Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Life is free    25/04/2013    5 recensioni
"Cadesti a terra senza un lamento, e ti accorgesti in un solo momento, che la tua vita finiva quel giorno, e non ci sarebbe stato ritorno"
Storia sulle note della canzone "La guerra di Piero".
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Storie di una ragazza che ama Hogwarts.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La guerra di Fred.

Dormi sepolto in un campo di grano, non è la rosa non è il tulipano,
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi, ma solo mille papaveri rossi.


Tutti i parenti piangono sulla croce piantata nel campo di grano davanti alla Tana.
Fred non era un tipo da rose o da tulipani, Hermione lo sa dal loro primo appuntamento, quando lui si era presentato con un bellissimo mazzo di papaveri.
Sono proprio quelli i fiori che la ragazza ha chiesto di far piantare intorno alla fosse dov'è sepolto il corpo del ragazzo.

 

Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano lucci argentati,
non più i cadaveri dei soldati, portati in braccio dalla corrente.

 

Fred era stanco.
Stanco di vedere i suoi amici andarsene, uno ad uno, cadere come burattini a cui un destino perverso ha tagliato i fili.
Stanco di quell'aria cupa che era scesa sul mondo da quando Voldemort era tornato.
Stanco di amare Hermione in segreto, per non perdere il fratello.
Fred viveva di colori e luce, non poteva stare al buio per troppo tempo.

 

Così dicevi ed era d'Inverno, e come gli altri verso l'Inferno,
te ne vai triste come chi deve, il vento ti sputa in faccia la neve.

 

-Sei impazzito per caso?!- urlò la ragazza guardandolo sconvolta.
-Non ce la faccio più, Herm. Guarda questa neve! Un tempo saremmo usciti tutti in cortile a giocare, mentre oggi...-
-In tempi normali, Fred! Ma noi siamo in guerra! GUERRA, capito?! Non possiamo rischiare di essere presi dai Mangiamorte! La gente muore ogni giorno per non farli vincere, e tu mediti di scappare?! Sei proprio un codardo!- gli sbattè in faccia frustrata.
Fred si alzò dal tronco in cui era seduto e prese Hermione per le spalle.
-Non sono codardo. Ho paura di perdere ciò a cui più tengo!-
-Cosa stai dicen...-
La bruna non finì quella frase perché il rosso la zittì con un bacio.
Fu il loro primo bacio.
-Non posso permettermi di perderti, Mione. Starei troppo male- sussurrò serio.
La ragazza sorrise e lo baciò di nuovo.
-Finchè saremo insieme andrà tutto bene- lo rassicurò.

 

Fermati, Fred, fermati adesso, 
lascia che il vento ti passi un po' addosso.
Dei morti in battaglia ti porti la voce, chi diede la vita ebbe in cambio una croce.

 

Guardi quell'album di foto, accarezzandole una per una.
Hai visto la morte in faccia, Fred.
Non scorderai mai le grida di dolore delle persone che amavi.
E non potrai sopportare a lungo l'ipocrisia della gente.
Le persone che consideravano grandi eroi i morti, solo perché appunto erano morti, dopo averli disprezzati in vita.
    

Ma tu non lo udisti e il tempo passava, con le stagioni a passo di java,
e arrivasti a varcar la frontiera, in un bel giorno di Primavera.
E mentre marciavi con l'anima in spalle, vedesti un uomo in fondo alla valle,
con il tuo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore.

 

E il tempo passava inesorabile, e  tu non riuscivi più a star fermo senza fare niente.
Eri un uomo d'azione non uno che amava stare a casa a poltrire mentre gli altri morivano.
Perché c'era bisogno di morire, poi?
Erano tutti uguali, maghi e babbani, purosangue e mezzosangue.
Perché gli uomini si ammazzavano a vicenda?

Sparagli Fred, sparagli ora, e dopo un colpo sparagli ancora.
Fino a che tu non lo vedrai esangue, cadere in terra a coprire il suo sangue.

"Ma se gli sparo in fronte o nel cuore, lui solo il tempo avrà per morire,
ma il tempo a me resterà per vedere, vedere gli occhi di un uomo che muore".

Vedi Dolohov inseguirti e lanciare incantesimi a destra e a manca.
E' un Mangiamorte, e sai che basterebbe un colpo a farlo secco, ma non ci riesci.
Non ce la fai a vedere altri morti, altro sangue.
Non ce la fai ad essere di nuovo un assassino.

E mentre gli usi questa premura, quello si volta, ti vede, ha paura.
E imbracciata l'artiglieria, non ti ricambia la cortesia.


 

Parli con Percy e un incantesimo colpisce il muro davanti a te.
Hai una frazione di secondo per capire che fra poco sarà tutto finito.
Che non dovrai vivere in un mondo nel migliore dei casi marchiato per sempre da quella stupida guerra.
Poi pensi a George.
A Ron.
A Ginny.
A Molly e ad Arthur.
A Percy, Bill e Charlie.
E ad Hermione.
Non li vedrai mai più.
Morirai.
Punto.

Cadesti in terra senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento, che il tempo mai ti sarebbe bastato per chieder perdono di ogni peccato.
Cadesti in terra senza un lamento, e ti accorgesti in un solo momento, che la tua vita finiva quel giorno, e non ci sarebbe stato un ritorno.

      

Non potrai più guardare negli occhi le persone che ami.
Non potrai mai più stringerle, parlare con loro.
Te ne andrai in silenzio, all'improvviso, senza la possibilità di chiedere scusa per tutto ciò che hai combinato, a ringraziarli per quanto siano sempre stati magnifici con te.
     

Hermione mia crepare di Maggio, ci vuole tanto, troppo coraggio,
Hermione mia bella, dritto all'Inferno, avrei preferito andarci d'Inverno.

 

  Pensi a quegli occhi color nocciola che piangeranno per te.
Avevi paura di perderla, di soffrire, invece sarà lei che dal vostro amore ci rimetterà, ne soffrirà.
Le vorresti chiedere scusa, ma non puoi.
Stai per morire, ormai è troppo tardi.

E mentre il grano ti stava a sentire, dentro le mani stringevi un fucile.
Dentro la bocca stringevi parole, troppo gelate per sciogliersi al sole.

Rivolgi per l'ultima volta lo sguardo su Hermione, davanti a te.
Le leggi in faccia il terrore.
Vedi le sue labbra muoversi in un "Ti amo" silenzioso.
Vorresti dire "Anch'io" ma tutto si spegne.

Dormi sepolto in un campo di grano, non è la rosa non è il tulipano,
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi, ma solo mille papaveri rossi.

 

E piange, Hermione.
Piange perché quel ragazzo, lei, l'avrebbe anche sposato.
Piange perché non lo potrà più rivedere.
Il suo sorriso non le rischiarerà mai più la giornata.
"Ti amo" ripete stanca, sfossata del pianto.
Qualcuno dall'alto, le risponde "Anch'io" ma lei non lo sente.








Angolo Autrice:
Ci sono volute due ore, ma l'ho scritta tutta! **
Spero vi piaccia, la canzone è perfetta per lui :c
Baci, Noemi.


 

   

   

    

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Life is free