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Autore: Ino chan    15/11/2007    9 recensioni
Mi vergogno. Vorrei trovarmi sotto otto metri di terra ! Vorrei avere la forza di allungare le dita verso la bacchetta, evocare una pala e iniziare a vangare finchè ho forza nelle braccia. Mi sono messa ad urlare. Quando ho visto quel tesone peloso spuntarmi fra le ginocchia da sotto il tavolo ho dato un tale strillo che i miei commensali avranno pensato che nella mia famiglia la sanità mentale dev’essere un optional.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Sto male

 

 

 

 

Sto male.

Sto veramente male.

Brucio a causa delle febbre mentre rivoli gelidi mi percorrono le membra spaccandomi il sistema nervoso in due. Da una parte mi sto sciogliendo dal caldo dallaltro mi sto congelando per il freddo…

 

1       Andrea ?

 

 

Sirius è chino su di me, gomiti a letto, sono giorni che non si muove della mia camera, teme faccia qualche sciocchezza, che per il senso di colpa dia di matto e mi butti giù dalla finestra.

 

Storco il naso, chiudo gli occhi, girandomi su un fianco.

Questo in teoria dovrebbe significare Vattene cagnaccio!,ma lui lo interpreta come uno Stenditi pure vicino a me e continua a rompermi le scatole maledetto!  perché lui si sdraia vicino a me facendomi passare un braccio sotto le spalle, rivoltandomi verso di lui  e schiacciandomi contro il suo petto mozzandomi il fiato.

 

-Mollami .-

-No .-

 

Si accomoda meglio poggiandomi il mento fra i capelli, fregandosi della sottoscritta e dei miei borbottii da pentola di fagioli in ebollizione, scaldandomi la schiena con movimenti ampi e vigorosi, che devo ammetterlo stanno facendo il  loro effetto.

 

-Non è stata colpa tua.- Mi bacia la fronte scostandomi i capelli con un movimento del naso Alastor ha fatto la sua scelta.-

 

-Ha scelto di crepare per mano di sua figlia?-

 

 

 

-Mettete giù quelle bacchette…-  urla papà frapponendosi fra quello che era stato il mio corpo e la selva di bacchette puntate nella mia direzione, sfoderando la sua promettendo con lo sguardo una morte rapida, ma comunque dolorosissima Merlino mettete giù quelle bacchette o giuro su tutte le pene degli inferi che minacciare la mia bambina sarà lultima cosa che farete in questo mondo .-

 

Si volta verso di me cercando di rassicurarmi Tesoro, andrà tutto bene.- mormora- Il tempo di preparare la pozione di esorcismo.- mi sorride, sono stata brava a ribellarmi allImperius, ha riprendere il controllo  del mio corpo e a rilegare lei sul pavimento, ma nonostante tutto, nonostante abbia vinto la battaglia sto perdendo la guerra, il veleno della ferita mi sta uccidendo lentamente e lo sforzo di mantenere quella sotto controllo non mi sta aiutando.

 

-Andrea.-

-Papà!- urlo sentendomi letteralmente morire, mentre le dita affondando nei capelli fino a scricchiolare, ferendomi il cuoio capelluto. Mi  giro battendo la testa contro il muro, mentre quella maledetta sibila che mi rimangono cinque minuti contati male da vivere, scivolo sulle ginocchia affogando nel sangue che mi cola dalla bocca fino al mento.

 

E in quel momento che la sento.

La bacchetta sotto le dita.

La mia bacchetta..

 

 

 

Sirius mi culla fra le braccia come un neonato, girandosi di schiena sul materasso, trascinandosi su di lui, sembra quasi che si sia messo comodo per dormire il signorino-Non sei stata tu ad ucciderlo, è stata quella!-

 

Prendendo il controllo su di me allultimo momento  ha centrato mio padre con un Avada Kedavra uccidendolo sul colpo e facendo morire anche me con lui.

 

Sbuffo cercando di togliermi da lui, ma non mi permette di fare una sola mossa, sono giorni che non mi alzo da questo letto , ho i muscoli intorpiditi,  sono debole come un gattino.

 

-Black. Cazzo mollami!- sbuffo tirando su la testa incontrando il suo sguardo- Eddai che se entra  Molly chissà che film che si fa!-… Come parlare ad un  sordo. Gli assesto una manato sul petto, dove so che è ferito si vede un grosso rettangolo bianco di garza . Niente non si muove.

 

-Che ti do fastidio?-

-Mi fai schifo -

-Non ti credo -

-Fai male -

 

Fa il broncio,ma non si leva. E più duro di un ciocco di legno.

Mi arrendo appoggiando il mento contro il suo collo.
Se proprio devo passare la notte di Natale con lui  , almeno lasciatemi abbandonare la posa della tartaruga ribaltata.

 

-Oggi compi gli anni.-

-Sai quanto me ne frega.-

-Hai 26 anni da oggi.-

-Me ne stra-fotto.-

 

Mi guarda socchiudendo un occhio, io faccio spallucce e tuffo la testa nella sua maglia.

