Capitolo 3 :

" Bulimic? "

L'ora di matematica finì e fui costretta a scarrozzarmi Niall in giro per la scuola, di nuovo.
Avevamo tecnologia alla terza ora e italiano alla quarta e alla quinta; la lezione di tecnologia finì velocemente al contrario di quelle di italiano che parevano non finire mai e quando finalmente suonò la così tanto attesa campanella che segnava la fine delle lezioni ne fui sollevata.
Una volta fuori dalla classe pregai di non incontrare Gary, quando mi ricordai che era lunedì e la sua classe aveva il rientro il pomeriggio mentre noi no.
Ormai lo avevo imparato a memoria:

Il lunedì venivo pestata di mattina,
Il martedì dipendeva da come giravano a Gary,
Il mercoledì a volte solo il pomeriggio a volte sia la mattina che il pomeriggio,
Il giovedì solo ed esclusivamente il pomeriggio,
Il venerdì per mia fortuna non venivo pestata quasi mai,
e il sabato non c'era scuola per cui problema risolto.

Appena fuori dal cancello misi le cuffiette e il mondo intorno a me sembrò scomparire insieme a tutti gli sguardi pieni di odio delle persone intorno a me. Give me love di Ed Sheeran rimbombava nella mia testa, amavo quel ragazzo era l'unico in grado di capirmi, non lo avevo mai incontrato, i miei occhi non avevano mai avuto l'opportunità di perdersi dentro le sue iridi blu, le mie orecchie non avevano mai sentito la sua voce dal vivo, eppure sentivo più vicino lui, che in realtà era così lontano, che tante altre persone.
M'incamminai verso casa pensando ad una scusa plausibile da dire a mia madre per giustificare tutti i lividi, che come ogni giorno, si stavano formando sul mio corpo.

* * *

< Sono a casa! > urlai aprendo il portone, ma senza ricevere una risposta, molto probabilmente ero sola a casa. Salii i venti scalini che portavano al piano superiore diretta in cucina quando un post-it attaccato alla porta della mia camera da letto attirò la mia attenzione:

" Oggi alle cinque i nuovi vicini verranno da noi per il thè,
fatti trovare pronta,
ti ho comprato un vestito adorabile è dentro l'armadio.
Provalo!
Ci vediamo verso le quattro e mezzo, quando esco da lavoro.
Ti voglio bene.
xx, mamma "

< Un'altro stupido vestito che non indosserò mai! > Pensai ad alta voce. < Perché mamma si ostina a comprarmi vestiti, orribili tra l'altro >. Staccai il post-it dalla porta e entrai in camera, sbuffai aprendo l'armadio, rimanendo piacevolmente sorpresa, il vestito mi piaceva, aveva una fantasia strana, come un mix di tanti colori , il tutto abbinato ad una cintura gialla stretta in vita, in più era corto davanti e più lungo dietro, cosa che amavo.( http://image.tally-weijl.net/wcsstore/SharedStoreFront/Custom/img/pdp/lrg/ROPOLSONA-YELBLU002-04.jpg ). Tutto sommato era un bel vestito e mamma aveva le scarpe perfette da abbinarci, solo che addosso a me sarebbe diventato orribile. Sospirai appoggiando il vestito sul letto, lo avrei messo solo per fare un favore a mamma, tanto come minimo i nuovi vicini sarebbero stati due novantenni follemente innamorati con la vita appesa ad un filo a cui non sarebbe importato altamente niente di come ero vestita.
Afferrai una felpa larga dal mucchio di vestiti gettati a caso sul pavimento della camera e mi diressi verso il bagno. Mi spogliai, rimanendo solo in mutande e reggiseno, prima di montare sulla bilancia, 48 kg spaccati, non erano tanti considerando che ero alta 1.60, ma a me non andavano bene, dovevo dimagrire come minimo di tre kg, decisi di non mangiare, non mangiavo mai quando mamma non era a casa, almeno non sarei stata costretta a vomitare tutto subito dopo.

Anoressia mentale, questa sarebbe stata la diagnosi psichiatrica dei dottori di quel disturbo alimentare chiamato più comunemente Bulimia.

* * *

Erano le 16.30 e mamma sarebbe tornata a momenti, e anche i nuovi vicini sarebbero arrivati tra poco, così decisi di prepararmi: indossai il vestito che come previsto addosso a me era orribile, sciolsi velocemente i capelli aggiustandoli un po' alla meglio, sistemai il trucco, riempii i polsi di braccialetti per nascondere i tagli e misi le scarpe di mamma.
< Amore sono a casa! > La sentii urlare mentre chiudeva il portone, ma non gli diedi molta importanza, anzi feci di niente. < Amore?! > Ripetè di nuovo una volta sù, < sono qui! > Dissi spegnendo controvoglia le televisione e andandogli in contro.
Si bloccò per un istante a guardarmi < Sei bellissima > disse con gli occhi lucidi < lo dici solo perché sei mia madre > scosse la testa in segno di disapprovazione e mi baciò la guancia, < vado a preparami anche io, i vicini staranno per arrivare > se ne andò tirandomi una piccola pacca sulla spalla proprio dove si stava formando un livido, una fitta mi trapassò il corpo e i miei occhi si riempirono di lacrime al solo pensiero di come mi ero procurata quei lividi.
Il campanello suonò distogliendomi dai miei pensieri < Amy vai ad aprire questi saranno sicuramente i vicini > urlò mia madre dal bagno < va ad aprire e falli accomodare in salotto mentre finisco di prepararmi >. Asciuguai furtivamente una lacrima che non ero riuscita a trattenere e andai ad aprire con il sorriso più credibile che fossi mai riuscita a fare. < Buonasera > dissi io aprendo il portone < voi dovete essere i > mi bloccai all'improvviso...

TO BE CONTINUED....

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Holaaaa
eccomi finalmente con un altro capitolo ch si può praticamente dire che è stato un parto lol
è da tantissimo tempo che non aggiornavo.
Vi ho lasciato un po' di sospence in fondo,
ma spero vi piaccia comunque,
ci sentiamo presto, aspetto le vostre recensioni.
e colgo l'occasione per ringraziare tutte le meravigliose ragazze che hanno recensito gli scorsi capitoli.
Grazie di cuore.
xx.
.Clear

Capitolo 3 : " Bulimic? "

Capitolo 3 :

" Bulimic? "