Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: GiuliaComix    26/04/2013    9 recensioni
Serena Potter è la sorella di Harry, i due sono molto uniti sin dalla nascita, ma a causa di alcuni eventi futuri potrebbero separarsi: alcuni di questi eventi comprenderanno la domanda "chi è il vero padre di Serena?". Una storia emozionante e piena di sorprese!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                           Le Prime Lezioni

 

Silente, quella mattina, passeggiava avanti e indietro per lo studio, come era solito fare quando aveva qualche pensiero per la testa. In quel momento il fuoco del camino si fece verde e vi apparve la figura cupa di Severus Piton.

<< Mi hai fatto chiamare, Albus?>>

<< Ah buongiorno, ragazzo mio, vieni pure avanti! Hai passato una buona nottata?>> chiese scherzosamente Silente, sapendo perfettamente come Piton l'avesse passata realmente, ma si divertiva sempre a fargli domande del genere per vedere le sue conseguenti espressioni irritate.

<< L'ho passata come al solito...insonne. Questa però è stata particolarmente irrequieta.>> disse annoiato e stanco in volto.

<< E' per via della signorina Potter per caso?>> Piton non rispose, distolse solo lo sguardo.

<< Andiamo, Severus. Cosa c'è che ti disturba tanto in lei?>>

<< Nulla, figuriamoci. Non spreco il mio prezioso tempo a rimuginare sul fatto che una della famiglia Potter, per la prima volta dopo secoli, sia stata smistata proprio nella mia Casa invece che in Grifondoro.>> disse sarcasticamente.

<< Beh, di certo è stata una bella sorpresa per tutti, oltre che per te. Però non lasciarti ingannare dall'apparenza, ragazzo mio, non trarre giudizi affrettati. Mi pare una bambina molto intelligente: da quel che ho saputo, è già riuscita a farsi degli amici, sia di Grinfondoro, anche se pochi, a parte suo fratello Harry, e quasi tutti quelli di Serpeverde. E sappiamo benissimo entrambi che non è cosa semplice essere subito simpatici ai tuoi studenti! Sarebbe davvero stupefacente se Serena potesse dare inizio ad una cosa simile come la cooperazione fra Case diverse - Non ti sembra un'ottima prospettiva?>>

<< Sì sì, certo.>> disse indifferente e lievemente disgustato al pensiero che i Serpeverde potessero collaborare con un'altra Casa, specialmente con quella dei Grifondoro.

<< Ammetto, in effetti, che è stata piuttosto astuta a farsi accettare così in fretta. Questo glie lo posso concedere.>> disse Severus un po' a malincuore.

<< Già, davvero.>>

<< Scusami, Albus. Ma ora devo andare.>>

<< Oh sì, certo Severus! Fai una buona lezione...e, per carità, fai il bravo.>> disse Silente con tono divertito, mentre si sedeva sulla sua poltrona.

<< Non prendermi in giro, Albus! Non sono più uno studente!>>

<< Hai capito cosa intendo.>> disse Silente ghignando.

<< Sì, come no.>> così Piton se ne andò con aria più minacciosa del solito, irritato ancora di più dal discorso del Preside.

 

 

******

 

 

Serena, quella notte, non riuscì a chiudere occhio: era troppo eccitata ed emozionata all'idea di essere una strega e che, fra poche ore, avrebbe iniziato ad imparare “i trucchi del mestiere”. L'unica nota negativa era che la prima lezione della giornata l'avrebbe dovuta passare in compagnia del Professor Piton: quell'uomo la faceva sentire spaventosamente a disagio, da quando – e come – l'aveva osservata dopo lo smistamento nella sua Casa. Che non la volesse fra le sue Serpi? Che problema aveva con lei? Non la conosceva nemmeno. Mah....chi lo sa!
Il sole splendeva, erano le 7.00 e Serena pian piano si stava svegliando, grazie anche ai pigri borbottii delle sue compagne di stanza; anche Harry stava provando a svegliarsi, ma sicuramente i suoi compagni sarebbero stati decisamente più rumorosi delle ragazze.
Dopo essersi lavata e vestita, Serena insieme ai suoi nuovi compagni si avviò verso la Sala Grande a fare colazione.

<< Mamma mia che nottataccia!>> esclamò stanca Serena, con un occhio semi aperto e l'altro chiuso.

<< Come mai non sei riuscita a dormire? Hai fatto qualche incubo?>> chiese incuriosita Liz.

<< No, niente incubi. Ma non riuscivo a spegnere il cervello, non riuscivo a smettere di pensare a oggi... all'anno scolastico in genere....a mio fratello che è finito nei Grifondoro e io in Serpeverde. Siamo sempre stati insieme e ho paura di non riuscire a...controllarlo.>> disse preoccupata.

<< Gli vuoi molto bene vero? Di solito fratello e sorella sono spesso in competizione e a volte finiscono per odiarsi di brutto.>> disse scherzosamente Liz.

<< Sì, gliene voglio molto. Sai, noi non abbiamo mai avuto motivo per competere: i nostri genitori, come sai, sono morti quando eravamo piccolissimi, quindi non potevamo batterci per il loro amore, né tanto meno per quello degli zii, visto che non ce ne hanno mai voluto e, per questo, siamo sempre stati uniti per darci coraggio a vicenda e andare semplicemente avanti.>>

<< Accidenti, Ser...non so come tu sia riuscita a rimanere sana di mente dopo 11 anni di questo inferno Babbano!>>

<< Eh eh...a volte me ne stupisco anch'io.>>

<< Vabbeh dai, mangiamo!>> esclamò Serena << Se dobbiamo affrontare la prima ora col “pipistrello” là dovremo essere in forze per uscirne vivi e indenni, no?!>> i compagni attorno a lei, sentendo quell'affermazione si cacciarono a ridere.

