Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xswaghair_    25/04/2013    1 recensioni
Pronta a lavorare, Emma ritorna a Londra e rivive tutto quello che aveva visto qualche anno prima insieme alla sua famiglia. I primi mesi di lavoro non sono dei migliori, è naturale per una giovane giornalista in apprendistato. Fa già parte una redazione e il lavoro si complica: poco tempo per tante cose. Si allontana dalla famiglia, dal fidanzato, dai vecchi amici ma dai libri, ciò che le hanno insegnato a sognare, no. Fra la confusione nei sotterranei londinesi, però, comincia a ricordare. Cosa? ''Ero piccola, una ragazza appena uscita dalle medie mano nella mano con mamma e papà, proprio qui davanti questa parete. Ricordo che la fissavo felice, ma non riesco ad andare oltre...''. Ne sono passati tanti di giorni per riuscire a ricordare. Lì c'era una pubblicità, una volta. ''I miei idoli, i miei cinque ragazzi: i One Direction'' tutte incertezze che svaniscono dopo un ''vai ad intervistare questi due ragazzi, degli altri tre non ne ho notizie. Questi oggi sono ospiti nella...'' erano ospiti da Alan Carr, perché due su cinque? ''Non puoi entrare negli studi. Solo alla fine dello spettacolo...'' ripeteva il capo parlando di coloro che non si dimenticano con il cuore. Ma poi...
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

MEMORIES
Thirty-fourth chapter.


Mi ero addormentata nel modo più dolce possibile e mi svegliai senza fretta. Ormai il lavoro lo avevo abbandonato, forse non sarei più tornata lì, però era solo un “forse”. Non potevo lasciare Andrew con quella testa di cazzo di Mr. Wint, ne ero certa.

Fissai Zayn e lo vidi sorridere nel sonno, probabilmente la sua mente stava elaborando uno di quei sogni che sembrano quasi reali e così decisi di non svegliarlo.
Scesi dal letto e misi una delle tante vestaglie di Martina. Ormai la sua casa era quella di Luke, o almeno così pensavo, ed invece li trovai uno accanto all’altra nel divano della sala da pranzo. Avrei voluto immortalare quel momento nella mia macchina fotografica, con Luke che sfiorava la pancia della mia migliore amica. Ci avevano ceduto la camera da letto, erano stati fin troppo gentili e la povera creatura che cresceva di giorno in giorno aveva dormito in una posizione scomodissima, lo immagino!

Non cucinai per non dare fastidio a quei tre angeli e così mi diressi nel bar più vicino per prendere quattro cornetti, anzi... cinque: ormai Mart mangiava il doppio!
Certo, essere in dolce attesa così giovane non sarebbe stata una grande idea, ma Dio aveva regalato quel nascituro che sarebbe stato perfetto per unire ancora di più quei due fidanzati. Luke aveva un lavoro, Mart lo avrebbe trovato, e magari il loro figlio, o la loro figlia, sarebbe cresciuto, o cresciuta, sul palco-scenico per poi diventare una delle stelle di Hollywood!

