"Non lo dirò agli altri, però mi devi delle spiegazioni"
Il peggio era avvenuto.
Aveva scoperto tutto, che io ero Cecilia, che Cecilia era Sheila, che aveva baciato Sheila ma in realtà Cecilia che era cotta del suo migliore amico.
"Va bene"
Ci sedemmo in sala d'aspetto e raccontai tutto dal principio, da come ero scappata di casa a come li avevo incontrati a Los Angeles, il resto più o meno lo sapeva.
"Però non posso più convivere con questo segreto"
"E perché mai?"
"Sta diventando tutto troppo difficile"
"Non avrai intenzione di rivelarlo a Niall?!"
"Devo"
"Gli hai già spezzato il cuore una volta, non farlo una seconda"
Aveva la fronte aggrottata e sembrava voler alzare le mani, adesso capisco a cosa si riferivano nelle interviste quando dicevano che poteva rivelarsi Hulk.
Mi tremavano le mani, e temevo quello che sarebbe venuto dopo.
"Ma insomma, glielo dovrò dire prima o poi!"
"Non ti lascerò mettere in crisi la band"
Quindi era questo il punto.
"Non centrate niente voi, è una cosa tra me e lui"
"No!"
Le persone accanto a noi alzarono per qualche secondo gli occhi dal giornale che stavano leggendo.
"Non me lo puoi impedire"
"Ah no?"
"Solo la tua quasi Regina"
Odiavo ricorrere ai ripari di tipo gerarchico.
"E come la metteresti se l'intera Inghilterra sapesse come te la spassi invece di dedicarti al tuo popolo in crisi?"
"Non oserai.."
"Se sarà necessario, lo farò"
Un'infermiera entrò per parlargli, aspettai che uscissero e chiamai Emily, ancora ad Edinburgo.
"Sbloccano i voli domani, il primo è alle otto"
"Vedi di salire su quell'aereo"
"Certo"
Dopotutto c'era sempre lei a tirarmi fuori dai guai.
Passai a salutare Harry e Niall, ma mentre uscivo dall'ospedale incrociai Louis fermo all'accettazione.
"Hai visto quell'imbecille di un pakistano?"
"No, sono rimasta sempre con Liam"
"Uhm, ok.. aspetta! Dove credi di andare?"
"Ecco.."
"Hai un'altra casa qui a Londra, vero?"
"Più o meno"
Gli spiegai che nell'appartamento accanto a Madame Tussauds ci era certamente andata la Contessa, e che quindi non sapevo dove rifugiarmi.
Fuori albeggiava, e gli uccellini iniziavano a cantare.
"Andiamo, ti porto da qualche parte io"
Cercammo Zayn, lo trovammo al bar che faceva colazione, aveva telefonato a Perrie, agitatissima per l'incendio.
Salimmo in auto senza un'apparente destinazione, finché non mi chiamò mia madre.
"Scotland Yard mi ha contattata subito, sicura di stare bene? Vuoi che torniamo tesoro?"
La rassicurai, ma la mia anima era inquieta, dai primi accertamenti sembrava essere stato un attentato alla mia vita.
Le promisi che sarei andata subito in Italia, secondo lei in città non ero al sicuro, non avevo neppure una guardia del corpo.
Liam sarebbe stato contento, sarei rimasta a distanza di sicurezza da Niall.
Tommo guidò fino ad Heathrow, dove mi accompagnò al gate per salutarmi e augurarmi buona fortuna.
"Aspetta, ma chi c'è in Italia?"
"Daria!"
"E chi è questa Daria?"
"Mia sorella"
Rimase allibito, e io mi imbarcai.
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Colpo di scena!
Una sorella in Italia!
Chi se lo sarebbe aspettato?
Prima Sheila che litiga con Liam, poi questo.
Volete sapere di più su questa misteriosa ragazza? Leggete il prossimo capitolo :)
_Nightingale