Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Asteria96    28/04/2013    0 recensioni
Passammo un pomeriggio alla gelateria a raccontare le nostre vacanze e finalmente eravamo tutti sereni, dopo la guerra che ci fu stata l’anno precedente. Anche se fu un grande disastro, eravamo tutti sollevati all’idea che fosse finita. Il peggio era che io non sapevo che stesse per cominciare la mia guerra e non sapevo che dovevo faticare molto per vincerla.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Millicent Bullstrode | Coppie: Draco/Astoria
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2. IL TRENO

-Ast, secondo te cambierà qualcosa dopo l’anno passato? Cioè tu diventerai prefetta e io? Io cosa sono, Ast?-
Tracey aveva le stesse mie paure, aveva paura dei cambiamenti, proprio come me; ma non volevo che anche lei avesse paura, perciò la guardai negli occhi e le dissi che niente sarebbe cambiato.
Lei mi sorrise poi mi diede la mano e mi disse:-Buonanotte Ast.-
Eravamo a casa sua e,come ogni inizio anno, io andavo a dormire da lei. Alle 9 mi sarei svegliata e sarei andata a casa a prendere il baule, poi ci saremmo trovate in stazione.
Il letto di fianco al suo era sempre il mio preferito, era caldo e comodo e potevo guardare fuori dalla finestra. Mi piaceva camera sua. Era quasi la mia seconda casa.
Non riuscivo a dormire, mentre Tracey, da quanto vedevo, era già nel mondo dei sogni.
“Com’era grande la luna” pensavo “sembra quasi che si avvicini”. Ma sbagliavo, quella non era la luna, era un piccolo lumino, che si avvicinava sempre più. Mi alzai dal letto e andai alla finestra, la aprii e il lumino si buttò nella camera, addosso a Tracey. Lei si svegliò di scatto e buttò questa luce per terra. Accendemmo la luce, e vedemmo che questo “mostro” non era altro che un gufo con una piccola luce sulla testa. Portava una lettera, per Tracey.
Prese la lettera dal becco del gufo e cominciò a leggerla ad alta voce:
 
Cara Tracey,
forse quando ti arriverà questa lettera sarà un po’ tardi, magari ti sveglierò, ma è importante. Non mi sono mai sentito così, sono parecchio confuso e se penso a come mi sentivo quando mi piaceva Lisa, non ha niente a che vedere con questo. È vero, la conosco da molto tempo, ma oggi, quando l’ho vista il mio cuore ha fatto le capriole. Non so neanche io quello che sto dicendo, non è da me provare sentimenti per qualcuna. Oggi quando l’ho vista mi è sembrata bellissima, e non so perché mi piace, perché lei mi tratta sempre male, però quando la vedo, vorrei passare tutti i giorni della mia vita con lei. Non chiedermi niente domani, sai che potrei mandarti a quel paese se mi fai delle domande su questo argomento. Forse non avrei dovuto neanche scrivertelo, però mi fido di te. Non farne parola con nessuno ti prego. A me piace la  Greengrass, no, non Daphne, se è quello che ti stai chiedendo. Senti non dirlo a nessuno ok?
 
