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Autore: KPooh_    28/04/2013    1 recensioni
Questa è una storia vera (tranne che per le parti che non lo sono).
"Che figura avrebbe fatto ora con la ragazza per cui aveva una cotta, se lei avesse scoperto che il fratello della ragazzina a cui doveva badare era Louis Tomlinson, un diciassettenne che non sa guardare la propria sorella e che l’ultimo sabato di vacanza, sta a casa a guardare il Signore degli Anelli in tv, con un amico travestito da Gandalf il Grigio, invece di andare a spassarsela fra feste e discoteche?"
- La domanda è: Perché tu sei nella cucina del tuo migliore amico in mutande e con un cappello da mago in testa l’ultima sera di vacanze?-ribattè rivolta ad Harry.
Nerd.
-Sospesa.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Let's party hard!
 

 

-Oh, ma che cazzo è? Vi siete coalizzati per organizzare una riunione nerd ogni volta che entro in questa casa?!- esclamò Alex, notando le pile di fumetti appoggiate sul tavolino del salotto di casa Tomlinson, rimanendo immobile con aria scocciata all’ingresso.
Louis fece una faccia imbarazzata e tentò di nascondere le carte di Magic con cui lui e Liam stavano giocando circa un’ora. Si sentiva un po’ ipocrita a tentare di nascondere le sue fisse ad Alex, ma si rendeva conto anche troppo bene che non era possibile in nessun mondo parallelo e in nessuna era presente, futura o passata che Alex-capelli-alla-mela-occhi-da-cerbiatta-bellissima-geniale-brillante-superfiga potesse interessarsi a lui se lo vedeva solo come un nerd fanatico di fumetti, fantascienza e giù di lì.
Harry al contrario era fiero di esserlo e rispose con nonchalance da dietro l’ultimo numero della riedizione di Spiderman
- Non sarai tu che vieni a interrompere sempre le nostre riunioni?-
- Ma per favore! Louis, dov’è Lottie? La devo accompagnare ad una festa- disse la ragazza, ignorando la fastidiosa domanda del riccio.
- Credo sia di sopra a pettinarsi- rispose gentilmente Louis, Alex gli sorrise brevemente, mozzandogli il fiato, prima di dargli le spalle.
- A proposito di feste, come mai sei qui e non al party di Jess?- domandò Liam in fretta, prima che la ragazza scomparisse su per le scale. Alex si fermò al terzo gradino e sospirò.
Louis tirò una botta a Liam, capendo che il ragazzo aveva centrato il punto debole di Alex.
- Uh uh! Il nuovo arrivato ha centrato il bersaglio meglio di Katniss Everdeen eh, Alex?- esclamò Harry, dando fiato piuttosto scioccamente ai pensieri di Louis, senza avere davvero l’intenzione di offendere la ragazza, che continuava a tacere.
-Jess Sanders? Mi sa che è un’amica di mia sorella, o una conoscente, anche Aubrey andava a quella festa, credo.- commentò Niall, cominciando a supporre con Harry e Liam una possibile capatina alla festa, dimenticandosi di Alex.
-Oh, va bene! Anche se mi sembrava ovvio il mio problema!- esclamò Alex dal nulla, interrompendo la discussione dei ragazzi. Scese gli ultimi gradini e, come se fosse obbligata, si sedette accanto a Louis, prendendo una Jelly Bean dal tavolo da gioco.
- Ma le usavamo come segnalini per la partita! Non hai visto che stavamo giocando?!- esclamò con orrore Liam, mettendosi le mani fra i capelli e sgranando gli occhi per aver perso il suo adoratissimo confetto blu che, secondo lui, lo stava facendo vincere. 
- Oh, sta zitto!- lo ammonì Alex, Louis annuì perché avrebbe voluto dirlo lui, ma la vicinanza con Alex non gli permetteva di parlare per l’emozione.
- A quella festa ci saranno tutti quei cretini che fino a tre giorni fa erano miei “amici”. Se ci vado, non mi parlerà nessuno e sarà veramente imbarazzante stare lì da sola! Capite? Alle feste vale la pena andarci solo quando puoi avere relazioni sociali, mi spiego?- disse Alex come se quei quattro si fossero mai fatti certi problemi. Giusto Louis ci aveva pensato ogni tanto a come sarebbe stato essere popolare, ma poi si convinceva sempre che avere veri amici come Harry e leggere fumetti e giocare alla Play Station erano molto meglio della popolarità.
-Perché non vieni con noi allora? Ti assicuro che ti parleremo!- propose Liam innocentemente, con un sorriso dolce sul viso.
-Tanto ormai lo sanno tutti che ci conosciamo, farti vedere di più con noi non cambierà granché- concordò Louis entusiasta, sentendo i fuochi d’artificio di Gandalf e di Fred e George dentro lo stomaco in contemporanea all’idea di andare ad una festa con Alex.
-Ma non puoi venire vestita così!- protestò Harry, guardando come se fosse Enzo Miccio a “Ma come ti vesti?!” le converse rotte, i jeans strappati e la camicetta da boscaiolo indossati da Alex. Pronto, Polizia della Moda?
-No, ha ragione Harry, non mi sembra proprio l’outfit adatto!- disse Niall annuendo.
-Ok, la situazione è piuttosto strana. . .- commentò Alex sentendosi come ad una riunione di stilisti gay che litigano su quale rosa doni di più a Madonna.
-Senti, facciamo che io porto Charlotte alla festa e tu vai a casa a cambiarti, poi passiamo con la macchina di Niall a prenderti e andiamo al party, che ne dici?- propose Louis, che sembrava il meno folle nella stanza, con voce malferma e un mezzo sorriso sulle labbra.
Alex gli concesse una smorfia di risposta, mentre Harry e gli altri annuivano.
-Però, Louis, devi stare attento a Lottie. Devi assicurarti che entri nella casa di quest’altra ragazzina, capito? E non lasciarla con un “brav’uomo” che fruga nella spazzatura. Non mi importa se somiglia a Martin Freeman, non lasciarla con uno sconosciuto!-
-Non sono mica un fratello tanto disastroso!- protestò Louis offeso, mentre Harry tossiva, dimostrando di pensare il contrario.
-No, ma complimenti! Che amico di merda!- rispose Louis.
-Va bene, vado a informare Lottie del cambio di programma e poi vado a casa. Grazie… scemi!- disse Alex andando al piano di sopra.
Si sentì un gridolino spaventato, che doveva essere di Lottie quando Alex le annunciò chi l’avrebbe accompagnata. 
-Sembra . . . entusiasta!- commentò Liam.

