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Autore: salasar18    18/11/2007    12 recensioni
Ginny, Lavanda e Hermione obbligano Harry con l'inganno a scegliere la migliore tra loro, mettendo di mezzo un anello e facendo sclerare il povero Potter che inizia a pensare ossessivamente a Draco Malfoy.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Harry Potter & l'anello della discordia -


capitolo 3 :Ginny & la scelta.



Il vento si solleva all’improvviso e mi scompiglia i capelli già disastrati per conto loro. Il freddo che il vento porta con sé mi penetra nelle ossa, facendomi rabbrividire. Mi sono messo sotto gli spalti del campo da Quidditch e mi sembra di essere ritornato al tempo in cui mi sentivo piccolo piccolo nel sottoscala.

Mi sento confuso. Estremamente confuso.

Il viso di Malfoy non si toglie di torno :continuo a pensare ai suoi lineamenti perfetti, ai capelli biondi che scendono delicati a incorniciargli il viso, agli occhi grigi,al corpo fragile ma ben scolp-

Scuoto la testa con forza : devo.togliermi.Malfoy.dalla.testa., ma soprattutto non devo pensare a certe cose.

Che diavolo mi succede? Continuo a rivedere lui che bacia Melanine Wilson e una grande incazzatura si fa strada lungo i miei nervi, poi ripenso a lui che mi sussurra che non si spia e allora una morsa calda mi colpisce il bassoventre.

Ho bisogno di qualcosa per distrarmi. NON devo pensare a Malfoy, la cosa mi fa stare peggio.

“Mettetevi tutti in fila.”

La voce di Marcus Flint riecheggia prepotentemente nell’aria. La cosa mi fa temere un’orribile ipotesi…

Mi alzo e mi sporgo tra il legno degli spalti e noto come i miei cattivi presagi si realizzino sempre.

Che culo…

La squadra di Serpeverde si doveva riunire proprio OGGI per gli allenamenti di Quidditch?!

Flint sembra parlare di qualcosa,probabilmente degli schemi da effettuare,ma non ci faccio troppo caso dato che è una testa bionda ad attirare completamente la mia attenzione. Draco sta guardando dalla parte opposta. Credo che stia fissando distrattamente i fili d’erba dato che si è piegato verso il basso. Per colpa dell’aria alcune ciocche dei suoi capelli gli sono andate sul viso. Noto solo ora che i suoi capelli sono cresciuti e sono arrivati all’altezza delle spalle. Gli donano molto. Vorrei tanto poter toccare i capelli di Draco,annusarli,bac-

Sussulto per aver pensato quello che ho pensato e nel farlo vado a sbattere la testa contro uno dei posti degli spalti.

Il legno fa male,non l’avrei mai detto. Cioè anche se vecchio e marcio, fa male.

Mi porto le mani alla testa, massaggiandomela, con l’illusione di attenuare il dolore, mentre con gli occhi guardo in direzione della squadra di Serpeverde, per accertarmi che non mi abbiano beccato. Sarebbe davvero il colmo se il mio tentativo di isolarmi venisse frainteso come un tentativo di spiare la squadra avversaria. Con mio grande sollievo non mi hanno minimamente calcolato, anzi, mentre mi facevo del male fisico, i Serpeverde si sono librati in aria.

La preoccupazione della gente per le mie condizioni fisiche e mentali in generale mi colpisce sempre dritta al cuore.

I miei occhi cercano istintivamente la figura del Cercatore, come sempre del resto : la sua figura si muove con una destrezza e un’eleganza invidiabili. Non ci avevo mai riflettuto attentamente, forse perché sempre troppo concentrato ad esultare per le passate vittorie, ma Malfoy è molto abile nel Quidditch.Ridacchio divertito, perché so già che anche quest’anno sarà la mia squadra a vincere,nonostante la bravura del mio avversario. Al massimo potrei consolare io Malfoy.

