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Autore: The_winter_honey    30/04/2013    1 recensioni
"Io appartenevo alla città degli angeli, alle strade affollate, al suono della musica che si spande in ogni
dove con l'aria frizzante della sera...facevo parte di quegli spiriti liberi cresciuti per dominare e senza
la minima voglia di sottostare ai desideri altrui, in mezzo a sbagli ed errori che erano solo nostri.
Forse quando Sara mi aveva abbandonata l'aveva fatto per riparare ad un errore e allora era destino, no?
Se io stessa ero uno sbaglio non dovevo giustificarmi da sola per gli sbagli che avevo fatto e per quelli
che avrei fatto..in fondo da cosa nasce cosa. "
Questa è Jade, obbligata a cambiare città dopo un tragico evento, tormentata da un passato che non
conosce e non vuole conoscere...ma in tutto questo male che la circonda forse riuscirà a trovare uno
spiraglio di luce sotto forma di ombra... Perchè solo tra le tenebre la luce può risplendere.
E Jade potrebbe imparare che a volte da un errore può nascere qualcosa di buono.
Magari.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Izzy Stradlin, Quasi tutti, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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15 Capitolo

Avevo un terribile mal di testa e la bocca tutta impastata.
Cosa mi era successo? Non ricordavo niente, ma dal modo in cui mi pulsava la testa potevo capire che era uno dei sintomi della sbornia. 
Ero già stata ubriaca in precedenza, ma mai così tanto... Mi sembrava di impazzire da come mi sentivo. E l'odore di sudore e sigarette che c'era tutto intorno a me non aiutava, anzi avevo tutti i sensi amplificati e tutto era semplicemente troppo... 
Mi portai le mani alla faccia coperta dai capelli e me li tirai indietro.
Aspettai qualche istante prima di aprire gli occhi ed alzarmi a sedere, sperando inutilmente di riprendermi.
Intorno a me era tutto buio, tranne per una fessura più in alto e uno spiraglio di luce che filtrava appena da sotto una presumibile porta/portone un po' più in là da dove mi trovavo...non riuscivo a calcolare la distanza perchè avevo una percezione dello spazio limitata tra lo stordimento e il fatto che fosse tutto buio. Stropicciai gli occhi e sbadigliai, causando altre fitte. Avevo bisogno di un po' d'acqua e non sapevo neppure dove fossi finita! Cosa mi era successo? Non lo sapevo, ma di sicuro non mi trovavo nella casettina perfetta e profumata di Sara.
Ero nella merda.
Controllai di avere ancora addosso i vestiti e notai che mi mancavano solo gli stivali, che cercai a tastoni. erano sporchi di..
-Che schifo..- mormorai tra i denti pulendomi le dita con un fazzoletto che avevo in tasca. Ripresi ad infilarmeli con più attenzione, poi mi mossi a tastoni verso la luce appena accennata, inciampai su dei fili e feci cadere atterra qualcosa di metallo..che posto era quello?
Aprii la porta togliendo un'asta di metallo che qualcuno aveva messo e mi appoggiai alla soglia, coprendomi gli occhi con un braccio
per difendermi dai raggi accecanti del sole.
L'aria fresca mi fece subito bene, ma non mi fece passare quel terribile mal di testa.
Non avevo mai visto quella strada in vita mia, non sapevo come c'ero arrivata e chi mi avesse chiusa lì dentro. 
-Ehi, prendi!- qualcuno mi lanciò qualcosa tra le mani che io, incredibilmente, riuscii ad afferrare senza far cadere niente, per poi esaminare quell'oggetto.
Era una bottiglia d'acqua.
Alzai lo sguardo lentamente per scorgere un ragazzo alto e piuttosto sottile, con una catasta di capelli castani scuri e una sigaretta in bocca
che mi veniva incontro con un sorriso gentile sul volto chiaro:
-Tranquilla, come puoi vedere è ancora chiusa, sono andato a prendertela quando ho sentito tutto quel fracasso..spero che non ti sia fatta male...-
-Sto..sto bene...- mormorai con la voce ancora impastata, aprii la bottiglia e ne bevvi un lungo sorso.
Nel frattempo l'altro aveva acceso la luce (se si poteva considerare tale un filo traballante dal soffitto con attaccata una lampadina) ed era
entrato, tirando da una parte i fili e osservano una branda appesa in un angolo con le coperte per terra:-Hai dormito qui?
-Ma tu chi sei?- feci per tutta risposta -Perchè sono qui e perchè mi hai chiuso dentro? Cos'è successo ieri sera?-
-Non ricordi niente?- mi chiese con un'espressione tra l'incredulo e lo stordito.
Scossi la testa, infastidita:-Certo che no! Ero ubriaca persa e ora ho le testa che scoppia!-
-Vuoi una sigaretta?
-No, voglio sapere cos'è successo!- misi le mani sui fianchi e lo fulminai con le migliore delle mie occhiatacce, sebbene non fosse facile nelle mie condizioni.
-Ok, ok, calma!- alzò le mani intimandomi di tranquillizzarmi con aria un po' rassegnata -Va bene. Ieri notte hai fatto una gara di bevute, tu e Bella eravate così fuori che avete dato spettacolo..-
