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Autore: Soul of the Crow    29/04/2013    1 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 Pochi minuti dopo… all’ingresso della Caverna dell’Oblio…
 
Hakuryuu era appena arrivato alla Grotta dell’Oblio, ma oltre alla presenza del bulbo e delle radici giganti, qualcosa non era come doveva essere in quel luogo:
- Molto strano… Giurerei che Arelia avesse messo una specie d’Idra a guardia di questo posto… Va beh… - dopo quel pensiero, l’albino fece comparire la sua lancia:
- Passiamo subito ad estirpare il bulbo. - disse, per poi avvicinarsi alla pianta, ma una volta arrivato alla conca dove si trovava il giacinto, qualcosa gli sfiorò una guancia; istintivamente, il ragazzo si portò la mano alla guancia, ma quando la ritrasse, il guanto dell’armatura era macchiato di un liquido rosso vermiglio.
Abbassò lo sguardo, notando che una freccia era conficcata in una roccia, ma nello stesso punto vide anche un’ombra che continuava a spostarsi dietro i massi presenti in quel posto.
- Chi sei? Fatti vedere! - ordinò la Guardia del Nord, ma come risposta ottenne solo altre frecce scagliate da diversi punti.
Per difendersi, Hakuryuu creò una barriera bianca che respinse le frecce, facendole conficcare nelle rocce:
- Chiunque sia, è veloce e ha una mira molto precisa… - rifletté l’albino, per poi giungere ad una conclusione:
- Poiché continua ad usare le pietre per nascondersi tra un tiro e l’altro e scoccare le frecce da diversi punti, mi basterà distruggere le rocce e avrò campo libero. -
Fece scomparire la barriera difensiva, poi puntò la lancia verso il cielo e creò una sfera bianca:
- Vedremo per quanto ancora ti nasconderai. White Hurricane! - disse, e dopo che il globo si fu illuminato, il ragazzo saltò e lo colpì con la lancia, dividendolo in tante sfere di luce che finirono su tutte le rocce più grandi che si trovavano in quel luogo, sbriciolandole completamente. Tuttavia nessuno sembrava trovarsi nascosto dietro di esse.
- Com’è possibile? Credevo che avrebbe funzionato! - esclamò la Guardia del Nord con un tono tra l’irritato e il sorpreso, ma quando stava per incamminarsi nuovamente verso le radici del bulbo, si ritrovò davanti un ragazzo, probabilmente lo stesso che si nascondeva dietro i massi: aveva i capelli castani e occhi azzurri, indossava un’armatura blu notte, e aveva delle ali bianche con alcune piume blu.
Non fece in tempo a dire o fare qualcosa, che lo sconosciuto brandì una piccola spada dal cinturino e stava per colpirlo, ma Hakuryuu la bloccò usando la sua lancia:
- A quanto vedo, hai deciso di smettere di nasconderti. Ora dimmi chi sei! - gli ordinò nuovamente. Lo sconosciuto balzò all’indietro, mentre trasformava la sua spada in una lancia:
- Penso che avrai capito, ma non sono un Angelo normale: sono un Angelo della Notte, il mio nome è Isuke Light. - rispose, e mentre la sua arma si caricava d’energia oscura, aggiunse:
- So perché sei arrivato fin qui, ma non ti permetterò di distruggere il bulbo. - ci fu un’altra pausa, durante la quale Isuke lanciò la sua arma in cielo, e delle nubi di un insolito colore rosso rubino si formarono sopra l’albino:
- Ti sei difeso dalle mie frecce, ma voglio vedere se ci riuscirai anche con le mie Lance Oscure. - dopo quell’ultima frase, l’Angelo della Notte schioccò le dita e dalle nuvole rosse cominciarono a cadere delle lance fatte d’energia oscura.
- Ho usato un campo di forza poco fa, e posso farlo anche adesso. Non mi batterai tanto facilmente. - affermò Hakuryuu, mentre conficcava la lancia nel terreno per creare nuovamente il campo di forza bianca.