Mi congelo sul posto : sto letteralmente perdendo la testa. Questo mio continuare a pensare cose oscene riguardo a Malfoy deve finire all’istante. Decido che è arrivato il momento di uscire da qui sotto e di andarmene. Guardare Malfoy durante gli allenamenti da Quidditch,mentre m’impegno a non pensare a lui sarebbe come dire…controproducente. Sgattaiolo via e inizio a percorrere il tratto di strada per arrivare al Castello il più velocemente possibile,conscio di poter essere visto dai Serpeverde,anche se onestamente sono troppo concentrati sul gioco.

Alla fine non so come ma mi accorgo che sto correndo. Mi sento un imbecille,ma in men che non si dica arrivo finalmente al Castello. Mi dirigo spedito verso i Dormitori della mia Casa.


*


Mentre mi accorgo che mancano quei due o tre metri per raggiungere la Sala Comune, mi massaggio la testa con la mano, constatando tristemente che la botta che ho dato agli spalti lascerà il suo indelebile segno attraverso un bubbone che farà bella mostra di sé sulla mia capoccia. Arrivo finalmente di fronte al quadro della Signora Grassa, quando qualcosa mi strattona e mi porta di nuovo sulle scale che all’improvviso si spostano.

Quando riprendo il controllo della situazione,il mio sguardo si sposta sulla figura di Ginny e solo allora capisco quanto io sia spaventato dalla piccola Weasley.

“Ciao Harry!”

La voce di Ginny riecheggia limpida tra il silenzio generale.

Okay, questa è decisamente una domanda trabocchetto. Come devo rispondere? Come? Comeee?

Il flusso dei miei pensieri è interrotto dalle dita affusolate della mia compagna di Casa che non so perché si stanno avventurando lungo il mio interno coscia.

Ho paura, no, davvero, ho paura. Mi domando se anche nelle altre Case ci sia questa competizione assurda, perché almeno mi rincuoro al pensiero che altri esseri stanno passando questo schifo insieme a me.

“Mi stavo chiedendo…” Riprende lei guardandomi maliziosamente negli occhi e avvicinando le sue labbra alle mie “Per caso hai già preso una decisione riguardo all’anello?”

“E-ehm…”

Si Harry, vai così, fagli vedere chi sei. Una risposta chiara, virile, netta, decisa. La sua mano risale all’improvviso fino al mio inguine e li qualcosa mi fa scattare all’indietro,facendomi gridare :

“Veramente no…”

Okay, sulla risposta chiara, netta e decisa ci sono, bisogna lavorare sul tono virile.

“Mh, capisco.”

Ginny abbassa lo sguardo e sporge un po’ di più il labbro inferiore. Passano pochi secondi e il suo viso s’illumina di una luce che non mi piace.

“Beh, allora potrei aiutarti a decidere!”

Ecco, lo sapevo. Devo imparare ad essere meno Gufo, anche perché le cose che mi lancio mi riguardando.

La scala finalmente si blocca si fronte al muro e gradualmente, piano piano inizio ad arretrare. Tento in ogni modo di non fare movimento bruschi, la cosa non piacerebbe a Ginny.

“No, grazie. Non credo ce ne sarà bisogno, comunque grazie dell’offerta.”

“Offerta? Ma io non ho ancora offerto nulla, Harry.”

Perché la sua voce è andata come in orgasmo quando ha detto il mio nome? Da quando Ginevra Weasley ha di questi atteggiamenti da ragazza di facili costumi?

“Ginny, davvero io non credo…”

“Perché stai arretrando?”

Porco Merlino!

“Io non sto arretrando…”

Ginny annulla gradualmente la distanza che ci separa facendo i pochi scalini su cui ero riuscito a salire.

“Harry non devi avere paura di me, al contrario.”

Non devo avere paura di lei? Ma certo, perché dovrei avere paura di una ragazza, che mi tocca l’interno coscia per ricevere un anello in una competizione tra ragazze?

E’ come dire di non avere paura quando sei a metà tra una sposa che sta per lanciare in aria il suo bouquet e le damigelle sfigate e single che non vedono l’ora di acchiapparlo per illudersi di essere le prossime a maritarsi.