<< Come fai a sapere che tutti lo chiamano così?!>>

<< Così come? Pipistrello intendi? NOOO! Ma davvero?!>> chiese ridendo.

<< Sì!! Per via del suo mantello nero che, quando svolazza, lo fa sembrare un pipistrellone!>>

<< Aahahahaha o mio Dio!>> le risate continuarono per parecchi minuti.

Nel frattempo arrivarono i gufi con la posta, ovviamente sia Harry che Serena non ricevettero nulla, quindi Harry prese in prestito da Ron il giornale “La Gazzetta del Profeta”.Leggendo la prima pagina, che era piena di immagini in movimento, ci fu un articolo in particolare che attirò la sua attenzione: “Gringott Rapinata!”

 

 

 

La Gringott, banca dei maghi, è stata scassinata proprio questa notte. I Folletti dichiarano che la camera blindata 713 è stata forzata, anche se non è stato trafugato nulla. La stessa camera era stata svuotata precedentemente lo stesso giorno.”

 

 

 

In quel momento, ad Harry ritornò in mente quel giorno a Diagon Alley quando Hagrid andò a sbrigare una faccenda top secret.

<< Ehi Ron, leggi qui! Scommetto che Hagrid è andato a ritirare quella cosa da questa camera blindata!>>

<< Quella cosa....cosa?>> chiese giustamente confuso Ron, visto che non era presente quel giorno con loro.

<< Quando Serena ed io andammo a comprare gli attrezzi e i libri scolastici, Hagrid ha detto che doveva andare a sbrigare un faccenda importantissima per conto di Silente. Ecco! Scommetto che era andato alla Banca a prelevare quell'oggetto misterioso da questa camera blindata!>>

<< E cosa ne sai che non si tratti di un'altra camera?>>

<< Non lo so, me lo sento e basta. E mi pare strano che il giornale pubblichi un articolo riguardante il furto di un stanza blindata in particolare, ciò significa che al suo interno conteneva qualcosa di molto importante.>>

<< Ok, se lo dici tu. Hagrid ti ha detto cosa era andato a prelevare?>>

<< No, non ha voluto dirmelo.>>

 

******

 

Dopo la colazione, Harry e Serena si incontrarono lungo il tragitto per i sottorranei:

<< Hei buongiorno, sorellina! Come stai? >> disse Harry.

<< Ciao, piccolo! Mmmh...non mi lamento. Hai anche tu la prima ora di Pozioni?>>

<< Eh sì. Che fortuna essere finito nel tuo stesso programma di lezioni!>> disse abbracciandola.

<< Ehi sta buono! Mi fai cadere, scemotto!>> in effetti non era una mossa molto intelligente saltare addosso a qualcuno mentre si scendono le scale.

<< Speriamo di avere per i prossimi 6 anni lo stesso orario!>>

<< Beh..mi pare di aver capito, da quello che ha detto il nostro Prefetto, che avremo le stesse materie basilari fino al secondo anno e che dal terzo in poi dovremo sceglierne altre due fra 4 o 5 nuove materie che verranno aggiunte al programma. Quindi potremo vederci senza fare i salti mortali solo per questi primi 2 anni.>> Harry ci rimase un po' male.

<< Forza! Non è poi la fine del mondo! Non vorrai mica avermi fra i piedi sempre, vero?!>>

<< Certo che no!>> borbottò fortemente Harry.

<< E allora dove sta il problema sciocchino?!>> disse prendendogli la testa sotto al braccio e con l'altro fargli una bella scapocciata.

<< Ahahaha dai smettila, mi fai male! Lasciami!>> Serena lo mollò quasi subito, per poi dargli una piccola spinta, incitandolo a muoversi.

<< Dai sbrigati, faremo tardi! E dopo chi lo sente il Prof. ?!>>

Una volta sistemati nell'aula di Pozioni, che era piena di calderoni fumanti, di ampolle contenenti svariate erbe e occhi di chissà quale bestia ( sembrava il set di un film Horror o di Fantascienza! ), gli studenti fecero un sussulto improvviso, causato dall'entrata furente del Professor Piton, il quale si avviò nervosamente verso la sua scrivania.

<< Non ci saranno sventolii di bacchette o stupidi incantesimi in questo corso!>> urlò letteralmente.
<< Come tale...non mi aspetto che molti di voi apprezzino la sottile scienza e l'esatta arte del preparare pozioni, comunque ai pochi scelti dal fato...>> disse spostando lo sguardo verso i suoi studenti Serpeverde, escludendo Serena <<....che possiedono la predisposizione....>> Draco Malfoy pendeva dalle labbra del Professor Piton e Serena guardò il suo compagno con aria divertita, era davvero patetico <<....io posso insegnare come stregare la mente e irretire i sensi...>> disse incrociando le braccia avvolte dal mantello nero e osservando minacciosamente gli studenti <<....posso dire come imbottigliare la fama....approntare la gloria, fino anche mettere un fermo.. alla morte.>> Draco fece un'espressione compiaciuta all'ultima frase.
<< Tuttavia...>> continuò spostando lo sguardo irritato verso Harry, il quale stava scrivendo sul suo quaderno quello che stava dicendo il Professore, ma quest'ultimo lo intuì come un'arrogante gesto di mancanza di rispetto e di attenzione nei suoi riguardi <<.... magari alcuni di voi sono venuti a Hogwarts in possesso di abilità così formidabili da sentirsi completi abbastanza...DA NON.. PRESTARE.. ATTENZIONE! >> disse alzando il tono della voce; Serena si voltò con aria preoccupata – dai smettila di scrivere e alza gli occhi, stupido!- pensò. Per fortuna che c'era Hermione seduta accanto a lui che, con una piccola gomitata, attirò l'attenzione di Harry verso un arrabbiatissimo Severus Piton.

