Capitolo 18
Benvenuto 1973 tra chiarimenti e baci rubati
ringrazio Joasteroidee Dani per le splendide recensioni.
non sono molto felice del capitolo mi sembra che facca schifo e sia troppo corto
questo caoitolo lo dedico a tutti quelli che hanno messo la mia storia tra le ricordate/Preferite/Seguite e ai miei 42 lettori silenziosi dei capitolo precedente spero che qualcuno di voi mi lasci una recensione.
baci Marty Evabs
LILY
Il 30 Dicembre 1972 partii nel primo pomeriggio per recarmi nel piccolo paese di dominio dei Potter Godric’s Hollow. Ero nervosa. Avevo voglia di non andare, ma, purtroppo avevo già risposto via gufo a Potter affermativamente. Non potevo più tirarmi indietro ormai. Che razza di Grifondoro sono? E’ solo una festa!Non devo mica affrontare i Mangiamorte! Quando al pranzo di natale l’avevo detto ai miei genitori c’erano state due reazioni
FLASCHBACK casa Evans una settimana prima
«Papà Mamma, c’è una cosa che devo dirvi. Mi hanno invitato a una festa e mi chiedevo se potevo andare » Avevo detto tenendo gli occhi fisi nel piatto. Mio padre Harry mi guardò da sopra il suo pure di patate. Harry Evans era un uomo magro e alto . Aveva capelli castani ei miei occhi. Quei due smeraldi si posarono su di me inquisitori
« E dov’è che sarebbe questa festa Ly?» Era l’unico che aveva il privilegio di potermi chiamare Ly. Odiavo quel nomignolo ma mio padre lo faceva suonare così dolce che alla fine non avevo potuto obbiettare. Ero Ly la sua piccola principessa magica. Mi considerava ancora una bambina
«In Galles. In un paesino che si chiama Godric’s Hollow.» dissi misurando le parole con grande attenzione. Mio padre, si sarebbe infuriato se avesse saputo che a organizzarla era un ragazzo.
«Chi ci sarà a questa festa Lilian?» chiese mia madre. Lei mi chiamava sempre con il mio nome intero. Per lei non esistevano. Ly, Lils, L, Lily c’era solo Lilian .
«I miei amici» risposi vaga. Temevo che non mi lasciassero andare.
«Chi sono questi amici Ly?» chiese papà.
«Ehm ci sarà Bianca e poi beh i Malandrini» dissi incerta.
«E chi sono questi Malandrini? Non saranno per caso dei ragazzi vero Ly?» chiese mio padre con un occhiata che mi gelò sul posto. Era meglio non dirgli che l’organizzatore della festa mi aveva invitata al ballo di Halloween, o mio padre, mi avrebbe rinchiusa fino al 9 gennaio. Giorno in cui dovevo prendere il treno per tornare a Hogwarts. Non tollerava che qualcuno mi guardasse. Non tollerava che avessi amici maschi. (tranne Sev ma mio padre credeva che fosse gay per via dei capelli lunghi) Figuriamoci se tollerava i ragazzi.
«Dei ragazzi papà e ti giuro non farò niente contro la mia volontà»
«Sei sicura?» mi chiese dubbioso.
«Harry smettila! Ha 12 anni e ne compirà 13 il 30 gennaio è abbastanza grande da decidere dove andare!»
«Ma Rosie .. lei è la mia bambina!»
«Harry sta crescendo. Senti Lilian tu vuoi andare a questa festa?» mi chiese mamma. Rose Evans era una donna dolce con limpidi occhi azzurri e capelli biondi. Era molto alta e portava i capelli tagliati corti.
«Certo Mamma» dissi
E fu così che mamma convinse mio padre a farmi andare da James
Fine FLASCHBACK
Fu così che mi ritrovai i n macchina quel freddo pomeriggio di dicembre. Mio padre continuava a borbottare il suo dissenso mentre guidava. Mia madre intanto teneva una cartina tra le mani. Io mi mordevo il labbro e cercavo di frenare il nervosismo. Guardavo il paesaggio. Vedevo scorrere la strada gli alberi e i paesini finché non arrivammo.