La piccola Weasley avanza con lo sguardo inchiodato su di me, o meglio su una parte del mio corpo.

“Io sono qui solo per aiutarti a chiarirti le idee.”

“Ma non sarebbe contro le regole?”

La mia compagna di Casa ghigna divertita.

“Si, in teoria si, ma sai più di me quanto le regole siano fatte per essere infrante, no?”

No, non quando di mezzo c’è la mia vita.

“So già che anche Hermione e Lavanda avranno cercato di corromperti :probabilmente Herm ti avrà offerto compiti già fatti o il suo aiuto per le materie in cui trovi difficoltà, mentre Lavanda ti avrà concesso Merlino sa cosa, ma io Harry, io ti propongo qualcosa di molto più interessante.”

La mia salivazione si è azzerata e non perché Ginny si sta avvicinando sempre di più, ma perché voglio disperatamente svignarmela da qui, ma non trovo il modo. Il sospiro della mia interlocutrici mi riporta su questa scala degli orrori.

“Essere il Salvatore del Mondo Magico dev’essere quanto meno frustrante :tutti che cercano di avere un pezzo di te, di compiacerti, di esserti amico, di interessarti, quando basilarmente è la tua fama la cosa a cui mirano, non è vero?”

Abile, Ginny è diventata davvero molto abile.

“A volte vorrai pur sfogare la tensione, la rabbia, la delusione.E…”

Le sue mani afferrano all’improvviso le mie, portandole prima al seno e poi sempre più giù.

“…Cosa c’è di meglio del corpo di una donna per trovare appagamento, Harry?”

Vaaaa bene, questo.è.davvero.troppo! Prima che le sue mani raggiungano quello che io chiamerò punto V, riprendo possesso della situazione, allontanando gentilmente la sorella del mio migliore amico e usando il mio miglior sguardo di rimprovero.

E’ forse il buco della sua vagina che Ginevra Weasley mi ha appena offerto?

Sfogarmi? Appagarmi?! Ma…ma…

“Ginny non dovresti parlare in questo modo del tuo corpo.”

“Ma Harry è solo-“

“No!Basta non aggiungere altro. Io ho troppo rispetto per continuare a sentire simili cose uscire dalle tue labbra innocenti. Ora devo andare…”

E dopo aver detto questa frase fatta a cui né io né lei abbiamo creduto nemmeno per un millesimo di secondo, faccio l’unica cosa che mi sembra opportuna in quel momento :scappo a gambe levate inforcando il corridoio a cui le scale hanno deciso di affacciarsi.

Fanculo alle scale e al loro “piace cambiare”.


*


Le lezioni del pomeriggio sono volate,nonostante tutto. Ovviamente dopo il tentativo di Ginny di portare acqua al proprio mulino ( o pene, dipende dal punto di vista) ho deciso di saltare la cena. L’idea di evitare la triade del male in gonnella mi sembrava piuttosto brillante,ma ora che il mio stomaco brontola come una pentola di fagioli,mi rendo conto che forse non lo era. Scendo in cucina e trovo gli elfi intenti a mettere via le ultime cose.

Chiedo qualcosa da mangiare e anche se non fanno altro che dire ‘Si,Signor Potter,Signore’ capisco benissimo quanto il ritirar fuori le stoviglie,le posate e tutto il resto sia seccante per loro. Alla fine per aiutarli dico di lasciare pure tutto nei contenitori e di darmeli così : all’improvviso mi è venuta voglia di andare a mangiare fuori, in Riva al Lago Nero. Grazie al cielo sono stato intelligente e ho portato con me sia un maglione che il Mantello dell’Invisibilità.

Mi siedo su un tronco e inizio a mangiare. Trangugio letteralmente tutto quanto e in meno di quindici minuti mi slaccio la cintura che si è fatta improvvisamente troppo stretta. Con mio enorme stupore guardo i contenitori che mi hanno dato gli elfi svanire nel nulla.