-Cosa intendi per "spettacolo"?- ti prego, ti prego non dirmi che mi sono fatta riconoscere, ti prego!
-Ecco..siete salite sul bancone del bar e vi siete messe a ballare...È una cosa normale per Bella, quindi e probabile che ti abbia trascinata lei..-
-Oh nonono..- spalancai gli occhi -Dimmi che non mi sono tolta niente!
-A dir il vero..- tentennò, abbassando lo sguardo sulla mia maglia -Vi siete tolte le maglie e i reggiseni...-
-Ma ce li ho su!- protestai, infastidita, guardandolo malissimo.
-Certo, la maglia sono riuscito a recuperarla, ma l'intimo...-
Mi voltai e controllai alzando la maglia. Era dannatamente vero, non avevo sotto il reggiseno! Porca puttana, che cazzo avevo fatto?
Mi portai una mano al viso, inorridendo, prima di voltarmi di nuovo e chiedergli cos'era successo poi...
Avevo quasi paura di saperlo.
-Axl e Duff vi hanno tirate giù di peso..
-Axl mi ha salvata?
-Più o meno..- si grattò la testa sfuggendo al mio sguardo dorato ed indagatore.
-Ma allora perchè sono qui con te e non con lui? Cos'è successo che non mi hai detto?- mi avvicinai, obbligandolo a guardarmi in faccia.
Sospirò e scrollò le spalle:-Anche lui era ubriaco, ci ha provato e all'inizio sembrava che ci stessi, ma poi gli hai tirato uno schiaffo e sei corsa fuori. Axl voleva seguirti, ma..è stato trattenuto e Duff era impegnato a convincere Bella che fosse troppo ubriaca per rimanere lì e di tornare a casa..-
-Per questo sei venuto tu?- lo guardai, pensierosa.
-Eri sola senza maglia, di notte e potevi fare brutti incontri.. Così ti ho presa e ti ho caricata in macchina volevo portarti a casa, ma tu continuavi a dirmi un indirizzo improbabile...cioè Los Angeles? Siamo a Seattle! Così ti ho portata qui,  addormentata. Ti ho appoggiata sulla mia branda e ti ho messo la maglietta..
-Mi..mi hai messo la maglietta?- sgranai gli occhi, diventando rossa.
-Eri mezza nuda..- si giustificò, scrollando le spalle -Ma mentre te la mettevo ti sei svegliata di colpo e mi hai strillato addosso di lasciarti andare, mi hai dato del maniaco porco,figlio di puttana ecct. ecct. e mi hai sbattuto fuori. Ho tentato di rientrare, ma avevi chiusi in qualche modo..così ho dormito sul marciapiede..fino a un'oretta fa..-
Ero senza parole..avevo combinato un sacco di casini ed era stata solo la prima notte che trascorrevo fuori casa! Sara..no, non mi preoccupava lei, ma mi preoccupava il fatto che avrebbe potuto aver chiamato la polizia.. E quel rosso che aveva cercato di approfittare della situazione! Che rabbia! Avevo una voglia matta di spaccargli la faccia..ma non potevo incolparlo per tutto quello che era successo. E poi quel ragazzo dagli occhi malinconici che mi aveva salvata e che io avevo lasciato dormire fuori al freddo su quell'umido marciapiede. Mi sentii un doppio schifo..
-Mi spiace..ehm..come ti chiami?
-Izzy Stradlin..
-Jade Lighter - gli sorrisi - Mi accompagneresti a casa, Izzy?
Lui mi guardò gettando a terra il mozzicone di sigaretta e pestandola ed annuì, tirando fuori le chiavi della macchina.
Parcheggiò davanti alla casa di Sara e alzò un sopracciglio:-Sicura che sia casa tua?
Finii di mettere in ordine in qualche modo i capelli, guardando il mio riflesso nello specchietto:-Non è casa mia quella, ma solo un posto dove
abito provvisoriamente..-
-Provvisoriamente?
-Sì, spero di tornare a Los Angeles il prima possibile. È lì la mia casa.- misi a posto anche la maglietta e mi voltai a guardarlo-Grazie, Izzy, per tutto. Anche per aver dormito sul marciapiede!-
Lui accennò ad un sorriso e io gli baciai delicatamente una guancia prima di scendere dall'auto e correre verso casa, aprendo il cancelletto perfetto, tirando fuori le chiavi ed entrando in casa in silenzio. Sgattaiolai al piano superiore e mi buttai sul mio letto con un sospiro. 
Non era come casa, ma era l'unico posto che avevo in quella città fatta di sconosciuti.
A parte Bella e Duff.
E, ora, anche Izzy Stradlin, il ragazzo dagli occhi malinconici  e dai modi gentili e misteriosi.
Chiusi gli occhi e mi lasciai andare tra le braccia di Morfeo.



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Izzy la guardò correre via dopo avergli baciato una guancia e sospirò.
Era una ragazza complicata, ma era contento di averla aiutata. Non si meritava tutto quel casino e di soffrire a causa di quella stupida scommessa.
Scrollò le spalle e fece retromarcia. Sapeva che ci sarebbero stati molto altri problemi quel giorno. Colpa di quella due teste di cazzo..
E lui aveva anche mal di schiena! Fanculo...ma ne era valsa la pena.
-Si vede che viene dalla città degli angeli..- mormorò toccandosi ancora la guancia e scuotendo la testa -Ma ha un carattere che...-
Sorrise e pensò che anche lei avrebbe fatto la sua parte tra quei due cazzoni dei suoi amici.








  
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