Svoltammo in un paese piccolo ma che sapeva di magia. I negozi ricordavano quelli di Diagon Alley. Maghi e streghe parlavano allegramente con Babbani senza curarsi di pregiudizi o diversità. Poi il mio sguardo si posò su un ragazzo. Arrossii per l’imbarazzo . Lo stavo fissando di nuovo. Lui stava appoggiato al muro di un abitazione. Indossava Jeans neri un po’ strappati e una giacca a vento dello stesso colore. Lo guardai, era così strano vederlo senza la divisa. Sembrava un ragazzo babbano se non fosse stato per i capelli neri sparati in tutte le direzioni e per i tondi occhiali per la miopia che portava non l’avrei riconosciuto. Uno strano brivido mi percorse la schiena. Lui si stacco dal muro e andò verso la mia macchina.
«Papà accosta per favore»dissi. Mio padre obbedì restio. Appena James si accostò alla macchina tirai giù il finestrino. Un caldo brivido mi percorse le membra. Annegai nei suoi caldi occhi nocciola. Desiderai ardentemente perdermi in quello sguardo.. Fu mio padre a schiarirsi la gola e squadrare James come se fosse un topo da laboratorio da analizzare.
«Ly questo chi è? È uno dei tuoi amici?» mi chiese papà.
«Beh veramente signore noi non..» cercò di dire il diretto interessato. Non diedi il tempo di finire la frase a James
«Si è un mio amico»
«Wow non pensavo saresti venuta Evans!»
«Davvero? C’è chi a differenza tua quando prende un impegno lo mantiene! Ti ho detto che sarei venuta e sono qui. Io mantengo la parola data a differenza di altri!»
«Ah davvero? Quindi legere i diari altri fa parte del tuo impegno! Brava Evans complimenti!»
Colpita e affondata Potter.
Da quando gli avevo ridato il Diario non gli avevo più rivolto la parola e l’avevo evitato.
«Okay hai ragione!non avrei dovuto leggerlo! Ma non sono stata io a dimenticare il diario in sala comune!»
«L’ho dimenticato perché tu mi hai fatto arrabbiare!»
«Si hai ragione scusa. Ho davvero esagerato. Comunque perché sei qui?»
«Devo farti vedere doc’è casa mia o non ci arriverete mai »
«Okay Sali Potter» dissi aprendo la portiera e stringendom il più possibile contro l’altra portiera per lasciargli spazio.
«Allora come ti chiami?» chiese mio padre.
«James» rispose lui sorpreso dalla domanda
«Papà smettila! Lascialo in pace! Non è giusto che subisca il tuo quarto grado!»
«Lilian ha ragione!Povero ragazzo Harry lo spaventerai!»
Alzai gli occhi al cielo e Potter scoppio a ridere.
«Che c’è?» chiesi indispettita girandomi verso di lu.
«Eh che ... ahahah! Mio dio! Ahahaah! Evans la tua espressione ahaahah! È imperdibile! » riuscii a dire tra una risata e l’altra. Non potei farne a meno e risi.
«Evans?» mi chiese Potter serio.
«Si Potter?» dissi smettendo di ridere.
«Hai ricevuto un gufo da B per caso?» mi chiese speranzoso
«No perché?» chiesi curiosa.
«Perché non mi ha risposto» disse amareggiato
«Aspetta.. non ti ha risposto?» chiesi allarmata. Lui mi guardò male «No» disse semplicemente
«Questo significa che siamo io, Tu Remus Sirius e Peter? »
«No Peter è rimasto in Irlanda a quanto pare sua madre si è presa un brutto raffreddore. Sirius è arrivato con il fratellino Regulus. Quello che è stato smistato a Serpeverde quest’anno. Remus è venuto e a portato con se Marlene» lo guardai incredula
«Marlene? Marlene McKinnon? La mia amica?»
«Si sono rimasto sorpreso anch’io quando Rem si è presentato con Lené. svolti a destra Signor Evans» disse a mio padre.
«Lené?» chiesi . il mio tono dovette sembrare acido perché Potter ghignò divertito e mi disse
«Gelosa Evans?» mi guardò con un sorriso sorione e malizioso che non prometteva nulla di buona
«Ti piacerebbe eh Potter?» feci sarcastica.
«Da morire» disse sfoggiando quel suo sorriso che voleva dire tutto e niente allo stesso tempo. Giungemmo a casa Potter che erano le otto e mezza passate e faceva buio ma
finalmente arrivammo . Quando scesi dalla macchina rimasi a bocca aperta. La casa, anzi il castello dei Potter si stagliava sullo sfondo. Era di pietra con alti cancelli in ferro battuto un grande giardino . Aveva quasi 5 piani era enorme praticamente la mia casa di Londra vicino a Spine’s End non sarebbe stata che un ripostiglio.
