-capitolo 2-
Allora, si parte?
Quando è stata l'ultima volta che i
draghi hanno attaccato un villaggio babbano?
Fred guardò più volte quella domanda
e si chiese cosa possa interessare ad uno che va all'estero dei draghi. Nemmeno
stesse facendo richiesta di andare in Romania.
Con tutto il cuore sperò di non
dover andare in Romania.
Si guardò attorno e vide tante
ragazze, dalle gonne troppo corte, nonostante il secondo trimestre sia già
iniziato da un po', intente a scribacchiare sui fogli.
Guardò di nuovo il
test.
Aveva studiato, e il gemello l'aveva
diseredato.
- No...fratello, no! Non starai per
caso studiando?- chiese con le braccia che arrivavano a terra. Se non le avesse
avute attaccate al corpo, probabilmente le avrebbe perse quando era entrato in
biblioteca e l'aveva visto con il capo chino su una montagna di
libri.
Accanto a lui, a un metro circa alla
sua destra, c'era una ragazza che si era girata verso di lui, masticando una
gomma, che si girava una ciocca di capelli tra le dita.
Fred scosse la testa. Ancora una
volta aveva pensato di aver fatto bene a fare quel test.
Più volte andò in cerco della
Granger, ma non la vide.
Il tempo scadde e Vitious ritirò i
fogli con un incantesimo. Alcune ragazze tentavano di tenerlo a sè, per scrivere
delle altre cose, ma quelli se ne scappavano via. Ad una ragazza s'era persino
rotto.
"Fuori uno" pensò con un ghigno
felice.
Ora doveva solo pregare che andasse
tutto bene, altrimenti avrebbe dovuto corrompere la McGranitt per farlo
andare.
Uscì e incrociò lo sguardo del
fratello che stava annoiato seduto a terra.
Passò una bella ragazza e lui si
abbassò per vederle sotto la gonna. La ragazza si lamentò e scappò via. Fred
prese la bacchetta e per magia la gonna s'alzò, mostrando a tutti delle
graziosissime mutandine rosa con una farfallina sul
didietro.
George si alzò e gli diede il
cinque.
- Ma questo non basta di certo per
farti perdonare dal fatto che te ne andrai tre mesi fuori-
Fred smise di
sorridere.
- Basta ora. Lo sai come la
penso-
George sbuffò e scimmiottandolo
disse: -Sono stanco di tutte queste gonnelline...-
Si guardarono e Fred toccò il sedere
ad una ragazza di Corvonero che passava di lì. La ragazza non disse niente, si
limitò ad andarsene dopo avergli dato unocchiata e fatto
l'occhiolino.
- Intanto però...- fece il fratello
annuendo dietro al didietro danzante della ragazza.
- Sono stanco, George, non gay!-
disse esasperato Fred.
- E certo...si è visto da come mi
sei saltato addosso l'altra sera...-
Entrambi risero e incrociarono Harr,
intento ad inseguire Ginny.
- Ehi, Ginny!
Aspettami!-
George lo fermò posandogli una mano
sul petto.
- Ehi, ehi...non la
starai...-
-...facendo
soffrire...-
-...di nuovo-
finirono la frase l'uno per l'altro.
Questo li faceva divertire tanto.
- Ma no, ma no...- disse Harry
arrossendo tutto. Scosse la testa e siggagiustò gli occhiali che gli erano scesi
sul naso.
- E allora perchè questo?- chiese
Fred.
- Già, perchè le correvi dietro come
se stesse fuggendo cibo dal piatto di un affamato?-
Il moro li guardò
stralunato.
- Non sono affamato!-
sbottò.
Fred alzò gli occhi al
cielo.
- Era una metafora, Potter!- sbottò
spazientito.
- Sìsì- rispose Harry alzandosi e
cercando di individuare di nuovo la fanciulla. - Uffa! Me l'avete fatta
perdere!-
I gemelli si scambiarono un'occhiata
furba.
- Sappi Potter, che se non la tratti
bene...- iniziò George.
-...ti offriremo come cena al gruppo
di ragni giganti.- finì Fred.
- Già, come se uno con la fobìa dei
ragni non bastasse- constatò il primo, iniziando a ridere. Subito il secondo gli
fu dietro.
Potter li lasciò ridere e corse in
direzione nella quale aeva visto sparire la ragazzina.
Pix, il polterguest, si trovava a
svolazzare per di lì.
- Ragazzi!- esclamò con quella sua
facciona verde. - Avete perfezionato le pillole
sparapeti?-
- Mah, non ancora Pix...- lo informò
George e giù in una lista di esperimenti al riusciti dall'odore
disgustante.
Mentre ridevano del fatto che
Neville è rimasto per un giorno intero a fare puzzette dalla bocca, conil
brillante risultato che nessuno gli si avvicinava se non munito di una pinza sul
naso, la profesoressa McGranitt si avvicinò ai gemelli.
- Ignorerò i vostri racconti...-
iniziò ottenendo la loro attenzione.
I rossi si voltarono atterriti e Pix
volò via a dar fastidio alle ragazze, tirando loro i capelli e facendo scherzi
di poco gusto.