Amo ancora di più la magia dato che a quanto pare non devo preoccuparmi di dove mettere quelle scatole di plastica.

Mi lascio cadere all’indietro, tra i fili d’erba e fisso il manto nero che si staglia in tutta la sua bellezza su di me. Il cielo sembra essere l’insieme di un esplosione di cristalli per quanto sono numerose e lucenti le stelle questa sera. Chiudo gli occhi, respiro profondamente e poi come temevo lo rifaccio : penso a Draco.


*


Ma quanto sono demente?

Quanto?

E’ un peccato che nessuno sia presente per dirmelo,anche se in tutta onestà il fatto di essere rimasto per tutta la notte fuori, in Riva al Lago in balia della corrente e della brina che mi ha completamente ricoperto è un evento che parla da sé.

Mi alzo dall’erba che mi ha abbracciato per tutta la nottata e con le mani cerco il Mantello dell’Invisibilità. Lo trovo a qualche passo da me e lo prendo.Mi pulisco i pantaloni con un paio di colpetti mirati e alla fine decido di tornare al Dormitorio, consapevole del fatto che ad aspettarmi ci saranno sia una doccia calda che tre demoni in gonnella.


*


Tutto questo correre sono sicuro che mi provocherà una crisi respiratoria. Dal Lago ad Hogwarts di corsa…credo di aver stabilito un nuovo record.

Sono orgoglioso di me. Spero lo scrivano sulla mia tomba “Il Ragazzo che non morì per mano di Voldemort, ma per una crisi broncopolmonare” .

Sto per girare l’ennesimo angolo, dirigendomi più in fretta che posso verso il Dormitorio, quando finisco per sbattere contro qualcosa. Ci finisco involontariamente sopra, quando come un deficiente cado in avanti.

Nel tentativo idiota di tenermi in equilibrio ho messo una mano avanti che ho sbattuto e che credo di essermi rotto. Prima che riesca a dire qualsiasi cosa, un mugugno sotto di me mi fa capire che ho colpito una persona e non una statua di marmo come avevo pensato.

Mi raddrizzo gli occhiali e finalmente guardo negli occhi chi ho urtato.

Quando incrocio gli occhi grigi di Malfoy il mio cuore si blocca, così come la respirazione. Apro la bocca, tentando di parlare, spalanco gli occhi, ma oggettivamente non faccio nulla se non rimanere lì, sdraiato sul corpo tonico e muscolo di Draco.

Il suo profumo mi arriva subito alle narici e mi stordisce, mentre la sue labbra rosse risultano più magnetiche di quanto potessi immaginare.

Il respiro si fa improvvisamente accelerato, mentre il sangue mi sembra ribollire nelle vene. E’ bello, non ci sono santi. Draco Malfoy ha il viso di un angelo caduto e questa cosa lo rende figo al massimo. E’ dannatamente bello.Qualcosa si agita dentro di me e quando capisco che tra i miei pantaloni si è appena manifestata un’erezione, vedo chiaramente la dignità che mi saluta con un’irritante ghigno sulla faccia, agitando uno stupido fazzolettino bianco.

Scuoto la testa, nell’inutile tentativo di negare a me stesso che sta succedendo davvero.

Non.può.accadere.quello.che.sta.accadendo.

Gli occhi grigi di Draco rimangono ancorati ai miei, proprio come la mia mano sinistra rimane appoggiata alla sua spalla. Magari se sto zitto non si accorge che sono sopra di lui, con un’erezione che gli sta perforando la coscia. Dopotutto ho il Mantello dell’Invisibilità addosso.

“Potter…”

E vabbè, ma allora ditemelo che ce l’avete con me. Come cavolo è che proprio ora il Mantello scivola via dalla mia testa?!

Non rispondo, rimango ostinatamente in silenzio.

“Potter che cazz-?”

“Non dire quella parola!”

Prima di poter sentire la fine della sua frase, sto già correndo verso il Dormitorio.


