THE BLOOD
OF THE DRAGON
Di DeChantal
CAPITOLO
2 –CLINICUS NOCTU-
Hermione
si passò il braccio di Malfoy sulla spalla e cercò di tirarlo in
piedi, ma era un po’ troppo pesante per lei e inciampò.
Fortunatamente il ragazzo si sentiva un po’ più forte adesso, e
poteva reggersi da solo. Lentamente si diressero nella sua camera. Era
l’immagine speculare di quella di Hermione, che si rese conto di non
esserci mai entrata prima, anche se si trovava solo sulla parete di fronte alla
sua. Erano arredate allo stesso modo, tranne per il
fatto che le tende e gli altri tessuti erano tutti verde scuro e non di un
caldo rosso Borgogna.
Arrivati
al letto ci si accasciarono entrambi, e Hermione ruotò le gambe di
Malfoy per mettergliele sotto le coperte.
“
Ehi, stai attenta”. Malfoy sussultò ancora.
“
Scusa. Ehm...Malfoy?”.
“
Cosa c’è?”.
“
Adesso devo controllare che tu non abbia ossa rotte o qualche taglio grave, dal momento che non vuoi andare da Madama Chips”.
“
Oh, maledizione, devi proprio farlo?” disse Malfoy arrossendo un po’ ma senza aprire gli occhi, che erano chiusi.
Ora
che era steso sul letto respirava con più facilità.
“
Ho paura di si. Non preoccuparti, so come si fa, negli
ultimi anni ho fatto un corso di Medimagia
per i crediti extra. E’ facile”.
Lui
annuì. “ Bè, vai avanti allora,
Granger”.
Lei
gli tolse energicamente di dosso le coperte e mormorò un incantesimo mentre muoveva la bacchetta sul corpo del
ragazzo. Una piccola luce blu apparve ai piedi di Draco, e passò lungo
le gambe verso la parte superiore. Mentre attraversava
il torace diventò rossa per qualche istante, poi continuò il
tragitto fino in cima alla testa e svanì.
“
Sembra che tu abbia una costola rotta”.
Malfoy
brontolò. “ Bè, aggiustala allora!
Non startene lì e basta!”.
“
Sei fortunato che domani sia domenica. Ci metterà almeno un giorno
intero a guarire, e tu non puoi assolutamente muoverti
dal letto, capito?”.
“
Sembri Madama Chips”. Draco sorrise aprendo gli occhi.
“
Lo prendo come un complimento. Adesso stai disteso mentre
ti faccio l’incantesimo. Forse brucerà un po’ ”.
Hermione
gli aprì abilmente la camicia e posizionò
le mani sulla costola rotta.
“
Ehi Granger, un sacco di ragazze ucciderebbero per
questo, sai?”.
Lei
arrossì. “ Non distrarmi, o potrei finire col trasformarti i
polmoni in pietra o qualcosa del genere”.
Draco
sentì calore scorrere dalla mano di Hermione nel suo fianco, mentre lei
continuava a sussurrare strane formule ad occhi chiusi. Gli sembrò che
andasse avanti per molto tempo, e il dolore nel fianco cominciò ad
affievolirsi. A poco a poco si addormentò.
* * *
Si
svegliò di soprassalto. Dove si trovava? Oh, nella sua stanza.
Cos’era successo? La chiamata di suo
padre...Hogsmeade e la punizione...un ritorno a Hogwarts
da incubo...il caminetto e
Notò
alcune candele accese nella camera. Si sentiva caldo e al sicuro nel letto.
Sorprendentemente non avvertiva più il dolore, ma solo un leggero
pulsare per essere disteso sulla schiena ferita.
Guardandosi
intorno sobbalzò nel vedere una ragazza seduta vicino a lui nella sua
poltrona; teneva i piedi raggomitolati sotto di lei e dormiva. Doveva aver
spostato la poltrona dal camino fino al letto.
Studiò
con attenzione la sua figura addormentata. Si era cambiata, e indossava una
camicia da notte bianca. Draco arrossì quando
realizzò che non l’aveva mai vista prima in camicia da notte
– la mattina, quando facevano i turni per il bagno in comune, era sempre
vestita.