<< Signor Potter...la nostra nuova celebrità.>> disse con disprezzo.

Serena guardò Piton supplicandolo mentalmente di non ucciderlo.

<< Dimmi.. cosa ottengo se verso della radice di Asfodele in polvere in un infuso di Artemisia?>> domandò, come si trattasse di un'interrogazione a sorpresa, infatti era così. In quel momento Hermione alzò scattante la mano, pronta a dare la risposta giusta.
Harry invece scosse la testa, non sapendo rispondere alla domanda.
Serena lo osservò, leggermente compiaciuta, di sicuro non le piaceva affatto la situazione in cui si era cacciato suo fratello. Ma che diamine! Glie lo aveva detto e ripetuto sul treno che ci sarebbe stata la possibilità di un qualche test di ingresso - te lo avevo detto che prima o poi ci avrebbero interrogati, accidenti a te Harry! - pensò.

<< Non lo sai? Allora riproviamo...dove guarderesti Potter se ti chiedessi di trovarmi un Bezoar?>>

<< Non lo so signore.>> scosse nuovamente la testa, mentre Hermione aveva sempre la mano alzata.

<< E qual è la differenza tra Aconito e Luparia? >> Hermione si stava praticamente spezzando in due per sperare che Piton le permettesse di rispondere.

<< Non lo so signore.>> scosse ancora la testa.

<< Peccato. E' chiaro che...la fama....non è tutto. Vero, signor Potter?!>> disse Piton sarcasticamente. Harry non rispose, si limitò solo a guardarlo con aria di sfida; non gli piaceva per niente quell'insegnante.
All'improvviso Serena cominciò ad alzare lentamente la mano. Piton la notò quasi immediatamente.

<< Hai qualcosa da dire al riguardo, signorina Potter?>> chiese sempre più irritato.

<< Se mi permette Professore, vorrei provare a rispondere io alle domande che ha posto.>> disse lentamente. Piton alzò un sopracciglio, alquanto sorpreso dall'intervento della ragazzina.

<< Bene...mi ha incuriosito, signorina Potter. Vediamo se almeno uno dei due è riuscito a salvarsi dal profondo abisso dell'ignoranza.>> disse guardando Harry ghignando freddamente.

<< Inizia pure.>>

<< Allora...se verso della radice di Asfodele in polvere in un infuso di Artemisia ottengo un sonnifero potentissimo noto come Distillato di Morte Vivente; il Bezoar è una pietra che si trova dentro la pancia delle capre e che salva da molti veleni; infine..non c'è alcuna differenza tra Aconito e Luparia perchè sono stessa la pianta, chiamata soltanto con due nomi diversi.>>

Sulla classe cadde uno strano silenzio: tutti gli alunni erano rimasti sorpresi dalla risposte date dalla loro compagna, inclusi i suoi Serpeverde ed Hermione, ovviamente, che fece una piccola smorfia di rabbia – ma come ha osato?! Toccava a me rispondere! - pensò. Soprattutto Piton rimase particolarmente scioccato dalle risposte che aveva dato e l'unica sua reazione fu una semplice, insolita e rara, per lui da dire a uno studente, parola:

<< Brava.>> tutti quanti sgranarono occhi e orecchie, increduli da quello che avevano appena udito dal loro Professore.

<< E' inusuale che una studentessa del primo anno come lei conosca già alcuni di questi argomenti. Mi dica, signorina Potter, chi le ha insegnato?>> chiese incuriosito.

<< Nessuno, signore.>> Piton alzò un sopracciglio << Ho letto quasi tutto il Manuale di Pozioni durante il viaggio in treno per Hogwarts.>> rispose un tantino imbarazzata nel sentire alcuni dei compagni delle altre Case dire sottovoce – poverina, non sa quando è il momento di divertirsi e quando di studiare; che sfigata! Ecc. – Piton non ignorò quei commenti in sottofondo, che misero alquanto a disagio Serena, la quale si era rannicchiata su se stessa con le spalle e serrando gli occhi.

<< SILENZIO!>> disse ad alta voce e la classe si ammutolì di colpo. Di sicuro quell'uomo sapeva come farsi rispettare.

<< Invece di sparlare alle spalle della vostra compagna, perchè non usate il tempo che avete per prendere appunti?! Visto che le risposte che ha dato erano tutte corrette! >> nessuno si mosse, Serena intanto alzò lo sguardo verso Piton e gli regalò un piccolo sorriso. Piton, vedendo quell'innocente gesto di ringraziamento, mise immediatamente fine al contatto visivo con gli occhi della ragazza e continuò a parlare.

<< Oppure siete così intelligenti da non averne bisogno? Ne dubito. Avanti, muovetevi! >>

gli studenti aprirono subito i loro quaderni e iniziarono a scrivere, mentre Piton si stava andando a sedere alla sua scrivania.

<< Quelli di Grifondoro...annotino che 5 punti verranno tolti alla loro Casa...>> tutti i ragazzi Grifondoro si voltarono verso Harry, guardandolo in modo malevolo per avergli fatto perdere preziosi punti <<....e che questi 5 vengano assegnati a quelli di Serpeverde.>> disse infine Piton, accennando per poco una cosa che sembrava essere vagamente un sorriso; forse si trattava sempre di un ghigno, ma più gradevole. I ragazzi Serpeverde iniziarono a congratularsi con Serena.

