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Autore: lavocediselena    29/04/2013    0 recensioni
questa storia parlerà di una ragazza di 15 anni, lei si chiama Sandra.
Vive a Londra insieme ai suoi genitori e a suo fratello Louis Tomlinson.
Esatto, un membro della band ‘one direction’.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4.

Rimasi bloccata sulla soglia di casa mia, le gambe tremavano così tanto che avevo paura a fare un passo, il mio cuore sarebbe uscito dal petto da quanto batteva forte, gli occhi iniziavano a farsi lucidi.
-Harry- sussurrai, quasi avendo timore di pronunciare il suo nome.
-da quanto tempo Sa, sei così...-
-cambiata?- lo interruppi
-già, ti vedo davvero in forma, insomma sei bellissima-
-grazie- dissi abbassando lo sguardo.
Mi stava guardando, sentivo il suo sguardo su di me, tornai a testa alta.
-emh dov’è Louis?- chiesi balbettando.
Ma prima che potesse iniziare a parlare, finalmente lo vidi.
Corsi verso di lui e gli saltai letteralmente addosso, lo strinsi forte a me.
Quanto mi erano mancati i suoi abbracci, il suo sorriso, il suo sguardo sempre felice, finalmente potevo riaverlo vicino a me, sorrisi come un ebete.
Louis mi accarezzò i capelli, una lacrima rigò il mio volto e andò a posarsi sul suo collo.
Non volevo più staccarmi, volevo recuperare i mesi persi.
Lo guardai negli occhi, mi asciugò le lacrime con la sua mano.
-guardate come è diventata bella la mia sorellina- disse sorridendo.
Mi rigettai fra le sue braccia, rise.
-non voglio che tu pianga- mi fece il solletico.
-mi sei mancato tanto Lou-
-anche tu piccola mia- disse baciandomi una guancia.
Intanto Harry era seduto sul divano e ci guardava sorridendo.
Mi sentivo davvero a disagio con lui presente, forse perchè sapevo che avevamo nascosto la nostra ‘storia’ a Louis, o semplicemente perchè forse ancora mi piaceva.
Iniziammo a parlare del più e del meno, intanto si fece ora di cena. 
Mentre Harry e Louis davano una mano in cucina a mia madre, andai a farmi una doccia, ne avevo bisogno.
Tornai in camera, mi misi una tuta e inizia ad asciugarmi i capelli.
Volevo davvero sapere perchè harry era a casa mia e per quanto tempo sarebbe rimasto.
Mentre ero intenta ad asciugarmi i capelli e a cercare un buon motivo sul perchè harry fosse al piano di sotto, sentii bussare alla porta.
Intravidi la faccia di harry, sorrisi.
-è pronta la cena- disse entrando in camera mia.
Mi sentivo in imbarazzo, la mia camera era ricoperta dai loro poster e sul comodino avevo una foto che ritraeva me e lui insieme.
-emh grazie harry, finisco di asciugarmi i capelli e scendo-
-vuoi una mano?- chiese lui sempre con quel sorriso perfetto.
-no, non di preoccupare, faccio da sola-
-sicura? Dai ti aiuto, così finisci prima- disse sorridendo e chiudendo la porta.
Prese la spazzola e iniziò a pettinarmi i capelli, gli porsi il phon.
‘perchè era così gentile?’ continuavo a chiedermi.
Le sua mani, passavamo fra i miei capelli, mi sfiorò il collo.
-va bene così harry- dissi alzandomi dalla sedia.
-e grazie- aggiunsi.
-di niente- disse sorridendo.
Scendemmo giù a tavola, mia madre aveva dato proprio il meglio di se quella sera.
Tutto era buonissimo, finii di mangiare solo perchè ero davvero piena.
-ma quanto mangi? Mi sembri Niall- disse Louis.
Ridemmo tutti, era da molto tempo che in casa mia non facevamo una risata del genere, Lou ci era davvero mancato.
Come tutte le sere aiutai mamma a lavare i piatti, poi mi misi un po’ sul divano a guardare la televisione.
Mio fratello mi raggiunse.
-Louis ti posso chiedere una cosa?-
-certo, dimmi- mi rispose lui.
-perchè harry è qui? Insomma non torna a casa sua?-
-la sua famiglia in questo momento non c’è a casa e quindi l’ho ospitato qui-
-ah va bene, e quanto rimarrete qui a Londra?-
-per tre settimane, poi ripartiamo con il Tour in Australia-
gli sorrisi e appoggiai la testa sulla sua spalla, sbadigliai.
-hai sonno?- mi chiese lui guardando l’orologio, erano le 21:30
-sì tanto- dissi guardandolo.
-vai a riposarti che in questi giorni dobbiamo divertirci io e te- gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia.
-notte Lou-
-notte sorellina-
salii le scale ed entrai in camera mia, mi misi il pigiama e infilai sotto le coperte.
Restai a guardare il soffitto, pensando a quello che era successo quel giorno.
Ricordai le parole della mia migliore amica: ‘ne riparliamo fra tre giorni, quando lo rivedrai di nuovo’ e forse aveva ragione, rivedere harry mi aveva letteralmente scossa.
Stavo per chiudere gli occhi quando vidi harry passare davanti a camera mia.
-harry- lo chiamai, non molto forte.
Mi sentii e aprii la porta piano.
-già a letto?- mi chiese
-sì sono davvero stanca e poi domani mattina ho scuola-
-ah giusto- disse mettendosi le mani nei suoi meravigliosi ricci.
-mi potresti prendere il telefono?- dissi indicandolo sulla scrivania.
-certo- lo prese e me lo porse.
-grazie- ricambiai il sorriso.
-adesso dormi, hai avuto una giornata movimentata oggi- disse dandomi un bacio sulla fronte e andando verso la porta.
-buona notte- si voltò per poi scomparire nell’ombra del corridoio.
Un sorriso da ebete si era dipinto sul mio volto, la mia stanza sapeva di harry, del suo profumo.
Chiusi gli occhi e mi addormentai con il dolce pensiero che l’indomani mattina lui sarebbe stato lì.

  
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