*


“Harry sei sicuro di stare bene?”

La voce di Ron mi arriva piuttosto ovattata, principalmente perché ho tre cuscini sulla mia testa, le tende tirate e nessuna voglia di uscire dal mio letto a baldacchino.

“Ti ho detto che sto bene, Ron.”

“Ma sei entrato all’improvviso, dopo essere rimasto fuori tutta la notte e non hai detto una parola da quando ti sei rinchiuso lì dentro.”

“Si, lo so ero presente.”

“E’ successo qualcosa?”

“No.”

“Sicuro?”

“Si.”

“Bene.”

Passano alcuni minuti durante i quali mi accorgo che la mia erezione non è scemata, anzi, pulsa dolorosamente tra i boxer.

“Ehm, Harry?”

“Si, che c’è Ron?” Rispondo un po’ sbuffando.

“Non è che potresti scendere?”

Tiro via i cuscini e mi alzo a sedere.

“Scendere dove?”

“Ti prego scendi.”

La voce di Ron ora mi suona piuttosto spaventata.

Avanzo goffamente sul materasso, scosto le tende e quello che mi si para davanti è effettivamente un Ron in preda al panico.

“Che diavolo succede?”

Il mio miglior amico inizia a camminare avanti e indietro, il braccio destro premuto contro quello sinistro.

“Loro…loro non fanno altro che chiedermi di te da oltre un ora e hanno quegli occhi. Il suo sguardo balza fulmineo su di me “Quegli occhi, Harry!”

“Occhi, loro, ma di chi parli?”

“Delle ragazze, Harry! Delle ragazze! Sono indemoniate, vogliono sapere chi hai scelto, vogliono sapere chi è la migliore e lo vogliono sapere rifacendosi sulla mia pelle. Loro mi uccideranno se non ti porto in Sala Grande, Merlino quegli occhi. Harry ho paura. Non lascerai che mi facciano del male, vero?”

Lo guardo intensamente per interminabili secondi, prima di fare quello che riesce a calmarlo anche in piena crisi da presenza ragnosa :allargo le braccia e lo invito in un abbraccio di conforto.

“Non ti preoccupare, va tutto bene” Lo incoraggio dandogli due pacche sulle spalle “Ora mi vesto, mi sistemo un po’ e scendo giù va bene?”

Ron annuisce e dopo aver ritrovato il coraggio, si dirige verso la porta.

“Allora ti aspetto giù?”

“Si, arrivo subito. Avvisa pure le ragazze.”

Non appena Ron sparisce dietro la porta decido che è arrivato il momento di dedicarmi al mio bassoventre e di darmi una mano.


*


“Allora chi è, chi è?”

Ginny mi appare più irritante del solito.

“Sono io non è vero?”

Hermione mi sembra ancora così fuori luogo in questa situazione.

“Harryyyy quando mi farai tua?”

Lavanda mi sembra così appropriata a questa situazione.

“Oh, ma insomma! Dategli un minuto!”

Ron è il mio migliore amico e dopo questo intervento che gli costerà la vita prometto di ricordarlo come l’eroe che è.

Lo ammetto non ho ancora scelto nessuna tra loro tre :in queste ultime ventiquattro ore ho avuto molto a cui pensare o meglio qualcuno a cui ho pensato spesso e questa stupida sfida è passata in secondo piano.

E’ per questo che ora mi ritrovo nella cacca. Mi rigiro l’anello tra le dita, ma non so a chi cazzo darlo.

“Io…”

Balbetto come una donnetta in questi giorni…la cosa non mi piace.

“Hai scelto me non è vero?”Esordisce Hermione con un sorrisone.

“E perché mai avrebbe dovuto scegliere te scusa?”

“Non essere gelosa, Ginny. Il verde non ti si addice”

Io odio le liti tra donne perché non so per quale oscuro allineamento planetario alla fine ci vado di mezzo io, pagandone le conseguenze.

“Ma come ti permetti!”

“Piantatela voi due!”