 

-Io ho compiuto 26 anni in carcere.-

-Non è cosa da dire per fare colpo su una donna.-

-Fanculo Moody. E per dirti che so come ti senti.

 

Come fa a sapere come mi sento? Quando suo padre ha fatto festa, Remus mi ha detto che ha offerto da bere a mezza Hogwarts. Io invece vorrei solo sprofondare nel più profondo degli inferni e non vedere più la luce del sole.

 

 

 

 

-Papà!!!- urlo mentre quel tonfo riempie la stanza , mentre Sirius lascia cadere la bacchetta scioccato, mentre quella maledetta ride di gusto prima di abbandonare il mio corpo di sua spontanea volontà.

 

Mi ha fatto rivolgere la bacchetta contro me stessa, mi ha costretta a pronunciare l’Avada Kedavra, voleva che mi uccidessi davanti a tutti, ma non aveva fatto i conti con mio padre che presami per un polso ha rivolto la bacchetta contro di lui..

 

-Andrea…-Cristo è ancora vivo. E’ un carro armato non un uomo- Sei stata la cosa migliore della mia vita…-  sorride tendendo la mano verso il mio viso, ripulendo le lacrime che stano rotolando giù fino al mento-… Grazie.”

 

 Mi sono salvata.

Nonostante desiderassi morire Remus mi ha afferrata per le spalle mentre Sirius mi  teneva ferma la testa  e Piton mi faceva trangugiare la pozione d’antidoto.

 

-Andrea.-

-Che vuoi?- “mi stavo addormentando… è così caldo, una specie di grosso peluches fatto a uomo.”

-Oggi è finisce la nostra scommessa.-

 

Alzo gli occhi al calendario. Già è vero… Oggi finisce la nostra scommessa.

 

-Chi ha vinto?- dico poggiando il mento nel palmo della mano.

-Come se non lo sapessi chi ha vinto strega!-

-Vuoi dire che…- sorrido volontariamente malvagia facendolo torcere infastidito- HO VINTO IO!-

 

Oh cavolo ho battuto Sirius Black pretendo una statua di cioccolata ad altezza naturale!

 

Lui fa una smorfia mentre io scoppio a ridere.

 

-Sei sicura che ti convenga ridere pagnottella.- chiede

 

-Primo non mi chiamare pagnottella, secondo certo, ti ho fatto abbassare la cresta!-

 

-Si, ma sei sicura che ti convenga stuzzicarmi. Guarda bene dove siamo.-

 

 

Oh merda sono finita nella tana del lupo!

 

 

Faccio per alzarmi, ma lui mi riagguanta ributtandomi indietro sul materasso, salendo sopra di me bloccandomi ogni possibilità di fuga.

 

-Se non ti togli al mio tre urlo!-

-No. Non lo farai.

-Ne sei certo?

-Assolutamente.- risponde mentre il suo respiro mi accarezza la pelle facendomi rabbrividire.

-E perché?-

 

Lo so, sono pedante! Molte gli si sarebbero fiondate fra le braccia, ma io ho da salvare la mia reputazione! In poche parole quando dico no è no… Lo guardo.

Oh, ma a chi la voglio dare a bere?

 

-Perché sono convinto che la scommessa sia finta in parità.-

 

Faccio per ribattere, ma mi zittisce schioccandomi un bacio che mi fa dimenticare che ho la febbre, che sono giorni che mi nutro di porridge “ senza contare l’obrobrio che mi ha portato Tonks e che per poco non mi ha spedito da mio padre e mia madre prima del tempo  e che lo trovo l’essere più irritante che  sia mai esistito sulla faccia del pianeta terra.

Scende a baciarmi il collo mentre io non so perché, ma vengo investita una musichino celestiale ar dir poco assordante che mi fa capire ancora meno di quello che sto capendo.

 

-          60 e 40 .- dico . Lo sento ridere contro la mia gola- E’ la mia ultima offerta.-

 

Lo guardo severa nonostante stia giocherellando con i bottoni della sua camicia, in una sorta di sadico “ apro o non apro?”

 

-D’accordo. Si può fare.-

 

 

 

 

Fine capitolo.

 

 

Ringraziamenti.

 

 

Dance: Pagnottella è il nome che usano per chiamarmi in famiglia. *Ino chan si tappa le orecchie in seguito alla risata isterica levatasi fra i suoi lettori * Ebbene si nonostante abbia 22 anni compiuto mio padre si ostina a chiamarmi ancora “ pagnottella!” Spero che il tuo cuore abbia retto a morire è stato il dolce Alastor, ma almeno fra quei due qualcosa si è mosso.

 

SakiJune

 

Cindy87

 

Lyrapotter

 

Blunking.

 

Lilyna Potter

 

Miss nina:

 

Pallina: un nome nuovo! Ciao! Grazie per il commento. E visto non è stato Sirius a morire.

 

 

Ps: Mi sono arrivate un paio di e-mail in cui mi chiedevano dettagli sull'aspetto fisico di Andrea tipo colore degli occhi ecc... Perciò chi è interessato a a fare la conoscenza della piccola Moody e pregato di andare al mio profilo.
   
 
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