Mi ero vestita in maniera molto sbrigativa e così in meno di dieci minuti ero già a casa; i cornetti per Martina e Luke li lasciai in cucina e misi un bigliettino nella sedia della sala da pranzo con le indicazioni per trovarli: se li avessi lasciati nel posto dove dormivano Mart si sarebbe svegliata nauseabonda! Poi, comunque, andai da Zayn e lo vidi a torso nudo voltarsi verso di me: forse aveva sentito i miei passi?
« Oh, ciao amore! » ormai lo chiamavo così, stavamo insieme da settimane e cercavo di non far sembrare la situazione piuttosto strana, anche se nessuna mia amica che avevo lasciato a Palermo ci avrebbe creduto, forse perché anche me sembrava un sogno?
Ma un sogno divenuto realtà, pensai. E poi cosa c'è di strano?
« Sei stupenda! »
« Mio caro, queste parole le scrive solo Nicholas Sparks nei suoi libri anche quando una ragazza, come me in questo momento, ha i capelli arruffati ed una carnagione violacea sotto gli occhi! Eppure mi pare di aver dormito bene! » gli risposi con un pizzico di ironia, poi continuai: « Monsieur, c’est votre petit dejeuner! ».
« Merci, madame! » mi rispose educatamente e sorridendo.
Non avrei resistito molto con ogni suo impeccabile sorriso, prima o poi sarei svenuta!
Posai i cornetti sul letto e come una calamita non potei evitare di abbracciarlo; lui mi diede un leggero bacio sulla nuca e mi strinse forte a sé: « Sai che ti dico? Facciamo un giro in bicicletta? Uhm, cosa fanno i fidanzatini? Vediamo un po’... innanzi tutto, questo! » disse ridendo ed io non potei fare altrettanto!
Mi buttò nel letto e fortunatamente i cornetti non si distrussero, immaginavo già la splendida nutella, ma stop... dunque, cominciò a baciarmi il collo ed ogni volta che le mie labbra catturavano le sue sentivo un po’ di dolore quando mi pizzicava, io non smettevo di ridere per il solletico che provavo quando le sue dita sfioravano la mia schiena e poi...
« Oh merda! La nutella, i miei cornetti! » gridai ridendo quando rotolando nel letto poggiai una gamba su quella colazione squisita!
Lui si distaccò da me e così io potei alzarmi e mettere a posto i miei vestiti che... beh, ormai erano a base di cornetto! Insomma non smettemmo di ridere perché ad essere conciata in malo modo non ero solo io, ma anche lui!

Matura per i miei diciotto anni e mezzo o meno, riempii la vasca da bagno per togliere quell’odore dolciastro, che sa’ di nocciola, da dosso! Il tempo che la riempivo Zayn si sfilò i pantaloni e non potei fare a meno di ridere e domandargli cosa aveva intenzione di fare.
« Ehm... » tossii « Sai, non ho voglia di... » mi bloccai un attimo per fare un resoconto della situazione e capire cosa dovevo dire « Devi per forza...».
Neanche il tempo di dirlo, che mi prese in braccio con tutti i vestiti ancora incollati al mio corpo e mi lasciò scivolare nella vasca da bagno.
« Non ti guardo! » mi disse ridendo.
« Zayn, esci da qui! »
« Ops, sono già dentro, è un po’ noioso uscire! » disse con un pizzico di sarcasmo, così cominciai a schizzargli l’acqua e lui fece la stessa cosa con me.
«I want, I want, I want but that’s crazy! » canticchiò in seguito.
« Sono contenta che sai che è una cosa da pazzi, Malik! »
«I want you to rock me, rock me, rock me, yeah! » mamma, posso svenire?, pensai ascoltando la sua voce.
« Non mi sedurrai mai... » dissi, poi continuai a bassa voce « anche se lo hai già fatto, cazzo! ».
Voltandomi a braccia conserte lo vidi avvicinarsi a me e quindi pensai mi volesse dare un altro di quei baci da sogno, ed invece mi acchiappò facendo sì che la mia schiena si poggiasse sopra il suo petto e quando stava per sfilarmi i pantaloni da dosso, non sapevo che fare. Forse, in fin dei conti, volevo il mio corpo seminudo accanto al suo o mi stavo facendo comandare come se fossi una marionetta?
Come le contrazioni fra le vocali greche era il primo a vincere, e così mi ritrovai senta maglia né pantaloni immersa nell’acqua schiumosa della vasca da bagno.
« Non guardarmi troppo! » esclamai e lui si mise a ridere.
« E allora dimenticati di diventare mia moglie! »
« Avevi già programmato un matrimonio? » continuai a stuzzicarlo per ore mentre mi baciava.
 
