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Autore: Misuzu    26/04/2013    0 recensioni
Paige è una ragazza vissuta come una babbana catapultata in un attimo in un mondo magico: cosa succederà dopo aver incotranto i gue gemelli?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Era una normale mattina d’estate, calma, pacifica. Già, era.
Sin dalle prime luci dell’alba, infatti, la tranquilla casa si stava trasformando nel caos più totale.
Angelina e Fleur erano già scese al piano terra, pronte a dare una mano a Molly per preparare la colazione, la quale, però, disse che sarebbero potute rimanere tranquille.
Nel frattempo, anche Paige era scena con in braccio Hugo, il quale aveva sicuramente preso il vizio di essere mattutino come sua madre. Eppure, sua madre, quella mattina, non si era ancora svegliata.

“Buongiorno, bello della nonna! Vuoi che ti prepari un po’ di latte?” chiese Molly vedendo annuire il bambino. E si mise subito ai fornelli.
La donna era la classica persona abituata ad avere una famiglia numerosa e unita, e quell’occasione era certamente la più adatta, e anche una fra le più rare.
Per quel giorno, infatti, la Tana, che, oramai, ospitava solamente due persone, ne ospitava circa una trentina.
Tutti i figli e nipoti della coppia che abitava quella casa; in ordine di “grandezza” dei figli vi erano: Bill con sua moglie Fleur e i suoi tre figli: Victoire, Dominique e Louis; mentre Bill ha continuato a lavorare alla Gringott dopo che essa si riprese, Fleur ha preferito rimanere con i suoi bambini.
Poi vi era Charlie che, dopo la battaglia ad Hogwarts, aveva capito che il lavoro non era tutto e si era sposato con una certa Piper Bath, una che era stata riportata in vita quel giorno, la quale era diventa tata abbastanza famosa per aver scritto diversi libri sui draghi e le loro malattie, oltre che come curarli e aveva dato l’input a Silente per trovare la cura contro il Vaiolo di Drago. Dalla loro unione erano nati due bambini: un maschio, il più grande, di nome Alexander, e una femminuccia di nome Susan; anche dopo il matrimoni Charlie non aveva perso la passione per i draghi, quindi spesso si recava in Romania; ovviamente, la moglie lo seguiva a catena ed entrambi, per la loro felicità, potevano lavorare su qualcosa che adoravano e guadagnare bene; inoltre, persino nei loro bambini era nata questa attrazione per i draghi.
Poi vi era Percy:  aveva fatto pace con la famiglia durante la battaglia di Hogwarts, accorgendosi di quanto fosse stato stupido dopo aver visto la morte del fratello sotto i suoi occhi. Si era sposato con Audrey e aveva avuto due bambine: Molly junior, che aveva chiamato come sua madre, e Lucy. Impassibile come sempre, aveva continuato a lavorare al ministero quando esso si riprese e così fece sua moglie, divenuta poi Auror. Passiamo poi a Fred e George: Fred, come ben sapete, si era sposato con Paige e, dalla loro unione, erano nati due bambini e ne stavano attualmente aspettando un terzo: Melinda e George Junior. Melinda è la primogenita della coppia, come aspetto fisico è praticamente identica a sua madre a parte per il colore dei capelli, che tendono al rosso, e per gli occhi che sono di un azzurro misto al verde. Come sua madre ha ereditato i suoi poteri. Per quanto riguarda George Junior... lasciatemi prima parlare di George e Angelina, perché la storia è davvero divertente. George e Angelina si sposarono ed ebbero due figli: Fred Junior e Roxanne. Sicuramente vi chiederete perché George e Fred abbiano chiamato i rispettivi figli come il loro gemello nonostante siano tutti e due vivi e nonostante abitino tutti nella stessa casa. La risposta, semplice e assurda, come, in fondo, sono i due gemelli, è una scommessa. Quando Paige e Angelina rimasero entrambe incinta, nonostante la notizia fosse giunta in due momenti diversi e nonostante la nascita fosse prevista per due giorni diversi, i due dissero “Se nascono lo stesso giorno, gli diamo i nostri nomi, ma invertiti.”. Per un errore ginecologico o per uno strano caso del destino, George Junior nacque con due settimane di anticipo, e i giorni coincisero. Il giorno di nascita dei due non è il primo aprile, tuttavia posso garantirvi due cose: che nell’aspetto sono identici ai loro padri e che per quanto riguarda gli scherzi, sono messi bene. Pensate che hanno già dato ai loro padri le idee per qualche bella invenzione, che è andata a ruba! Per quanto riguarda Paige e Angelina: la prima ha continuato a lavorare come Auror, andando al San Mungo quando vi era la necessità. Pensate che per la prima volta dalla sua apertura, l’ospedale non era mai stato tanto vuoto come in quei momenti! Per quanto Angelina, invece, aveva preferito lavorare con George al negozio, dato che una mano era sempre necessaria e dato che ciò le consentiva di avere orari estremamente flessibili. Anche Fred avrebbe voluto far lavorare con sé Paige, la quale, però, gli dava solo una mano occasionalmente, quando Angelina non c’era e loro avevano un vero bisogno di aiuto. Lavorare con Fred l’avrebbe fatta sentire un peso, allora andava al ministero dove, certamente, la compagnia non le mancava: c’erano Sirius, Moody, Lupin e Tonks e, ogni giorno, era un vero spasso.
Passiamo ai due più piccoli e, forse, più conosciuti figli della famiglia Weasley: Ron e Ginny. Ron aveva finalmente coronato il suo sogno d’amore e aveva sposato Hermione, dalla quale aveva avuto due figli: Rose e Hugo, il maschio più piccolo della sorella di due anni. Per quanto riguarda Ginny, si sposò con Harry Potter, il suo primo amore, del quale si era innamorata quando aveva solo undici anni, e avevano avuto tre figli: James Sirius, Albus Severus e Lily Luna. Per quanto riguarda i nomi di questa coppia... erano un tributo alle persone a cui tenevano di più; James e Sirius, il padre e il padrino di Harry, quest’ultimo sempre a fianco del figlioccio pronto a combattere con lui, Lily Luna in quanto Lily ricordava parecchio la sua nonna, mentre Luna era un tributo sia alla sua madrina, Luna Lovegood, sia al caro Lupin, il quale si sentì più che onorato, oltre che stupito. Luna era, per lui, la parola che gli ricordava l’oggetto che aveva sempre odiato in gioventù, ma che ora era diventato ricordo di una grande vittoria: quella contro la sua maledizione. Per quanto riguarda Albus Severus: il professor Silente era, certamente, l’uomo che più di tutti aveva fatto qualcosa per Harry e, anche ora, portava al ragazzo (ormai uomo), un sacco di consigli; per il secondo nome, Severus, dovete sapere che per Piton fu una grossa sorpresa scoprirlo, anche se non lo diede a vedere, mascherandolo sotto quel viso freddo che si ritrovava;  Harry decise di dare quel nome a suo figlio come tributo per colui che lo aveva aiutato a scoprire la verità quando Silente non c’era. In effetti, Piton era rimasto un grande amico della famiglia Potter, e, per quanto potesse odiare James, amava ancora Lily, con la quale era tornato amico come una volta. In fondo, anche se l’aveva chiamata Mezzosangue, come poteva Lily non perdonare colui che aveva cercato di proteggerla prima che Minus la tradisse e colui che aveva protetto suo figlio, nonostante il forte rancore di rivedere in lui James, per i sei anni di vita a Hogwarts?
Da quella mattina, passarono diverse ore e tutti, in casa, si erano svegliati e stavano apparecchiando per il pranzo, ovviamente fuori dalla Tana (dato che dentro non ci entravano) per circa una sessantina di persone. Perché le posizioni a tavola sono raddoppiate? Semplice! Per qualche ospite... ma giusto qualche!
Allora, come ospiti c’erano Remus, Tonks (la quale stava aspettando la sua secondo genita) e Teddy, insieme ai genitori di Thonks. Poi vi erano Prudence e Viktor, Lily e James, Sirius, Moody,Kingsley, la professoressa Mc.Granit, la professoressa Sprite, il professor Vitius, Lumacorno,Neville, i suoi genitori e sua nonna. i genitori di Fleur e sua sorella, Gabrielle, insieme al suo fidanzato (quasi marito). Queste quattro persone, anche se non avevano partecipato attivamente alla guerra, non potevano certo mancare quel giorno, in fondo era il compleanno della loro prima nipotina, Victoire. Avete capito di che giorno sto parlando, vero? Il 2 Maggio, l’anniversario della fine della guerra, che, da quel giorno, era diventata festa mondiale.
Il giardino della Tana era stato opportunamente disinfestato dai più piccoli della casa: lo avevano preso a gioco, inoltre Fred Junior e George Junior avevano iniziato a provare le loro invenzioni proprio sugli gnomi.

