Allora,
adesso non
potete di certo rinfacciarmi che ho fatto tardi!!! In realtà
ho fatto così in
fretta in parte perché volevo farmi perdonare del ritardo
CATASTROFICO della
volta scorsa, in parte perchè non avevo assolutamente nulla
da fare... Beh,
buona lettura di questo chap, che ha un titolo un po'... Bah, leggete e
poi
ditemi se appropriato, insieme ai vostri pareri sul capitolo,
naturalmente... a
titoli non ci azzecco proprio...
Ricordi
e maledizioni
Albus e Severus erano
nell’ufficio del Preside. Avevano
appena finito di vedere il ricordo di Harry riguardante la morte di
Lily e
James. Piton guardava interrogativo Silente, Silente guardava cupo il
Pensatoio. Poi Piton chiese “E Potter ricorda tutto
ciò?”
“No, glielo hanno fatto
rivivere i Dissennatori”
“Preside...
grazie”
“Di niente, Severus,
sospettavo che volessi... sapere”
“Ha pensato
be...” La porta si spalancò di colpo,
interrompendo la conversazione. Uno studente stava blaterando qualcosa
sul
fatto che Pansy Parkinson e Theodore Nott avevano scagliato in Sala
Grande una
maledizione contro Ron ed Hermione. I professori non lo lasciarono
nemmeno
finire di parlare. Due minuti dopo erano in Sala Grande. La scena era
indescrivibile: Ron ed Hermione erano per terra, immobili. La ragazza
stringeva
in mano una moneta; Parkinson e Nott erano coscienti ma legati da
pesanti
corde; Harry era appoggiato pesantemente al muro, con in mano la
bacchetta e
una moneta identica a quella di Hermione. Si lasciò cadere
contro il muro fino
ad appoggiarsi per terra. Pansy gli chiese, ghignando “Che
fai, Potterino, non
ti reggi nemmeno più in piedi?”
Harry le puntò la
bacchetta contro e ringhiò “Io non
mi reggerò in piedi ma tra i due sei tu quella in
catene!”
“Uh, Potteruccio, guarda
chi è arrivato”
“Salve professor Silente.
Professor Piton”
“In Infermeria. Tutti.
Subito” ordinò Piton. Il corteo
arrivato in infermeria era composto da: Ron ed Hermione, portati in
barella
perché non si svegliavano; Harry, che si appoggiava a
Silente perché non ce la
faceva nemmeno a stare in piedi; Silente, che sorreggeva Harry; Piton,
che
puntava la bacchetta contro Nott e Parkinson; Pansy e Theodore, di
nuovo
liberi.
Si accomodarono tutti su un letto e
venne fuori la
storia: Nott e Parkinson, dopo aver saputo il fallimento dei
Mangiamorte a
Malfoy Manor si volevano vendicare e quindi avevano maledetto Ron ed
Hermione,
che per non si sa quanti giorni non avrebbero potuto svegliarsi.
All’inizio
volevano anche ucciderli ma Hermione prima di svenire aveva toccato la
moneta
che l’ES usava per comunicare al quinto anno e Harry,
ignorando bellamente gli
ordini e le minacce di Madama Chips era sceso in Sala Grande e aveva
disarmato
e successivamente incatenato Pansy e Nott.
I due Serpeverde furono messi in
punizione con 100
punti in meno alla loro Casa. Harry fu rimandato a letto in infermeria.
Ron ed
Hermione furono messi nei letti vicino a quello di Harry. Silente
andò nel suo
ufficio. Piton andò nella classe di Pozioni e poi a letto.
Silete e Severus quella notte
fecero lo stesso incubo:
la notte dei genitori di Harry. Ma a casa di Harry c’era una
strana Coppa, che
a Silente e Severus parve importante ricordare. Quando i due si
svegliarono
ebbero la sensazione di non essere i soli ad aver fatto quel sogno. Ed
andarono
in Infermeria. Si guardarono stupiti un attimo, con una domanda
inespressa
nello sguardo: volevano vedere se Harry abveva fatto il loro stesso
sogno?
Ognuno potè vedere negli occhi dell’altro la
risposta: si.
Entrarono silenziosamente
nell’infermeria, Harry stava
accovacciato sul letto e aveva la testa tra le ginocchia.
“Harry?”
chiamò Silente, con dolcezza. Dato che Harry
non rispondeva Albus si avvicinò, mentre Piton rimase sulla
porta. Il Preside
si sedette sul letto e, accarezzando i capelli spettinati di Harry si
accorse
che stava piangendo silenziosamente. Silente fece apparire una boccetta
di
pozione per fare sonni senza sogni e la fece bere a Harry, che si
addormentò.
Silente uscì dall’infermeria buia e fece cenno a
Severus di seguirlo nel suo
ufficio.
Dopo esserci arrivati il Preside
disse “Mi pare chiaro
che tutti e tre abbiamo fatto lo stesso sogno, e mi pare anche
piuttosto
naturale dato il ricordo che abbiamo visto”
“A casa di Lily
c’era una Coppa, potrebbe essere
importante” disse Severus
“Propongo di chiederlo
domani a Harry, quando si
sveglierà” lo interruppe Silente “Per
adesso andiamo a dormire”
“Buona notte,
Preside”
“Buona notte,
Severus”.