<< Sei grande Serena!>>; << Bravissima!>>; << Faremo sempre affidamento su di te per conquistare punti!>> le dissero i suoi compagni, dandole delle piccole pacche sulla schiena.

<< Va bene, ragazzi, grazie.>> disse con una felicità che non aveva mai provato prima, era bello sentirsi... essenziale.

<< Ora basta! Credo che la signorina Potter abbia fatto il pieno dei vostri elogi per oggi, continuate a scrivere! E.....badate bene: anche VOI ALTRI dovete studiare, altrimenti non ci penserò un secondo a togliervi punti, chiaro?!>> disse ad alta voce Piton, il quale continuò la sua lezione in pace.

 

******

 

 

Dopo Pozioni, gli studenti si dovettero avviare verso il campo aperto che si trovava fuori dalle mura interne della scuola. Fra pochi minuti avrebbero avuto la prima lezione di Volo sulla Scopa.
Lungo il tragitto Harry si affiancò a sua sorella.

<< Certo che potevi anche startene zitta, però!>>

<< Ho solo risposto alle domande che avevo posto il Professore.>> rispose Serena impassibile.

<< Mi hai fatto fare la figura dello stupido!>>

<< Senti, chiariamoci subito!>> fece Serena fermando Harry per un braccio << Non è colpa mia se tu non hai prestato attenzione al Professor Piton quando ha messo piede in classe e né se non hai saputo rispondere alle sue domande! Io invece le sapevo e mi sono sentita in dovere di rispondere, visto che la situazione si stava facendo tesa fra voi due!>>

<< Ma io stavo scrivendo quello che stava dicendo. Ero attento!>> ribattè Harry indignato.

<< Per stare attenti a quello che dice una persona bisogna sì ascoltarla, ma anche guardala negli occhi! Se chiederà di scrivere appunti allora inizierai a scrivere, ma principalmente quando spiegherà qualcosa sulle pozioni, come gli ingredienti da usare, dove trovarli e via dicendo, e non quando parla di se stesso o di che cosa è in grado di insegnare! Quell'uomo si fa capire già fin troppo bene a parole senza dover riportale sul foglio!>> gli spiegò Serena a tono severo.

<< E poi te lo avevo già detto e ripetuto in treno di iniziare a leggere qualcosa sulla magia e le sue varianti, o mi sbaglio forse?!>> Harry si sentì spiazzato.

<< Appunto. Perciò vedi di assumerti le responsabilità delle tue decisioni per una buona volta e comincia a studiare!>> Harry si sentiva un vero mocciosetto in quel momento, non aveva mai visto questo lato di sua sorella.
In quell'attimo si avvicinarono Liz e un'altra ragazza Serpeverde.

<< C'è qualche problema qui, Ser ?>> disse Liz guardando i due fratelli - Ser ?? Da quando in quà si fa chiamare così da altri oltre me?!- pensò Harry.

<< No, grazie Liz. Va tutto benissimo.>> disse Serena lanciando uno sguardo serio e deluso verso suo fratello e si avviò verso il campo di volo; le due compagne Serpeverde la seguirono, lanciando, anche loro, ad Harry, uno sguardo disgustato. Anche Harry infine, attenuati i nervi, raggiunse i suoi compagni Grifondoro.
Arrivati al campo, gli studenti si disposero in due file parallele e a terra, vicino ad ogni studente, vi era posto un manico di scopa.
In pochi minuti arrivò Madama Bumb, l'insegnante di volo.

<< Benvenuti alla prima lezione di Volo! Forza, mettetevi alla sinistra della vostra scopa, stendete la mano destra sulla scopa e dite SU!>>

Tutti i ragazzi iniziarono a dire SU. Ad Harry la scopa rispose subito: il manico si sollevò velocemente verso la sua mano. Hermione si voltò verso di lui scocciata; stava avendo qualche problema a tirar su la sua. La scopa di Serena, dopo un paio di tentativi, rispose, mentre ad alcuni, incluso Ron, non si mosse per niente, e ad altri saltellava a terra.

<< Coraggio ragazzi! Ditelo con sentimento!>>

Allora Ron disse un SU alquanto potente.

<< SU !! >> la scopa si sollevò di scatto e il manico andò a sbattere violentemente contro il suo naso, facendolo sanguinare.

<< Oh santo cielo! Devo portarti subito in Infermeria, signor Weasley. Credo che con quel colpo ti si sia rotto il naso.>> Madama Bumb sfiorò il naso del ragazzo che si scostò dal dolore.

<< Sì..è decisamente rotto. Su andiamo. E a tutti voi altri, mi raccomando, non voglio vedere alcuna scopa in aria mentre accompagno il signor Weasley, altrimenti si ritroverà espulso da Hogwarts ancor prima di dire “ Quidditch”!>> disse Madama Bumb avviandosi con Ron verso l' Infermeria.
Poco dopo, apparve in aria una piccola cosa viola-bluastra volante: aveva 4 braccia e le orecchie lunghe a punta. Tutti gli studenti cercarono di ammazzare il tempo tentando di acchiappare la piccola “ fatina”.

<< Ehi guardate! Che cos è? Dai prendiamola!>> un paio di ragazzi, uno di Corvonero e l'altro di Tassorosso, per acciuffarla, si scontrarono comicamente e caddero a terra. Poi Hermione dovette per forza mettere bocca anche questa volta.

