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Autore: thegirlwiththefireinside    29/04/2013    25 recensioni
Zayn Malik ha 19 anni e alla Saint Rose High School, una delle scuole più costose di Londra, è una leggenda.
Nel suo mondo solo quattro cose hanno la priorità: il sesso, il divertimento, i soldi e la bellezza.
E' sexy, viziato e strafottente, tutte le ragazze gli cadono ai piedi e si diverte a tormentare i più deboli insieme alla sua cricca di amici.
Zayn Malik è fuoco puro, che non può essere domato...
Icy Styles è una ragazza acqua e sapone e, siccome i genitori lavorano per la famiglia Malik, vive nella loro casa fin da quando aveva sette anni.
Icy ha sempre trovato Zayn superficiale,uno stronzo insensibile, lui diverte a torturarla e lei,quando litiga con lui, il che accade molto spesso, tira fuori tutta la sua personalità.
Cercare di evitarlo non serve a nulla siccome vivono nella stessa casa, frequentano la stessa scuola e il fratello di Icy, Harry ,è il migliore amico di Zayn.
Icy è l'acqua, l'unica in grado di domare il fuoco che Zayn ha dentro, l'unica che è capace di tenergli testa.
Loro sono agli antipodi, esattamente l'opposto l'una dell'altra, ma si sa: gli opposti si attraggono.
*primo capitolo modificato.*
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Let it burn'
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23
Let it burn
-Chapter 23-



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Rabbia.
Dolore.
Odio.
Schifo.
Sono schifata da Zayn Malik in una maniera assurda.
Odio il modo in cui mi ha parlato, odio il modo in cui mi ha guardato mentre assistevo come un imbecille alla scena di lui che si scopava la guida, odio come mi fa sentire, cioè una merda spiaccicata sul marciapiede da qualche passante maldestro e odio il modo in cui mi sta guardando ora, mentre stiamo mangiando seduti intorno ad una lunga tavolata in uno dei ristoranti più chic della città di Roma; mi guarda come se mi volesse uccidere
, come se fosse lui quello incazzato, offeso, umiliato e non io ma non ho intenzione di abbassare lo sguardo, Zayn Malik non mi ha mai intimorito e mai lo farà.
Quando punto gli occhi nei suoi, intenzionata a non abbassarli per nulla al mondo, ghigna maligno e poi, sempre tenendo lo sguardo puntato nel mio, si china per sussurrare qualcosa all'orecchio di Sara, seduta vicino a lui e che, molto compiaciuta da ciò che Zayn le sta dicendo, ride civettuola e arrossisce.
Ma non ti accorgi che lo fa apposta per infastidirmi?! Vorrei urlare alla ragazza, ignara di quanto il ragazzo che crede non abbia occhi che per lei in realtà sia un grande pezzo di merda.
Ma, dopotutto, ha deciso lei di invischiarsi con Zayn e avrebbe dovuto capirlo da sola che era un grande stronzo, già da come aveva trattato me poco prima.
Pazienza, lo capirà quando tra meno di quattro ore la scaricherà come fa un cliente con una prostituta a rapporto finito.
Fisso lo sguardo sul piatto di antipasti ancora intatto sotto il mio naso e, stringendo i denti ignoro completamente Zayn che non fa altro che guardarmi.
E smettila di fissarmi, oh!
Vorrei urlargli in faccia, ma ho troppa paura che possa sputtanarmi in qualche modo davanti a tutti e, di figure di merda, ne ho già fatte abbastanza in questi pochi giorni che sono qui in Italia; non ne voglio aggiungere altre alla lunga lista.
Facendo finta di niente prendo la forchetta e comincio a mangiare lentamente gli antipasti, ogni tanto scambio due parole con Cady che è al mio fianco e che si è accorta del mio malumore da un bel po'; per due volte mi ha proposto a denti stretti di uccidere Zayn per conto mio.
