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Autore: Bolookslikeme    25/04/2013    1 recensioni
*un pezzo del capitolo 1*
Nella nostra scuola c’era una gang chiamata “i ragazzi numerati” ad ognuno di essi c’era un numero al posto del nome, solo il capo veniva chiamato con i nome. Lui era il capo.
“Non mi importa chi sei.” Dissi aggrottando le sopra ciglia.
PS: é un pezzo, solo uno!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo scuola dovetti andare agli allenamenti.

Entrai negli spogliatoi, siccome la palestra e gli spogliatoi erano due stanze diverse dovetti prima attraversare un corridoio non troppo corto.

Quando stetti per rimettere la canottiera con cui dovevo fare gli allenamenti, il chiasso che c’era nella stanza si zittì, mentre io stavo per tirarmi giù i pantaloncini per cambiarmeli mi girai e vidi Mark nell’uscio della porta.

Mi fermai a guardarlo fino a quando fu ricoperto da ragazze, tutte le mie compagne di pallavolo erano tutte attaccate a lui, lo ammetto, ero circondata da puttanelle in reggiseno e slip che lo abbracciarono, baciarono, gli stavano facendo di tutto e di più, Dio mio.

“Scusate ragazze, sono venuto per un’altra ragazza, vi amo, lo sapete!” Disse spostandole con entrambi le mani e facendo l’occhiolino ad esse.

Si diresse verso di me, mi guardò con un espressione pervertita al massimo, mi accorsi che avevo la canottiera in mano ed ero in reggiseno, mi coprì immediatamente, non volevo che lui mi guardasse ancora a lungo.

“Dai, non fare la stronzetta a fatti guardare” Mi disse cercando di togliere le mie mani che tenevano in mano la maglia che copriva me.

“Dai, non fare lo stronzetto e toglimi quelle mani di dosso.” Dissi con semplicità.

Lui rise al mio commento, girandosi verso le ragazze e indicandomi.

“Avete visto ragazze? Vuole fare la spiritosa” Disse ridendo.

Si riavvicinò a me, prendendomi per le spalle, alzandomi e portandomi nel bagno.
Lì cercò di togliermi la maglia e di baciarmi, ma riuscì a fermarlo.

“Lasciami!” Gridai.

“No, bimba! Adesso tu appartieni a me!”

“Sta minchia appartiene a te! Togliti!” Dissi tirandogli un calcio nei ‘gioielli di famiglia’.

Si piegò in due per il dolore, quando uscii dal bagno vidi altri due ragazzi, uno biondino, sembrava innocuo, mentre l’altro guardava attentamente la maglietta stropicciata e tirata in avanti; non li avevo notati prima.

“No amore mio, non si fa così” Mi prese dalla maglia, mi buttò contro il muro.

“Mark! Lasciala stare!” Disse il biondino con un numero “4” sulla maglia nera.

“Quattro, fatti i cazzi tuoi!” Esclamò Mark.

“Mi hai portato?! Eh adesso ti arrangi, che ti ha fatto? Perché la devi trattare così? È una donna cazzo Mark!” Ribatté il biondino piuttosto arrabbiato.

“Vuoi finire al suo posto biondino?” Rispose Mark lasciandomi e avvicinandosi verso il biondino.

“Mark, non sono ne quattro ne biondino, il mio nome lo conosci, e sai anche che odio essere chiamato così. Niall, Niall è il mio nome.” Rispose, come disse lui stesso… Niall.

Mark inclinò la testa di lato, allungando una mano in segno di sfida.

“Mark, smettila!” Cercai di fermarlo.

“Stai zitta!” Mi rispose senza degnarmi di uno sguardo.

Mi irritai alla sua risposta.

“Adesso mi sono stancata, quando è troppo… è troppo. Sono troppo buona, dovrei iniziare a cambiare.” Dissi staccandomi dal muro freddo del bagno e avvicinandomi a loro.

“Spostati o ti faccio male.” Disse Mark continuando a fissare Niall con quei occhi diabolici.

Rimasi ferma dove ero, il mio sguardo era fisso su Mark, mentre il suo mi sorpassava, fissava il ragazzo dietro le mie spalle in un modo minaccioso.
I miei capelli castani mossi vennero raccolti da un elastico, mentre la fascia di fiori che portavo sempre venne legata alla caviglia.
Dopo ciò riuscii ad attirare la sua attenzione, si tranquillizzò dopo avermi visto impegnata a legare la fascia.

“Sei bellissima e soprattutto indifesa.” Disse accarezzando il mio viso, non notando la mia espressione.

“Non toccarmi!” Dissi fermando il suo polso.

“Dai facciamo pace.” Disse avvicinando le sue labbra sul mio orecchio scoperto.

“Staccati!” Urlai.

Niall, mise una mano sulla mia spalla allontanandomi.

“Hai sentito? Ha detto di staccarti!” Disse Niall stringendo i pugni.

Sentii una voce chiamare il mio nome, era una mia compagna di pallavolo.
“Stella, sbrigati, si stanno infuriando le allenatrici!” Disse senza sapere che cosa stava succedendo.
Mi allontanai senza farmi vedere e corsi lungo il corridoio sperando che tutto ciò sarebbe finito al più presto.

***

Alla fine degli allenamenti restai in palestra a fare qualche esercizio con il pallone, ero da sola.

Buttai la palla contro il muro per poi riprenderla con dei palleggi.
Ad un certo punto sentii delle mani fredde sui miei fianchi scoperti dalla maglia quasi a top. Mi girai di scatto, e tirai la palla senza vedere chi fosse.

Il ragazzo gridò, mi accorsi che non era il ragazzo che speravo non fosse (?). Niall.

“Oh mio Dio, scusami, davvero, pensavo fossi ancora Mark…” Dissi mettendo la mia mano sulla sua schiena, aiutandolo ad tirarsi su.

Appena si voltò verso di me vidi dei lividi sulla faccia, sapevo che non era stata la pallonata tirata da me, ma sicuramente le mani di quel maledetto.
Aprii leggermente la bocca dallo stupore, vidi le sua labbra sanguinare, non ci potevo credere.


 

Holaaa!
Sì, ci sono dei capitoli corti, ma questo è perchè voglio farne di più :3
Ditemi che ne pensate daii! <3
-Ale

  
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