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Autore: _PuCiA_    16/11/2007    6 recensioni
*“ Becki... ho incontrato il tuo dottore tornando a casa... e mi ha detto... di aver scoperto che hai una grave malattia alla gola... più precisamente alle corde vocali... e se non interveniamo subito... potresti morire...”* La storia di una ragazza e della sua passione per la musica, un rapporto difficile con i genitori, la morte della sorella e poi... LEGGETE E RECENSITE!!
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SCHWARZ

Capitolo 1: Lacrime d’amore.
 ...Lo sguardo indietro è nero e per noi è ancora notte...
Piano piano tutte le luci della città si spengono. Il sonno si impadronisce degli abitanti e la notte avvolge le case buie. Solo una ragazza è intenta a fissare il cielo stellato e a ricordare, ispirata da una stella, che sembra essere illuminata per proteggerla e accompagnarla in una vita che a lei sembra interminabile...

 Becki è una ragazza poco socievole che vive solo per la  musica. A causa del lavoro dei genitori è stata costretta a cambiare casa molto spesso e quindi non si era mai fatta un’amica. Ha  gli occhi azzurri e i capelli neri come l’eyeliner che mette ogni mattina.
A scuola tutti la prendono in giro a causa del suo modo di vestire e di truccarsi.
Sua sorella Astrid per i genitori era la figlia ”perfetta”, aveva buoni voti a scuola,era sempre educata... Becki non aveva un buon rapporto con i genitori perché loro da lei si aspettavano di più, come sua sorella.
Poi una sera tornando a casa ci fu quell’incidente mortale,non per Becki, non per sua madre o suo padre, ma per Astrid...
Dalla sua morte il rapporto tra Becki e i suoi genitori è peggiorato: lei si è chiusa in se stessa e loro quasi non la contano più nella famiglia. Il suo unico rifugio  e anche la cosa più importante che ha
al mondo è la musica. Il suo gruppo preferito sono i Tokio Hotel.
La sua canzone preferita è schwarz che riguarda un po’ la sua vita... molto nera e cupa.

Una sera, mentre la madre era fuori e il padre a lavoro, Becki si ritrova come ogni volta a guardare fuori dalla finestra il cielo. Ha le cuffie dell’mp3 in mano e rilegge tutte le dediche che ci aveva scritto sopra. Dalla radio escono le note a palla di “Schwarz” che per l’ennesima volta le hanno fatto uscire le lacrime. Canticchia a bassa voce il ritornello della canzone.
Der Blick zurück ist schwarz
und vor uns liegt die Nacht
es gibt kein zurück - zum glück
zum glück - kein zurück
kein zurück...
Si siede sul davanzale della finestra e guarda le macchine passare sotto i suoi piedi. Intenta a buttarsi si gira l’ultima volta verso il poster di Bill attaccato alla sua parete e si lascia scivolare di sotto, ma viene fermata dalla visione della sorella davanti a lei che le dice di non farlo e di continuare a vivere...

“Becki...”

“Astrid... ma come...”

“ si sono io... ma tu piuttosto... che stavi facendo?...”

“ ...niente... io stavo... niente...”

“ come niente... stavi per l’ennesima volta tentando di ucciderti...”

“ no... io... si...”

“ ma perché...”

“ perché?... perché la mia vita è uno schifo!”

“ suicidandoti non risolvi niente... rendi solo più difficile la vita ad altre persone...”

“ ah... e a chi secondo te?... mamma... papà... loro dalla tua morte non mi calcolano più nella famiglia!”

“ e ai tuoi amici... a loro non ci pensi?”

“ amici...quali amici... non ho niente in questo cazzo di mondo!... ho solo la mia musica... i Tokio Hotel... Bill... loro mi hanno dato la forza di vivere in questi ultimi 6 mesi...”

“ ...è brutto vederti così Becki... ti devi riprendere... ora vado...”

“ no... io rimarrò di nuovo sola... non andare...”

“ devo... ma non preoccuparti...”

I pensieri di Becki vengono interrotti dal rumore di un chiave che entra in una serratura, deve essere la madre. Becki va in cucina a prendere un bicchiere di coca cola, mentre la versa la madre le dice qualcosa con aria molto triste...

“ Becki... ho incontrato il tuo dottore tornando a casa... e mi ha detto...
di aver scoperto che hai una grave malattia alla gola... più precisamente alle corde vocali... e se non interveniamo subito... potresti morire...”

Becki si lascia scivolare il bicchiere di mano che si frantuma in mille pezzi... le lacrime iniziano a cadere dai suoi grandi occhi truccati di nero creando delle righe di questo stesso colore sul suo viso senza espressione.
Corre corre esce di casa e inizia a correre per la strada urlando... finchè non si accascia per terra sfinita, con le ginocchia sanguinanti. La madre la raggiunge e tenta di calmarla, ma le non vuole, non vuole l’aiuto di nessuno, specialmente di una persone così diversa da lei come la madre. Ricomincia a correre, ma questa volta verso la strada di casa, sale le scale, apre la porta, si fionda in camera sua chiude la porta a chiave e si butta sul letto piangendo, afferra la sue cuffie, che in quel momento sono la cosa che la aiutano di più, e comincia ad ascoltare e riascoltare più di mille volte quella stessa canzone che l’aveva fatta innamorare, quella stessa canzone che pur essendo triste l’aveva fatta vivere... Schwarz... la dolce voce di Bill le rimbombava nella testa e lei non riusciva a credere che da un momento all’altro non avrebbe più avuto senso ascoltarla senza poter cantare, cantare fino allo sfinimento.

NOTE DELL'AUTRICE: Ciao!!! Io non sono _PuCiA_, ma siccome non ho un account la pubblico sul suo. Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto!! Ci vediamo nel prossimo che spero posterò presto.... Baci!! Freiheit95.
  
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