Quando Louis e i ragazzi si presentarono a casa di Alex e la ragazza uscì, rimase un attimo interdetta mentre saliva nel macchinone di Niall.
-C’è qualche problema, Alex? Lo so, non è la bat-mobile che avevo chiesto, ma funziona- disse Niall, come per scusarsi davvero.
-No, no! È che non credevo che gli sfigati avessero delle macchine di questo genere. Cazzo, Niall, è una Land-Rover! Mica un risciò!- commentò Alex toccando con cura i sedili e il materiale degli altri interni.
-Ma non è comunque la bat-mobile. . .- borbottò sottovoce il biondo, mettendo in moto.
-Bell’outfit, comunque!- esclamò Harry dal sedile posteriore, -Quelle paillettes fanno proprio pendant con le scarpe, che gusto!- continuò il ricciolo battendo le mani con entusiasmo.
-Oh, be’, grazie. . . ma come facevate a sapere dove abito? E con Lottie è andato tutto bene?-
-Be’, ci siamo persi un paio di volte, ma poi siamo arrivati a destinazione e come mi avevi ordinato ho consegnato la piccola peste alla madre della festeggiata di persona! Per il tuo indirizzo, be’. . . ecco, io ti. . . be’, io so che . . .- Louis era andato bene sulla prima parte della risposta e si stava inceppando sulla seconda, in quanto riguardava la sua cotta “segreta”.
-…Abbiamo guardato sull’elenco telefonico! Mi pare ovvio anche per una che non frequenta la classe di livello avanzato di Matematica!- arrivò in suo aiuto Liam. 
Tutti lo guardarono strano perché da quando lo conoscevano non era mai stato sagace, poi lui riprese a guardare in silenzio fuori dal finestrino e Niall, per rompere il silenzio, chiese -Dunque, quando saremo lì che si fa? Cioè si gioca a carte, si guarda un film, un torneino di Monopoli magari?
-Uh! Mi piacerebbe giocare a Monopoli!- esclamò Liam.
-Come fate ad essere così idioti, ragazzi? È una festa seria, questa! Si beve, si balla, ci si prova con le ragazze! Le pollastrellle faranno la fila per avere la loro chance con il sottoscritto, campione locale di Dragon-master!-li zittì Harry, tirando su il colletto della sua polo.
-Sì, certo, mi pare ovvio. Per questo non ti hanno invitato!- ribatté Louis, beccandosi un’occhiataccia di Harry e uno sguardo complice di Alex.
-A proposito, Signor Sfigato, evita di mettermi più in imbarazzo di quanto non sia già a presentarmi con voi, capito?- lo ammonì Alex, mentre accostavano al marciapiede davanti a casa di Jess Sanders.
Quando entrarono, la casa era affollata e la musica andava a palla; nonostante il fracasso il gruppetto si accorse che le persone intorno a loro smettevano di parlare quando passavano e gli lanciavano sguardi strani.
Liam si toccò il naso e si aggiustò i capelli, poi bisbigliò agli altri -Ragazzi, ho qualcosa sulla faccia? Perché mi guardano tutti male?
-Non solo te- gli rispose Louis, che iniziava a capire di cosa parlava prima Alex.
La ragazza si girò all’improvviso, -Ok, questa situazione è sin troppo strana. Torniamo casa. Guarderemo un film, giocheremo a Monopoli. Quello che vi pare, basta che andiamo via!- bisbigliò in fretta, mangiandosi mezze parole, nemmeno parlasse Klingon.
-Alex, sono d’accordissimo con te, ma… Harry è disperso- la informò Louis con un sorriso dispiaciuto.
-Come ha fatto a scomparire nel giro di 30 secondi??? Non conosce nessuno!- esclamò la ragazza che stava iniziando ad incazzarsi seriamente.