<< So perfettamente che creatura è: si tratta di un esemplare di Folletto della Cornovaglia, sono velocissimi e non si fanno prendere così facilmente. Anzi non si fanno prendere affatto!>> disse con aria saccente.

Serena, sentendo per l'ennesima volta “le perle di saggezza” della Granger, storse la bocca e alzò gli occhi al cielo insofferente; Hermione la notò e la prese piuttosto male.

<< Hai qualche problema con me, Serena? O c'è qualcosa che vorresti dirmi?!>>

<< Noooo! Perchè mai dovrei avere un problema con te? E poi hai già detto tutto tu, mi pare!>> rispose sarcastica Serena.

Hermione cominciò ad alterarsi. << Senti...non so perché tu ce l'abbia con me, ma ti consiglio di smetterla...>>

<< Se no che fai?! Mi farai la lezioncina su come relazionarsi con la gente?!>> incalzò Serena. Hermione rimase pietrificata.

Serena non riuscì più a trattenersi << Sai perchè la gente non ti sopporta?! Ti sei mai resa conto del fatto che nessuno ti chiede mai qualcosa volontariamente?>>

Hermione continuò a rimanere in silenzio e spostò lo sguardo verso il basso.

<< Ti senti sempre in dovere di dire la tua opinione su tutto e tutti ed in ogni momento, dimostrandoti compiaciuta dei tuoi commenti e guardando gli altri dall'alto in basso! Ma chi ti credi di essere!!? Alla fine, non credo che tu sia qui in veste di docente, no?!>>

Hermione era ammutolita.

<< Ma come osi!?>> disse una sua compagna Grifondoro che aveva per caso ascoltato il battibecco fra le due ragazzine.

<< Ehi, che succede qui!? E voi Grinfondoro abbassate la criniera eh!>> intervennero anche altri due ragazzi Serpeverde, arrivati ad appoggiare Serena nella discussione.

<< E voi dovreste tenere a bada la vostra amica “serpe sputa veleno”!>>

<< Guardate che Serena ha detto solo la verità su quella lì!>> le due Case stavano per azzuffarsi fisicamente. Finchè non arrivò, sorprendentemente, Draco Malfoy a dividere le due fazioni.

<< Ehi, ragazzi! Cerchiamo di darci una calmata!>> disse Draco, lasciando di sasso tutti quanti.

<< Potremmo risolvere la cosa in modo molto semplice: che ne dite di una piccola sfida di

volo?>> no, non era cambiato per niente.

I ragazzi però sembravano interessati alla proposta.

<< E chi saranno i due sfidanti?>> chiese uno dei Grifondoro.

<< Beh, saremo io e......Potter, ti va di fare una piccola, innocua e amichevole sfida di

volo ? >>

<< Ma Madama Bumb ha proibito di volare.>> disse Harry titubante.

<< Cosa c'è Potter? Hai paura ?!>>

<< Certo che no! Soprattutto non con uno come te!>> rispose arrabbiato.

<< Bene, sfregiato! Allora...chi acchiappa per primo quel coso volante vince, ok?!>> Harry annuì.

Draco ed Harry si misero in posizione.

<< Di sicuro vincerò io, Potter!>>

<< Questo lo dici tu!>> Hermione si interpose fra loro, preoccupata per l'esito della sfida.

<< No Harry! Non se ne parla neanche! Madama Bumb l'ha vietato e per di più non sai nemmeno volare!>> In quel momento le scope dei due ragazzi si alzarono in volo velocemente inseguendo il povero Folletto.

<< Che razza di idiota!>> esclamò Hermione rassegnata. Serena per un attimo fu d'accordo con l'affermazione della Grifondoro rompiscatole.
Harry e Draco volavano velocissimi, erano così bravi che sembrava avessero volato da tutta la vita. Volarono attorno a tantissimi alberi, dentro i quali lo sventurato Foletto cercava invano di nascondersi.
Dopo un po' di tempo quest'ultimo era sfinito e di conseguenza iniziò a rallentare la sua corsa. Harry e Draco sfruttarono questa occasione per aumentare la velocità e prenderlo. Solo che all'ultimo secondo il Folletto sterzò bruscamente a sinistra prima di raggiungere il prossimo albero che era sulla traiettoria di volo: Harry, per un pelo, riuscì a far cambiare direzione alla scopa prima di andarsi a schiantare contro l'imminente tronco, mentre Draco non fu altrettanto abile, infatti perse il controllo della sua scopa e cadde a terra, col sedere alquanto dolorante.
Harry, alla fine, riuscì a raggiungere il Folletto, il quale era arrivato a volare fino alla finestra di una delle torri del castello, e lo afferrò.
Cominciò a scendere di quota per ritornare dai suoi compagni, che lo accolsero trionfanti per la grande vittoria dei Grinfondoro sui fastidiosi Serpeverde. Serena non sembrava affatto arrabbiata, un po' dispiaciuta sì perchè la sua Casa aveva perso quella sciocca sfida, ma era contenta di vedere suo fratello felice dopo così tanto tempo.
Harry non era mai stato così contento in vita sua. Finchè non gli apparve da dietro le spalle la Professoressa McGranitt.

<< Harry Potter! >> disse furente. Infatti da quella finestra, dove era arrivato a volare il Folletto, la Professoressa McGranitt avevo visto Harry in volo sulla scopa.

