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Autore: DeChantal    03/09/2004    19 recensioni
traduzione di una fantastica ffic su draco/herm! << “ Malfoy. Malfoy, svegliati! Va tutto bene?”. I gemiti continuarono, ma alla fine aprì gli occhi. Poi bruscamente si interruppe quando mise a fuoco il viso di Hermione.>>
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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THE BLOOD OF THE DRAGON

Di DeChantal

 

 

 

CAPITOLO 2 –CLINICUS NOCTU-

           

 

Hermione si passò il braccio di Malfoy sulla spalla e cercò di tirarlo in piedi, ma era un po’ troppo pesante per lei e inciampò. Fortunatamente il ragazzo si sentiva un po’ più forte adesso, e poteva reggersi da solo. Lentamente si diressero nella sua camera. Era l’immagine speculare di quella di Hermione, che si rese conto di non esserci mai entrata prima, anche se si trovava solo sulla parete di fronte alla sua. Erano arredate allo stesso modo, tranne per il fatto che le tende e gli altri tessuti erano tutti verde scuro e non di un caldo rosso Borgogna.

Arrivati al letto ci si accasciarono entrambi, e Hermione ruotò le gambe di Malfoy per mettergliele sotto le coperte.

 

“ Ehi, stai attenta”. Malfoy sussultò ancora.

 

“ Scusa. Ehm...Malfoy?”.

 

Cosa c’è?”.

 

“ Adesso devo controllare che tu non abbia ossa rotte o qualche taglio grave, dal momento che non vuoi andare da Madama Chips”.

 

“ Oh, maledizione, devi proprio farlo?” disse Malfoy arrossendo un po’ ma senza aprire gli occhi, che erano chiusi.

 

Ora che era steso sul letto respirava con più facilità.

 

“ Ho paura di si. Non preoccuparti, so come si fa, negli ultimi anni ho fatto un corso di Medimagia per i crediti extra. E’ facile”.

 

Lui annuì. “ , vai avanti allora, Granger”.

 

Lei gli tolse energicamente di dosso le coperte e mormorò un incantesimo mentre muoveva la bacchetta sul corpo del ragazzo. Una piccola luce blu apparve ai piedi di Draco, e passò lungo le gambe verso la parte superiore. Mentre attraversava il torace diventò rossa per qualche istante, poi continuò il tragitto fino in cima alla testa e svanì.

 

“ Sembra che tu abbia una costola rotta”.

 

Malfoy brontolò. “ , aggiustala allora! Non startene lì e basta!”.

 

“ Sei fortunato che domani sia domenica. Ci metterà almeno un giorno intero a guarire, e tu non puoi assolutamente muoverti dal letto, capito?”.

 

“ Sembri Madama Chips”. Draco sorrise aprendo gli occhi.

 

“ Lo prendo come un complimento. Adesso stai disteso mentre ti faccio l’incantesimo. Forse brucerà un po’ ”.

 

Hermione gli aprì abilmente la camicia e posizionò le mani sulla costola rotta.

 

“ Ehi Granger, un sacco di ragazze ucciderebbero per questo, sai?”.

 

Lei arrossì. “ Non distrarmi, o potrei finire col trasformarti i polmoni in pietra o qualcosa del genere”.

 

Draco sentì calore scorrere dalla mano di Hermione nel suo fianco, mentre lei continuava a sussurrare strane formule ad occhi chiusi. Gli sembrò che andasse avanti per molto tempo, e il dolore nel fianco cominciò ad affievolirsi. A poco a poco si addormentò.

 

* * *

 

Si svegliò di soprassalto. Dove si trovava? Oh, nella sua stanza. Cos’era successo? La chiamata di suo padre...Hogsmeade e la punizione...un ritorno a Hogwarts da incubo...il caminetto e la Granger...la Granger? Cos’aveva fatto?

Notò alcune candele accese nella camera. Si sentiva caldo e al sicuro nel letto. Sorprendentemente non avvertiva più il dolore, ma solo un leggero pulsare per essere disteso sulla schiena ferita.

Guardandosi intorno sobbalzò nel vedere una ragazza seduta vicino a lui nella sua poltrona; teneva i piedi raggomitolati sotto di lei e dormiva. Doveva aver spostato la poltrona dal camino fino al letto. La Granger! Era ancora lì!