- Vuoi che lo uccida per te?- Aveva chiesto con questa stessa frase fissando la "vittima" in questione  come un'assassina pochi minuti dopo che tutti avevamo cominciato a mangiare, ma io avevo rifiutato con un sorriso il suo aiuto anche se non mi sarebbe dispiaciuto vedere Zayn per terra, non morto è chiaro, ma almeno tramortito...
Dopo altre due portate e il dessert, finalmente lo strazio finisce e possiamo alzarci da tavola; tutti sembrano essersi divertiti, tutti eccetto me, naturalmente.
Dopo aver pagato il conto, i professori decidono di lasciarci del tempo libero e il gruppo si divide; c'è chi va in discoteca (Zayn è fra questi, e si porta Sara dietro) e chi, come me, preferisce rintanarsi nella propria camera perché è stanca o, nel mio caso, perché non vuol vedere il ragazzo di cui è innamorata strusciarsi addosso ad una ragazza che conosce da meno di una settimana.
Dopo aver preso la mia borsa, avverto Cady e Jelly che non vado con loro ed esco dal ristorante, avviandomi verso l'hotel.
Cammino rapida per paura di poter incontrare qualche malintenzionato per la strada - stavolta non arriverebbe Zayn a salvarmi- e, dopo aver sbagliato strada circa una decina di volte ed essere dovuta tornare indietro, finalmente vedo la facciata dell'hotel da lontano e mi fiondo nell'edificio, felice di essere in un luogo familiare.
Dopo aver salutato con un sorriso la signora che sta alla reception mi infilo velocemente nell'ascensore e pigio il pulsante  4 sulla tastiera numerica, osservo di sottecchi la coppia di anziani che si tiene per mano accanto a me e sospiro.
Beati loro, chissà come fanno a stare con la stessa persona per così tanto tempo senza stancarsene. Penso fra me e me continuando a guardarli.
Per un attimo mi passa per la mente un'immagine che mi lascia di stucco: io e Zayn, con i volti pieni di rughe ed i capelli bianchi seduti su un dondolo all'ombra di una quercia e circondati da bambini che strillano e si rincorrono, i nostri nipotini.
Scuoto la testa sbuffando, Zayn Malik non è il tipo da avere una ragazza fissa, figuriamoci una moglie e dei nipoti; le porte dell'ascensore si aprono e, dopo aver dato la buona notte ai due signori, esco e apro la porta della mia stanza; dopo aver messo a caricare il telefono e aver riempito la vasca di acqua calda e sapone prendo la biancheria intima e mi ci infilo dentro; durante il bagno ho il tempo di rimuginare su diverse cose e quando esco dalla vasca sono giunta alla conclusione che lasciar perdere Zayn è la soluzione a tutti i miei problemi.
Fosse facile! Evitare una persona è impossibile se ci sei in gita insieme, se abiti in casa sua e se lui è il migliore amico di tuo fratello.
Anche non volendo lo incontro tutti i giorni, non mi è possibile evitarlo... e poi io non voglio evitarlo! Cioè, non mi faccio di certo intimorire da lui.
Solo perché ne sono innamorata non vuol dire che ho perso il mio spirito combattivo nei suoi confronti,
anzi dopo che mi ha trattata in quel modo!
-Mio dio, cosa gli farei se venisse qui a chiedermi scusa!- Dico ad alta voce, digrignando i denti.
Sì, saresti completamente in suo potere, te lo baceresti tutto senza sosta.
Vorrei obbiettare ma probabilmente la mia coscienza ha ragione, se dovesse venire qua a chiedermi scusa io gli salterei addosso senza riuscire a tenergli il muso per più di venti secondi.
Non sono più la stessa di una volta, Zayn Malik mi ha cambiata radicalmente e questo non mi piace affatto; mi sono rammollita del tutto, praticamente!
Sospirando metto la camicia da notte, mi infilo sotto le coperte e dopo meno di due minuti mi addormento come un ghiro.
