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Autore: PiccoloCuoreSenzaAmore    25/04/2013    2 recensioni
Quel giorno a svegliarmi non furono i caldi raggi del sole, ma bensì la pioggia.
Ho sempre amato la pioggia, o forse, sono stata costretta ad amarla.
Londra è la classica città dove a farle compagnia, quasi tutti i giorni, vi è la pioggia con i suoi fulmini, con i suoi lampi e con quel lieve venticello che ti scompiglia i capelli.
Lasciarla,oggi, non è la cosa migliore che mi può capitare,ma purtroppo devo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ricordate quando dissi che non sarei andata a quella festa della “Floriane” per nessun motivo al mondo? Perché l’ho detto,vero?
Beh,comunque sia, vi starete chiedendo per quale diavolo di motivo sono qui,a cercare qualche abito decente da indossare,giusto?
Ho una risposta,un solo nome,a tutte le vostre domande.
LIAM!
-Ehi Iris,allora? Come sta proseguendo?- mi richiama Liam, non spostando lo sguardo dal maxi schermo della tv. Sbuffo,prendendo un vestitino rosso,corto.
Forse un po’ troppo corto.
-Liam,ti odio,sai?- sbotto,chinandomi,per racchettare i restanti vestiti,lanciati a terra precedentemente. Questo ragazzo mette ansia,molta ansia.
-Sono le 19:00,Iris! Vuoi muoverti o no?-
-NO!-
esclamo,alzando gli occhi al cielo.
Sorride,mettendo in pausa il gioco e degnandomi,finalmente,di uno sguardo.
-Sai che ci divertiremo!- esclama a sua volta,alzandosi dal letto –Perché la fai tanto tragica?- continua,venendomi incontro.
-Perché t’importa andare a quella festa?! La SUA festa!- enuncio,marcando il “sua”,manco fosse una norma giudica.  Muove il capo a mo’ di dissenso,per poi prendermi il viso fra le mani e lasciarmi,all’estremità delle labbra,un dolce bacio che mi fa rabbrividire.
-Non è per Floriane che ci vado e lo sai!- risponde,accarezzandomi le guance con due dita –Voglio solo divertirmi e farti divertire- continua, facendomi l’occhiolino.
Lo guardo in cagnesco, staccandomi dalla sua presa per dirigermi verso il bagno.
-Ti odio Liam Jemes Payne,ti odio più di me stessa!- concludo,chiudendomi la porta alle spalle.
Lo odio,si.


Il telefono squilla,facendomi bruciare con la piastra.
Sento la suoneria,ma non riesco a trovarlo.
Panni su panni,è l’unica cosa che i miei occhi riescono a vedere. Dove diavolo sei?!
-Pronto!?- ammicco,ansimante, portandomi una mano sul petto.
Alcun suono. –PRONTO!?- ripeto,a voce più alta.
-Senti,chiunque tu sia,vedi che non ho tempo da perdere quindi,vedi di non scaraventarmi le ovaie e ris..-
-Signorina Smith? Sono il professor Tomlinson.-
sento sussurrare dall’altra parte del telefono,che quasi mi scappa dalle mani.
Un sorriso da ebete fa formare le due “famose”,come le chiama Liam, fossette ai lati del viso.
-Scusi per l’orario- mmh,mi da del lei –Ho recuperato il suo numero tramite la segreteria e.. Insomma, volevo dirle  che..-
-Prof,per quale diavolo di motivo mi sta dando del lei?-
sbotto,ammiccando un sorriso.
Lo sento ridacchiare,prima che il suono della sua voce catturi nuovamente i miei timpani.
-Mi fai finire?-
-Si muova,che ho da fare!-
esclamo,forse con po’ troppa acidità.
Guardo l’orologio che segna le 20:09.
Liam mi ammazzerà,ne sono convinta.
-C’incontriamo?- faccio per rispondere ma mi precede –Magari.. Domani?-
-Certo! Casa mia o casa sua?-
domando,senza pensare,spazzolandomi i capelli.
Solo dopo mi accorgo del “doppio senso” e subito rimedio. –Insomma,per il compito Louis!- continuo,marcando il suo nome.
Ridacchia. –Beh,la invito a casa mia dolce donzella. 18 in punto. Non tardi-  conclude,continuando a usare quell’arrogante tono da gentiluomo che tanto mi sta alle ovaie.
Okay,18 in punto,vedrò di fare del mio megl..
-IRIS VUOI DARTI UNA MOSSA?!-
-Arrivo!-
urlo a Liam, scendendo frettolosamente le scale.
All’ultimo scalino,il mio petto incontra qualcosa,che gli impedisce di andare avanti e che mi permette,però, di fare un bel volo a terra.
-Porco spino,ma che minchia fai?- urlo, alzando il capo.
I miei occhi azzurri incontrano quelli color smeraldo del riccio che indossa uno smoking nero che gli sta una meraviglia.
Rimane a fissarmi,dall’alto,senza proferir parola.
Non che io faccia qualcos’altro,sia chiaro,ma comunque.. DANNAZIONE,E’ LUI L’UOMO!
-Mi dai una mano o vuoi rimanere imbambolato lì per tutta la sera?!- sbuffo, facendolo tornare sul pianeta Terra. Mi porge la mano,che afferro,per aiutarmi ad alzare.
-Grazie- sbotto,indietreggiando di scatto e distaccandomi da quella dolce stretta che ci aveva avvicinati e non poco. 
-Sei bellissima- sento sussurrare alle mie spalle,mentre noncurante mi avvio verso Liam e Niall,che mi guardano a bocca aperta.
-Che avete da guardare?! Muovetevi!- esclamo, spingendoli verso l’uscita.
Una volta fuori,sullo stipite della porta, mi giro verso Harry,che continua ad avere quello sguardo così serio e.. Protettivo.
Gli sorrido,per poi girarmi ed entrare in macchina.
Sarà una lungaaaa serata.



