Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Virelei    26/04/2013    9 recensioni
Un giorno il Seirin si accorge dello strano comportamento di Kuroko, che si presenta agli allenamenti mostrando sempre più ferite. Sta nascondendo un segreto? Determinata a scoprirlo, la squadra del Seirin inizia a fare indagini sulla vita di Kuroko, per scoprire presto qualcosa di shockante. Ma la Generazione dei Miracoli ha già fatto la sua mossa. GdM iperprotettiva, AkaKuro, AoKise.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Seijuro Akashi, Tetsuya Kuroko, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Betrayal In Its Most Simplest Form


Capitolo 1


“Hei Kuroko!” La  voce forte di Kagami riecheggiò nella palestra. Gli altri giocatori della squadra di basket del Seirin non gli prestarono attenzione, mentre si asciugavano il sudore con degli asciugamani. L’allenamento di quel giorno era stato particolarmente duro, visto che la partita di allenamento contro il Kaijou si stava avvicinando.

Una testa color azzurro si alzò  tra i giocatori sudati. “Si, Kagami-kun?”

“Posso venire a casa tua oggi?” Il ragazzo con i capelli rossi stava in piedi di fronte al suo compagno, e la sua corporatura insolitamente alta si stagliava sul ragazzo più basso. Alla domanda di Kagami, tutta la squadra girò la testa verso Kuroko.

“Hei, non dimenticatevi di me!”Junpei Hyuuga, il capitano del Seirin, apparve al fianco di Kagami: “Anch’io voglio vedere la casa di Kuroko”.

Anche Riko, la coach, si fece avanti, “Anche io! Kuroko, non sono mai stata a casa tua.”

Poco dopo molti membri del Seirin si affollarono intorno al povero ragazzo, chiedendo di poter visitare casa sua.

“Ecco…” Kuroko finalmente prese parola. Anche se aveva parlato a bassa voce, tutti lo sentirono e smisero di parlare. “Grazie per l’interesse, ma questo pomeriggio ho un impegno. Scusate per il fastidio.” Si alzò dalla panchina e fece un piccolo inchino. La squadra si spostò silenziosamente per lasciargli spazio, mentre Kuroko prendeva la sua borsa blu e usciva dalla palestra senza una parola.

Ci fu un momento di silenzio, poi : “Che cavolo è successo?” disse Hyuuga.

Izuki:“Cosa vuol dire che ha un impegno? Ha un appuntamento?”

Kagami:“C-cosa? No! Non può avere una ragazza!”

Teppei:“Eh? Perché no, Kagami?”

Kagami:“Perché no e basta!”

“Ora basta!” la coach gridò a pieni polmoni. Si bloccarono tutti. Aspettò che cessassero tutti i mormorii prima di chiedere: “Ragazzi, non avete notato che ultimamente Kuroko si comporta in modo diverso?”

“Cosa intendi senpai?” chiese Kagami, sempre il più lento a capire.

“Bakagami,” borbottò Riko, “Intendo che negli ultimi giorni Kuroko è stato troppo silenzioso. Cioè, so che è sempre silenzioso, ma in questo silenzio è come se stesse nascondendo qualcosa. Nessuno l’ha notato?”

“Ora che mi ci fai pensare, – disse Hyuuga – Oggi non ha fatto nessuno dei suoi passaggi perfetti. Visto che presto saremo contro il Kaijou dovrebbe impegnarsi al massimo…”
“E non viene più con noi dopo gli allenamenti,” disse Koga.

Mitobe si chinò in silenzio e afferrò un oggetto, poi lo tenne in alto perché tutti lo vedessero. Era il borsone da basket di Kuroko. Tutti lo guardarono sorpresi.
“Aspettate, cosa…?”

“Manca la mia borsa,” urlò Kagami. “Cavolo, Kuroko deve averla presa per sbaglio!” Poi si fermò. Aspetta, Kuroko l’aveva presa per sbaglio?  Il suo compagno non era mai così sbadato.

Ci fu un lungo silenzio tra i compagni della squadra del Seirin. Tutti pensavano al loro affidabile passatore. “Che cosa sta succedendo?” si chiesero tutti ad alta voce, escluso Mitobe.


“Sono a casa,” disse piano Kuroko, anche se sapeva che non c’era nessuno – o almeno così pensava. Lentamente chiuse la porta e si tolse le scarpe da basket blu. Lasciò cadere la borsa, senza notare che il nome di Kagami vi era stampato con chiare lettere nere, e percorse qualche passo nell’ingresso, ma non andò lontano perché una mano volò verso la sua faccia e lo fece sbattere contro un muro.

Il dolore si diffuse nel suo corpo, mentre lui scivolava e crollava a terra. Prima che avesse il tempo di riprendersi, la stessa mano che lo aveva attaccato tirò i suoi capelli e strattonò la sua faccia verso l’alto. Un grido gli scappò dalle labbra. Un paio di familiari e freddi occhi blu gli si avvicinarono. “Dov’eri, Tetsuya-kun?”

“O-okaa-san,” bisbigliò Kuroko con dolore. “Non pensavo che il tuo viaggio sarebbe finito così presto”.

Un sogghigno crudele apparve sul viso della donna dall'aspetto giovane. Aveva gli stessi capelli azzurri, che le raggiungevano le spalle ed erano pettinati verso destra. Aveva un corpo sottile ma potente e la stessa pelle pallida di Kuroko. Per quanto sembrassero simili, madre e figlio erano completamente diversi.

“E’ tutto qui quello che hai da dire, moccioso ingrato?” sibilò. “Niente ‘bentornata’? Ho fatto quel viaggio per guadagnare soldi per te. Ora so che è stato uno spreco di tempo.” La pressione sullo scalpo di Kuroko per fortuna scomparve, ma fu rimpiazzata da un duro colpo sul lato della sua testa, che lo fece di nuovo sbattere contro il muro. “Allora?” Un terribile dolore nacque alle sue costole, non appena vi ricevette un calcio.

Kuroko tossì sangue, ma riuscì a dire, “B-bentornata a casa, okaa-san”.

La donna sembrò non sentire e tirò un altro calcio alle costole di Kuroko. Sollevò il ragazzo e lo gettò contro la parete. Lui cercò di proteggersi come meglio poteva, ma senza risultati. Il dolore continuava a crescere, fino a che non ne poté più. Proprio mentre stava per svenire, udì una debole voce:

“Ibuki! Ibuki, smettila! Stai uccidendo nostro figlio!”

Otou-san pensò Kuroko. Poi la vista gli si oscurò, finché tutto quel che poteva vedere fu un nero come la pece.






NdT: Primo capitolo di questa traduzione! Spero di non aver combinato pasticci, nel caso scusatemi, è la prima volta che pubblico qualcosa >.<
Vi anticipo che la storia ha 24 capitoli, i primi sono un po’ introduttivi, anche se succedono già molte cose.
Ringrazio  l’autrice, Virelei, per avermi permesso di tradurre la sua fanfiction, molto bella e ben scritta :)
A presto, Nienor_11
   
 
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