Verso le una però qualcuno decide di disturbare il mio sonno, a svegliarmi sono i colpi fortissimi che qualcuno da alla porta e la voce di qualcuno che chiama il mio nome, siccome sono stanchissima e ancora rintontita dal sonno scambio quella voce per quella di Kelly e senza pensarci vado ad aprire ma quando spalanco la porta non è Kelly la persona che mi trovo davanti ma qualcuno con i tratti maschili, un po' di barba, niente tette e cosa più importante... un pene fra le gambe.
Mi allontano dalla porta e senza pensarci un attimo lascio entrare uno Zayn incazzato nero che si chiude la porta alle spalle con un tonfo.
Sta tremando dalla rabbia e credo che ce l'abbia con me.
- Tu.- Sibila puntandomi il dito sul petto e facendomi sussultare per lo spavento e per la piccola pressione.
Ha lo sguardo spiritato e ho quasi paura che mi possa picchiare, ma la domanda è, perché è così incazzato?! Che io sappia non ho fatto un accidenti a lui ne a nessun altro.
- Che cazzo vuoi a quest'ora?- Dico stringendo i pugni e trattenendomi dallo schiaffeggiarlo fino a tramortirlo.
- Tu... sei...- ripete ancora più ardente di rabbia dopo la mia frase.
- Io cosa? Ti vuoi decidere a parlare e ad andartene?!-.
- Tu sei una grande stronza.- Dice, e le sue parole sono come una secchiata di acqua gelida alle mie orecchie.
- E di grazia, perché?-
- Cosa cazzo hai fatto allo shampoo di Sara?! Credevo che il trucco dello scambio dello shampoo fosse una cosa da marmocchi ma evidentemente mi sbagliavo!-
- Da quand'è che ti interessa di quello che le persone fanno alla tua ragazza di turno?! Non mi dire che ti interessa davvero proteggere Sara perché sarebbe solo una cazzata, l'ennesima.-
- Non cambiare argomento! Sei una stronza immatura, che non sopporta che le vengano portate via le cose!-
A quelle parole scatto, come non ho mai fatto e urlo con tutto il fiato che ho in gola; non me ne frega un cazzo se c'è la possibilità di svegliare tutto l'hotel nè se c'è la possibilità di sembrare una pazza furiosa, che è quello che effettivamente sono in questo momento.
- Io?! Ma pensi che tutto giri intorno a te?! Non me ne frega un cazzo nè di te, nè della tua nuova troietta; per me potete anche scopare come conigli ma devi lasciarmi in pace Zayn! Non ce la faccio più! Ma secondo te, io ora vado a cambiare lo sciampo di Sara perché te la porti a letto?! Zayn, cresci cazzo! Quello che fa gli scherzi stupidi e che è geloso che gli vengano portate via le cose, sei tu!- Dico sull'orlo delle lacrime.
Zayn fa per dire qualcosa, penso che si voglia scusare e invece... rincara la dose.
- Sei veramente una... stronza ipocrita. Dici che non te ne frega un cazzo di me e poi alla prima occasione ti incazzi perché sto con un'altra ragazza, e questo è successo solo perché tu mi hai trattato come la merda senza voler ascoltare ragioni il giorno in cui siamo arrivati.Vedi solo quello che vuoi vedere, sei pronta a giudicare gli errori di mezzo mondo ma i tuoi... i tuoi, guai a chi li tocca! Sei ridicola.-
Le sue parole sono come un rasoio per me.
So che ha ragione, ma non posso dargliene atto perché mi umilierebbe più di quanto sta già facendo, ed è proprio quello che vuole con tutto il cuore.
- Io? Io sarei ridicola ed ipocrita?- Gli urlo in faccia in preda alla rabbia più ceca. - Sbaglio o eri tu quello a cui facevo schifo una volta?! E cosa fai poi?! Mi rovini la vita con un cazzo di bacio e con tutto il resto!