-Iris!- mi sento chiamare,mentre mando giù il 4 bicchiere di vodka. Pesca,mlml.
-Che vuoi Liam?- urlo per farmi sentire,mentre il barista mi regala un sorriso. E CHE SORRISO!
-Quanti ne hai bevuti?- Mi riprende lui,assumendo un’espressione seria. Gli faccio segno di “quattro” con la mano,facendo spallucce.
-Non sono tanti!- cerco di giustificarmi,iniziando a ridere per una ragione a me estranea.
Liam mi prende per un braccio,trascinandomi a forza fuori. Fuori da quell’edificio,fuori da quel caos,fuori da quella puzza di alcool,fuori da tutto e da tutti.
Vedo che è “arrabbiato” o “deluso”,probabilmente,ma non m’importa.
Sa come sono fatta. Sa che a queste feste l’alcool è il mio unico migliore amico e  che prende facilmente il suo posto.
-Dai Liam,non fare il piagnucolone!- esclamo,  dandogli una sberletta amichevole sul braccio.
Scuote il capo,sospirando,prima di sorridere.
-Odio quando ti ubriachi,lo sai. Non ti fa bene,e questa notte ti dovrò sopportare!- sussurra, socchiudendo per qualche attimo gli occhi –Vuoi che ti prenda un bicchiere d’acqua? O.. Un caffè,magari?- domanda in seguito, tirando su la zip della giacca.
Annuisco titubante,stringendomi nelle spalle.
Abbasso il capo,lo rialzo solamente quando sento un fruscio di vento scompigliarmi i capelli.
Vedo il mio migliore amico allontanarsi,aprire la porta che conduce alla cucina e chiuderla nuovamente.
Sorrido,sorrido spontaneamente.
Sono fortunata ad avere lui con me. Lo paragono al mio angelo. A colui che c’è sempre stato per me,qualsiasi cosa sia successa e..
Qualcosa si poggia sulle mie spalle,facendomi sobbalzare.
Una giacca,una giacca di uno smoking. Alzo il capo,soffermandomi,ancora una volta in quella sera, in quei due smeraldi verdi,che luccicano come non mai.
-Harry,che..-
-Shh!-
sussurra,poggiando l’indice sulle mie labbra –Sei sobria?- domanda poi,facendomi accomodare su una sedia presa lì fuori,a scrocco.
Come risposta inizio a ridere,noncurante del dolore ATROCE al capo.
Sorride anche lui,sedendosi proprio di fianco a me.
-Stanotte non sarà una delle migliori per te,sai?-ironizza,scuotendo il capo –Ma devo farti una domanda. Ora,anche se non sei lucida.- continua,diventando improvvisamente serio.
-E falla,muoviti!- esclamo,incitandolo con la mano.
-Cosa c’è fra te e quel lurido verme del prof. Tomlinson?-
Rimango impietrita sgranando gli occhi. Non sono lucida,ma nemmeno scema.
-Perché lo definisci verme?- domando a mia volta, inarcando le sopraciglia –Non lo è! E’ una bravissima persona!- continuo,alzandomi dalla sedia.
-Non lo conosci!- esclama, alzandosi a sua volta –Non sai che razza di persona è,Iris!-
-Perché tu si!?-
lo blocco,alzando di poco la voce –Tu lo conosci?!-
-SI!-
urla,prendendomi le spalle con le mani –Lo conosco molto meglio di te tanto da assicurarti che è un pezzo di merda e che devi stare lontana da lui se tieni ai tuoi sentimenti!-
SENTIMENTI? Ma scherza?!
-Tu! TI DROGHI!- esclamo,sciogliendomi dalla sua presa e facendo,involontariamente,cadere la sua giacca a terra. Brividi di freddo percorrono tutto il mio corpo,facendomi  fuoriuscire un gemito.
-Non chiamarlo pezzo di merda! Mi sta aiutando  e molto!-
-Non lo conosci! STA LONTANA DA LUI!-
alza ancora di più il tono,sull’ultima frase.
Beh,a parer mio,stiamo urlando,ma siamo entrambi troppo poco lucidi per percepirlo.
-Come lo conosci!? COME FAI A CONOSCERLO COSì BENE?! MANCO CI FOSSI ANDATO A LETTO INSIEME!- urlo, e questa volta me ne accorgo addirittura io.
A differenza della reazione che mi aspettavo,rimane in silenzio,come se le mie parole lo avessero colto di sorpresa.
La mano destra raggiunge le mie labbra,semi-aperte,mentre i miei occhi combaciano con i suoi.
-L’ho sempre detto che si una ragazza intelligente,Iris- conclude,porgendomi ancora una volta la sua giacca,per poi andarsene,verso la stessa porta che aveva varcato Liam qualche secondo fa.
NON E’ POSSIBILE.















Okaaay,sarà anche vero che sono mancata molto,ma comunque le recensioni so rimaste com’erano.
Beh,voi vi chiederete perché ho postato questo capitolo,giusto?
A dirla tutta non lo so nemmeno io. Voglio solo vedere se qualcuno si caga la mia storia,oppure devo mollare tutto.
Se ci siete,fatemi un fischio ragazze! Sto continuando solo per voi.
Fare il classico non è stata la cosa migliore che ho scelto,,ma comunque è un mio dovere studiare,come lo è di tutti. Scusate la mia assenza,sempre se c’è qualcuno con cui scusarsi.
Vi voglio bene,comunque.
Chiunque segua ancora la mia o le mie fic.
Holaaa,fatemi sapere se è da continuare o se è da buttare nel cestino dell’immondizia.
Ps: Penso più la seconda.

  
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