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Autore: TheSwagMafia    28/04/2013    3 recensioni
"Prometto che ti troverò."
Una promessa innocente, diventata la fine dell'innocenza.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Jason si mise a sedere scavando freneticamente nelle tasche. "Merda... Devo averlo lasciato cadere quando sono arrivati Victor e Johnson."

Fire si lamentò. "Sei un idiota!" Alzò la mano, battendo con il palmo sulla parte posteriore della sua testa con tutte le sue forze.

"Ehi, che cazzo?" Si grattò la testa.

"Sei così fottutamente stupido! Cosa facciamo adesso?" Sospirò, sedendosi accanto a lui.

"Dobbiamo solo andare in Cali e ottenere un po' di soldi lì" Jason si strinse nelle spalle, ma presto se ne pentì quando il dolore gli lacerò la carne.

"Credo che..." Fire si interruppe. "Ma dovremo aspettare un po' fin quando la spalla guarisce" strofinò la ferita sensibile oltre la garza rassicurante, facendo leggermente sussultare Jason.

"No, dobbiamo andare avanti. E' troppo pericoloso con Victor che ci segue ovunque andiamo" Jason scosse la testa.

"E' ancora più pericoloso se sei ferito comunque, hai bisogno di riposare."

"Lui è lì fuori per ucciderti, Fire."

"Non mi importa, tu hai bisogno di riposare e guarire."

"Vuoi morire?"

"No."

"Sto cercando di proteggerti" mormorò piano Jason, girandosi dall'altra parte.

Il cuore di Fire perse un battito. "Non puoi proteggermi se stai male. Basta che ti riposi un po', io so badare a me stessa." 

"Sì certo, con il modo in cui hai gestito la pistola, sono sicuro che ci riuscirai" Jason ridacchiò, il sarcasmo sgocciolò dalla sua voce.

"Chiudi il becco, l'ho gestita bene" Fire aggrottò la fronte, incrociando le braccia.

"Mi chiedo come sai gestire bene... Altre cose" Jason schernì, curvando le labbra in un sorriso.

"Che cosa?" Chiese Fire piegando la testa di lato.

"Davvero non ci arrivi?" Jason alzò un sopracciglio, ridacchiando tra sè.

Fire aggrottò le sopracciglia, mordendosi il labbro inferiore, perplessa. Jason scosse la testa divertito.

"Che c'è da ridere?" Fire aggrottò la fronte.

"Sei troppo innocente" Jason alzò gli occhi nocciola.

"Cosa vorresti dire?" Fire inarcò un sopracciglio.

"Sei vergine, vero?" Jason fece l'occhiolino, con un sorriso arrogante scolpito sulle sue labbra.

"Questi non sono affari tuoi!" Fire arrossì, il suo viso diventava sempre più caldo.

"E' così evidente" Jason ridacchiò beffardo.

"Sei proprio un asino!" Lei lo spinse, la sua mano premette sulla sua spalla.

"Ow, attenta" Jason grugnì, stringendo la sua ferita.

"Mi dispiace" Fire si strinse nelle spalle, scivolando sotto le lenzuola. "Cerca di dormire, Jase."

Lui scosse la testa, tirando fuori il suo pacchetto di sigarette e prendendone una, facendola scivolare tra le sue labbra carnose. La accese mentre usciva dalla stanza. 

"Ehi, dove vai?" Fire si mise a sedere.

"A prendere una boccata d'aria" mormorò, chiudendo la porta.


***


"Non possiamo permetterci di stare in un posto per troppo tempo, quel figlio di puttana potrebbe trovarci" mormorò Jason, guidando lungo la strada deserta.

"Allora dove andremo ora?" Chiese Fire, giocherellando con il suo braccialetto.

"Ci basta andare in California. Dobbiamo fare delle soste lungo il percorso anche perché ci vorrà un po' per arrivarci e non posso guidare cinque ore di fila" Jason fissò la strada da percorrere.

"Pensi che Victor ci possa seguire in Cali?" Fire aggrottò le sopracciglia, guardando Jason.