Alex si sbagliava, perché Harry in realtà qualcuno conosceva. Girellando per la casa, salutando gente a caso, comportandosi da strambo come al solito, aveva trovato Aubrey, che entusiasta, si era sistemata i capelli e si era messa a parlare con lui e a presentargli le sue amiche.
Gli altri intanto si erano divisi per cercarlo, ma Alex non aveva fatto due passi che Hanna le si era parata davanti.
-Guarda un po’ chi è venuta a scusarsi!- disse bloccandole la strada. La mora scosse la testa.
-Non era proprio mia intenzione, Han. Ho altro per la testa al momento!- rispose, guardando oltre le spalle della bionda.
-Alex, non mi sembrava di averti invitata- arrivò Jess Sanders guardandola dall’alto in basso, -O perlomeno, credevo fosse chiaro che avevo ritirato l’invito e non sei più la benvenuta- aggiunse schioccando la lingua.
-Come mai non sei a fare la baby-sitter? Oh, aspetta, ti sei portata dietro il lavoro?- commentò un’altra ragazza guardando Louis e Liam che passavano in quel momento.
Alex taceva, guardandole con sguardo furioso. 
Hanna si era fatta da parte, con il rimorso sulla coscienza. Alex era la sua migliore amica da sempre, avrebbe dovuto aiutarla, difenderla, invece stava zitta.
-Alex, abbiamo trovato Harry, se vuoi possiamo andare- le disse Louis, andandole accanto, preoccupato per come si potesse sentire in quel momento.
Ma Alex rimase immobile a fissare Hanna, che la guardava con sguardo dispiaciuto.
-Sei contenta di quello che hai fatto? Complimenti.- disse semplicemente fissando la bionda che, sbattendo le palpebre, tentava di trattenere le lacrime.
-Andiamo ragazzi, questa festa è ridicola!- disse poi rivolta ai quattro che si erano riuniti dietro di lei.
-No, tu sei ridicola a presentarti con questi quattro sfigati! Cosa credevi di dimostrare?- le gridò contro Kendra, altra tizia popolare degna di essere nominata solo pochi secondi. 
Alex la ignorò e cominciò a spingere via i suoi compagni, cercando di non sembrare offesa.
-Senti, “carina”, qui l’unica ridicola sei tu! Quelle tette sono più false di Marco Carta e ricordati che ad Halloween manca più di un mese, avevi ancora tempo per iniziare a provare il trucco da zombie, non c’era bisogno di metterlo stasera! A proposito, devi lavorarci ancora un po’, secondo me- disse Harry alzando un dito in qua e là come avrebbe fatto Beyoncé o Mercedes di Glee e muovendo in contemporanea il collo, in maniera sinuosa. Decisamente. Poco. Virile. 
-Inoltre, Alex ha dimostrato di essere migliore di tutte voi. È venuta fregandosene delle vostre opinioni e sono convinto che anche voi vi siate rese conto che è una grande a farvi vedere che è forte, non ha vergogna di essere quello che è e di chi frequenta!- aggiunse Louis, zittando Jess e Kendra, che lo guardavano furiose.
-E, per la cronaca, non ci frequenta!- concluse il ragazzo in modo deciso, credendo di doverlo specificare per rispetto di Alex, che effettivamente era stata con loro solo un paio di pomeriggi.
-Ora, possiamo andare!- esclamò Niall, schioccando le dita e prendendo Alex sotto braccio.
Lui e Harry facevano a gara a chi era il più stronzetto gay quella sera. Sicuramente.
Harry salutò Aubrey mentre uscivano e, poco prima che salissero in macchina, li raggiunse Hanna.
-Alex, ferma! Ti devo parlare!- le urlò, visto che la mora stava esortando gli altri a sbrigarsi a salire in auto.
-Che c’è? Ti hanno mandata a dirmi qualche altra stronzata? – le chiese contraendo la mascella. Hanna scosse la testa.