Mi sento al sicuro fra le sue braccia.
« Sai, un giorno potresti far diventare in tuo corpo nero così ti farai i tatuaggi della tua stessa carnagione! »
« Non ti piacciono? » disse con quegli occhi che cominciavano a sapermi di miele perché ispiravano infinita dolcezza!
« Vedere un teschio qua, un cuore là e delle labbra stampate qui non è il migliore spettacolo che abbia mai visto, ma poi comincio ad esplorare il tuo cuore e vedo che quello è pulito, bello, sincero, romantico, lì c’èil mio Zayn. »
« Ed anche la mia Emma. » mi disse sorridendomi.
« Ma... aspetta, noi non dovevamo andare in bicicletta? »
« Oui, ma cherie! »
« Non ti vedo come un francese, su... smuoviamoci! » dissi mettendomi in piedi e prendendo l’accappatoio. Potevo stare tranquilla: i miei slip erano ancora a posto, ed anche il reggiseno. Quindi non dovevo vergognarmi, almeno cercavo di non far trasparire la mia timidezza!
Anche lui uscì dall’acqua - tranquilli, i boxer li aveva, anche lui, ancora addosso - e messo l’accappatoio si diresse verso il letto per asciugarsi e poi vestirsi.
Io ero rimasta in bagno e sentivo i suoi occhi puntati addosso quando mi stavo mettendo un paio di jeans.
« Zayn, guarda com’è affascinante la parete! Fissa lei, non me! » esclamai e lui si mise a ridere.
« Sei tu la mia ragazza, non lei! E poi è bello vederti saltellare qui e là per mettere dei jeans strettissimi! »
« Shut up, babe! »
« C’mon, ti aiuto! »
« Mantieni la distanza di sicurezza! » Dio, che scema, pensai. Zayn mi avrebbe presa per pazza. Dopo aver dormito ed aver fatto il bagno - senza lavarmi decentemente - con lui, gli chiedo di mantenere la ‘distanza di sicurezza’? Distanza di sicurezza ‘sto cazzo, riflettei.
« Niente, su vieni ad aiutarmi! »
Mi cinse i fianchi nudi e rabbrividii: « Non farmi rabbrividire con il tuo tocco da Apollo, su aiutami che... » sospirai « Uh, riuscita! ».
« Che materie hai studiato l’anno precedente? Greco? Ti prenderei per pazza se non fossi mia! »
« Puoi farlo lo stesso! » gli feci l’occhiolino, poi continuai: « Su, non fare il romanticone con tutti questi “mia”, fai il maschiaccio! » esclamai imitando una voce rauca, appunto da maschio.
« Cosa intendi? Quel tipo ragazzo che si riempe di steroidi? Quello forzuto? Ma cherie, ho te che sei la mia forza, il mio sorriso e tutto! »
« Mio caro, mangi troppi dolci! »
« Sei tu il mio dolce! Okay, la smetto. Su, bellezza, almeno che non vuoi essere fulminata dai miei occhi, cammina! »
« Non mi fai ridere. » dissi seria.
« Devo imparare ed essere antipatico? »
« Uhm, forse! »
Mi prese, come per dimostrami la sua forza, e mi mise sulla spalla a testa in giù, come per fare l’antipatico, e mi portò fuori per salire in macchina ed andare a prendere le bici... sapeva già che io non ne avevo, quindi dovevamo andare obbligatorialmente a casa sua.


Avevamo fatto tutto di fretta, quindi quando ci mettemmo in sella - io sulla bici di Louis, forse - cominciammo a pedalare fino ad arrivare all’Hyde Park dove mi ero addormentata una volta sognando il suo bacio. Ma questa non avevo più bisogno di sognare, o meglio... , ma lo faceva da sé ed io condividevo quei momenti nel migliore dei modi.
Riusciva a sorprendermi in ogni singolo momento e quando mi prese la mano, nonostante tutte le persone che avevamo attorno, non potei che sorridergli e dirgli quanto lo amavo.
E quel concetto lo acchiappò al volo, perché nei suoi occhi leggevo che anche lui provava la stessa cosa.
« Ero distesa lì vicino... »
« E poi? »
« Ed immaginavo te che mi baciavi come avevi fatto alla festa in maschera. »
Così cominciò a correre verso l’albero che gli avevo indicato ed io lo seguii.
Prese un legnetto e cominciò a raschiare il tronco scrivendo:

“Our first very love.
Emma & Zayn.
However, wherever, whenever and forever”.