La mattina dopo Silente si
recò in Infermeria; Harry
sarebbe stato dimesso a minuti e voleva parlargli nel suo ufficio
riguardo al
sogno. Quando entrò Harry era vestito e stava per uscire
dall’Infermeria, anche
se Madama Chips stava borbottando qualcosa sul fatto che il ragazzo
altri
cinque giorni doveva rimanere.
“Buongiorno,
Harry” lo salutò Albus allegro, contento
che finalmente fosse stato dimesso
“’giorno
Silente”
“Vorrei che tu venissi
nel mio Ufficio” disse Silente.
Il ragazzo lo guardò un attimo, poi annuì e
precedette il Preside nell’Ufficio.
Non appena furono arrivati Harry disse “Avete sognato la
notte in cui i miei
genitori morirono, e mi pare piuttosto naturale, è un
ricordo che... come
dire... lascia il segno” sottileando sarcasticamente le
ultime tre parole,
alludendo alla sua cicatrice.
“La coppa che era nella
casa dei tuoi genitori. Sia io
sia Severus sospettiamo sia qualcosa di importante che dobbiamo
assolutamente
ricordare”
“Ha guardato bene
“La coppa di
Tassorosso” sussurrò Silente
“Si, anche se non ho la
minima idea del perché fosse a
casa dei miei...”
“Dobbiamo recarci
lì”
“Anche adesso”
Silente ed Harry si alzarono e
quest’ultimoprese
Poi disse “ci vediamo tra
mezz’ora al portone della
Sala Grande” e corse nel Dormitorio dei Grifondoro.
Lì si mise una divisa che
aveva trovato nella Camera dei Segreti. Era composta da: Pantaloni neri
con
ricami argenti che arrivavano poco sotto il ginocchio, stivali neri,
canottiera
nera con ricamata un dragone argento con le ali spalancate, un mantello
ugualmente nero (che fantasia...) con il cappuccio con lo stesso
dragone della
canottiera ricamato però davanti sulla sinistra e una cinta
nera con una
fiammata argento che la percorreva completamente. Sorrise, ricordando
il giorno
in cui aveva preso il completo dalla Camera
“Signor potter,
dove crede di andare? Non è ancora
guarito! Signor Potter, se non si rimette immediatamente a letto chiamo
il
preside” urlò Madama Chips
Harry si era vestito e stava
uscendo dall’Infermeria.
Quando udì la minaccia di Madama Chips le rispose
“Tornerò qui dopo che avrò
fatto una faccenda”. Scese nella Camera molto lentamente. Non
era ancora
guarito del tutto. Quando arrivò constatò con
disgusto che i cadaveri dei tre
basilischi erano ancora lì. Andò vicino alla
statua di Salazar Serpeverde e
mormorò, in Serpentese, “Salazar Serpeverde,
grande fondatore, io, Harry
Potter, ti chiedo di rivelarmi il segreto che dentro la tua bocca si
cela”
all’inizio non successe nulla. Si sentì un
cretino. Possibile che avesse
sbagliato tutto? Mentre se ne stava per andare si sentì uno
scatto, come di una
serratura. Si voltò e vide un tunnel buio. Sorrise. Non
aveva sbagliato. Lo
percorse e alla fine lo spettacolo che gli si presesentò
davanti era
spettacolare: Un’immensa camera per allenarsi, ma non con la
bacchetta, con le
spade. Era verde, argento, rosso, giallo, nero e blu, con pedane usate
per
allenarsi con la spada e bersagli per allenarsi con arco e cotelli,
disposti
uno vicino all’altro. E c’erano una ventina di
divise, nere e argento con un
dragone, una fenice, un leone, un unicorno, un serpente e
un’aquila. Harry
prese quella con il dragone. Quella con la fenice era troppo da
Silente, quella
con il leone e del serpente si capiva da due miglia che appartenevano
ai
fondatori, quella con l’aquila e con l’unicorno,
benché quest’ultimo fosse il
suo Patronus, non gli si addicevano. E aveva scelto quella con il
dragone. La
rimpicciolì con un incantesimo andò al dormitorio
e la mise al sicuro nel suo
baule. All’improvviso sentì la moneta che
l’ES usava al quinto anno
riscaldarsi. Solo Ron ed Hermione oltre a lui le conservavano, quindi
doveva
essere accaduto qualcosa di grave. Corse verso
“”Protego”
pensò Harry, muovendo la bacchetta
“Crucio”
urlò Nott
“Protego!
Incarcerarmus!” Riuscì ad incatenare Nott
e Parkinson prima di appoggiarsi al muro e scivolare per terra
“Non ti reggi
nemmeno in piedi, Potteruccio?” lo
sbeffeggiò al Parkinson
“Taci! Io non mi
reggerò in piedi, ma tra i due
quella in catene sei tu!” urlò, puntandole la
bacchetta contro. “Come si
permette ‘sto brutto carlino malformato di lanciare anche
solo un expelliarmus
verso Ron ed Hermione? Ma io lo ammazzo... due semplici
paroline” pensò
infuriato
Harry guardò un attimo
l’orologio. “Cazzo, ho 2 minuti
per arrivare da Silente” pensò, prendendo
“Sono pronto,
Silente” ansimò, non appena arrivò
slittando sull’ultimo gradino e rischiando di travolgere
Silente
“Andiamo” disse
Silente sorridendo per la rumorosa
entrata di Harry.