"Probabilmente. Lui è un figlio di puttana persistente" la mascella di Jason era tesa mentre parlava e i suoi denti erano stretti malignamente. 
Fire serrò le labbra, formando una linea, i suoi occhi caffè scuro erano fissi su Jason. Lui si accorse che lo stava fissando dalla coda dell'occhio, e sorrise.

"Cosa c'è?" Si leccò le labbra secche, guardandola. 

"Ehm... Come va la spalla, adesso?" Lei si morse il labbro inferiore, distogliendo lo sguardo e fissando la strada.

"Meglio, credo" rispose, alzando le spalle e ignorando il dolore.

Fire fece roteare una lunga ciocca di capelli tra le dita sottili, ricordando la loro piccola discussione della sera prima. "Sai, ti ho salvato il culo due volte ora."

Jason inarcò un sopracciglio, dubbioso, facendo leggermente ridere Fire.

"Se io non avessi sparato Victor ieri, tu probabilmente saresti morto. E quando ci ha attaccati al magazzino" un sorrisetto tirato apparve sulle sue labbra.

Jason schernì. "Sei stata pazza con quella pistola ieri. Non sai mirare."

"Wow, sei il benvenuto, Jase" Fire scosse la testa, con la voce piena di sarcasmo.

Jason roteò gli occhi, l'autò svoltò dalla strada di calcestruzzo, arrivando a frenare bruscamente. Fire aggrottò la fronte, appena Jason uscì dalla macchina.

"Cosa stai facendo?" Fire lo seguì da dietro, quando cominciò a camminare a pochi metri di distanza dalla macchina.

Lui agitò l'indice, facendole cenno di andare verso di lui, tirando fuori la pistola e facendo scattare il blocco di sicurezza.

"Non vorrai uccidermi, vero?" Fire si avvicinò con cautela.

Jason scosse la testa, mettendole l'arma in mano. "Ti insegnerò un po' di cose."

"Non ho bisogno che me lo insegni Jason, so come usare una pistola" Fire sollevò l'arma, puntandola verso un albero.

Jason ridacchiò, scuotendo la testa. "Non è come nei film, Fire. E' più complicato" lui posizionò le mani intorno alla pistola, facendo scorrere il dito lungo il grilletto. "Non devi toccare il grilletto prima di sparare."

Le fece un passo intorno, fermandosi dietro di lei e mettendo una mano sul retro della sua coscia. I suoi occhi si spalancarono, il suo battito cardiaco aumentò a quel contatto. Il suo viso bruciava di un rosso brillante, appena il suo respiro caldo le sfiorò il collo.

"Dovresti stendere un po' le gambe" spinse la sua gamba in avanti e la sua mano viaggiò fino alla sua vita.

Fire sentì che il suo corpo cominciava a tremare nervosamente, le ginocchia cominciavano ad indebolirsi. Si sentiva stordita. Essere così vicina a lui la rendeva nervosa. Si ritrovò persa nei suoi pensieri quando lo guardava mentre spiegava, si leccava le labbra secche mentre osservava quelle carnose del ragazzo muoversi mentre parlava. Il suo profumo si insidiava nelle sue narici, chiuse gli occhi e lo inspirò tranquillamente. Odorava di acqua di colonia mista al dopobarba. Riaprì gli occhi, fissando sopra la clavicola, poi di nuovo fino al suo viso e alla sua mascella perfettamente scolpita. Lui roteò i suoi ipnotizzanti occhi color caramello, trascinandola in uno stato di intontimento.

"Stai ancora ascoltando?" Aggrottò la fronte, facendo scattare la ragazza dal suo stato di trance.

"Eh?" Trasalì. "S-si, certo."

"Allora, cosa stavo dicendo?" Lui inarcò un sopracciglio, sorridendo.

"Ehm... Ehm... Che non devo toccare il grilletto finché non sparo?" balbettò.

Jason scosse la testa, ridacchiando mentre le sue dita fredde viaggiarono sui suoi fianchi e sotto la maglietta, strofinandole delicatamente alla pelle della sua vita. La pelle d'oca si formò sulla pelle della ragazza, il suo corpo tremava leggermente al suo tocco freddo.

"Ti rendo..." Le labbra di Jason si avvicinarono al suo orecchio, sfiorandole il lobo morbido, "nervosa?"

