La mattina dopo fermai Niall mentre camminava verso la cucina,probabilmente per prendere qualcosa da mangiare,come suo solito (che poi non capisco come cavolo faccia ad essere così magro,visto tutto quel che mangia).

"Niall,aspetta fermo!" gridai al biondo,che subito si fermò e mi guardo curioso.
"Credo di meritarmi almeno una spiegazione,non sono arrabbiata con te,e forse sto facendo sembrare la cosa più grave di quello che sia in realtà ma davvero non riesco a capire le motivazioni della tua bugia" gli spiegai.Niall fece un sospiro.
"Hai ragione,il fatto è che neanche io so perchè l'ho fatto...forse è perchè Harry non mi è andato mai molto a genio" notai nella sua voce un filo di preoccupazione,di insicurezza,come se mi stesse mentendo,di nuovo.
"Beh...okay" dissi non molto convinta.
"Bene,amici come prima?" mi domandò speranzoso.
"Certo" gli sorrisi.

Vidi Zayn sistemarsi i capelli e fino a qui niente di strano,ma poi vidi anche Louis fare la stessa cosa.Quindi le cose a questo punto sono due:O devono uscire,o mio fratello ha preso la Malikkite(?).

"Hei,dove andate di bello?" chiesi a Louis e a Zayn.
"Cosa?Oh,Hope...noi ragazzi andiamo alla nuova pista per go-kart" mi spiegò Zayn.
"Go-kart?Siete seri? Quanti anni avete 8?"
"Per tua informazione i go-kart sono anche da grandi...e non ti dobbiamo spiegazioni" mi disse col suo solito tono simpatico Louis.Vidi Liam e Niall mettersi la giacca e dirigersi verso gli altri due.
"Aspettate,voi ragazzi?Quindi mi lasciate da sola?Ma che bravi" scherzai battendo le mani.
"Ahaha beh...proprio da sola no,puoi sempre uscire,o stare con Harry!" Louis mi fece l'occhiolino.
"Ora andiamo,ciao Hope,saluta Harry da parte nostra!" disse Liam prima di chiudere la porta d'entrata e andarsene insieme agli altri.

Perfetto,ero rimasta da sola con Harry,che non mi si calcolava di striscio.Lui era l'unico dei ragazzi della casa che non avevo ancora capito bene...era un mistero.Mi avvicinai a lui e cominciai a parlare per rompere il silenzio che riempiva la stanza.

"Allora...perchè non sei andato con gli altri?" gli chiesi.
"Non ne avevo molta voglia..." rispose guardando in basso,
"Ok...che ne dici di guardare un film?" Nessuna risposta.
"Bene,andiamo al bowling?" gli proposi.In risposta mi fece un cenno negativo con la testa.
"Ok,basta,ora tu muovi quel culo e andiamo a fare una passeggiata signorino" eeeeh la finesse(?).

Harry mi guardò un po' stranito,ma poi scoppiò in una lieve risata.Ok,forse avevo esagerato,ma che diamine,mi pareva di avere davanti un morto che parla,o meglio,che NON parla.Si convinse finalmente ad uscire un po' e mentre camminavamo per Londra vidi un banchetto di gelati,cosa rara visto il tipico freddo della città.

"Uuuh voglio un gelato!" presi il braccio di Harry e cominciai a correre verso il banchetto.
"Ma che cosa? Un gelato? Fa freddo!" esclamò il riccio.
"Non mi importa! Voglio un gelato,punto" esclamai.
"Ahah ai tuoi ordini allora!"
"Come si dice?!" lo guardai.
"Si signor capitano!" fece lui.
"Bravo soldato!" scherzai.

Dopo aver divorato(?) il mio gelato ci sedemmo entrambi sull'erba di un bellissimo parco,all'ombra di una vecchia quercia.I raggi del sole filtravano a stento attraverso le numerose foglie dell'albero.

"Quindi davvero sei la sorella di Louis?" mi chiese quasi incredulo Harry scherzando,
"Ahah si purtroppo,perchè me lo chiedi?"
"Il fatto è che siete così diversi,tu sei così..." non finì la frase e sul suo volto comparve un espressione preoccupata.
"Cos'hai?" gli chiesi.
"Cavolo,sta succedendo di nuovo." 
"Ma cosa?Harry spiegati meglio non capisco!"
"Il fatto è che mi ero ripromesso di non affezionarmi più alle persone,per questo mi comporto così...ma con te mi rimane difficile,sei così solare,allegra,speciale..." a quelle parole arrossii lievemente.
"Beh,grazie...ma perchè mai ti sei ripromesso di..." mi capì prima che finissi la frase.
"In genere non mi confido con gli altri su questo argomento,ma con te sento di potermi fidare...qualche anno fa stavo con una ragazza,Sophie...ci amavamo ed eravamo molto felici insieme.Fino a quando lei non decise di fare un provino per partecipare ad un concorso di ballo,ballare era la sua passione da quando era bambina.La stavo accompagnango con la macchina quando il veicolo sbandò e andammo a sbattere contro la ringhiera dell'autostrada.Io mi procurai solo alcune ferite non molto gravi ma Sophie fu portaa velocemente in ospedale per essere operata.Poi entrò in coma ed io non trovai il coraggio per andarla a trovare in ospedale,avevo paura,paura di vederla soffrire,paura di non farcela a resistere ai sensi di colpa.Qualche giorno dopo mi arrivò una telefonata dal padre di Sophie...lei era morta."