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Autore: Tomorrow    29/04/2013    0 recensioni
Storia incentrata sulla vita quotidiana di un adolescente: dolori, passioni, amori, famiglia sono gli argomenti centrali, che poi ne formeranno degli altri.
Una verosimile storia della vita di un ragazzo diciassettenne delle parti più "sperdute" dell'America.
Ricordo che la storia l'ho scritta totalmente io, basandomi su quanto mi accade a me, ma del tutto esagerato.
Il protagonista non sono io, ma è una mia specie di "vita parallela", quindi non pensate che sia tutto vero.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dopo un lungo fine settimana in estrema solitudine, dopo lunghi giorni di infiniti pensieri, addirittura passati al dolore fisico, portati da una banalissima malattia della quale non sapevo ancora il nome, apro la finestra, prendo una boccata d'aria, subito rimango affascinato dal meraviglioso colpo all'occhio che mi offrì in quel momento la natura.
In realtà posso vedere tutti i giorni quello che in questo momento sto fissando, però mi appare diverso, come sotto l'effetto di un felice allucinogeno.
Dopo l'abbaglio della luce che è passata tra la finestra, dritta nella mia scura pupilla, posso riprendermi e privarmi di quei maledetti puntini blu, ora è tutto più chiaro
Il sole, che magnifico regalo, lo possiamo regalare tutti i giorni, progressivamente durante l'anno cambia ora in cui possiamo essere affascinati da questa meraviglia naturale; 
Quella strana ma comunissima figura che tutti i giorni ci apre le vie per un altro duro giorno, ci apre un nuovo buco nero, ma pur sempre illuminato, e non dalle noste idee, ma da quei raggi che un comune bambino userebbe come corona intorno a quella giallissima sfera che c'è al mezzo.
E' li sopra e ci accompagna per tutto il giorno.
Nessuno ama la fredda, insensibile e paurosa notte, il peggior nemico di tutti, anche se non tutti la pensano così, sono le tenebre che possiamo trovare nella parte più buia di noi stessi, ma che per convenzione la descriviamo come quel momento della giornata in cui il tuo compagno di avventure ha deciso di andarsi a riposare.
A dare la vita è stato progettato, come tutti ha un compito, illuminare il buio della nostra vita, dare un senso a questo ammasso di inutilità.
Chi mi saprebbe spiegare perché i crimini avvengono di notte?
Nessuno può vedere nessuno
Tutti ciechi, nessuno può rendersi conto di cosa stia facendo, eppure un senso di invisibilità c'è ogni giorno, 
Chi vuole sa renderti invisibile ai suoi occhi;
Mi piacerebbe anche a me essere insensibile;
Eppure non lo sono, e devo sopportarmi tutto.
 
Ritorniamo alla realtà, riprendendo la dura vita da quegli effetti |quasi/non quasi|allucinogeni, si richiude la finestra, tutto ritorna nella penombra, vorrei descrivere ogni singolo oggetto, dal più piccolo al più grande in questo momento, solo per realizzare quanto sia fantastico rendersi conto di ciò che gli altri propabilmente nemmeno calcolano.
 
Ma non è questo quello che farò.
 
Potrò definirmi masochista quanto voglio ma non lo sono, preferisco ferirmi interiormente, cosicché un giorno capirò se ne è valsa la pena, e se ho un obiettivo, è quello di trovare una persona che riesca a capirmi, senza che io faccia nulla, senza che io mi esprima minimamente.
Vorrei che al mio fianco per tutta la vita ci sia una persona che nel minimo della mia personalità mi capisca, e riesca a vedermi da un'angolazione diversa, magari vedendo la falsità del sorriso che mi stampo ogni giorno sulla faccia, magari capendo che dentro vorrei urlare, disfarmi di tutto questo sacco che mi porto sulla schiena da ormai troppo tempo, e riprendere a spiccare il volo come vorrebbero tutti.
Vorrebbero tutti avere la più bella persona del mondo al proprio fianco, ma poi potrebbe essere anche una bambola, fredda dentro, che se ne SBATTE totalmente di te, che ti tratta come un cane...
 Ma l'importante è l'aspetto fisico
Questo è quello che dicevano, dicevano di fregarmene e tentare l'amicizia, tentare l'amore con la prima persona che potesse sembrare adatta.
Poche volte ci ho provato e tutte le volte è stato un misero fallimento, rimpiangere è inutile ma la mia caratteristica principale è quella di piangere per anni su cose che gli altri dimenticherebbero in un giorno.
Tutta sofferenza che ormai provo da troppo per poter dimenticare, tutta sofferenza che ormai sento vicina da troppo, e ormai non riuscirei più a ritornare anche solo mentalmente nei luoghi che mi hanno oppresso, e tutto mi sembra ingiusto.
  
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