Isuke rise a quella che riteneva una dimostrazione di arroganza da parte di un incosciente:
- Libro della Saggezza. - sussurrò, e il libro dalla copertina rossa comparve nella sua mano; lui lo aprì di poco, in modo che una flebile luce lo avvolgesse e gli permise di raggiungere l’avversario con una velocità inaudita:
- Mi sono informato molto sui poteri di Angeli e Diavoli prima di arrivare qui… - con un calcio, Isuke si liberò della lancia dell’Angelo mandandola lontano:
- E so bene che senza le vostre armi potete fare ben poco. - dopo quella frase, Isuke volò lontano dalla nube rossa; Hakuryuu cercò di creare ancora il campo di forza, ma ben presto si rese conto che l’avversario aveva ragione, poiché la barriera si sbriciolò dopo pochi secondi e lui fu colpito.
L’albino cadde al suolo nello stesso istante in cui le nuvole scomparvero, e nonostante indossasse l’armatura, il viso e le braccia si riempirono di cicatrici.
Intanto, Isuke si era avvicinato al nemico, e lo osservava divertito:
- Che cosa dicevi al fatto che non ti avrei battuto facilmente? - gli domandò sarcastico l’Angelo della Notte.
La Guardia del Nord gli rivolse un’occhiata gelida, ma si trasformò subito in un’espressione dolorante a causa delle ferite; sembrava che le cose per Hakuryuu non potessero peggiorare, ma non era così poiché uno schermo di cristallo d’argento comparve vicino all’albino:
- Potrei sapere quanto ci stai mettendo Hakuryuu? Credevamo che fosse un lavoro facile. - gli disse Yamato.
- Vorrei poter dire la stessa cosa del mio caso. - gli rispose l’albino, mentre cercava di rialzarsi, per poi chiedere agli altri:
- E a voi com’è andata? -
- Abbiamo incontrato un ragazzo che diceva di essere un “Angelo della Notte”. Stavamo per colpirlo, quando lui ha scatenato un keshin contro di noi. - rispose Senguuji.
- Se vuoi eliminare il bulbo, devi sconfiggere chi lo sorveglia. L’Angelo della Notte contro il quale stavamo combattendo era stato colpito da una freccia avvolta da un’aura viola e, dopo essere scomparso, il bulbo e le radici sono appassiti. - lo informò Tosamaru, dopodiché lo schermo scomparve.
- Non è possibile… - la voce di Isuke era talmente flebile che Hakuryuu era convinto di essersela immaginata.
L’albino cercò di allontanarsi un po’, ma ci pensò il suo nemico a farlo al posto suo:
- E ora che ti prende? Hai paura dopo ciò che hai sentito? - gli domandò la Guardia del Nord.
- Non è possibile… Hanno eliminato Marco… - mormorò il castano, e ad un certo punto, un’aquila dagli occhi rossi volò da lui, trasformandosi in energia che entrò nell’Angelo della Notte.
Quest’ultimo si alzò nuovamente in volo, ma dietro di lui si stava formando dell’energia rossa:
- Quando avrò finito con te, i tuoi amici avranno la giusta punizione per quello che hanno fatto! - sbottò Isuke, per poi continuare:
- Ecco a te il soldato protettore del sigillo degli Angeli della Notte, colui che scocca le sue frecce contro i nemici del suo schieramento. Compari mio keshin, Arciere Protettore del Sigillo Oscuro! - dalla nube rossa apparve un arciere dall’armatura argentata: aveva gli occhi dorati e la carnagione nivea, ed era dotato di un grande arco dorato e di una lancia nera, mentre la testa era protetta da un elmo dorato con motivi ad ala neri. Inoltre, il braccio destro non era coperto dall’armatura e presentava un simbolo di una stella nera trafitta da una spada.