Aveva
una mano sotto la testa e si era tolta la molletta dai capelli, così che
questi le ricadevano in ondulate ciocche castane sulle spalle, quasi fino alla
vita. Alla luce delle candele sembravano quasi rosse. Notò le labbra
rosa leggermente dischiuse, che lasciavano intravedere i bei denti bianchi ogni
volta che, respirando, il suo petto si sollevava e si abbassava.
Sorrise
tra sè quando ricordò che Hermione
aveva i dentoni quando era piccola. Pensò
scioccato che la conosceva da quasi sette anni e non l’aveva mai guardata
realmente. Fino ad ora. Era bella.
Oh mio dio, Malfoy! Cosa stai pensando? E’ una mezzosangue!
Dio,
ma era splendida! Come aveva potuto non notarlo prima d’ora?
Probabilmente perchè lei era sempre nascosta dietro a quei maledetti
Potter e Weasley.
Vide
che stringeva nell’altra mano un tovagliolo bianco, e sul comodino
c’era una ciotola argentata piena di un liquido azzurro. Solo allora si
accorse di avere sulla spalla un altro tovagliolo bagnato, lì dove suo
padre l’aveva colpito più duramente.
La
sveglia dietro alla ciotola segnava le cinque del mattino. Ciò voleva dire che
Stai
piangendo come una femminuccia, Malfoy, smettila subito! si rimproverò,
mentre piangeva sempre più forte.
Dovette
aver emesso un singhiozzo particolarmente rumoroso perchè Hermione con
aria sonnolenta sollevò la testa, e quando notò che lui stava
piangendo saltò su e gli si sedette a fianco, cercando di
tranquillizzarlo passandogli le mani sulla fronte e sulle guance.
“
Dra-Malfoy...non piangere. Ti fa ancora male? Oh
poverino, ho fatto tutto quello che ho potuto. Mi dispiace, forse dovrei andare da Madama Chips. Non avevo
tutte le medicine che ci sono in Infermeria,
così ho potuto fare solo alcuni incantesimi di guarigione basilari. Oh
povero...mi dispiace...vado da Madama Chips”.
Draco
allungò il braccio e le strinse forte la mano.
“
No Gra-Hermione...” lei
trattenne il respiro.
L’aveva chiamata
per nome...bè, d’altra parte lei gli
aveva quasi detto Draco per due volte quella notte. Le sembrava
impossibile chiamare qualcuno a cui teneva per cognome, e quindi era rimasta molto sorpresa prima.
“
No Hermione...sei davvero una brava guaritrice. Mi sento bene. Davvero. Sono
veramente impressionato. E’ solo che...maledizione...non so perchè non riesco a smettere di pia-a-angere!” si strozzò mentre si scioglieva
in altri singhiozzi. “ C’è-è
qua-a-alche e-effe-etto collaterale nelle tue medicine?”.
Lei
scosse la testa. “ No, sono abbastanza sicura che non ce ne siano. Gli
unici di solito sono perdita dell’appetito e sonnolenza. Non...ehm...il pianto”.
Lui
cominciò a ridere, e Hermione temette seriamente che si facesse male.
“
Malfoy, devi smetterla di sobbalzare così. Ti ho guarito la costola, ma
non devi muoverti troppo. Andiamo, su, non stancarti. Smettila di piangere.
Soffiati il naso con questo”. Gli passò il fazzoletto bianco, e
lui si soffiò il naso rumorosamente.
“
Bleah! Moccio di Malfoy!” rise lei.
Lui
sorrise debolmente. “ E’ moccio di Draco, Hermione”.
Lei
parve confusa. “ Chiamami Draco. E grazie, grazie molte, per- per tutto”.
Hermione si sentì arrossire violentemente. Rimani padrona di te stessa Hermione, pensò. E’ ancora lui, Draco Malfoy-sono-un-purosangue-e-mangio-i-mezzosangue-a-colazione!
“
Certo...Draco”.
Di
colpo si mise ad occuparsi del tovagliolo sulla spalla del ragazzo,
sollevandolo e controllando la ferita molto minuziosamente.