Teneva le spalle poggiate al tronco di quell’albero ed io gli stavo accanto guardando il cielo.
« Oggi è proprio un bella giornata. Mancano le stelle, però! » sussurrò.
« Non è ancora notte, e poi ne ho una proprio qui accanto! Sai, ha una voce meravigliosa ed è amato da milioni di ragazze: certo che loro hanno dei bei gusti! E poi sembra un angelo quando dorme, ma mi sbaglio... lo è, ed anche quando è sveglio! Ha dei folti capelli neri ed un sorriso chelight up my world like nobody else! Pensavo avesse paura dell'acqua o del buio, e forse è vero, ma non lo dimostra molto facilmente. E' gentile, onesto, è il ragazzo perfetto! Beh, sono anche gelosa della sua ragazza! »
« Solo questo? » mi domandò mentre sentivo il mio telefono squillare.

« Emma? » dissero dall’altra parte del telefono.
« Chi sei? »
« Sono a Londra, tu dove sei? Vorrei vederti! »
« Scusa, ma chi sei? »
Qualcuno parlava italiano e quello stesso qualcuno aveva una voce rauca.
Sono a Londra”, mi ripetevo.

« Chi era? » mi domandò Malik quando bloccai la chiamata.
« Non lo so... »
« Su, andiamo a prendere qualcosa da starbucks, non hai mangiato nulla ‘sta mattina! »
« Ma siamo stati pochissimo qui! »
« Hai bisogno di mangiare! » esclamò facendomi il solletico nella pancia ed io feci altrettanto.


Avevo capito che con Zayn sarebbe stato diverso; con lui ridevo, mi divertivo, ero me stessa, e non sentivo più la paura di essere osservata in malo modo quando tenevo la mia mano stretta alla sua. Ero cambiata, non ero più la persona stra-timida di un tempo, con Malik avevo aperto il mio cuore e forse anche lui era cambiato, in meglio, però.

change, change your life take it aaaaaall! DOPO UN BOTTO DI GIORNI, ECCOMI RITORNATA QUI A SCRIVERE UN NUOVO CAPITOLO! FIATO SOSPESO? BEH, TROPPI MOMENTI DOLCIOSI! OLTRETUTTO DOVEVA PUR ACCADERE QUALCOSA E QUESTO E' SOLO L'INIZIO DEL 'MISTERO' CHE HO DA TEMPO VOGLIA DI SCRIVERE! FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE DEI PERSONAGGI, E VI RACCOMANDO... FATE I BUOOOONI! c:
GRAZIE NUOVAMENTE A CHIUNQUE LEGGESSE QUESTA FF E A TUTTI COLORO CHE LA METTONO FRA LE RICORDATE/SEGUITE/PREFERITE ED A mitchie Justice CHE CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA E LA RECENSISCE!
SPERO DI AVERLO SCRITTO BENE E COME HO CHIESTO PRECEDENTEMENTE POTRESTE FARMI IL PIACERE DI COMMENTARE E SCRIVERE SE HO FATTO EVENTUALI ERRORI DI BATTITURA, SE VORRESTE SAPERE QUALCHE ANTICIPAZIONE COMPLESSIVA DEI FUTURI CAPITOLI POTETE RINTRACCIARMI QUI FACENDOMI QUALCHE DOMANDA --> http://ask.fm/xzaynsmoustache , NON SONO PRONTA A RISPONDERE A TUTTE QUELLE CHE PROBABILMENTE MI FARETE RIGUARDANTI IL TESTO, PERCHE' SINCERAMENTE NON HO GIA' PRONTI TUTTI GLI ARGOMENTI DA TRATTARE ANCHE NEI PROSSIMI CAPITOLI, TIRO TUTTO FUORI IN MODO SPONTANEO E MOMENTANEO QUINDI ADESSO NON SO COSA POTREI SCRIVERE NEGLI ALTRI CAPITOLI, lol.
 
SPERO VI SIA PIACIUTO E VI RINGRAZIO IN ANTICIPO PER AVER LETTO CIO' CHE RIGUARDA DUE MIEI GRANDI SOGNI. GRAZIE, DI NUOVO
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xswaghair_