-No, Alex. Volevo scusarmi e chiarire. Non ho detto io alle altre che facevi da baby-sitter a Louis. Non l’ho detto a nessuno, te lo giuro. È stato Patrick, che faceva jogging, che sfigato, e passava da casa Tomlinson la prima sera che sei andata da loro. Ma mi volevo scusare soprattutto per non essere stata una buona amica. So che è anche colpa mia se esci con questi tonti. Mi dispiace non averti difesa, ma è difficile rinunciare alla popolarità. È questo che mi stai chiedendo e non so se sono pronta a rinunciarci, sebbene tenga tanto alla nostra amicizia. 
Alex la lasciò concludere e la guardò nei suoi occhi azzurri.
-Hanna, lo so. So quanto hai faticato per essere come sei oggi. So quanto conti per te la popolarità, ma non me ne frega un cazzo ora come ora. Forse se fossi stata nella tua situazione sarei stata zitta pure io, ma non me ne frega una sega lo stesso. Vedi di rivedere le tue priorità e non aspettarti che lunedì mi sieda con te, perché non lo farò. Sarò al tavolo degli sfigati, con loro. Ti voglio bene, ciao.- le rispose Alex, prima di salire in macchina.
Fecero tutto il tragitto in silenzio, poi, giunti davanti a casa di Alex, la ragazza parlò.
-Grazie, ragazzi, per avermi difesa. Non siete poi tanto male e ora come ora siete la cosa più vicina a degli amici che io abbia.-
Sorrise ed entrò in casa, lasciandoli tutti e quattro con la bocca aperta a ‘o’ come quella di un dissennatore, solo molto più imbambolati e meno spaventosi. 
Quando i ragazzi si rimisero in marcia per andare a prendere Lottie, Liam diede un pugno sul braccio di Louis, -Se non le chiedi tu di uscire, glielo chiedo io!- lo minacciò scherzando.
Louis guardò male Harry, mentre arrossiva. –Come mai tutti sanno della mia cotta, Harry?!- disse stizzito.
-Io non ho detto niente! E sono molto offeso che tu dubiti della mia fedeltà! Ti ho fatto il giuramento dei nani sulla mia ascia e lo sai che lo rispetto come un Mangiamorte rispetta il suo Marchio Nero!- rispose offeso il riccio.
-E poi guarda che si vede lontano un miglio che le muori dietro!- rincarò la dose Niall, mentre tutti ridevano. 
Louis si zittò imbronciato; dopo qualche momento, riaprì la bocca per chiedere -E perché tutti pensano che Alex sia la mia baby-sitter?!

 



Hello, everybody! Qui parla Fearless! 
So che vi abbiamo fatto attendere un po' di più per il nuovo capitolo, ma abbiamo dovuto rivedere delle cose e KPooh doveva aggiungere qualche battuta divertente, ma giuro che stavolta alcune cose buffe erano farina del mio sacco! A partire da Marco Carta (senza offesa per chiunque sia una fan) per passare alla Polizia della Moda! :) sono molto fiera di queste due cose che stranamente dico anche nella vita reale. . . al di là di questo,spero che il capitolo vi sia piaciuto e che come me siate tutte dalla parte di Aubrey! E' troppo carina.. E dunque niente.. grazie a tutte quelle buon'anime che hanno commentato e hanno messo fra preferiti, ricordati ecc ecc siete degli angioletti coccolosi! c: Detto ciò, mi aspetto almeno un centinaio di recensioni, anche solo per Niall e Harry che fanno i gay!
Un bacione! 






 


"ok, la situazione è piuttosto strana..."



"Le pollastre faranno la fila per avere la loro chance con il sottoscritto!"



"aveva trovato Aubrey, che antusiasta si era sistemata i capelli e si era messa a parlare con lui  e apresentargli le sue amiche"

  
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