<< Seguimi.>> Harry, svanita tutta la contentezza accumulata in quel piccolo momento di gioia, seguì penitente la sua Capo Casa, accompagnati dai ghigni malefici dei Serpeverde, solo Serena sembrò impassibile: dopo tutto era ancora arrabbiata con suo fratello dopo averla accusata di avergli fatto fare brutta figura a Pozioni.
Ora avrebbe dovuto prendersi le responsabilità delle sue sciocche azioni.
Purtroppo Draco non fu richiamato, visto che era “atterrato” prima di Harry, e di conseguenza la McGranitt non lo aveva visto in volo.
Dopo circa 30 minuti, Madama Bumb tornò al campo e pochi minuti dopo ritornò anche Harry, con un'espressione soddisfatta in volto mai vista prima. Serena era confusa. Ma non lo aveva punito la McGranitt? - Strano, chissà cosa è successo – pensò.
Gli studenti non riferirono ciò che era avvenuto prima, sarebbero finiti tutti nei pasticci, era meglio tacere: le avevano solo detto che era dovuto correre un attimo in bagno.
La lezione proseguì tranquillamente: come primo esercizio gli studenti avrebbero solo dovuto sollevarsi in aria. Ovviamente Harry e Draco fecero bella figura, mentre gli altri ebbero qualche problema a trovare l'equilibrio giusto, infatti Serena non era molto sicura di come usare una scopa – cavolaccio! Credevo fosse più semplice! - pensò.
Per un paio di volte si era ribaltata verso terra, scatenando le risate dei suoi compagni: in effetti la scena era abbastanza comica, si ritrovava sempre a testa in giù e con la gonna dell'uniforme che rischiava di esporre le sue parti intime. Quindi la povera ragazza doveva combattere contro due problemi: la gravità e nascondere costantemente le sue virtù dagli sguardi altrui, doppia vergogna!
Ma in fondo si era divertita anche lei.

 

 

******

Dopo la lezione di Volo, gli studenti si avviarono verso la prossima lezione, quella di Trasfigurazione.
Percorrendo il corridoio, Liz si avvicinò a Serena.

<< Eehe ehi Ser! Non ti sta molto simpatica la scopa, vero?!>> disse Liz scherzando.

<< No, davvero. Lasciamo perdere che è meglio! Ho già visto che non ci sono portata! A parte che credo di aver scoperto di soffrire di vertigini, dopo questa prima esperienza di volo.>>

<< Ma dai, non ci pensare! E' normale avere un po' di fifa la prima volta. Basta solo un po' di pratica.>> disse Liz cercando di tirarla su di morale.

<< Nel mio caso, credo che non basterebbero nemmeno i prossimi 6 anni di scuola!>> disse ridendoci sopra.

Arrivati all'ingresso dell'aula di Trasfigurazione, Harry fermò un attimo Serena.

<< Serena, indovina cosa mi è successo prima con la Mcgranitt !!?>> disse tutto euforico.

<< Eh si infatti, dimmi! Credevo che ti avesse messo in castigo, cosa è successo allora?!>>

<< Sono entrato nella squadra Grifondoro di Quidditch come Cercatore!>> disse al limite della felicità.

<< Davvero ?! E come diamine è possibile?>> disse stupita Serena.

<< Beh..la McGranitt dal suo ufficio ha visto come sono riuscito ad acchiappare quel Folletto e, quando siamo usciti dal campo, mi ha portato a conoscere un certo Baston del quarto anno, che è il capitano della squadra dei Grifondoro, e la Professoressa gli ha detto   "Baston, ti ho trovato un Cercatore!” >>

<< Accidenti, bravo piccolo! Sono molto contenta per te!>> disse abbracciandolo dolcemente, ma anche un po' titubante visto che erano ancora piuttosto freschi dalla lite di prima.

<< Senti, Serena. Mi dispiace per quello che ti ho detto prima. Ero arrabbiato, frustrato e quel Professore mi sta proprio antipatico.>>

<< Pensa a me che ce l'ho come Capo Casa!>>

<< Auguri allora!>> i due fratelli scoppiarono a ridere.

<< Comunque, a me il Professor Piton è sembrato un uomo...emmh...serio.>> Harry la guardò interrogativo, il fatto che fosse serio era ovvio.

<< Nel senso di professionalità, intendo. Poi ha anche un carattere particolare...>> Serena cercava di rimanere il più rispettosa possibile.

<< Un gran bel caratteraccio vuoi dire!>> se uscì Harry.

<< Beh..dipende da quale verso lo prendi. Se gli tira male più del solito, ovviamente è meglio starsene muti come dei pesci e non provocarlo.>>

<< Sì, hai ragione.>>

<< Comunque, scuse accettate. Però inizia ad applicarti, ok?>>

<< Promesso.>>

Un ultimo abbraccio fraterno e via a lezione!
Entrati in aula e seduti ai propri posti la lezione cominciò, era tenuta dalla Professoressa McGranitt, in quel momento parve alquanto compiaciuta in volto, di solito era sempre molto composta.
Iniziò a spiegare il primo incantesimo che sarebbero andati ad eseguire quel giorno.

<< Oggi ragazzi, essendo la vostra prima lezione di Trasfigurazione, cominceremo ad allenarci su un incantesimo molto semplice: l'incantesimo Acutus. Questo incantesimo consiste nel trasformare, ovvero trasfigurare, un fiammifero in un ago.>>

Anche se era una magia piccola gli studenti erano comunque emozionati, per molti di loro era in effetti la prima che avrebbero fatto con la loro nuova bacchetta.

<< Come potete vedere, sui vostri banchi sono stati già posti, per ciascuno di voi, un pacchetto di fiammiferi. É sempre meglio abbondare nel caso in cui vi ci vogliano più tentativi per portare a compimento l'incantesimo. Dunque...prendete fuori un fiammifero, posatelo sul banco e, agitando la bacchetta in questo modo...>> fece un pigro movimento oscillante del polso <<.... pronunciate chiaramente Acutus !>>

Quasi tutti gli studenti cominciarono ad agitare le bacchette, però c'era uno dei Grinfondoro che sembrava non dare cenno di interesse per l'esercizio.