Camminarono in silenzio per alcuni
minuti, diretti ai
confini della scuola dove avrebbero potuto smaterializzarsi. Harry
sapeva che
Silente moriva dalla voglia di sapere dove avesse preso il completo che
indossava, ma dato che le domande inutili voleva evitarle, e non voleva
mentire
a Silente, decise di non aiutarlo a formulare la domanda. Che tanto
arrivò lo
stesso “Dove hai preso quel completo, Harry?”
“Quando torniamo a
Hogwarts glielo faccio vedere se
prometti di non fare commenti inutili su quanto fossi stato
sconsideratoa
ritornare in quel particolare posto dove ho rischiato al vita
più di una volta”
“È
“Bah, ormai ho rinunciato
a chiedermi dove ha trovato
una sfera di cristallo talmente efficiente da riuscire a spiare
efficacemente
l’intero corpo studentesco... Al primo e secondo anno ho
pensato alla
professoressa di Divinazione, ma dopo aver visto il
soggetto...” ghignò Harry
“Harry, sai meglio di me
che le profezie della
professoressa Cooman non sempre si sono rivelate sbagliate”
“Si, le uniche due
profezie che ha fatto giuste poteva
pure risparmiarsele, infatti, anche se tanto le altre non sono molto
meglio,
visto che dovrei morire ogni giorno tra atroci dolori”
“Da qui possiamo
Smaterializzarci” disse Silente,
sorridendo all’ultimo commento, non del tutto sbagliato, di
Harry.
Harry e Silente pensarono
intensamente “Godric’s
Hollows” e dopo essersi Materializzati si avviarono verso al
casa distrutta dei
genitori di Harry, e videro che efferrivamente qualcosa di dorato
brillava tra
le macerie. Harry notò “È troppo
semplice, Silente. Di solito per trovare gli
Horcrux con Ron ed Hermione ci mettevo una vita. Silente non lo
ascoltò: era
come rapito da quella Coppa. Non poteva essere una trappola. Harry si
accorse
che Silente aveva lo sguardo imbambolato. Non sembrava badare a tutte
le
possibili trappole. Il ragazzo lo bloccò per un braccio e
disse, a voce più
alta “Albus, sento che è una trappola”
“Anche se fosse i
Mangiamorte non sono dei grandi
avversari” disse Silente che era ritornato in sé
al suono del suo nome pur
rimanendo a fissare
“Pion è
potente ed è stato un Mangiamorte. E comunque
se ci fosse Voldemort? Lui è un grande avversario”
“So combattere contro
Voldemort” ribattè Silente
abbassando lo sguardo verso il ragazzo che ormai era alto quanto lui,
senza
capire realmente cosa stesse dicendo Harry, ancora troppo preso dalla
Coppa di
Tassorosso. Harry lo fissò un attimo, preoccupato. Poi,
anche se non ancora del
tutto convinto, si avvicinò alle macerie ed estrasse
Né lui né
Silente si accorsero che tredici sagome
incappucciate e una dalla faccia da rettile li stavano osservando, in
attesa di
una loro mossa.
X sharry da Tigre94:
Finalmente qualcuno
che mi appoggia!!! Questa serpe fallita con le sue battute di basso
rango non
la sopporto più!!!!
X Ashley Snape da
Kattiva: e tu vieni a
dire a me che bevi un po’ troppo bacardi??? Allora, ogni
volta che esco (e che
sono sicura che non ci siano parenti vari in giro, e ti assicuro che
anzio è
piccola e la my family è parecchio numerosa, io ne tracanno
minimo due
bottiglie. L’ unico che non mi piace molto è
quello alla esca perché ha un
sapore… tipo di medicina! Vabbè, adesso vado ad
insultare tigre, ciao!
Vi è
piaciuto questo capitolo? Lungo,
considerati i miei standard e il fatto che l’ho scritto da
sola, come
d’altronde il prossimo capitolo, che è di otto
pagine scritte a mano e che, a
giudicare dall’ultima frase di questo, si capisce che si
svolgerà con la regale
presenza di Lord Voldemort.... Un bacione a tutti, a coloro che
recensiscono e
a quelli che leggono soltanto dalla vostra Tigre94
Carissima Tigre94,
non ti permetto di darmi della serpeverde fallita davanti ai miei
cagnolini! *i
lettori abbaiano spasmodicamente*, quindi o chiudi il becco o
sarò costretta a
non mettermi più la maglietta con la tigre. Sostituendola
con un altra,
ovviamente, non azzardare battute oscene…
Torniamo a noi,
secondo me, sotto sotto, vi piacciono di più i nostri
battibecchi che la
storia… mah!
(commentatemi
anche “the kill”!!!)
BACI8NI
Marty!