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Autore: Sa_hp    29/04/2013    6 recensioni
La Guerra era finita e tutto procedeva tranquillo...o quasi!
Dal primo capitolo:
- Non pensarci nemmeno Ronald o giuro che ti schianto!- rivolgendosi al suo ragazzo che aveva le stesse intenzioni di Harry.
- Miseriaccia Hermione! Sei la solita guastafeste!
- Cosa!? Pensi che non mi sappia divertire? – disse la ragazza, con uno strano luccichio negli occhi: c’era aria di bufera!
Non vi resta che leggere! Sa :)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Ginny… Ginny svegliati… Su Ginny!
Ma ancora nessuna risposta.
- Ginny, andiamo svegliati…
- Mamma ancora cinque minuti…
-Ginevra Molly Weasley! – urlò la Grifondoro per cercare di svegliare la sua compagna di dormitorio ancora nel mondo dei sogni.
- Merlino! Hermione che succede?! – brontolò Ginny osservando torva l’altra ragazza già vestita e più che sveglia.
- Succede che è sabato, sono passate da un pezzo le 10, dobbiamo andare ad Hogsmeade ed Harry ti sta aspettando!
- Che cosa?! Oh no è tardissimo! – urlò Ginny mentre si alzava velocemente dal letto e iniziava a cercare nel baule qualcosa di decente da mettersi. – Hermione tu inizia ad andare e dì ad Harry che arriverò il più presto possibile… E mi raccomando, non appiccicarti subito a mio fratello, non vorrei che Harry ne rimanesse traumatizzato! - scherzò prima di fiondarsi in bagno e chiudere la porta con un calcio.
- Ehm… Veramente Ron non verrà… - sussurrò Hermione a bassa voce, ma non tanto da non farsi sentire dall’amica che a quelle parole fece di nuovo capolino nella stanza.
- Davvero? E perché quel troll di mio fratello perde l’unica occasione dopo mesi di vederti?!
- Ha detto che deve lavorare… In realtà è stato molto evasivo, non mi ha dato altre spiegazioni… - spiegò evitando di guardarla negli occhi.
- Ma perché non me lo hai detto prima?!
- Non preoccuparti ne approfitto per comprare alcune cose. E poi non volevo rovinarti la giornata con Harry. Meritate di trascorrere del tempo insieme e io sarei solo di intralcio.
- Ma certo che no! Ci farebbe piacere!
- Ginny… - disse Hermione, guardandola come per farle capire di aver ragione.
- Ok, forse saresti di troppo ma non farti nessun problema se vuoi passare del tempo con noi, chiaro? Merlino è tardissimo! Ci vediamo ad Hogsmeade e chiedi scusa ad Harry da parte mia par il ritardo! – si affrettò Ginny dopo aver dato un occhiata all’orologio.
Così Hermione la salutò e dopo aver indossato sciarpa, cappello e giubbotto, uscì dalla stanza, diretta verso i cancelli di Hogwarts.
 