Sei la coerenza fatta a persona, Zayn.- 
- Rovinarti la vita?!-
- Sì, mi hai rovinato la vita! Se quella maledetta notte in camera mia non mi avessi "baciata" ora non saremmo qui a litigare, o meglio! Staremo litigando, ma non per questo motivo.- Dico stringendo i pugni e trattenendo le lacrime a stento. - Non puoi darmi della falsa e dell'ipocrita a tuo piacimento, perché non ne hai motivo!-
Ok, forse un po' ce l'ha.
-
Ah no?! Ed è qui che ti sbagli; sei falsa quanto me, se non di più. Sbaglio o anche tu mi odiavi e, sbaglio o sei gelosa marcia di tutte le ragazze che mi porto a letto?!
Vorresti essere al loro posto, lo so.- Dice accarezzandomi la guancia e sorridendo di traverso.
Quasi scottata dal suo tocco, schiaffeggio la sua mano e mi allontano da lui.
- Io non sono gelosa marcia di nessuno!- Dico, ma so che non è la verità, come lo sa Zayn.
- E io sono vergine!- Sbuffa divertito.
Senza che io possa controllarla, la mia mano si abbatte sulla sua guancia con un sonoro schiocco e lo sposta di un millimetro.
Guardo scioccata la mia mano, che si è mossa da sola e, ancora tremante, la lascio ricadere lungo il fianco; poi guardo Zayn che sembra sconvolto, quasi quanto me, del mio gesto.
- Sei pazza.- Mormora con la voce tremante; si sta trattenendo dal ricambiare il ceffone, glie lo leggo in faccia... ma lui non picchia le ragazze, di questo sono sicura.
Sì, pazza di te. Vorrei dirgli ma la voce mi è venuta meno e l'unica cosa che riesco a dire è...
- Sai che c'è?! Hai ragione! Non me ne deve fregare niente di chi ti scopi come a te non dovrebbe fregare niente di quello che faccio io! D'ora in poi, ognuno pensi per sé. Non stiamo insieme quindi ognuno vada per la sua strada! Essere amici non ha funzionato quindi... chiudiamola qui e non mi parlare proprio mai più.-
Mi costa molto dire questa cosa, anche se non è la prima volta che lo faccio e penso che abbia ferito un po' anche lui che, senza né annuire, né dire una parola se ne va sbattendosi dietro la porta.
Esasperata mi butto sul letto e coprendomi la faccia con il cuscino inizio a piangere.








The Girl With The Fire Inside
Ciao.
Hola.
Hello.
مرحبا
こんにちは.
Halo.
Ok, come si dirà "mi dispiace"? Non importa, ve lo dico in italiano: mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace tantissimo per l'enorme ritardo.
Sono imperdonabile lo so ma ho avuto tanto da fare, le ultime tre settimane si possono riassumere così: studio (tra l'altro ho preso 7/8 all'interrogazione di greco che vi dicevo), gita di cinque giorni in Germania, che devo dire è stata bellissima e poi di nuovo studio, studio e ancora studio, per questo non ho potuto scrivere il capitolo e mi dispiace, ripeto.
Spero che nessuno mi abbia abbandonata e ringrazio tutte coloro che mi hanno pensata e scritto per sapere quando avrei aggiornato la storia :')
Comunque ora sono qui, alla fine mancano due capitoli più o meno, forse tre e lo so, questo è corto e brutto ma avevo voglia di aggiornare per farvi felice... spero comunque che vi piaccia come vi sono piaciuti gli altri.
Ringrazio inoltre tutte le persone che hanno recensito il capitolo precedente (25!), che hanno messo tra le seguite la storia (246!), alle persone che l'hanno messa tra le "da ricordare" (46!) e alle persone che l'hanno messa tra le preferite (182!)
Grazie e scusate ancora per il ritardo, cercherç di essere puntuale la prossima volta,
un bacio
                                                                                             







   
 
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