I'm sexy and I know it
...ma avevo scelto la persona sbagliata

Quando mi svegliai, il mattino dopo, il letto era tutto sfatto e non c’era nessuno accanto a me. Forse la ragazza sconosciuta aveva deciso di andarsene per risparmiarmi la solita frase: «È stato forte. Ci si rivede».
Mi alzai ed andai verso il bagno, ma mi bloccai appena riuscii a scorgere l’immagine riflessa nell’immenso specchio: una ragazza, probabilmente quella, si stava rinfilando i grandi orecchini a cerchio col viso quasi attaccato allo specchio. Mi avvicinai sempre di più, e poi finalmente la riconobbi: sembrava proprio Hope.
Forse farlo con lei era stato un bene. Forse così si sarebbe convinta che io ero il ragazzo perfetto per lei. Dopotutto non mi mancava nulla: soldi, auto, fan. Diciamo pure che le fan non erano un punto a mio favore giacché molte di loro avrebbero dato qualsiasi cosa per passare una notte con me.
Non sapevo, però, se farlo con lei a mia insaputa mi avrebbe aiutato a dimenticarla. Probabilmente no.
Entrai nel bagno e mi fermai a guardarla per bene. Quella ragazza la conoscevo, ne ero sicurissimo. Era proprio lei, Hope. Era davvero bellissima.
Quando notò la mia presenza si voltò solo per sorridermi e poi tornò a dedicarsi alla figura riflessa nello specchio. Accanto a lei aveva un enorme beauty pieno di trucchi. Al momento stava mettendo la matita nera sotto i suoi occhi scuri, poi passò a ricoprire le folte ciglia nere con il mascara per allungarle ancor di più.
Sarei rimasto lì a guardarla per ore senza mai stancarmi, senza mai stufarmi della persona che avevo davanti.
Poi passò a ricoprirsi le gote con una spugnetta rossiccia che le fece sembrare più rosee, dopodiché iniziò a spalmarsi il fondotinta sul viso, a mio parere, già perfetto.
Lei, con il suo viso perfetto e le curve mozzafiato. Lei, con le sue maniere da brava bambina e da donna selvaggia.
Perché non poteva prendere me?
Ciuffo biondo e occhi castani. Se voleva soldi ne avevo a palate. Se cercava qualcuno di cui fidarsi ero la persona giusta. Se voleva qualcuno di cui innamorarsi ero pronto a ricambiare. Insomma, il ragazzo perfetto!
Quando Hope ebbe finito il suo lavoro in bagno tornò in camera e si infilò  il corto vestitino giallo canarino. Poi si avvicinò a me e con voce suadente disse: «Mi abbottoni la zip?».
Rimasi immobile a fissarla: anche da dietro era perfetta.
Quando una gomitata mi raggiunse l’addome tornai alla realtà e le abbottonai la zip.
Lei allora si voltò, sfiorò per un attimo le mie labbra e poi si diresse verso la porta con i tacchi nelle mani. Si poggiò allo stipite e disse: «È stato bello Bieber, ci si vede in giro».
Cazzo.
N.d’A.
Salve a tutti. Ebbene, questo è il secondo e ultimo capitolo della mia prima fan fiction su Justin Bieber. Ne sto ideando un’altra, ma ancora Work in Progress. Se vi è piaciuta questa lasciatemi una piccola recensione così saprò chi devo ringraziare.
Un’ultima cosa: sabato e domenica dovevo fare le gare, per questo ho aggiornato solo oggi. Mi scuso per il ritardo!
A presto
Ily
Ps: se vi interessa com’era vestita la nostra co-protagonista alla festa, questo è il link giusto!
[http://www.polyvore.com/cgi/set?id=77101903&.locale=it]