Viaggio fuori e dentro di me


A Roma...
"Signora Malfoy, allora non c'è più alcuna possibilità che Draco ritrovi la memoria?" chiese Harry.
Draco era davvero adorabile ma allo stesso tempo Harry aveva la certezza che tutto sarebbe cambiato da un momento all'altro se si fosse ricordato dell'astio che c'era stato fra loro.
"Non preoccuparti," disse Narcissa ridendo "non corri rischi. E poi dammi del tu ti prego, non farmi sentire più vecchia di quanto già non sia."
"Continui a ripetermelo ma non riesco ad abituarmi." l'accontentò Harry, sapendo che non avrebbe resisto a tornare al lei. "Il problema è che certe volte mi sembra di parlare con una sua copia sbiadita, come se mancasse di emozioni."
"Non ha tutta l'esperienza negativa o positiva del passato." fece Narcissa alzando le spalle "Ora è solo un ragazzino viziato, (in effetti stiamo esagerando), con genitori ricchi, un ragazzo ancora più ricco e nessuno che gli dice mai di no. E temo che rimarrà così. Le Maledizioni Senza Perdono si chiamano così per un motivo. La professoressa McGrannit mi ha suggerito di fargli fare un corso per poter usare la bacchetta senza problemi: ha disimparato qualsiasi incantesimo anche il più elementare. I professori gli faranno un corso estivo: Imparerà in fretta e tornerà ad essere ciò che era ma senza memoria del Signore Oscuro, della Guerra o di altro. Al resto dobbiamo pensare noi. Non deve credere di essersi perso granché, anche perché in fondo non l'ha fatto. Temevo che il mio bambino sarebbe uscito distrutto dalla guerra. Invece guardalo! Lui è felice, che altro posso chiedere dalla vita?"
Harry sorrise, non era molto certo che Narcissa avesse ragione ma preferì non contraddirla: vedeva solo il positivo ma forse era meglio così.