Intanto seduto su un muretto in pietra nei pressi di High Street, Harry Potter aspettava Ginny, che era in notevole ritardo, mentre osservava la danza dei fiocchi di neve che cadevano dolcemente a terra.
Proprio mentre uno di questi si andava a posare sulla sua mano una figura in lontananza attirò la sua attenzione.
Qualcuno si stava avvicinando e il ragazzo riconobbe subito quell’andatura e quei ricci scompigliati dal vento e non poté far a meno di sorridere.
- Hermione!
- Harry!
Si corsero in contro per salutarsi e rimasero abbracciati per molto tempo, come se volessero annullare quei mesi di lontananza che gli avevano separati.
- Dov’è Ginny? – chiese Harry non vedendo arrivare nessun altro.
- Oh la tua ragazza si è svegliata tardissimo e mi ha chiesto di venire a farti compagnia mentre lei si dava una sistemata, non voleva che tu soffrissi di solitudine a causa del suo ritardo. – scherzò.
- Beh vuol dire che potremmo fare una chiacchierata come hai vecchi tempi: io che sento su di me il peso di tutta l’umanità e tu che mi consoli, oppure parliamo di quanto Ron si comporti da stupido in tua presenza e tu gli rivolgi gli epiteti più strambi pur di non dover ammettere che ne sei perdutamente innamorata. – la stuzzicò, facendola ridere.
- Già ma adesso l’umanità è salva, tu non hai bisogno di essere consolato, l’unica cosa che non è cambiata è la stupidità di Ron… Ma questa è un’altra storia. – concluse con un velo di tristezza negli occhi.
- Hermione , davvero non è potuto venire perché doveva lavorare.
- Si ma…
- Niente “ma”. Ho provato a convincerlo a venire ma non c’è stato verso.
- E se avesse un’altra? – chiese allarmata.
- Ne dubito fortemente. Sta tranquilla. – disse convinto. – E poi vi vedrete tra qualche settimana. Recupererete tutto il tempo perduto! Se vuoi vi presto Grimmauld Place nel caso la Tana sia troppo affollata… Ci sono molte stanze e…
- Harry! – gridò Hermione indignata. – Come ti viene in mente che… Oh insomma! – disse, poiché Harry la guardava con lo sguardo di chi la sa lunga.
 Il ragazzo rise vedendola così impacciata e imbarazzata, così decise di cambiare discorso… o quasi.
- Sai, l’altra sera io e Ron abbiamo guardato una partita di calcio e cenato con pizza e birra.
- Oh una serata da veri uomini! – lo prese in giro Hermione. – Scommetto che alla fine vi siete anche consolati a vicenda perché sentite troppo la mancanza mia e di Ginny.
- Non ti facevo così modesta Hermione. E comunque no, la conversazione ha preso una piega, diciamo tabù. – disse Harry con nonchalance.
La ragazza all’inizio non capì ciò che l’amico aveva appena detto, poi però si rese conto del riferimento a quel genere di discorsi.
- Oh no Harry. Ti prego non voglio sapere altro! – lo implorò scuotendo la testa come per allontanare dei brutti pensieri.
Fortunatamente l’arrivo di Ginny salvò la ragazza da un’ulteriore battuta di Harry.
- Eccomi qui! – annunciò.
- Finalmente Ginny! Io vi lascio soli così Harry potrà riversare su di te il suo pungente umorismo. A dopo! – li salutò Hermione e corse via.
- Ma che le prende? – chiese sorpresa Ginny.
- Non ne ho idea, Gin. – sussurrò sulle sue labbra prima di baciarla dolcemente come non faceva da tempo. Troppo tempo.
Ginny lo abbracciò e rispose al suo saluto con altrettanta dolcezza tanto da cadere in una sorta di oblio: non ricordava dove fosse e questo la portava a ignorare completamente i curiosi che piano piano si affollavano attorno a loro.
 Alcuni li osservavano di sfuggita e passavano oltre, altri invece (in particolare ragazze) si fermavano poco distanti da loro e la additavano come “la ragazza del grande e famoso Harry Potter”.
-  Vedo che abbiamo spettatori. – mormorò Harry quando si distaccò da lei per riprendere fiato. – Che ne dici se andassimo da qualche altra parte?
Ginny annui, gli occhi ancora chiusi, e presagli la mano si incamminò con lui verso una delle strade di Hogsmeade per trascorrere una giornata con Harry. Non famoso, non grande, non eroe. Solo Harry. Il suo Harry.
 
Ehm ehm… avrei voluto aggiornare prima ma questi giorni sono stati davvero infernali e quindi eccomi qua leggermente in ritardo rispetto alle mie aspettativa ma vabbè.
Ringrazio Ary137, this is magic_lovefirehp, blue_carter, Alessia_Potter712, Piccola_Weasley e infine Nene Malandrina per le recensioni che hanno lasciato alla storia e chi ha inserito la storia tra le preferite/ricordate. Grazie!
Allora, che ne pensate di questo capitolo? Le vostre opinioni sono sempre ben accette :3
Al prossimo capitolo, Sa :) (prometto che non mi farò attendere tanto)
  
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