Fire smise di respirare, un sussulto silenzioso le scivolò attraverso le labbra, le ginocchia si indebolirono. "N-no" scosse la testa, arrossendo.

"Sicura?" Jason mosse il labbro inferiore, il suo respiro le solleticò la mascella e il collo.

Lei sospirò tremando e tenendo stretta la pistola. L'aria attorno a loro era calda e pesante, la tensione si levava sopra di loro.

"S-smettila" balbettò Fire mentre le labbra del ragazzo si muovevano più in basso, verso la spalla, le sue labbra carnose sfiorarono leggermente la pelle.

Jason ridacchiò, alzando la testa e allontanandosi da lei. Gli occhi di Fire lo seguirono, voleva tornare indietro, voleva sentirlo di nuovo contro la sua pelle. Il suo tocco la faceva impazzire, indebolendo il suo corpo e mandandola in trance.

"Spara quell'albero laggiù" Jason puntò verso un albero sottile in lontananza, sorridendo.

Fire si morse il labbro inferiore, i suoi occhi erano concentrati sulla pianta. Chiuse un occhio, usando l'altro per mirare.

"Pensi di potercela fare?" Jason incrociò le braccia.

"Già" Fire fece scivolare il dito sul grilletto. "Se colpisco la pianta, devi portarmi a fare shopping e a comprare dei vestiti nuovi. Non voglio apparire come la tua piccola puttana tutto il tempo."

"E' così male?" Jason ridacchiò. "Dai, spara."

Fire si strinse nelle spalle, prima di premere il grilletto, sparando un proiettile fuori dall'arma dritto verso l'albero con un forte scoppio, mandandolo nel bosco. Sorrise, correndo verso l'albero e esaminandolo.

"Impressionante" Jason alzò le sopracciglia, passando una mano sulla corteccia dell'albero.

Fire sorrise con aria di sufficienza, facendo un passo verso Jason e premendogli la pistola contro il petto. "Ora devi portarmi a fare shopping."

"Se non l'hai notato, non ci sono centri commerciali qui in giro per ore" Jason sorrise bastardamente, prendendo la pistola dalle sue mani e interrompendo il blocco di sicurezza.

"Non siamo troppo lontani dalla città, Jason. Basta tornare di nuovo indietro e saremo lì in meno di un'ora" Fire si strinse nelle spalle, camminando verso la macchina.

"Non ho intenzione di rifare quella strada, è troppo pericoloso" Jason la seguì, appoggiando le braccia sui fianchi della ragazza appena lei si appoggiò alla macchina.

"E' tutto okay, Jase. Victor non ci troverà, è ferito."

"La Polizia di Las Vegas sta cercando anche noi."

"Andrà tutto bene."

"Non voglio essere di nuovo gettato in prigione."

"Non succederà, credimi."

"Stai bene con questi vestiti che ti ho comprato."

"Sembro una puttana."

"Mi piace."

"Sei un pervertito. Inoltre, se fa freddo?"

"Puoi indossare alcuni dei miei vestiti."

"No, voglio i miei."

"No."

"Per favore, Jase!"

"No."

Fire sospirò. "Farò qualsiasi cosa" sbottò.

"Qualsiasi cosa?" Jason fece l'occhiolino, un sorriso astuto apparve sulle sue labbra.

"Non quel genere di cose a cui stai pensando!" Fire battè sulla sua spalla, facendolo indietreggiare. "Hai detto che mi avresti portata."

"No, non l'ho detto" Jason roteo gli occhi. "Però, ti porterò comunque."

"Yeah! Grazie" Fire applaudì, dandogli un bacio sulla guancia e correndo dall'altra parte della vettura.

Jason toccò il punto in cui le aveva dato il bacio, uno strano formicolio gli si diffuse nelle vene, prima di parlare.

"Ma ad una condizione..."

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(A Jason McCann story)


ma quanto sono cuccioli? amvnvh
beh, qualche recensione? :)
ps. devo chiedervi un favore..
qualcuno può spiegarmi come si mette il banner?
al primo capitolo ci ho provato,
ma non si vede cwc
ditemelo nelle recensioni, nei messaggi o su twitter :)
grazie in anticipo, love ya.

per qualsiasi cosa, @justinshairfljp on twitter.
























  
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