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Autore: jawaadhugsme    28/04/2013    40 recensioni
“Cosa gli è successo?” domanda in un sussurro.
“E' sopravvissuto in un incidente d'auto. E' solo al mondo ora, i suoi genitori sono morti e non ha parenti: sappiamo le sue informazioni grazie alle informazioni ricavate dalle ricerche basate sulla sua carta d'identità. Non ha parlato nemmeno una volta, troppo scosso dall'incidente.”
Louis annuisce, accarezzando con l'indice il dorso della mano bianca e sospira.
“Ti prego Louis, torna domani.” lo supplica la donna. “A quanto pare hai qualche effetto su di lui e vogliamo che stia bene questo povero ragazzo.” sussurra sconsolata.
“Per quanto tempo rimarrà?” domanda portando gli occhi in quelli della donna.
“Una settimana ancora.” risponde la dottoressa Smith sospirando. “E dopo?” domanda ancora.Silenzio. La donna fissa il ragazzino per poi abbassare lo sguardo.
“E dopo finirà in un orfanotrofio.” risponde con dell'amaro in bocca per poi uscire dalla stanza.
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“Torno domani per lui.” le sorride indossando il cappotto per poi incamminarsi verso le scale.
“Harry, si chiama Harry!” le urla dietro l'infermiera facendolo bloccare in corridoio.
“Harry..”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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4.You are not alone.




Louis sente Harry tremare tra le proprie braccia: ha lo sguardo rivolto verso il finestrino e osserva il paesaggio al suo esterno. Si sente in colpa per non essere arrivato prima. Si sente in colpa per averlo lasciato tra le mani di quegli uomini. Si sente in colpa perché, in questo momento, trema terrorizzato tra le sue braccia e si lascia stringere sperando di calmarlo. “Tranquillo piccolo, ci sono io..” sussurra tra i suoi capelli strofinando il naso tra di essi ispirando il profumo di vaniglia che emanano. “Ragazzi, siamo arrivati.” annuncia Johannah spegnendo il motore della macchina. Harry sposta lo sguardo verso il finestrino di destra e osserva la sua nuova abitazione: una villa con giardino lo attende. “Te la senti di andare?” gli domanda Louis accarezzandogli i capelli. Il più piccolo annuisce e si stacca dal maggiore permettendogli di aprire la portiera di scendere: titubante, lo segue e subito si rifugia tra le sue braccia lasciandosi stringere. Johannah sorride intenerita e, in quel momento, capisce di aver fatto la scelta giusta. La donna apre la porta e invita Harry ad entrare che, facendosi coraggio, avanza a piccoli passi fino ad essere dentro in quella che sarà il suo nuovo rifugio. “Ragazze!” urla la donna e, quattro bambine, corrono giù dalle scale parandosi davanti a Harry. “Ciao, io sono Daisy!” sorride la più piccola e la sorella gemella la affianca “E io sono Pheobe.” sorride l'altra. Harry sorride timido e alza la mano come segno di saluto, come i bambini. Louis si ritrova a pensare che forse l'incidente l'ha traumatizzato così tanto da renderlo tale. “Io sono Félicité, ma puoi chiamarmi Fizzy.” sorride la mezzana tra le sorelle arricciando il naso per il suo nome intero. Harry ridacchia e, ancora una volta, la saluta alzando la mano e sventolandola un poco. “Perchè non parli? Sei sord- Hey!” urla voltandosi verso la maggiore che le ha appena tirato una sberla sul capo. “Scusala, è stupida.” fa una smorfia questa per poi allungare la mano verso il ragazzo “Io sono Charlotte, ma chiamami Lottie.” Harry stringe la mano della ragazza sorridendo. “Bene.” annuncia Louis battendo le mani una sola volta richiamando l'attenzione su di sé. “Porto Harry nella sua stanza, ovvero, la mia. A dopo.” sorride il castano prendendo la mano del più piccolo conducendolo al piano di sopra. Harry mantiene lo sguardo sulle pareti tappezzate di fotografie: Louis da piccolo sul divano, Louis con sopra le gambe sua sorella, le sorelline al mare e molte altre. “Pronto?” sussurra Louis una volta giunti davanti alla stanza. Il più piccolo annuisce stringendogli la mano e lascia che quella libera di Louis apra la porta spingendo la maniglia verso il basso per poi spingere. Harry sbircia all'interno: due letti sono al centro della stanza staccati e, ai loro lati, vi sono dei comodini. L'armadio è posto attaccato al muro a sinistra mentre, a destra, vi è la scrivania completa di computer e altro. “Ti piace?” domanda Louis quando il più piccolo avanza guardandosi attorno spensierato. Quando si volta e fa incontrare i loro occhi, Harry sorride e Louis quasi si sente mancare. “Allora io... scendo un attimo, ok? Tu riposati pure.” gli sorride e Harry annuisce stendendosi nel letto destinato a lui. Il maggiore sorride e richiude la porta sospirando, per poi scendere le scale dove trova le sue sorelle intente a litigarsi il telecomando. “Allora...” inizia attirando l'attenzione di tutte dopo essersi schiarito la voce e, le quattro pesti, lo fissano in attesa. “Harry ha dei problemi in quanto ha perso i genitori ed è solo al mondo quindi, vi chiedo di esser gentili con lui.” Le quattro annuiscono in silenzio. “Inoltre, credo che per un po' non parlerà siccome è ancora troppo shoccato quindi non dategli fretta.” Lottie sorride. “Quindi si chiama Harry?” domanda Daisy e Louis annuisce sorridendo. “E quanti anni ha?” domanda Pheobe. “Sedici. Altre domande?” Lottie alza la mano e il maggiore gli da il consenso della parola. “Sei innamorato di lui?” domanda maliziosamente facendola arrossire. “Abbiamo finito.” annuncia Louis cercando di non scomporsi dirigendosi verso le scale ma, la voce della madre lo interrompe. “Puoi venire un attimo?” domanda e il ragazzo annuisce seguendola in cucina. Entrambi si siedono uno di fronte all'altro. “Ci ho pensato Louis e sono felice di averlo adottato.” sorride Johannah prendendo le mani del figlio tra le sue. “Lavorerò il doppio se sarà necessario e si, voglio mantenerlo io.” sorride. Louis l'abbraccia di slancio stringendola forte. “Ma tu..” inizia la donna staccandolo e guardandolo negli occhi. “Devi amarlo con tutto te stesso.” sussurra. Louis annuisce. “Lo farò mamma.”


Quando Louis entra nella sua stanza, nota il più piccolo addormentato: egli ha unito i loro letti e stringe il cuscino con il profumo di Louis impresso tra le braccia. Sorride e, facendo il più piano possibile, si stende per poi stringerlo tra le braccia e facendo aderire la schiena al suo petto. “Notte piccolo.” sussurra piano baciandogli il capo per poi addormentarsi.

 

















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Don't you worry, don't you worry child.
See heaven's got a plan for you.
Don't you worry, don't you worry now.


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Ed eccomi qui!
Allora, spero che il capitolo vi piaccia, non voglio dilungarmi molto..
comunque, se volete, ho messo una ff rossa su Harry:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1783499&i=1
se volete passare :)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che la storia continui ad interessarvi, sono agitata essendo la mia prima ff larry cc

Fatemelo sapere con una recensione con più di dieci parole,
Elisa.


Se volete essere avvisati su twitter quando aggiorno, basta scrivermi il nick nella recensione :)
e se volete contattarmi:
jawaadhugsme

   
 
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