 
La giornata passò serenamente, più o meno: tutti chiacchieravano, riportando alla mente i bei vecchi tempi e quelli meno belli; Lumacorno, in particolare, si era circondato dei suoi allievi preferiti (James, Lily, Sirius e Lupin che, a dirla tutta, non ne erano particolarmente entusiasti) e raccontava loro com’erano le nuove generazioni e cosa accadeva ad Hogwarts. Essendo il più propenso a parlare, ben presto si ritrovò accerchiato da tutti i “bambini” della casa, che volevano sapere come fosse Hogwarts: Albus Severus, ad esempio, il quale l’avrebbe iniziata alla fine dell’estate successiva, così come Fred e George Junior, oltre di quelli che avrebbero dovuto aspettare ancora uno o più anni per andarci, come l’impaziente Lily Luna, Hugo, Roxanne, Dominique e Louis.
Potremmo dire che la giornata passò tranquilla, se non quel piccolo particolare per il quale circa sessanta persone si materializzarono al primo ospedale magico per far partorire Tonks. Teddy era felicissimo, in quanto avrebbe presto conosciuto sua sorella, dopo dodici anni di solitudine (anche se si era consolato con Victoire). E, prima che il sole fu tramontato, la piccola Wendy venne al mondo, per la felicità di tutti.
Dopo quel giorno, tutti ripresero la loro vita quotidiana.
Ovviamente, anche se non nello stesso momento, andavano tutti a trovare Molly e Arthur quando potevano. Si incontravano in giro per il ministero, per Diagon Alley, e alla Tana, oltre che nelle loro abitazioni o nelle piccole feste che venivano fatte in memoria dei tempi di terrore passati.
Insomma... tutto il resto della loro vita lo lascio all’immaginazione del lettore.

  
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