<< Signor Finnigan, per caso questa lezione ti annoia?>> disse seccata la McGranitt.

Seamus Finnigan era un ragazzino alquanto presuntuoso, era sempre certo di riuscire in tutto.

<< No, Professoressa. E' che mi stavo concentrando per svolgere al meglio l'incantesimo. Guardi! Sono certo di riuscire a trasformarlo al primo colpo!>> la Professoressa alzò un sopracciglio e si mise a braccia consorte, curiosa di vedere il risultato dell'esercizio di Seamus.

<< Molto bene. Prosegui pure, allora.>>

Il ragazzo agitò la bacchetta, pronunciò la formula e, al contrario dall'esito previsto, il fiammifero esplose, rendendo il volto del ragazzo nero come la pece e sparando i sui capelli per aria come se fosse stato folgorato. Tutta la classe si mise a ridere. Poi Serena intervenne con una piccola presa in giro, si sentiva troppo di dirla, visto il patetico esibizionismo appena regalato da Seamus.

<< Aahaha! Sei un pallone così gonfiato che mi meraviglio che tu non sia ancora esploso in mille pezzettini con il talento da piromane che ti ritrovi!>> Serena diceva il vero. Anche a Pozioni, nel suo vano tentativo di fare il fenomeno, nella semplice preparazione e conservazione degli ingredienti fece esplodere un contenitore di Occhi di Tritone, e doveva solo mischiare nell'ordine corretto 3 fiale di liquido conservante.
La McGranitt però, sentendo quella presa in giro, si innervosì.

<< Signorina Potter! Non è il caso di intervenire con questi commenti ironici e inappropriati! 5 punti in meno a Serpeverde!>> ma prima che continuasse a parlare, Seamus intervenne a sua volta.

<< Beh.. almeno io non sono una sporca, puzzolente e velenosa serpe! >> Serena cominciò ad alterarsi, come anche tutti gli altri della sua Casa, visto che l'offesa era rivolta non solo a lei ma anche a loro.

Anche Harry non restò indifferente all'offesa rivolta alla sorella, ma si limitò a dargli un'occhiataccia.

<< Seamus, sta zitto! Non complicare le cose, per l'amor di Dio!>> gli disse Harry.

Ma Seamus non sembrò avere intenzione di finirla lì e, vedendo che Serena non dava segno di alcuna reazione a quella provocazione, tentò con qualcosa di più meschino. Persino troppo meschino per un Grifondoro.

<< Che cosa c'è Potterina? Vuoi andare a piangere dalla mamma?>> Serena iniziò a voltarsi con espressione arrabbiata e triste allo stesso tempo.

<< Ah, dimenticavo! E' morta!>> la McGranitt rimase basita dalla cattiveria con cui l'aveva detto, non si era mai visto un Grifondoro così....orribile. Cominciò a pensare che il Cappello Parlante avesse sbagliato a smistarlo nella sua Casa.

<< SIGNOR FINNIGAN! >> strillò.

<< E' davvero orribile, meschina e crudele la frase che hai detto! Per la tua incoscienza, la tua maleducazione, la tua arroganza e non oso dire altro, ti tolgo....>> non riuscì nemmeno a finire la sentenza che Serena si alzò di scatto e tirò di fila 5-6 pugni in faccia a Seamus, facendogli sanguinare il naso a fiotti, e urlandogli addosso.

<< BRUTTO SCHIFOSO, TI UCCIDO!>>

Harry non aveva mai e poi mai visto sua sorella così furiosa. Era spaventosa. Una bambina di 11 anni, così dolce, affettuosa, giocherellona, buona, che portava dentro di sé tutta quella rabbia, tutta quella violenza...era una cosa assolutamente impensabile che avesse un lato del genere. Harry stava letteralmente tremendo a quella scena.
E così anche la McGranitt.

<< SIGNORINA POTTER, SI FERMI!>> disse togliendo Seamus dalla traiettoria dei pugni. E un ragazzo dei Serpeverde fece altrettanto tirando via Serena ancora furente, ma con le lacrime agli occhi: per tutta la vita si era trovata ad affrontare sciocchi ragazzini che deridevano la sventurata situazione dei due fratelli, ma prima non aveva mai osato affrontali fisicamente visto che erano sempre più di uno a prenderli in giro; si limitava sempre a piangere di nascosto e a confortare il suo fratellino, emotivamente più fragile. Ma questa volta era solo UNO lo sciocco che aveva osato provocarla. Avrebbe voluto con tutte le sue forze bloccare quel suo innato istinto omicida nei confronti di quel bastardello, ma non ce la fece. Sì, sarebbe andata nei guai – ma chi se ne frega! - pensò. Così almeno il mocciosetto arrogante non avrebbe mai più osato sfidare la sua pazienza in quel modo.
La McGranitt cercò di parlare a tono basso e controllato.

<< Signorina Potter! Non tollero questo tuo sconsiderato e violento comportamento! Sì, il signor Finnigan ha detto un enorme crudeltà verso tua madre, essendo nota la sua prematura scomparsa, ma ciò non significa che tu sia giustificata ad aggredire fisicamente e brutalmente chiunque osi offenderti pesantemente!>> nella classe calò il silenzio, lievemente interrotto dai gemiti di dolore dell'antipatico Grifondoro.