Isuke guardò un attimo il suo avatar, per poi volgere nuovamente lo sguardo sull’avversario:
- Non m’importa più del bulbo. Se qualcuno fa del male a mio fratello, se la deve vedere con me. - pensò il castano, mentre lui e il suo keshin incoccavano delle frecce che s’illuminavano d’energia rossa.
Nel frattempo, il sigillo dell’avatar di Isuke comparve davanti ad Hakuryuu:
- Ecco a te la vera potenza di cui dispongo! Energia del Sigillo! - lui e il suo avatar scoccarono le loro frecce, le quali colpirono il simbolo, creando un raggio d’energia rosso che investì l’albino, distruggendo una buona parte della sua armatura.
La Guardia del Nord si ritrovò steso a terra nuovamente, ma il suo nemico sembrava essere impazzito, poiché lui e l’avatar stavano continuando a scoccare frecce ovunque senza curarsi del bulbo.
- Se riuscissi a muovermi, questa sarebbe l’occasione perfetta per estirpare quella pianta… - pensò la Guardia Angelica, mentre cercava di rialzarsi per la seconda volta, ma l’altro se ne accorse:
- Colpiscilo con la lancia! - ordinò al keshin. Quest’ultimo scagliò la lancia contro la Guardia del Nord, colpendolo vicino al cuore.
- Credevi di riuscire a sbarazzarti di me, ma adesso darai tu quello che… - non riuscì a terminare la frase che sentì un dolore al braccio destro e al petto: abbassò lo sguardo e vide una freccia avvolta d’energia viola conficcata nel suo petto, poi osservò il suo avatar, notando che il simbolo era stato colpito da una freccia.
- Questa è la freccia di cui parlavano… Se non sono stati loro a eliminare mio fratello, chi è stato? - con quella domanda senza risposta, l’Angelo della Notte scomparve, così come il bulbo e il suo keshin.
Intanto l’albino riuscì a rimettersi in piedi, per poi recuperare la sua lancia e dirigersi con passo stanco dagli altri, ma soprattutto senza sapere un particolare: un veleno, prima racchiuso nella punta della lancia dell’avatar, ora scorreva nel suo corpo e lo stava portando ad una fine lenta e dolorosa.
 
 
Nel frattempo… nelle profondità della Caverna dell’Oblio…
 
Inutile dire che Natsumi aveva osservato tutta la scena, ma il suo piano non si fermava lì:
- Complimenti Rika! Per una volta, hai fatto qualcosa di buono! Quei due Angeli della Notte non servivano più a niente, e ora che li hai eliminati, potrai dirigerti alla base segreta degli Angeli della Notte. - le disse la Divinità Suprema della Morte.
- E cosa dovrei andare a cercare in quel posto!? Voglio andare negli altri Regni e togliere di mezzo gli altri Angeli della Notte, anche perché ora che hanno fatto ciò che dovevano, li possiamo far scomparire quando vogliamo. - si lamentò la Urabe.
- Lo vuoi fare per rivedere Ichinose e togliere di mezzo Aki, non per le ragioni che hai detto.
In ogni caso, è possibile che anche l’Erede della Vita si sia messa alla ricerca del bulbo: se possiede delle cartine dei Regni o qualcos’altro che ci possa essere utile, dobbiamo impadronircene. - la riprese Natsumi.
L’altra si limitò ad esibire un broncio, per poi dirigersi all’uscita della sala:
- Uff… E va bene… Dopo essere uscita dal quel posto buio, umido e polveroso, però andrò nel Regno della Vita! Non voglio lasciare Ichinose troppo tempo con quella! - le rispose l’azzurra, per poi andarsene.
 
 
Angolo di Emy
Che sia ben chiara una cosa: Rika la detesto con tutta l’anima, ma non la lascerò impunita, così come Natsumi.
Da adesso dovremo spostarci nel Regno della Vita, ma vedremo…
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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