Studiò con attenzione la sua figura addormentata. Si era cambiata, e indossava una camicia da notte bianca. Draco arrossì quando realizzò che non l’aveva mai vista prima in camicia da notte – la mattina, quando facevano i turni per il bagno in comune, era sempre vestita.

Aveva una mano sotto la testa e si era tolta la molletta dai capelli, così che questi le ricadevano in ondulate ciocche castane sulle spalle, quasi fino alla vita. Alla luce delle candele sembravano quasi rosse. Notò le labbra rosa leggermente dischiuse, che lasciavano intravedere i bei denti bianchi ogni volta che, respirando, il suo petto si sollevava e si abbassava.

Sorrise tra quando ricordò che Hermione aveva i dentoni quando era piccola. Pensò scioccato che la conosceva da quasi sette anni e non l’aveva mai guardata realmente. Fino ad ora. Era bella.

Oh mio dio, Malfoy! Cosa stai pensando? E’ una mezzosangue!

Dio, ma era splendida! Come aveva potuto non notarlo prima d’ora? Probabilmente perchè lei era sempre nascosta dietro a quei maledetti Potter e Weasley.

Vide che stringeva nell’altra mano un tovagliolo bianco, e sul comodino c’era una ciotola argentata piena di un liquido azzurro. Solo allora si accorse di avere sulla spalla un altro tovagliolo bagnato, lì dove suo padre l’aveva colpito più duramente.

La sveglia dietro alla ciotola segnava le cinque del mattino. Ciò voleva dire che la Granger, no, Hermione, gli era stata accanto l’intera.....l’intera.....Draco Malfoy lanciò un’occhiata al tovagliolo bianco macchiato d’azzurro nella mano di lei e cominciò a piangere. Tentò di fermarsi, ma sembrava che qualcosa si fosse sbloccato dentro di lui, perchè con orrore si rese conto di non riuscire a smettere!

Stai piangendo come una femminuccia, Malfoy, smettila subito! si rimproverò, mentre piangeva sempre più forte.

Dovette aver emesso un singhiozzo particolarmente rumoroso perchè Hermione con aria sonnolenta sollevò la testa, e quando notò che lui stava piangendo saltò su e gli si sedette a fianco, cercando di tranquillizzarlo passandogli le mani sulla fronte e sulle guance.

 

Dra-Malfoy...non piangere. Ti fa ancora male? Oh poverino, ho fatto tutto quello che ho potuto. Mi dispiace, forse dovrei andare da Madama Chips. Non avevo tutte le medicine che ci sono in Infermeria, così ho potuto fare solo alcuni incantesimi di guarigione basilari. Oh povero...mi dispiace...vado da Madama Chips”.

 

Draco allungò il braccio e le strinse forte la mano.

 

“ No Gra-Hermione...” lei trattenne il respiro.

 

 L’aveva chiamata per nome..., d’altra parte lei gli aveva quasi detto Draco per due volte quella notte. Le sembrava impossibile chiamare qualcuno a cui teneva per cognome, e quindi era rimasta molto sorpresa prima.

 

“ No Hermione...sei davvero una brava guaritrice. Mi sento bene. Davvero. Sono veramente impressionato. E’ solo che...maledizione...non so perchè non riesco a smettere di pia-a-angere!” si strozzò mentre si scioglieva in altri singhiozzi. “ C’è-è qua-a-alche e-effe-etto collaterale nelle tue medicine?”.

 

Lei scosse la testa. “ No, sono abbastanza sicura che non ce ne siano. Gli unici di solito sono perdita dell’appetito e sonnolenza. Non...ehm...il pianto”.

 

Lui cominciò a ridere, e Hermione temette seriamente che si facesse male.

 

“ Malfoy, devi smetterla di sobbalzare così. Ti ho guarito la costola, ma non devi muoverti troppo. Andiamo, su, non stancarti. Smettila di piangere. Soffiati il naso con questo”. Gli passò il fazzoletto bianco, e lui si soffiò il naso rumorosamente.

 

Bleah! Moccio di Malfoy!” rise lei.

 

Lui sorrise debolmente. “ E’ moccio di Draco, Hermione”.

 

Lei parve confusa. “ Chiamami Draco. E grazie, grazie molte, per- per tutto”.

 

Hermione si sentì arrossire violentemente. Rimani padrona di te stessa Hermione, pensò. E’ ancora lui, Draco Malfoy-sono-un-purosangue-e-mangio-i-mezzosangue-a-colazione!