<< Per ora toglierò ad entrambe le Case 25 punti!>> sia i Serpeverde che i Grifondoro si lamentarono a sottovoce, però i Serpeverde non erano troppo scocciati: oltre ad esserci abituati alla sottrazione di punti, appoggiavano la reazione della loro compagna, visto la gravità dell'offesa che, in parte, era riferita anche a tutti loro.
La McGranitt però non aveva ancora finito la sua arringa.

<< Adesso accompagnerò in Infermeria il signor Finnigan e tu, signorina Potter, mi seguirai...in silenzio. Dobbiamo andare a scambiare due parole col tuo Capo Casa.>> Serena, con gli occhi abbassati e gonfi di lacrime, non fiatò.

<< In quanto a voi altri, sarà meglio che stiate buoni e non causiate incidenti! Vi manderò il signor Gazza a farvi tenere d'occhio!>> a quel nome i ragazzi si rimisero composti.
Il custode Argus Gazza era davvero odioso ed era meglio fare i bravi, altrimenti chi lo avrebbe sopportato a sentirlo parlare dei vecchi tempi in cui c'erano le punizioni vere e proprie. Due scatole!
La Professoressa McGranitt si avviò con i due ragazzi verso l'Infermeria. Serena, come le aveva detto l'insegnante, la seguì senza fiatare, mentre Seamus continuava a piagnucolare.
Una volta arrivati là, la McGranitt lasciò il ragazzino alle cure della strega guaritrice Madama Chips.

<< Oh santo cielo, Minerva! Ma cosa è successo a questo ragazzo?>>

<< Una piccola zuffa in classe.>> disse guardando in basso verso Serena.

<< Ah capisco. Beh..per fortuna che me lo hai portato subito. Posso vedere già dalle lesioni che gli ci vorranno almeno un paio di giorni per riprendersi.>> a Serena scappò un piccolo ghigno compiaciuto, anche se era ancora amareggiata.

<< Molto bene, Madama Chips. Ora dobbiamo andare, arrivederci.>> disse uscendo dall'Infermeria.

La Professoressa McGranitt e Serena, scesero nei sotterranei verso l'ufficio di Piton: a quell'ora non avrebbe dovuto avere lezione, quindi c'era la possibilità di trovarlo in ufficio a correggere compiti.
Bussò alla porta, dall'altra parte si sentì il consenso di entrare, ed avanzarono.

<< Severus, devo parlarti.>> disse seria.

<< A che proposito?>> era talmente indaffarato che non aveva nemmeno alzato lo sguardo.

<< Ti devo parlare di una situazione alquanto spiacevole accaduta durante la mia lezione di oggi.>>

<< Non credo che la questione mi riguardi allora.>>

<< No, invece. Ti riguarda eccome. Dal momento che coinvolge una TUA studentessa.>> Piton alzò finalmente lo sguardo, cominciandosi ad interessare un minimo alla discussione, e notò la bambina nascondersi timidamente dietro la donna.

<< Che cosa ha combinato?>> domandò serio Piton.

<< La signorina Potter ha aggredito brutalmente uno dei mie studenti, in seguito ad un'offesa abbastanza pesante.>> Piton alzò un sopracciglio, spostando ogni tanto lo sguardo verso la sua Serpe.

<< E le conseguenze di questo incidente ?>>

<< Naso rotto in diversi punti e lesioni multiple al volto in generale. E non è stato un “incidente”, l'azione è stata compiuta sotto completa consapevolezza.>> Piton rimase per un attimo stupito.

<< Credo che sarà necessario riferire al Preside la delicata situazione comportamentale della signorina Potter, ma, non appartenendo alla mia Casa, spetta a te, Severus, accompagnarla da lui e seguirla durante un'eventuale punizione, se Silente decidesse di assegnarla. Ma in tal caso credo non ci siano dubbi sull'esito della sentenza.>> disse la donna fulminando con lo sguardo la piccola Serena, che la ricambiò con espressione imbronciata.

<< Va bene, Minerva. Lasciami qui la signorina Potter. Me ne occuperò io.>> disse Piton controvoglia. Aveva troppe faccende da sbrigare per occuparsi di una sciocchezza simile come le zuffe fra mocciosi.

<< Molto bene, Severus. Mi auguro che tu riesca a temprare la tua studentessa in modo appropriato.>>

<< Farò del mio meglio.>> disse spostando lo sguardo minaccioso verso Serena, la quale non osò ricambiarlo.

La McGranitt uscì silenziosamente dall'ufficio.

Piton, sistemate le ultime scartoffie, si rivolse a Serena.

<< Allora, signorina Potter. Mi puoi spiegare con chiarezza cosa ha scatenato questa improvvisa aggressività, tanto da alzare le mani contro un tuo compagno?>> Serena lo guardò, ma non rispose, era ancora troppo sconvolta, e riabbassò lo sguardo.

<< Va bene. Capisco la situazione in cui ti sei cacciata, quindi non sei tenuta a rispondermi immediatamente. Ma temo che dovrò comunque portarti dal Preside per decidere sulle conseguenze delle tue irrazionali azioni.>> Serena annuì lentamente. Severus notò lo sguardo perso e amareggiato della ragazza, quindi, per non metterla ulteriormente a disagio, si trattenne dall'aggiungere altro.

<< Bene. Ora possiamo andare.>>

Piton chiuse la porta del suo ufficio e si avviò con Serena verso l'ufficio del Preside.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

scusate se in questo capitolo ho fatto diventare la mia OC un tantino violenta, ma in questi giorni sono parecchio stressata a causa degli esami universitari e avevo bisogno di sfogarmi un po' XD Spero comunque che vi piaccia!

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GiuliaComix