Mia Preghiera
l’attimo in cui il respiro si fa cenere
e come profumo dorato sale a saturare
il vuoto buio in aureole soffuse
vibrando nell’etere sconfitta di luce ferita.
Mia Preghiera,
palpitano sospirando
con labbra tremanti di innamorate
nello schioccare di baci crudeli
Le Mormoranti
instancabili ancelle di mistiche danze
in un perpetuo Voca Me.
Mia Preghiera,
desiderio che deflagra nella lingua puntuta di fiamma
e sussurrando la costante litania invocante
lappa l’oscurità sorda della pietra
intrisa di confessioni di cuori emorragici
che schizzano d’ombra il silenzio imperituro
di sacre immagini senza sangue.
Mia Preghiera,
gettata nella bocca di fiamma delle mormoranti
a graffiare il cielo dimentico
nei volti dai grandi occhi senza pupilla,
nelle pieghe sensuali dove posandosi si disperde senza suono.
Mia Preghiera
nella voce febbricitante di una candela
che affogherà nella cera disfatta
e ivi resterà prigioniera.
NOTA: Invocazione degli "spiriti" tormentati rinchiusi ad Azkaban