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Autore: Gayzelle    25/04/2013    15 recensioni
Fiction ad OC!! ISCRIZIONI CHIUSE!!
Chi non ha mai voluto andare in campeggio insieme ai nostri cari Inazumiani?
Beh, se volete partecipare ad un campeggio alquanto divertente ( almeno spero!) e con qualche coppia qua e là, leggete le informazioni e mandatemi i vostri OC!
Partecipanti:
Giada Joestar
Directioner_Inazumiana
Alekiri
Chi_chan97
Vittoria Miharu
Micchan91
Kya_
SnowBlizard
Axel tornado di fuoco
anny131
benee16
Nipah_Girl
Met
Eccezioni per:
pikachu9876
Lethe_chan
Francy131876
Urashichan_Tina
Alicchan
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Campeggio!

Capitolo 2

 
La porta dell’aula si spalancò e la professoressa Minamino entrò raggiante.
Aveva i capelli corvini legati in una coda e gli occhi azzurri erano coronati da un po’ di ombretto rosa-pastello in tinta con il lucidalabbra. Portava un elegante vestito bianco con un motivo di fiori di ciliegio con una fascia rosa legata in vita.
Per quanto semplice, il suo stile era impeccabile.
-Ehi Micchan! Oggi appuntamento galante?- Chiese Kasai, seguito dalle risate dei compagni.
-Ah, piccoli pettegoli! Cosa andate a pensare? Ma in fondo anche io alla vostra età ero così.-
Disse la professoressa portandosi una mano sulla guancia e arrossendo impercettibilmente.
-Comunque sapete perché oggi siete qui, no?-
-Veramente io non l’ho ben capito!- Disse Martina dal fondo dell’aula, facendo girare tutti verso di lei.
-Beh? Che ho detto?! - Domandò incrociando le braccia e facendo sentire il suo strano accento.
-Niente di male, anzi, io sono qui apposta per spiegarvelo: tutte le classi appartenenti alla stessa sezione sono state messe in un’unica aula e diciassette alunni verranno mandati a fare una gita fuori città. I luoghi possibili in cui potrete risiedere sono tanti quanti le sezioni e verranno sorteggiati. Coloro che partiranno, verranno accompagnati da tre volontarie del primo anno del liceo Souru, qui di fronte, e da dei ragazzi che, se ho ben capito, vanno alla Raimon…-
-Raimon Jr. High?!- Dissero Mahai, Flora e un’altra ragazza in coro.
Scoprirono che quest’ultima si chiamava Erika Kazemaru e, come le altre due, era la sorella di un giocatore dell’Inazuma.
Era alta verso il metro e sessanta, poco più poco meno, e i boccoli turchesi le ricadevano sulle spalle, mentre la frangia liscia le copriva la fronte. Gli occhi dorati avevano assunto per un attimo un’espressione felice e sorpresa, per poi divenire vacui e seri.
La bionda e la corvina iniziarono a saltare dalla gioia, mentre Erika si ricompose subito e riacquistò l’espressione indifferente e distante di prima.
-Io non avevo notato quella ragazza.- Bisbigliò Sumire all’orecchio di Autumn.
-Già, la trovo mooooolto strana!- Commentò Iris con poco tatto.
-Iris…-Disse la castana sospirando.
-Effettivamente ha ragione. Erika non mostra mai i suoi sentimenti e per questo difficilmente la si nota, nonostante ciò è un’ottima consigliera e le malelingue su di lei sono solo cavolate!-
-Ragazze, capisco il vostro entusiasmo, ma fatemi finire di spiegare.- Disse la professoressa Minamino schiarendosi la voce.
-Non verrete accompagnati da una classe, bensì, basandomi su ciò che mi hanno detto, da una squadra di calcio: l’Inazuma.-
Dei mormorii si alzarono dall’aula, tutti gli alunni erano sorpresi e felici allo stesso tempo.
-Ma ora, fatemi dire i nomi di chi andrà alla gita!- Aggiunse la Minamino zittendo tutti con un solo gesto.
-Dunque, prima di iniziare ci tengo a dirvi che la scelta degli alunni è stata puramente casuale, ed ora fatemi leggere i nomi, chi verrà chiamato si alzi e si metta di fianco alla cattedra.
Hikari Tsurigo, Lay White, Flora Gouenji, Mayu Kizuna, Giada Lovegod, Rendy Place, Iris Ama-sa, Francesca Harada, Martina Blake, Kasai Urashi, Miwako Tachibana, Erika Kazemaru, Mahai Tsunami, Sumire Hayashi ed infine Autumn Miller!-
Una fila di ragazze era disposta accanto alla cattedra e la maggior parte non riusciva a trattenere la gioia.
-Ma sono l’unico ragazzo!- Esclamò Kasai inizialmente deluso.
-Ma a noi basti e avanzi!- Rispose Mahai scettica, accompagnata dai risolini delle compagne.
-Comunque cercate di socializzare entro il giorno della partenza e Kasai, niente idee strane, intesi?