-Signor Weasley, devo parlarti, e
tu, signor Weasley- aggiunse rivolgendosi altera all'altro gemello - sei
desiderato dalla profesoressa Sprite. Di preciso non so cosa vuole- rispose ad
una domanda che presto si sarebbe fatta spazio tra le labbra semichiuse del
gemello- ma ha qualcosa a che fare con delle piante bruciate e un olezzo
tremendo-
I Weasley si scambiarono uno
sguardo. Proprio poco prima avevano fatto esercizi delle pillole sparapeti nella
Serra numero 2, e George le aveva testate su di sè.
Per poco non scoppiarono a
ridere.
La McGranitt rivolse loro
un'occhiata sospettosa che li fece ammutolire all'istante. Se mai avesse ficcato
il suo nasone tra i loro fatti, certamente li avrebbe esclusi e, cosa più
raccapricciante, avrebbe sequestrato loro ogni prodotto Tiri Vispi
Weasley.
Fred fece un passo verso l'anziana
signora che, con i capelli legati in una crocchia e il viso rugoso, si voltò di
spalle e gli fece strada fino al suo ufficio.
Come al solito, il fulvo lo trovò
pieno di tomi poco impolverati sui grandi scaffali sulle pareti e numerose
candele che fluttuavano a mezz'aria. In tutta la stanza, ordinata e pulita, vi
era un odore di incenso. Subito notò un rametto che si consumava emanando un
profumo rilassante.
Si accomodò davanti al camino che
era acceso, nonostante non facesse così tanto freddo come al solito, su una
delle due poltrone in pelle nera di Le Corbusier; sull'altra si sedette la donna
anziana che, nonostante l'età, era ancora bella e
autoritaria.
Fred pensò che quando faceva sesso,
stesse sopra. Subito si rese conto di cosa stava pensando e si concentrò sul
perchè l'aveva convocato, evitando di andare avanti con i pensieri e pensare
qualcosa di poco conveniente e pulito.
La McGranitt fece un leggero
movimento con la bacchetta e apparì sul tavolino che li divideva una teiera con
due tazzine. La professoressa si mise un paio di cucchiai di zucchero nella
tazzina di porcellana fine decorata con un motivo floreale, versò del thè, che a
giudicare dall'odore era thè verde, e infine si versò del latte. Girò con un
cucchiaino d'acciaio graziosamente lavorato e nebevve un
sorso.
Invitò il ragazzo ad imitarla ma lui
negò ringraziando. Non disse altro, anche se era davvero ansioso di sapere
perchè si trovava lì a prendere una tazza di thè con la sua insegnante di
Trasfigurazione come se fossero amici da tempo.
La donna finì di bere un secondo
sorso, si portò la tazzina in grembo e lo guardò seria.
- Signor Weasley, le devo dire che
sono davvero esterrefatta da quello che ha fatto. Poche persone vi avrebbero
pensato...- il suo tono era duro e l'espressione fissa su di
lui.
Il fulvo cercò di ingoiare la
tensione senza far rumore. Possibile che la prof avesse scoperto dei prodotti
illegali suoi e del fratello? Se davvero così era, si sarebbero trovati in un
gran pasticcio. Era sicura che fosse stata la Sprite a spifferare
tutto.
Iniziò a sudare freddo quando la
donna lo guardò torva da sopra gli occhiali.
- Sono davvero fiera di te, Weasley-
affermò.
Fred per poco non cadde dalla
poltrona quando la sentì pronunciare quelle parole.
Fiera di lui? Com'era possibile?
Creare prodotti per spillare soldi agli studenti era una cosa di cui andare
fieri? D'accordo, lui e il fratello non vendevano cose difettate, ma era pur
sempre una specie di frode, poichè erano illegali all'interno dell'istituto.
Come era possibile?
Aveva per caso, la McGranitt, fumato
un po' di erba magica? Magari una foglia strappata dal fusto di piante
carnivore. Forse aveva semplicemente gettato la testa nella bocca di un ragno
gigante e questo le aveva fatto perdere qualche rotella per la
paura.
- Hai superato il test, anche se di
poco...c'è stato quasi un testa a testa, ma confidavo in te. In fondo sei sempre
stato un ragazzo da brilanti capacità- continuò lei.
Tutto fu più chiaro nella mente del
ragazzo. Aveva superato il test, e questo lo doveva far catapultare all'estremo
della gioia, ma non aveva tenuto conto che sarebbe partito senza il gemello.
Avrebbe potuto lui, Fred Weasley, abbandonare il fratello dopo tante
avventure?
Ringraziò la McGranitt con quella
che non era propria definire un'espressione felice e si
allontanò.
Ce l'aveva fatta. Aveva superato il
test, dopo giorni e giorni passati a studiare.
Ma ancora non sapeva dove era
diretto.
Fece dietrofront e bussò forte alla
porta dell'ufficio dell'insegnante di Trasfigurazione. Aveva il cuore in gola
per l'emozione.
Dopo aver ricevuto il permesso, aprì
la porta e la vide in piedi, con una mano sul muro che sopra il camino e il viso
rivolto alla porta.
- Sì?- chiese con espressione
enigmatica.
- Mi scusi professoressa, non mi ha
detto dove sono diretto...-
La donna anziana sorrise e tutte le
rughe del viso si contrassero.
- Sarà una sorpresa, Weasley,
intanto prepara le valigie per il fine settimana.-
Fred ringraziò e si chiuse la porta
alle spalle.
Aveva completamente il viso
infuocato per la curiosità.
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