«
Wow.. tu .. Vivi qui?»
«Ehm si. E un po’ grande ma è casa!» disse lui.
«Quindi è così che vivono le grandi famiglie purosangue ?»
«Si ma quello dei Malfoy è tre volte questo !»
« Quindi tu frequenti..»
«No Evans. Non approvo le loro idee sul sangue puro. Sul fatto che i Babbani siano feccia sul fatto che Voldemort sia la soluzione a tutti i loro problemi. Al fatto che i figli di babbani siano indegni di studiare la magia. E a tutte le loro ide puriste e stupide! Solo un folle direbbe che quel folle di Voldemort è la soluzione a tutti i nostri problemi »
« Ma i tuoi genitori non si arrabbieranno per il mio .. stato di sangue? Non gli importa se sono.. una Sanguesporco? »
«Non
dirlo Evans ! non dire
quella parola riferita a te! Non
voglio che esca mai più dalle tue labbra chiaro?
Tu sei
la studentessa migliore del nostro anno. Sei brillante e intelligente e
non centra niente se sei nata Babbana! A
loro non importa se una Nata Babbana! Non gliene potrebbe fregare di
meno!»
JAMES
Uscii dalla macchina e non credenti ai miei occhi. Bianca er a Li accanto a mia madre. C’era! Era venuta! Era li. Mia madre mi sorrise. Bianca invece andò ad abbracciare Lily.
«Lily ! Oh mio dio non pensavo che venissi!»
Vidi Bianca che abbracciava Lily e Lily che ricambiava l’abbraccio. « é Così questa è la famosa Lily» disse mia madre
«Fa famosa?» balbettai
«per forza non hai fatto altro che blaterare di lei nei tuoi sogni quest’estate! Devo ammettere che è davvero carina. E che il marchio Potter si tramanda non è vero Charlus?» Mio padre guardò Lily e poi disse
«Hai ragione Dorea . Ha davvero dei bellissimi capelli rossi!»
«Oh perché non avete visto gli smeraldi che ha al posto degli occhi Papà»
«Oddio no! Non ditemi che James è di nuovo caduto in catalessi da Evans» disse Sirius. Non lo degnai di uno sguardo ero troppo incantato da Lily che stava ridendo.
«Catalessi da Evans Sirius?» chiese mamma
«Si Signora Potter ogni volta che la vede si immobilizza, cade in trance e spalanca la bocca facendo un sorriso idiota»
« E tutto per quella ragazza?»
«Si signora e bisogna scrollarlo » mentre diceva questo mi diede una poderosa pacca sulla schiena.
«Terra chiama James amico torna tra noi abbandona il pianeta Evans e torna in te!» mi riscossi e gli urlai
«Sirius Orion Black piantala!»
Intanto Lily e B si erano avvicinate. .
«Oh per tutte le barbe di merlino! Ragazzi sono le 8 e mezza passate devo andare ad aggiungere i posti a tavola!|»
Mia madre ci fece accomodare e mangiammo fino alle 11 e mezza. Remus e Marlene avevano parlato per tutta la cena senza mai staccare gli occhi l’uno dal’altra. Si vedeva lontano un miglio che entrambi erano cotti l’uno del altra.
Vidi che mia madre e Lily facevano conoscenza. E Lily stava cambiano idea sui miei. Sirius e Regulus parlavano animatamente di Quiddich insomma la cena si protasse un tempo infinito in cui non feci altro che guardare Lily. Dopodiché ci alzammo da tavola e mentre Mincy la nostra elfa domestica sparecchiava. Ci riunimmo in salotto . Remus propose una partita a scacchi il che mi portò a giocare contro di lui.
«Pedone in E 5» dissi speranzoso
«Cavallo in E5 James » disse lui beffardo «non vale» dissi mentre il mio pedone veniva scacciato dal cavallo.
«non vale Rem!» protestai
La risata di Lily i giunse cristallina come una nota musicale. Mi girai mi stava guardando e sorrideva era bellissima con i suoi lisci capelli rossi che le ricadevano disordinati sulle spalle.. Stava ridendo di me. Appena si accorse del mio sguardo arrossii
«Straccialo Rem mi raccomando!»
«Contaci Lily! » Disse Rem Ghignando e cosi fui stracciato a scacchi prima da Remus e poi da Lily. Da Lily perché invece di vedrete i pezzi guardavo il suo viso.
****
BIANCA