lo aveva incastrato in quella tortura di cui avrebbe fatto volentieri a meno!
“Maledizione! Devo anche vederla mentre un demente ci prova con lei! Ma perché deve passare sopra ai miei sentimenti in questa maniera!! Non è giusto! Mi vengono dietro un sacco di ragazze e l’unica di cui mi interessa profondamente mi vede come un fratello! Non so fino a quanto riuscirò ancora a resistere!!”.
Con la tristezza che gli allagava il cuore, si era girato e se n’era andato verso la sua stanza.
 
Il giorno dopo era finalmente arrivato e Bunny e Seiya si erano diretti verso il parco dove ad attenderli, secondo il parere contrarissimo del ragazzo, doveva esserci un bellimbusto che aveva un appuntamento con la ragazza dei suoi sogni. Mentre camminavano, Bunny ad un certo punto si era fermata e il giovane si era girato verso di lei confuso:
«Beh? Che c’è Testolina Buffa?»
«E’ che sono un po’ nervosa! Non è che andresti avanti tu per vedere se c’è davvero? Magari mi ha voluto prendere in giro e non c’è nessuno!»
“Anche questo mi tocca fare ora! Dannazione! Beh magari posso dirgli che non c’è nessuno così non lo incontra! Siii!!! Grande idea!”
«D’accordo. Aspetta qui.»
 
Camminando a passo spedito, Seiya aveva raggiunto la quercia che padroneggiava in quel parco e una volta arrivata alla panchina, i suoi occhi e quelli di qualcun altro si erano sbarrati per la sorpresa:
«Ma che ci fai tu qui?»
«E’ quello che vorrei sapere anche io! Io sto aspettando, Marta!»
«Ma Bunny doveva incontrare un ragazzo proprio qui! Non lo hai visto?»
«Sono qui da un buon quarto d’ora e non è arrivato nessuno!»
 