Sia Herm che la piccola Weasley si voltano verso Lavanda.

“E’ inutile litigare tra noi :questo non farà di certo cambiare idea ad Harry.”

Okay, le facce che abbiamo ora io, Herm, Ron e Ginny sono indescrivibili. Lavanda ha appena detto qualcosa di vagamente sensato?

Sono colpito, davvero.

“Allora Harry chi hai scelto? A chi darai l’anello?”

Ecco, infatti…sono colpito, nel senso che Lavanda mi ha appena dato un calcio rotante volante.

“Io non-“

“Avanti,Harry. Ci dev’essere per forza una persona che racchiude in sé bellezza, intelligenza e abilità e che secondo te merita quell’anello.”

E’ un attimo, ma per un istante un viso mi è apparso in mente grazie alla frase di Hermione.

“Io…io…” Balbetto confuso.

“Cosa?! Tu non puoi farmi questo!”

Una voce femminile attira la nostra attenzione, ma prima che possa capire da dove proviene il rumore metallico di un oggetto che cade sulla legna del tavolo interrompe la mia ricerca.Guardo in basso,sul tavolo e vedo uno strano braccialetto argenteo che fa bella mostra di sé. La decorazione che lo costituisce rappresenta due serpenti intrecciati che si guardano negli occhi uno di fronte all’altro.

Alzo lo sguardo e mi ritrovo Malfoy di fronte. Piego la testa leggermente alla mia destra :non capisco.

“Draco tu devi scegliere me! Sono io la tua scelta!Non puoi fare una cosa simile. Mi ascolti ?!”

Malfoy non degna Pansy Parkinson della minima attenzione. Invece fissa me, guarda direttamente me.

La cosa mi fa irrimediabilmente arrossire.

“Malfoy! Dove cavolo vai? Tu devi scegliermi!”Grida da lontano Millicent Bullstrode.

Le sue dita lunghe e sottili s’insinuano tra le mie, rubandomi l’anello.

“Credo che questo sia per me o sbaglio?”

La sua voce è pura estasi.

“Harry che diavolo fai?”

Mi giro verso Ginny e la fisso senza dire una parola.

“Draco tu non puoi scegliere Potter, cazzo! Sono io la ragazza che si è distinta per bellezza, intelligenza e astuzia, come puoi ignorarmi così?!”

La Parkinson continua ad agitarsi, ma la cosa mi fa solo gongolare di piacere anche se non so il perché.

“Harry?” Mi richiama incerta Hermione.

Il calore di una mano mi fa voltare : Draco mi ha appena infilato il bracciale d’argento al polso.

“La mia scelta è Potter.”

“COSA!?” Grida furiosa Pansy.

Le mie labbra s’incurvano da sole. Tutt' intorno lo percepisco :c’è sgomento, confusione, ma per me è stranamente tutto normale. Finché incrocio lo sguardo di Draco tutto mi sembra quantomeno perfetto.Velocemente prendo l’anello dalle dita di Malfoy e glielo infilo al pollice.

Non ho nemmeno bisogno di dire chi è la mia scelta :Draco Malfoy è sicuramente l’unica persona che racchiude in sé bellezza, intelligenza e abilità.

Ed è anche l’unica in grado di farmi battere il cuore in questa maniera.

Intorno a me Pansy Parkinson, Ginny, Hermione, Lavanda e Millicent Bullstrode sbraitano arrabbiate, ma l’unica cosa su cui riesco a focalizzarmi è su di lui, la mia scelta.



fine




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Ringrazio TUTTI per aver commentato, per aver letto o solo per aver accolto la mia fic con tanto entusiasmo e tanto calore :grazie, davvero. Queste sono cose che mi fanno sinceramente apprezzare lo scrivere una storia. Mi scuso con voi per aver postato con due settimane di ritardo, ma sono stata bloccata.

Vi faccio quindi le mie più sentite scuse e spero davvero che questo capitolo conclusivo sia di vostro gradimento e riesca a farmi perdonare.

un bacio,

sal.




  
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