“
Grande! Ha funzionato! I lividi si stanno assorbendo e sono quasi scomparsi! E sono guariti anche i tagli, e non ci sono cicatrici
perchè ho posto un Incantesimo Anti-Keyloid*. Dovresti riposare fino al mattino, e domani non alzarti. Ti porterò io la
colazione e dirò che sei occupato a studiare
per il test di Pozioni di settimana prossima”.
“ Hei hei, rallenta Hermione!”. Draco le afferrò di nuovo la mano.
La
sentì allontanarsi da lui e poi rilassare la mano nella sua.
“
Non preoccuparti, non andrò da nessuna parte domani, ma se mi sentirò abbastanza bene potrei fare un piccolo
allenamento di Quidditch in serata...”.
Hermione,
scandalizzata, esclamò: “ Malf-Draco! Tu
non vai ad allenarti a Quidditch! Come osi, quando...”
si fermò quando vide uno scintillio nei suoi
occhi. Maledetto Serpeverde, l’aveva presa in giro.
“
Oh, tu!...” lo
colpì su uno dei lividi più piccoli, e lui strillò dal
dolore e sorrise.
“
Sono le cinque, faresti meglio a dormire ancora un
po’. Voglio che lunedì quella costola sia guarita
perfettamente”.
Gli sorrise, e lui le rispose. Non fece il suo solito ghigno, ma un sorriso
genuino al 100%. Hermione si girò per andare ma
sentì Draco chiamarla con una vocina piccola piccola.
“
Hermione?”.
“
Cosa c’è Draco?”.
“
N-Non andare”.
“
Cosa?”. Non poteva credere alle sue orecchie.
“ Draco, la schiena mi sta uccidendo per aver dormito in quella poltrona
vicino a te tutta la notte a cambiarti gli impacchi!”.
“
Lo-lo so. Grazie, ma non voglio stare da solo”.
Hermione
lo guardò con aria interrogativa, poi, con sua sorpresa, Draco disse
l’unica frase che lei non aveva
Lo
guardò in faccia. Santo cielo, il povero ragazzo era davvero impaurito.
Si vedeva in quei suoi occhi grigio-azzurri. Grigio-azzurri? Hermione, riprendi il controllo, si rimproverò tra sè.
Con
un sospiro elaborato si sedette e si preparò a trascorrere il resto
della notte - no, del mattino - accanto a lui.
“
Dormi Draco. Io cercherò di riaddormentarmi in poltrona”.
“
Hermione?”.
“
Cosa c’è?”.
“
Se davvero ti fa male la schiena potresti dormire nel
mio letto, sai. E’ enorme. Ti prometto che non farò – voglio
dire, dopo tutto, sai, non farei – non posso
– essendo ferito e tutto – cercare di...fare niente di
strano”. Arrossì di un profondo rosso pomodoro, così come
lei.
“
Bè...” Hermione considerò
attentamente la sua proposta “ grazie Mal-Draco, ma...ehm...bè...”.
“
Va tutto bene” disse lui e sorrise “ volevo solo offrirti di stare
più comoda, tutto qui”.
Lei
gli ricambiò il sorriso. “ Hei
grazie!”.
Poi con sorpresa di Draco, Miss Hermione Granger-sono-la-strega-più-brillante-di-Hogwarts-nonchè-Caposcuola-quindi-non-insistere
salì sul letto accanto a lui e si rannicchiò sotto le coperte.
“
Brr...fa freddo là fuori!”
sussurrò nell’oscurità.
Le
candele si stavano consumando. Sentì Draco sistemare gran parte delle
coperte sopra di lei con un braccio, e darle un colpetto sulla spalla.
“
Non muovere l’impacco!” rimproverò il buio, sorridendo.
“
Sissignora” lo sentì biascicare, e sebbene non potesse vederlo,
sapeva che anche lui stava sorridendo. E poi si
addormentarono entrambi, esausti per gli eventi della notte.
Ciao
ai miei lettori! mi raccomando, commentate numerosi! grazie di cuore a chi ha lasciato una recensione per la mia oneshot "...mamma..."! un
bacio a tutti!!