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Autore: carotina99    25/04/2013    2 recensioni
...Sentii l’impulso di baciarla come se fosse l’ultima volta. Mentre la baciavo, ad un certo punto non sentii più la sua stretta e le sue labbra non si muovevano più con le mie. Mi staccai e la osservai terrorizzato. C’era qualcosa che non andava. I suoi occhi, quegli occhioni verdi erano chiusi. Il suo petto non si alzava più....
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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25 Settembre 2013

-Harry, devo dirti una cosa….. mmm…. ecco….. diventerai papà-. Appena sentii queste parole fissai il vuoto per circa cinque secondi, quando finii di metabolizzare la frase che era appena uscita dalle labbra di Allyson cominciai a fissarla mentre le lacrime scendevano: era bellissima come sempre, aveva indosso il vestito che le avevo comprato qualche mese fa, ai piedi aveva le ballerine, i capelli  ondeggiavano in aria a causa del vento e aveva un’espressione preoccupata, stava cercando di capire se avessi preso bene o male la notizia. Dopo un bel po’ di tempo mi accorsi di essermi imbambolato e così facendo avevo fatto mettere ansia a Allyson. Così mi avvicinai lentamente a lei, le accarezzai il viso e ancora scosso ma felice mi abbassai fino alla sua pancia e lì diedi un delicato bacio. Poi mi sollevai fino ad arrivare davanti al suo volto e la baciai, trasmettendole tutta la mia felicità; all’inizio lei sembrò scossa dalla mia mossa ma poi sorrise sulle mie labbra e mi circondò il collo con le sue esili braccia. Quando ci staccammo le chiesi:

-I…Io  di…diventerò papà?- lei sorridendo annuì e io la ribaciai felice per il fatto che tra nove mesi un bambino mi avrebbe chiamato papà.

14 Febbraio 2013

-Bene, la bambina è sanissima, congratulazioni- il dottore Stewart stava offrendo ad Allyson una salvietta per pulirsi la pancia dal gel, io intanto mi asciugavo le lacrime che erano scese vedendo la mia bambina che tra qualche mese avrei potuto tenere in braccio.

Stavamo uscendo dallo studio dopo aver ringraziato il dottore quando ci fermò

-U…un attimo, posso parlare con lei signorina Allyson?- lei si girò e con il volto cupo assentì entrando nello studio, stavo per seguirla quando il dottore mi disse:

-No, lei resti fuori, devo parlare solo con lei riguardo a… a… ehm… riguardo a certe cose che servono alle donne incinte- detto questo mi chiuse la porta in faccia rompendomi quasi il naso. Sbuffando mi allontanai dalla porta e mi sedetti su una sedia lì vicino. Dopo venti minuti uscì la mia piccola Allyson, mentre si avvicinava a me avevo intravisto la sua faccia preoccupata poi sul suo volto comparve il suo solito sorriso allegro e mi disse:

-Allora andiamo o dobbiamo rimanere in questo posto fino a domani mattina?-

-Si andiamo, ma cosa ti ha detto il dottore?-

-Oh, cose da donne…-

-Sbaglio o il dottore è un uomo?-

-Uf… ti devi sempre impicciare? Non ti preoccupare, non mi ha detto niente di importante. Ma tu promettimi una cosa- si era fermata ed era davanti a me con la faccia preoccupata che avevo intravisto in ospedale.

-Certo amore, tutto quello che vuoi- le dissi sorridendo.

- Promettimi che ti prenderai cura della piccola Daisy, che l’amerai sempre, che non le farai mancare nulla, che non la lascerai-

-Si ma perché mi chiedi questo?-

-Tu promettimelo e basta-

- Si, si, prometto e sai che io mantengo sempre le mie promesse- le sorrisi e lei si rilassò, si alzo in punta di piedi, mi diede un bacio, mi prese la mano e mi trascinò in un bar perché aveva voglia di un frullato. Io, però, non riuscivo a stare del tutto tranquillo, avevo un presentimento, un brutto presentimento.

25 maggio 2013

Oh cazzo! A Allyson si erano rotte le acque! Lei continuava a dirmi cosa fare mentre gemeva di dolore, io stavo impazzendo, giravo da una parte all’altra della casa per prendere le cose che mi diceva Ally. Con il sudore che mi bagnava la fronte riuscì a portare Allyson in macchina e a mettere in moto la macchina. Mi tremavano le mani mentre guidavo, lanciavo occhiate alla mia ragazza che era seduta al mio fianco: aveva le mani sulla pancia e sul suo volto era dipinta una smorfia di dolore. Quando arrivai davanti all’ospedale feci scendere Ally dalla macchina e la portai all’interno dell’ospedale urlando:

-Donna incinta! Donna incinta! Qualcuno vorrebbe darmi gentilmente una mano o devo far partorire la mia ragazza sul pavimento di questo cazzo d’ ospedale?!?!-

-Smettila Harry! Mi stai mettendo ansia, vedi stanno arrivando… ah!!!- si stava contorcendo dal dolore quando le infermiere arrivarono e mi aiutarono a farla sedere su una sedia a rotelle. Quando arrivammo in sala parto il dottore Stewart mi fermò:

-Fermo Harry, non credo sia una buona idea entrare-

-Ah lei crede, io invece credo di dover entrare lì dentro perché lì c’è la mia ragazza e lì sta per nascere mia figlia, quindi mi lasci entrare oppure lo faccio lo stesso spaccandogli la faccia se non si sposta!- detto questo il dottore si spostò mi fecero indossare quella cosa verde e entrai in sala parto. C’era un letto su cui era distesa Allyson, l’affiancai e le presi la mano.

-Cosa ci fai qui Harry? Credo che dovresti restare fuori, non voglio che tu svenga-

-Anche tu?! Mi dispiace per te ma io resto qui. Voglio veder nascere mia figlia- lo dissi nel modo più serio che riuscì e lei sospirando annuì. Quando tutti furono pronti le dissero di spingere, io le strinsi la mano e la incoraggiai. Non mi importava affatto che mi stritolasse una mano, mi importava solo di sentire la sua stretta. Dopo un po’ sentii un pianto e vidi un piccolo esserino in braccio al dottor Stewart.

-Daisy…- sussurrai con le lacrime agli occhi, era bellissima. Mi girai verso Allyson e le dissi

-Ce l’hai fatta amore, ora saremo per sempre una famiglia- il sorriso sul volto di Ally però si spense dopo avermi sentito dire queste parole. Sentii l’impulso di baciarla come se fosse l’ultima volta. Mentre la baciavo, ad un certo punto non sentii più la sua stretta e le sue labbra non si muovevano più con le mie. Mi staccai e la osservai terrorizzato. C’era qualcosa che non andava. I suoi occhi, quegli occhioni verdi erano chiusi. Il suo petto non si alzava più. Capì che era grave quando le infermiere mi spinsero fuori dalla stanza. Io ero in lacrime, urlavo di lasciarmi, urlavo che lei aveva bisogno di me. Anche Daisy si erano portati via. Mi ritrovai fuori dalla sala parto a osservare l’andirivieni di dottori preoccupati nell’aiutare la mia Allyson. Arrivarono anche Gemma e i miei genitori che avevo chiamato prima del parto, cercavano di tranquillizzarmi ma io ero solo furioso perché nessuno si degnava di dirmi come stava la mia ragazza, la madre di mia figlia. Dopo un’ora il dottor Stewart uscì e lentamente misi avvicinò, mi appoggiò una mano sulla spalla, mi fissò negli occhi e sospirò triste. Capii che la mia Allyson se n’era andata, che aveva lasciato me e Daisy. Le lacrime oramai non uscivano più, erano finite, sentivo solo il mio cuore in pezzi, capì che ormai metà della mia vita se n’era andata, mi sentivo così vuoto, non sapevo che pensare ma riuscì a trovare la forza di chiedere al dottore:

-Perché non c’è più?-

-Vedi Harry, il giorno in cui siete venuti a fare l’ecografia avevo visto che la bambina era in ottime condizioni, ma era Allyson che mi preoccupava, avevo capito che era probabile che lei non superasse il parto, così le lo dissi e lei mi fece promettere di non dirti nulla-

-Perché?-

-Beh… ecco non voleva farti preoccupare, voleva solo che tu passassi la gravidanza allegramente e che fossi felice nell’arrivo di Daisy, sapeva che ti sarebbe passato per la mente di salvare lei e non la bambina, ma non voleva questo. Lei ti amava così tanto, ma amava anche la piccola. Ho fatto di tutto per salvarla ma non ce l’ho fatta.- tolse la mano dalla mia spalla e mi disse-La tua vita deve andare avanti, ora sei papà e ti devi prendere cura da Daisy. Vuoi vederla?- annuì e mi portò Daisy. Era bellissima, l’unico problema era che era tremendamente uguale alla madre e ciò mi fece ricordare che non avrei più potuto avere una famiglia con la donna della mia vita. Ma il dottore aveva ragione, dovevo andare avanti, baciai la piccolina che tenevo in braccio e guardai il cielo fuori dalla finestra a cui ero affacciato

-Ti prometto Allyson che mi prenderò cura di Daisy e tu sai che io mantengo le promesse. Ti amerò per sempre-






CIAO!!!! 
Com'è??? Recensite pleaseee.... un bacio. Carotina99

 

  
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