Draco
 
So che voi lettori mi maledirete per quello che vi sto per dire, è quello che successe veramente, se voleste una storia dove è tutto perfetto, be’ allora non leggete questa storia.
Scoppiai a ridere e lo stesso fece Tracey, ridemmo non perché ero io quella a cui piaceva, ma perché Draco non aveva mai scritto una roba del genere. Non potevo credere che, prima o poi, si sarebbe dichiarato, così profondamente.  
Da quel momento non riuscivamo più a dormire, perché l’idea di sapere che Draco aveva preso una cotta e l’aveva presa per me non riusciva ad entrarci nella mente.
Andammo a dormire quando ormai erano già le 4 del mattino, ma ne valeva la pena perché quella notte ci raccontammo tutto quello che sapevamo su Draco, qualche critica e qualche commento positivo.
La mattina dopo, o meglio, qualche ora più tardi, ci alzammo per  fare colazione, ci vestimmo in fretta, poi io salutai Tracey e andai a casa mia.
Erano le nove precise e trovai in cucina mia sorella che stava facendo colazione.
La salutai e andai in camera mia, non mi sentivo molto bene, avevo un po’ di mal di stomaco, ma niente di grave.
Verso le 10.30 mia madre ci richiamò in salotto e ci indicò la macchina che ci avrebbe portato alla stazione, all’interno c’era il nostro maggiordomo, Tom.
Fummo alla stazione in meno di 20 minuti, ma come al solito dovevamo correre per andare a prendere il treno, perché mancavano pochi minuti alla chiusura del binario. Mentre correvamo  sentivo la mia pancia che lanciava gridi d’aiuto, non stavo per niente bene, eppure non dissi nulla a nessuno e attraversato il binario salii sul treno e seguii mia sorella per cercare lo scompartimento dove avremmo trovato i nostri amici.
Stavamo viaggiando da almeno un’ora e io non avevo ancora detto una parola, non dovevo avere un bell’aspetto, stavo malissimo, solo che non volevo dirlo a nessuno. Quando mi chiedevano qualcosa mi limitavo a sorridere o annuire. Era una sensazione orribile, non vedevo l’ora di buttarmi sul letto con una tazza di tè caldo.
Come se non bastasse, sentivo su di me il suo sguardo gelido, lui continuava a guardarmi e io me ne accorgevo, probabilmente arrossivo, ma lui manteneva lo sguardo su di me. Non sapevo cosa fare. Non ero sicura di provare sentimenti per lui, perché fino al giorno precedente io lo odiavo, ma ora che ci pensavo, forse confondevo l’amore con l’odio. Non lo sapevo. Ero molto confusa.  D’altro canto lui cercava di essere carino con me, non vi aspettate che fosse diventato come un Tassorosso, ma era gentile a suo modo; ma il problema non era lui. Ero io. Io continuavo a trattarlo male, continuavo a fare finta di niente. Non volevo ascoltare il mio cuore.
Arrivati in Sala Grande Tracey mi prese da parte.
-Ast, smettila, non puoi continuare a trattarlo come se niente fosse! Sei cattiva.-
-Tracey io non dovrei sapere nulla, se non ricordi, la lettera era per te. Vuoi che ti dica cosa c’era scritto? E poi non so neanche se mi piace.-
Ci sedemmo al tavolo dei Serpeverde e Draco si sedette vicino a me. Tracey, che era di fronte a me, continuava a ridere e io non riuscivo a rimanere seria; questo tipo di approccio che utilizzava Draco non mi piaceva per niente. Sembrava quei ragazzini dell’asilo che cercano di dare un bacino sulla guancia alla compagna.
La serata fu piuttosto noiosa, ci fu lo smistamento e poi io e Theodore Nott, il secondo prefetto delle Serpi, accompagnammo i ragazzi del primo anno nei sotterranei.
Finalmente entrai nella sala comune. Era bella e accogliente come al solito. Adoravo il divano nero in pelle dove tutti si sedevano e si lamentavano della giornata passata. Ora toccava a me.
Mi buttai sul divano e feci apparire una tazza di tè.
Mentre feci tutto ciò, arrivarono Tracey e Draco.
-Ast, che hai? Tutto bene?- disse Tracey.
-sto malissimo, ho un mal di pancia terribile.- risposi.
-Non prendere il tè, prendi acqua e limone, ti sentirai meglio.- intervenne Draco.
-Grazie ma non accetto consigli da uno che l’anno scorso ha tentato di avvelenarmi.-
Era vero. Un giorno arrivò da me con un bicchiere, dicendo:” bevi, è burro birra, appena fatta è buona”. Io stavo morendo di freddo così decisi di berla, non sapendo che dentro c’era un infuso che rischiava di non farmi più respirare.
-Ascolta Greengrass, primo: non sapevo che tu fossi allergica agli ingredienti nel suo interno, secondo: volevo solo darti un consiglio per farti stare meglio. Pazienza, notte Tracey...-
Detto così uscì dalla sala e andò nel suo dormitorio.
-Aaaaaaaaaaaaaaaast! Io ti uccido. No, davvero. Ai tuoi piedi c’è il ragazzo più carino della scuola, si sta impegnando per essere carino con te, lui ti conosce, sa che odi il suo comportamento da sbruffone, perché tu non sei così, e per lui è difficile! Cazzo Ast, apri gli occhi, anche a te piace. Io lo so. E l’ho sempre saputo! Avanti Ast, voi due siete fatti per stare insieme!-
Io odiavo quando diceva così, perché la maggior parte delle volte aveva ragione. E mi spaventava il fatto che lei avesse ragione anche su questo.
-Tracey, è Draco... non è uno qualunque, insomma mi vergogno con lui, è il tuo migliore amico e... non lo so... mi sento molto confusa-
-Ascoltami Ast, penso che con tutti sia così all’inizio, siete un po’ timidi, che poi voi due non siete proprio due tipi timidi, e poi la storia va da sé... ti fidi di me?-
Mi guardava coi suoi occhi azzurri  a cui nessuno riesce a resistere e le dissi:
-Si Tracey, ci penserò...-
Dicendo così lei mi prese la tazza del tè, mi aiutò ad alzarmi e andammo nel nostro dormitorio. 


Spazio Autrice beee' nessuno ha cagato la mia storia, ho scritto il secondo capitolo nella speranza che qualcuno lo legga. Aspetto con ansia le recensioni, che spero arriveranno. Ast<3
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Asteria96