Nella mente dei due ragazzi un’idea folle si era fatta strada e:
«Non è che per caso hai organizzato apposta tu questa trappola, vero?»
«Io non ho architettato proprio nulla! Sono sorpreso quanto te, Yaten!»
Ecco colui che aveva visto Seiya! Suo fratello! Ed ora aveva capito chi c’era dietro tutto questo! Altro che appuntamento! Gli aveva teso un’imboscata in modo che potesse parlare con lui!
«Questa volta Marta me la paga sul serio!» aveva detto il ragazzo scontroso.
I due giovani erano piombati in un silenzio decisamente fastidioso. Non staccavano gli occhi l’uno dall’altro, ma nemmeno accennavano a dire qualcosa, fino a che Seiya aveva preso un po’ di coraggio e con titubanza si era avvicinato alla panchina, con l’intenzione di sedersi.
«Senti, visto che hanno architettato tutto ciò, sarebbe scortese da parte nostra non apprezzare quello che hanno fatto. Quindi..che ne dici se parliamo un po’ io e te? Dobbiamo chiarire e lo sai anche tu!»
«Non vedo cosa dovremmo chiarire! Tutto quello che hai fatto mi sembra parli per te! Ma tanto non ti è servito a niente perché, per una volta, una ragazza ha scelto me invece di te!»
«E invece tu non sai proprio niente! Non sai cosa realmente è successo quella sera! Hai voluto credere a quello che ti ha fatto più comodo, senza darmi la possibilità di spiegarti!»
«Non vedo cosa ci sia da spiegare! Le donne per te sono come un trofeo e fartele passare tutte è il tuo passatempo preferito! Più chiaro di così! Non importa chi sia, l’importante è che Seiya ci provi con chiunque!»
«SMETTILA! TU SEI SOLO UNO STUPIDO!»
A quella frase buttata fuori con tanta ferocia, entrambi i ragazzi erano ammutoliti. Poi Seiya si era deciso a parlare:
«Ti chiedo solo di ascoltarmi senza interrompermi! Se poi vorrai credermi bene, altrimenti non so davvero cos’altro fare!»
Molto titubante alla fine anche il ragazzo dai capelli argentei era crollato.
«D’accordo! Parla.»
«Quella sera io non avevo minimamente intenzione di dar fastidio a Marta. È successo solo perché dopo aver visto una scena che non volevo vedere, mi sono ubriacato e senza capire realmente chi fosse colei che mi stava di fronte, mi sono sporto per baciare quella ragazza, ma solo per dimenticare ciò che i miei occhi avevano visto!»
«E cos’avevi visto?»
«Yaten, io ora ti confido una cosa, ma giurami che non la dirai a nessuno!»
Alzando un sopracciglio, Yaten aveva accennato con la testa e lo aveva incoraggiato a continuare.
«Io amo follemente una donna e quella sera mi sentivo appagato e felice solamente guardandola. Poi purtroppo un ragazzo le si è avvicinato, provandoci spudoratamente con lei. Io ho visto che la cosa non le dispiaceva e così ho iniziato a bere. Ubriaco come mi sono tirato, non mi sono nemmeno accorto di essere arrivato in centro pista, l’unica cosa che i miei occhi riuscivano a vedere era lei. Lei con quel maledetto che me la stava portando via. Quando ho visto il bacio sulla guancia non c’ho più visto! E dopo è successo quello che ti ha fatto infuriare! Ho tentato di baciare Marta per il semplice motivo che volevo dimenticare ciò che avevo dovuto vedere, ma non mi era accorto minimamente che la ragazza a cui stavo dedicando le mie stupide attenzioni era la tua fidanzata. Perdonami Yaten, ma ti giuro che questa è la verità!! Non volevo provarci con Marta. Te lo assicuro!»
Yaten aveva ascoltato tutto in silenzio, poi si era deciso a porre una semplice domanda:
«Ti sei davvero innamorato?»
«Peggio. Ho completamente perso la testa per lei. E la cosa più grave è che sto perdendo il controllo. Non ce la faccio più a tenerglielo nascosto!»
«Ma perché non le dici cosa provi? Non capisco dove sia il problema!»
«Il problema consiste nel fatto che lei mi ha fatto capire chiaramente che non potrà mai esserci nulla fra di noi se non rimanere amici. E io sto impazzendo!»
Yaten non aveva detto più nulla, continuava a ripensare a quello che gli aveva raccontato e non riusciva a credere che quello di fronte a lui, che gli aveva appena raccontato quelle cose, fosse suo fratello, quel fratello il cui scopo nella vita era perennemente quello di flirtare con tutte le ragazze possibili ed immaginabili finendoci a letto, per poi lasciarle il giorno dopo. Ora invece gli aveva rivelato che era perdutamente innamorato di una ragazza che, per ironia della sorte, era l’unica che non provasse il benché minimo interesse verso di lui.
Come un lampo a ciel sereno, Yaten però aveva cominciato a capire a chi si riferisse e, molto titubante e incerto, si era convinto a fare la domanda tanto sofferta:
«Parli di Bunny, non è vero?»
Seiya aveva sbarrato gli occhi increduli! Impossibile, Yaten aveva capito tutto! Forse era meno tonto di quello che credeva! Senza dire una sola parola, si era limitato ad accennare con la testa. Poi coraggiosamente aveva cominciato a parlare:
«Si. È proprio lei! Sono innamorato cotto. Quando ce l’ho vicina non capisco più niente e la sua sola presenza nella stessa stanza mi causa un’emozione e uno sconvolgimento interno che nemmeno so descrivere! Sto male se sta male anche lei e quando invece è felice mi sento al settimo cielo anche io. Sono geloso marcio se qualcuno le si avvicina, perché comunque io la reputo solo mia. Di notte non faccio altro che sognarla e quando ce l’ho davanti agli occhi…beh non ti dico cosa mi passa per la testa quando comincio a squadrarla dalla testa ai piedi! Sono follemente perso di quella ragazza, di quella dolcissima Testolina Buffa, che è riuscita ad entrarmi nell’anima senza che me ne rendessi conto!»
A quelle parole, Yaten aveva sorriso al fratello e mettendogli una mano sulla spalla, aveva cercato di sostenere il suo morale, che lentamente si era intristito.
«Coraggio, Seiya! Non è da te mollare così. Se davvero sei innamorato perdutamente di Bunny, perché non cerchi di provarci seriamente e di farle capire qualcosa? Magari si scopre anche lei innamorata di te!»
«Non voglio illudermi, Yaten. È la prima volta che mi sento così e mi sento completamente vulnerabile! Io la voglio disperatamente, ma la paura di un suo rifiuto mi fa stare ancora più male! La amo da impazzire!»
«Secondo me non dovresti farti tutte queste paranoie! Capisco le tue paure, perché con Marta le ho vissute anche io, però credo che valga la pena tentare! Almeno pensaci!»
«D’accordo! Te lo prometto! Tu però promettimi un’altra cosa….»
«Tranquillo..se ti riferisci a Marta, Taiki e Amy..non c’è problema! Ho la bocca cucita!»
«Grazie! Sei davvero un fratello unico!»
Mentre si stavano alzando, Seiya si era sbilanciato verso il fratello e con slancio lo aveva abbracciato calorosamente. Yaten, stupito da quel gesto inaspettato, dopo qualche secondo si era deciso a rispondere a quel contatto, decisamente insolito per uno come lui, freddo e scostante.
 
Pochi metri più in la, quattro persone si stavano godendo quella scena, segno che il loro piano era andato a segno. Con il sorriso sulle labbra si erano voltati e avevano incominciato ad incamminarsi verso le rispettive case.
 
Finalmente la serenità era ritornata a coccolare quel gruppo così diverso, ma così unito allo stesso tempo!
 
 


Eccoci qui alla fine del secondo capitolo! Sono stata di parola: pubblicato entro mercoledì!!! xD Spero davvero che sia di vostro gradimento!
Mentre attendo il vostro responso, io domani me la squaglio a Roma…un bacione!!!! E grazie a chiunque passi di qui!!
   
 
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