 

“ Certo...Draco”.

 

Di colpo si mise ad occuparsi del tovagliolo sulla spalla del ragazzo, sollevandolo e controllando la ferita molto minuziosamente.

 

“ Grande! Ha funzionato! I lividi si stanno assorbendo e sono quasi scomparsi! E sono guariti anche i tagli, e non ci sono cicatrici perchè ho posto un Incantesimo Anti-Keyloid*. Dovresti riposare fino al mattino, e domani non alzarti. Ti porterò io la colazione e dirò che sei occupato a studiare per il test di Pozioni di settimana prossima”.

 

“ Hei hei, rallenta Hermione!”. Draco le afferrò di nuovo la mano.

 

La sentì allontanarsi da lui e poi rilassare la mano nella sua.

 

“ Non preoccuparti, non andrò da nessuna parte domani, ma se mi sentirò abbastanza bene potrei fare un piccolo allenamento di Quidditch in serata...”.

 

Hermione, scandalizzata, esclamò: “ Malf-Draco! Tu non vai ad allenarti a Quidditch! Come osi, quando... si fermò quando vide uno scintillio nei suoi occhi. Maledetto Serpeverde, l’aveva presa in giro.

 

“ Oh, tu!...” lo colpì su uno dei lividi più piccoli, e lui strillò dal dolore e sorrise.

 

Sono le cinque, faresti meglio a dormire ancora un po’. Voglio che lunedì quella costola sia guarita perfettamente”.

 

Gli sorrise, e lui le rispose. Non fece il suo solito ghigno, ma un sorriso genuino al 100%. Hermione si girò per andare ma sentì Draco chiamarla con una vocina piccola piccola.

 

“ Hermione?”.

 

Cosa c’è Draco?”.

“ N-Non andare”.

 

Cosa?”. Non poteva credere alle sue orecchie. “ Draco, la schiena mi sta uccidendo per aver dormito in quella poltrona vicino a te tutta la notte a cambiarti gli impacchi!”.

 

Lo-lo so. Grazie, ma non voglio stare da solo”.

 

Hermione lo guardò con aria interrogativa, poi, con sua sorpresa, Draco disse l’unica frase che lei non aveva mai MAI pensato che gli avrebbe sentito dire: “ Ho paura”.

 

Lo guardò in faccia. Santo cielo, il povero ragazzo era davvero impaurito. Si vedeva in quei suoi occhi grigio-azzurri. Grigio-azzurri? Hermione, riprendi il controllo, si rimproverò tra .

Con un sospiro elaborato si sedette e si preparò a trascorrere il resto della notte - no, del mattino - accanto a lui.

 

“ Dormi Draco. Io cercherò di riaddormentarmi in poltrona”.

 

“ Hermione?”.

 

Cosa c’è?”.

 

“ Se davvero ti fa male la schiena potresti dormire nel mio letto, sai. E’ enorme. Ti prometto che non farò – voglio dire, dopo tutto, sai, non farei – non posso – essendo ferito e tutto – cercare di...fare niente di strano”. Arrossì di un profondo rosso pomodoro, così come lei.

 

...” Hermione considerò attentamente la sua proposta “ grazie Mal-Draco, ma...ehm......”.

 

“ Va tutto bene” disse lui e sorrise “ volevo solo offrirti di stare più comoda, tutto qui”.

 

Lei gli ricambiò il sorriso. “ Hei grazie!”.

 

 Poi con sorpresa di Draco, Miss Hermione Granger-sono-la-strega-più-brillante-di-Hogwarts-nonchè-Caposcuola-quindi-non-insistere salì sul letto accanto a lui e si rannicchiò sotto le coperte.

 

Brr...fa freddo là fuori!” sussurrò nell’oscurità.

 

Le candele si stavano consumando. Sentì Draco sistemare gran parte delle coperte sopra di lei con un braccio, e darle un colpetto sulla spalla.

 

“ Non muovere l’impacco!” rimproverò il buio, sorridendo.

 

“ Sissignora” lo sentì biascicare, e sebbene non potesse vederlo, sapeva che anche lui stava sorridendo. E poi si addormentarono entrambi, esausti per gli eventi della notte.

 

 

 

Ciao ai miei lettori! mi raccomando, commentate numerosi! grazie di cuore a chi ha lasciato una recensione per la mia oneshot "...mamma..."! un bacio a tutti!!

 

 

  
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