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Autore: rupertinasora    17/11/2007    0 recensioni
Fred, stanco di Hogwarts, fa un concorso interno alla scuola per uno scambio culturale. Riuscirà a passare? Se sì, dove andrà? E soprattutto, chi incontrerà? Gli intighi, i sotterfugi, e altri fattori inspiegabili avvolgeranno il ragazzo in un alone di mistero, tutto da dissipare.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-capitolo 2-

Allora, si parte?

 

Quando è stata l'ultima volta che i draghi hanno attaccato un villaggio babbano?

Fred guardò più volte quella domanda e si chiese cosa possa interessare ad uno che va all'estero dei draghi. Nemmeno stesse facendo richiesta di andare in Romania.

Con tutto il cuore sperò di non dover andare in Romania.

Si guardò attorno e vide tante ragazze, dalle gonne troppo corte, nonostante il secondo trimestre sia già iniziato da un po', intente a scribacchiare sui fogli.

Guardò di nuovo il test.

Aveva studiato, e il gemello l'aveva diseredato.

- No...fratello, no! Non starai per caso studiando?- chiese con le braccia che arrivavano a terra. Se non le avesse avute attaccate al corpo, probabilmente le avrebbe perse quando era entrato in biblioteca e l'aveva visto con il capo chino su una montagna di libri.

Accanto a lui, a un metro circa alla sua destra, c'era una ragazza che si era girata verso di lui, masticando una gomma, che si girava una ciocca di capelli tra le dita.

Fred scosse la testa. Ancora una volta aveva pensato di aver fatto bene a fare quel test.

Più volte andò in cerco della Granger, ma non la vide.

Il tempo scadde e Vitious ritirò i fogli con un incantesimo. Alcune ragazze tentavano di tenerlo a sè, per scrivere delle altre cose, ma quelli se ne scappavano via. Ad una ragazza s'era persino rotto.

"Fuori uno" pensò con un ghigno felice.

Ora doveva solo pregare che andasse tutto bene, altrimenti avrebbe dovuto corrompere la McGranitt per farlo andare.

Uscì e incrociò lo sguardo del fratello che stava annoiato seduto a terra.

Passò una bella ragazza e lui si abbassò per vederle sotto la gonna. La ragazza si lamentò e scappò via. Fred prese la bacchetta e per magia la gonna s'alzò, mostrando a tutti delle graziosissime mutandine rosa con una farfallina sul didietro.

George si alzò e gli diede il cinque.

- Ma questo non basta di certo per farti perdonare dal fatto che te ne andrai tre mesi fuori-

Fred smise di sorridere.

- Basta ora. Lo sai come la penso-

George sbuffò e scimmiottandolo disse: -Sono stanco di tutte queste gonnelline...-

Si guardarono e Fred toccò il sedere ad una ragazza di Corvonero che passava di lì. La ragazza non disse niente, si limitò ad andarsene dopo avergli dato unocchiata e fatto l'occhiolino.

- Intanto però...- fece il fratello annuendo dietro al didietro danzante della ragazza.

- Sono stanco, George, non gay!- disse esasperato Fred.

- E certo...si è visto da come mi sei saltato addosso l'altra sera...-

Entrambi risero e incrociarono Harr, intento ad inseguire Ginny.

- Ehi, Ginny! Aspettami!-

George lo fermò posandogli una mano sul petto.

- Ehi, ehi...non la starai...-

-...facendo soffrire...-

-...di nuovo-

finirono la frase l'uno per l'altro. Questo li faceva divertire tanto.

- Ma no, ma no...- disse Harry arrossendo tutto. Scosse la testa e siggagiustò gli occhiali che gli erano scesi sul naso.

- E allora perchè questo?- chiese Fred.

- Già, perchè le correvi dietro come se stesse fuggendo cibo dal piatto di un affamato?-

Il moro li guardò stralunato.

- Non sono affamato!- sbottò.

Fred alzò gli occhi al cielo.

- Era una metafora, Potter!- sbottò spazientito.

- Sìsì- rispose Harry alzandosi e cercando di individuare di nuovo la fanciulla. - Uffa! Me l'avete fatta perdere!-

I gemelli si scambiarono un'occhiata furba.

- Sappi Potter, che se non la tratti bene...- iniziò George.

-...ti offriremo come cena al gruppo di ragni giganti.- finì Fred.

- Già, come se uno con la fobìa dei ragni non bastasse- constatò il primo, iniziando a ridere. Subito il secondo gli fu dietro.

Potter li lasciò ridere e corse in direzione nella quale aeva visto sparire la ragazzina.

Pix, il polterguest, si trovava a svolazzare per di lì.

- Ragazzi!- esclamò con quella sua facciona verde. - Avete perfezionato le pillole sparapeti?-

- Mah, non ancora Pix...- lo informò George e giù in una lista di esperimenti al riusciti dall'odore disgustante.

Mentre ridevano del fatto che Neville è rimasto per un giorno intero a fare puzzette dalla bocca, conil brillante risultato che nessuno gli si avvicinava se non munito di una pinza sul naso, la profesoressa McGranitt si avvicinò ai gemelli.

- Ignorerò i vostri racconti...- iniziò ottenendo la loro attenzione.

I rossi si voltarono atterriti e Pix volò via a dar fastidio alle ragazze, tirando loro i capelli e facendo scherzi di poco gusto.