Oh povere ragazze, dovrete sopportare un così orribile soggetto! Mi dispiace che non ci sarò io a darvi del sostegno morale!- Disse la prof un po’ dispiaciuta, ma anche sollevata di non dover fare da balia ad un pervertito piromane amante degli ordigni esplosivi.
-Come prof…chi ci accompagnerà allora?- Chiese una ragazza alta e dai capelli biondi tendenti al castano.
-Oh beh, la professoressa di matematica, credo.-
-Cosa?!- Dissero quasi tutte le ragazze all’unisono.
La prof di matematica era una donna crudele che adorava vedere gli alunni disperarsi e faceva di tutto per peggiorare la vita dei ragazzi.
 -Oh suvvia! Non siate cattive con lei, è una brava persona in fondo!- Disse la Minamino con un sorriso dolce sul volto.
-In fondo…molto in fondo…- Sussurrò Giada con disprezzo.
-Bene ragazze, ora ci rechiamo nell’atrio e vediamo dove andrete. Forza, muoversi!- Disse la professoressa incamminandosi verso la porta, seguita da uno sciame di ragazze estasiate.
-Ehi tu! Vieni qui un attimo!- Disse Iris alla ragazza che ancora non si era presentata.
-Parli con me?- Chiese quella con voce flebile.
Era alta per la sua età, aveva i capelli biondo-castano erano talmente sottili e morbidi da svolazzare nell’aria ad ogni passo che faceva, gli occhi marroni erano dolci, ma con un velo di tristezza.
-Sì esatto! Non ci conosciamo, tu come ti chiami?- Continuò Iris stringendole la mano.
-Lay White.- Fu la secca risposta della ragazza.
-Ah piacere! Io sono Iris Ama-sa, vado in seconda D ed ho una sorella, Sumire, non so se la conosci…è una ragazza bassina, con i capelli come i miei, solo meno rossi e…-
-Stai iniziando a darmi i nervi, sai? Parli troppo.-Disse seccata Lay accelerando il passo e lasciando Iris scioccata.
-Che c’è sorellina?- Chiese Sumire passandole vicino insieme alle ragazze appena conosciute.
-C’è che qualcuno dovrebbe imparare ad essere più gentile!- Sbottò la rossa visibilmente arrabbiata.
-Quando fa così, è meglio lasciar perdere.- Disse la castana sospirando.
Arrivarono nel grande atrio e le classi erano già riunite intorno alla piccola figura della preside, alta poco più di una ragazzina di prima media.
Iniziò a mescolare i bigliettini su cui erano scritti i luoghi delle gite, fece avvicinare un alunno di ogni sezione alla sfera in cui erano contenuti e ne pescarono uno a caso.
Venne chiamata Miwako e, dopo aver pescato un biglietto, lesse ad alta voce:
-Campeggio, Parco Nazionale Akan, sud-ovest Hokkaido. Mi scusi, ma non è vietato accamparsi in un Parco Nazionale?- Chiese la rosa con un sorriso dolce.
-Solitamente sì, ma abbiamo avuto il permesso perché si accamperà lì anche la famosa squadra di calcio, Inazuma Japan, e sarete nello stesso accampamento.- Concluse soddisfatta la direttrice.
-Ma allora era tutto calcolato!- Esclamò Rendy in tono sorpreso.
-La professoressa ci aveva già avvisato che saremmo stati con la Inazuma!-
-N-no beh, calcolato non direi…diciamo piuttosto…”organizzato”.- Disse la signora che si era fatta ancora più piccola di quello che era.
Prima che le ragazze potessero replicare, il portone si spalancò ed entrarono tre quindicenni col fiatone.
-Siamo arrivate in tempo?- Chiese una ragazza alta e magra, piegata sulle ginocchia per la fatica.
I capelli dello stesso colore del cacao erano legati in una coda di cavallo, che le ricadeva morbida sulla spalla.
Alzò il viso leggermente arrossato e scoprì gli occhi mori e furbi, scrutò i ragazzi con fare circospetto e si rialzò sventolando un pezzetto di carta.
-Siamo del liceo qui di fronte e dovremmo accompagnare la sezione…la sezione…-
-La sezione D.- Concluse una ragazza alta e molto magra.
Portava i capelli biondi e mossi legati in una coda laterale e gli occhi color nocciola esprimevano scontrosità e arroganza.
-Sì, guarda che lo sapevo!- Le rispose la mora incrociando le braccia a mo’ di sfida.
-Tsk! Come no!- Disse la bionda voltandosi dall’altra parte facendo oscillare la morbida coda a destra e a sinistra.
-Ragazze piantatela!- Esclamò sbuffando la terza, spostandosi i capelli blu oceano sull’occhio sinistro, tenendolo scoperto abbastanza da rivelarne il colore del cielo notturno, mentre in quello destro le più svariate sfumature di verde si fondevano l’una nell’altra.
-Ah! Accompagnerete queste ragazze quindi!- Disse la professoressa Minamino cercando di smuovere la tensione che si era creata nell’atrio.