-Signor Weasley, devo parlarti, e tu, signor Weasley- aggiunse rivolgendosi altera all'altro gemello - sei desiderato dalla profesoressa Sprite. Di preciso non so cosa vuole- rispose ad una domanda che presto si sarebbe fatta spazio tra le labbra semichiuse del gemello- ma ha qualcosa a che fare con delle piante bruciate e un olezzo tremendo-

I Weasley si scambiarono uno sguardo. Proprio poco prima avevano fatto esercizi delle pillole sparapeti nella Serra numero 2, e George le aveva testate su di sè.

Per poco non scoppiarono a ridere.

La McGranitt rivolse loro un'occhiata sospettosa che li fece ammutolire all'istante. Se mai avesse ficcato il suo nasone tra i loro fatti, certamente li avrebbe esclusi e, cosa più raccapricciante, avrebbe sequestrato loro ogni prodotto Tiri Vispi Weasley.

Fred fece un passo verso l'anziana signora che, con i capelli legati in una crocchia e il viso rugoso, si voltò di spalle e gli fece strada fino al suo ufficio.

Come al solito, il fulvo lo trovò pieno di tomi poco impolverati sui grandi scaffali sulle pareti e numerose candele che fluttuavano a mezz'aria. In tutta la stanza, ordinata e pulita, vi era un odore di incenso. Subito notò un rametto che si consumava emanando un profumo rilassante.

Si accomodò davanti al camino che era acceso, nonostante non facesse così tanto freddo come al solito, su una delle due poltrone in pelle nera di Le Corbusier; sull'altra si sedette la donna anziana che, nonostante l'età, era ancora bella e autoritaria.

Fred pensò che quando faceva sesso, stesse sopra. Subito si rese conto di cosa stava pensando e si concentrò sul perchè l'aveva convocato, evitando di andare avanti con i pensieri e pensare qualcosa di poco conveniente e pulito.

La McGranitt fece un leggero movimento con la bacchetta e apparì sul tavolino che li divideva una teiera con due tazzine. La professoressa si mise un paio di cucchiai di zucchero nella tazzina di porcellana fine decorata con un motivo floreale, versò del thè, che a giudicare dall'odore era thè verde, e infine si versò del latte. Girò con un cucchiaino d'acciaio graziosamente lavorato e nebevve un sorso.

Invitò il ragazzo ad imitarla ma lui negò ringraziando. Non disse altro, anche se era davvero ansioso di sapere perchè si trovava lì a prendere una tazza di thè con la sua insegnante di Trasfigurazione come se fossero amici da tempo.

La donna finì di bere un secondo sorso, si portò la tazzina in grembo e lo guardò seria.

- Signor Weasley, le devo dire che sono davvero esterrefatta da quello che ha fatto. Poche persone vi avrebbero pensato...- il suo tono era duro e l'espressione fissa su di lui.

Il fulvo cercò di ingoiare la tensione senza far rumore. Possibile che la prof avesse scoperto dei prodotti illegali suoi e del fratello? Se davvero così era, si sarebbero trovati in un gran pasticcio. Era sicura che fosse stata la Sprite a spifferare tutto.

Iniziò a sudare freddo quando la donna lo guardò torva da sopra gli occhiali.

- Sono davvero fiera di te, Weasley- affermò.

Fred per poco non cadde dalla poltrona quando la sentì pronunciare quelle parole.

Fiera di lui? Com'era possibile? Creare prodotti per spillare soldi agli studenti era una cosa di cui andare fieri? D'accordo, lui e il fratello non vendevano cose difettate, ma era pur sempre una specie di frode, poichè erano illegali all'interno dell'istituto. Come era possibile?

Aveva per caso, la McGranitt, fumato un po' di erba magica? Magari una foglia strappata dal fusto di piante carnivore. Forse aveva semplicemente gettato la testa nella bocca di un ragno gigante e questo le aveva fatto perdere qualche rotella per la paura.

- Hai superato il test, anche se di poco...c'è stato quasi un testa a testa, ma confidavo in te. In fondo sei sempre stato un ragazzo da brilanti capacità- continuò lei.

Tutto fu più chiaro nella mente del ragazzo. Aveva superato il test, e questo lo doveva far catapultare all'estremo della gioia, ma non aveva tenuto conto che sarebbe partito senza il gemello. Avrebbe potuto lui, Fred Weasley, abbandonare il fratello dopo tante avventure?

Ringraziò la McGranitt con quella che non era propria definire un'espressione felice e si allontanò.

Ce l'aveva fatta. Aveva superato il test, dopo giorni e giorni passati a studiare.

Ma ancora non sapeva dove era diretto.

Fece dietrofront e bussò forte alla porta dell'ufficio dell'insegnante di Trasfigurazione. Aveva il cuore in gola per l'emozione.

Dopo aver ricevuto il permesso, aprì la porta e la vide in piedi, con una mano sul muro che sopra il camino e il viso rivolto alla porta.

- Sì?- chiese con espressione enigmatica.

- Mi scusi professoressa, non mi ha detto dove sono diretto...-

La donna anziana sorrise e tutte le rughe del viso si contrassero.

- Sarà una sorpresa, Weasley, intanto prepara le valigie per il fine settimana.-

Fred ringraziò e si chiuse la porta alle spalle.

Aveva completamente il viso infuocato per la curiosità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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