Un colpo di tosse proveniente dal centro del gruppetto della D attirò l’attenzione di tutti.
-Queste ragazze e Kasai Urashi.- Aggiunse la prof con tono sconsolato e tenendosi le tempie tra l’indice e il pollice.
Seguirono dei risolini e uno sbuffo infastidito da parte del ragazzo, che si scostò un ciuffo di capelli dorati davanti all’occhio, nascondendo alla bell’e meglio il lieve rossore sulle sue gote.
-Domani preparerete le borse con vestiti, bottiglie d’acqua e libri o oggetti di svago in caso di pioggia.- Continuò la professoressa sorridente.
-Si possono portare videogiochi?- Chiese Giada speranzosa.
-No, sono vietati computer e console, portatili e non, mentre i cellulari si possono portare, tenendo conto però che non ci sarà sempre campo.-
Gli occhi di Giada si spensero, ma Iris e Rendy la presero a braccetto sorridendo amichevolmente.
-Ci divertiremo un mondo, vedrai!- Le sussurrò la rossa sorridendo.
Rendy annuì convinta mentre Giada le ringraziò riconoscente.
-Dicevo…ah, sì! Non dovrete preoccuparvi per il cibo, perché ci penseranno gli istruttori a portare ciò che sarà necessario, le tende invece saranno fornite dai ragazzi della squadra.-
Il discorso si concluse esattamente all’inizio del suono della campana di fine giornata.
-Allora a domani ragazzi! E mi raccomando, cercate di andare d’accordo fra di voi!- Disse salutandoli la professoressa.
-Andremo molto d’accordo, non si preoccupi.- Disse Kasai avvolgendo il braccio intorno alle spalle della quindicenne dai capelli color del cacao, la quale lo allontanò con un pugno sulla cassa toracica.
-Maria! Che fai?-  La ragazza dai capelli blu oceano intervenne bloccandola, in modo che non si scagliasse sul povero malcapitato.
-Che male, porca…-
-Porca?!- Domandò Autumn dietro di lui, con un’espressione arrabbiata e disgustata,tanto che  guardando attentamente si poteva anche vedere un’aura nera espandersi intorno a lei.
-Paletta! Sì cavolo, è sempre colpa delle palette! Senza di loro il mondo sarebbe migliore. Facciamo una protesta contro le palette!-
Kasai cercò di fare lo spiritoso, non ottenendo però il risultato voluto.
-Se…ti…prendo!!!- Maria si divincolò dalla presa dell’amica, Aloha, e si scagliò contro il ragazzo che iniziò a scappare percorrendo il perimetro del giardino scolastico.
-Kasai! Lo zaino! Z-A-I-N-O!!!- Cercò di chiamarlo Sumire, mentre la mora lo rincorreva indemoniata.
-Diamine è vero! Scricciolo, portamelo tu!- Urlò Kasai dall’altra parte del giardino.
-Neanche per sogno! Prima di tutto ho un nome, Sumire! Usalo qualche volta, altrimenti a che mi serve? Seconda cosa, non vedo perché dovrei tenere in spalla, non uno, ma ben due zaini da tre tonnellate ciascuno!- Gridò la ragazzina, allontanandosi poi insieme alla sorella e alle amiche, che ridevano per la scena che si presentava sotto i loro occhi.
-Non cambierà mai.- Sospirò la quindicenne bionda.
-E tu invece? Come ti chiami?- Chiese Iris parandosi davanti a lei e porgendole la mano.
L’altra rimase interdetta e non seppe come reagire al comportamento amichevole della ragazzina.
-Non vedo perché ti debba interessare.- Alla fine optò per il suo solito comportamento scontroso e le passò accanto senza degnarla di uno sguardo.
-Ma cosa ti costa scusa?!- Disse la rossa poggiando i pugni chiusi sui fianchi e mandando indietro i boccoli morbidi.
-Se ci tieni così tanto…mi chiamo Alessia Paceis.- Disse quella voltandosi solo per una frazione di secondo, per poi continuare a camminare imperterrita.
Intanto le altre si godevano le grida del povero Kasai e gli sguardi sconcertati dei ragazzi di prima, per niente abituati alle stramberie dei ragazzi più grandi.
 
Angolino dell’autrice
Ed eccomi qua in ritardo come al solito! ^^
Atsuya: Il bello è che te ne vanti pure…
L’importante è che il capitolo sia piaciuto!
Atsuya: Allora sei messa male…
Grazie per il sostegno morale T^T
Comunque volevo porre due domande:
La prima: Ora che conoscete meglio i personaggi, potreste scrivermi nelle recensioni
Chi vorreste avere come migliore amica?
Kasai: *Coff coff*
O amico? ^^”
Kasai: Grazie per essertelo ricordato…
Passiamo alla seconda domanda: vorreste che la fiction avesse anche episodi fantasy?
E’ tutto! E spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento! ^^
Atsuya: Ma come parli?!
In modo colto U.U
A presto! (si spera)
Alicchan
  
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